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Questa poi è incredibile!!!!!!!!

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2004 22:19
06/11/2004 19:38
 
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A pagina 75 del numero di Panorama uscito in edicola il 2 luglio scorso (n. 28 per chi si volesse documentare), a corredo di un servizio sulle notti dell’estate romana, viene pubblicata una foto scattata al Gay Village, manifestazione che per la seconda estate consecutiva ha spopolato la capitale radunando omo, etero, bi, confusi, indifferenti, nervosi, sudati, perfino famigliole in cerca di un filo d’aria nell’afa estiva. La foto incriminata ritrae dall’alto un gruppo di ganzi (ma è distinguibile anche una donna) quasi tutti a torso nudo: due si sbaciucchiano, due sono in procinto, altri si affollanno. Davanti, di passaggio, un giovane uomo con tanto di maglietta che si sta guardando attorno con l’impressione di cercare qualcuno. Quel signore è Dario Mattiello, capo della segreteria di Domenico Fisichella.

Il dottor Mattiello è ospite del Gay Village con un gruppo di amici ed amiche che ha perso di vista e che sta cercando in mezzo alla ressa. Il fotografo Luigi Narici dell’agenzia Agf e che per altro ignora chi sia quel signore, scatta decine di foto da vendere ai giornali. Fin qui nulla di eccezionale.

Quando però il numero di Panorama cade sotto gli occhi del Sen. Fisichella, manca poco che provochi un colpo apoplettico al vicepresidente del Senato che evidentemente considera quella foto prova di un crimine. Se non di un crimine, di un peccato (il kantiano Buttiglione docet).

Martedì 6 luglio Fisichella algido, altero, distaccato e inquisitorio, non riesce più a contenersi e dà vita a una sorta di tribunale della Santa Inquisizione, sorpresa mista a disgusto e pistolotto moralisteggiante (“queste cose non si fanno”) contro il suo funzionario reo di essere passato (vestito, vestitissimo, lo giuriamo; composto, compostissimo, potete verificare) davanti al flash di un fotografo in una festa pubblica. Insomma, la vicenda si conclude con una severa reprimenda, un compitino (“mi prepari una relazione scritta”) e un consiglio: “se ne stia a casa tre giorni per far decantare la vicenda”. Cosa ci sia da decantare, da depositarsi, da depurare francamente non riusciamo davvero a capirlo. Comunque, il dottor Mattiello, stordito più di noi che raccogliamo il racconto, esegue.
Senza che ciò serva a molto. Un paio di giorni dopo un collaboratore della segreteria di Fisichella lo chiama e gli annuncia una lettera firmata dal grande-capo-indignato in cui gli si dà il benservito. Lettera che puntualmente arriverà. Via, licenziato, fuori dalle balle!
Evvai!!!



09/11/2004 10:53
 
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uhm... [SM=x432743] [SM=x432743] [SM=x432743]




09/11/2004 17:39
 
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La foto è questa.



E quello che per la foto ha perso il lavoro ha la maglietta verde militare con le cuciture blu, si guarda intorno. E’ stato il capo della segreteria di Domenico Fisichella per otto anni, ma lo scorso luglio ha fatto un salto al Gay Village, a Roma, ed è stato fotografato per caso.

Non stava limonando, non era neanche a torso nudo con catene al collo. Passava di lì, era con degli amici, con la sorella, cavoli suoi. Però la foto è stata pubblicata su Panorama, a corredo di un servizio sull’estate romana, qualcuno ha riconosciuto Dario Mattiello in mezzo al gruppo sudaticcio e l’ha fatto vedere, magari per ridere magari non per ridere, al vicepresidente del Senato, cioè al suo capo.

Che prima è quasi svenuto e poi l’ha licenziato. Anzi, all’inizio gli ha detto di starsene qualche giorno a casa, per far “decantare la vicenda”, perché “queste cose non si fanno” e “mi prepari una relazione scritta”. Poi gli ha fatto arrivare una lettera: “Caro signore, da questa data lei è esonerato dal suo ruolo di capo della segreteria eccetera”. Un caso eclatante di discriminazione per inclinazione sessuale, anzi per presenza in luogo pubblico con frequentazione omosessuale, una cosa parecchio più seria dei “culattoni” di Mirko Tremaglia, roba da far venir giù il Parlamento.


(Domenico Fisichella con la moglie..che bell'uomo hihih)

Invece niente. Daniele Scalise ha raccontato questa storia sul Foglio venerdì scorso, il Foglio ha mandato la storia alle agenzie, e nessun giornale fino a ieri ha scritto una riga. Non una riga sul Corriere, sulla Stampa, sulla Repubblica, sull’Unità, neanche un boxino sul Manifesto, nessuna indignazione da nessuna parte contro un esponente importante delle istituzioni della Repubblica che ha sbattuto fuori un tizio bravo e stimato per otto anni, perché la sera si faceva i fatti propri.

Non è stata neanche pubblicata la lettera aperta a Domenico Fisichella che Franco Grillini, deputato diessino e presidente onorario dell’Arcigay, ha mandato nei giorni scorsi un po’ a tutti i quotidiani: “… Siamo di fronte all’espressione di una evidente ed inaccettabile discriminazione, civilmente e moralmente detestabile, in radicale contrasto con i più basilari valori liberali della civiltà politica e giuridica dell’Europa contemporanea.

Si tratta di una denegazione plateale del principio della ‘pari dignità sociale’ (art. 3 della Costituzione) che dovrebbe essere riconosciuta a tutti i cittadini italiani, e di una discriminazione fondata sull’attribuzione di una indegnità o minorità sociale a chiunque sia portatore di un’identità ascritta, non oggetto neppure di libera scelta, quale è quella determinata dall’orientamento sociale degli individui.

Comportamento discriminatorio come questo non sono in nulla dissimili dalla discriminazione su base razziale (…). Non a caso, già da molti anni, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha definito quella basata sull’orientamento sessuale come ‘la forma più odiosa di discriminazione’”.

Rocco Buttiglione ha usato a Strasburgo la parola “peccato” per rispondere a domande incalzanti, affrettandosi a distinguere tra diritto e morale, ed è successo di tutto, Domenico Fisichella ha licenziato a Roma un dipendente forse gay per una foto in maglietta verde militare, e non succede niente. Fisichella ha fatto sapere al Foglio di “non ritenere al momento di dover dare alcuna spiegazione o di fare dichiarazioni”.

Grillini ieri ha deciso di promuovere un’interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro Roberto Maroni: “E’ una situazione imbarazzante anche per la sinistra, per questo tutti tacciono: Fisichella a sinistra è il miglior interlocutore, con lui si hanno buoni rapporti; allora è meglio fare finta di niente, e guardare altrove”.



09/11/2004 19:10
 
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Intervista a Mattiello
Da repubblica.it

"Sono sconvolto, mi sento un pugile suonato, sono finito in una vicenda surreale, kafkiana". Dario Mattiello è stato, per otto anni, e fino al luglio scorso, capo della segreteria particolare del senatore Domenico Fisichella. Ma ha perso il posto. Licenziato in tronco. Che cos'ha fatto? "Nel giugno scorso mi hanno fotografato a mia insaputa mentre ero, con mia sorella ed altri amici, al Gay Village di Roma".

Tutto parte da lì, fino a diventare un caso politico, con il senatore Fisichella che declina ogni commento affidando ad una nota il suo pensiero; il diessino Franco Grillini, presidente onorario dell'Arcigay, che presenta un'interrogazione alla Camera; il senatore verde Fiorello Cortiana che, mentre prepara adesivi da distribuire a Palazzo Madama( La scritta: "E se fossi un collaboratore gay?") denuncia: "E' impensabile che uno venga licenziato perché frequenta locali per omosessuali".

Polverone imbarazzante, sgradevole. Mattiello ne ha parlato a caldo con un giornalista de "Il Foglio" e poi ha preso la valigia ed è sparito per settimane. Ieri, il rientro ("Sono appena atterrato da Madrid") e lo sfogo. Breve, "perché c'è di mezzo una causa legale e non posso parlare". Intenso perché la botta è stata dura, "tra l'altro a tre mesi dalla morte di mio padre".

Dottor Mattiello, ma è proprio sicuro di essere stato congedato per una foto al Gay Village? Lei era in maglietta verde, in mezzo ad altri visitatori a torso nudo. Quel clic è finito su "Panorama" e poi?

"Tutto è stato fatto a mia insaputa, il 25 giugno scorso. Il settimanale ha pubblicato dopo pochi giorni quell'immagine e martedì 6 luglio sono stato licenziato".

Causa-effetto, dunque...

"Sì, un licenziamento ingiustificato, surreale, che lede i miei diritti. Ho mandato varie lettere sollecitando un ripensamento che non c'è stato. Sono sconvolto, un pugile suonato. Sono andato all'estero per dimenticare".

Ha fatto causa, vero?

"Sì, è per questo che non vorrei addentrarmi nei dettagli. C'è un provvedimento in corso, iniziato il 18 ottobre. Ho pensato molto, riflettuto se tenermi dentro tutto, ma non mi è sembrato giusto lasciar andare le cose, dovevo rispondere a questa follia totale. Sono un essere umano".

Il senatore Fisichella ha diffuso ieri una nota nella quale annuncia di non volere entrare in alcuna polemica politica sulla "conclusione della collaborazione" del dottor Mattiello. Per rispetto verso il Senato - dice - e verso l'Ufficio del Lavoro che tratta la vicenda, si astiene da commenti. Come pensa che finirà questa storia. Riavrà il suo posto?

"Non lo so. Quel che so è che non rimarrò disoccupato. Ho qualche titolo e una discreta preparazione. Posso trovare facilmente un lavoro all'estero".

Il senatore-professore, intellettuale, monarchico, padre fondatore di An, ingombrante a destra, più gradito a sinistra, è infastidito. Nella ricostruzione pubblicata da "Il Foglio" viene descritto il momento in cui, complice una segnalazione-delazione, è venuto a sapere dell'esistenza di quella fotografia già pubblicata: "Prima è quasi svenuto e poi l'ha licenziato".

Una lavata di capo al suo collaboratore, l'invito a starsene a casa sua per tre giorni, e "preparare una relazione scritta", poi la decisione. Mattiello apprende da un collega che tira un'aria brutta: "Guarda che ti licenzieranno". La lettera, puntuale, arriva: "Caro signore, riteniamo conclusa la sua collaborazione con il Senato". Perché? Perché sospettato di essere gay e non sta bene? Perché si può essere gay ma è poco opportuno farsi vedere, d'estate, in mezzo a uomini a torso nudo? O la sua presenza al Gay Village non c'entra nulla ed è stato licenziato sulla base di valutazioni professionali?

Ieri, all'ora di pranzo, chi ha visto Fisichella l'ha trovato di cattivo umore, nonostante gli sforzi per buttarsi alle spalle le polemiche. Qui qualcuno specula - avrebbe detto ai suoi - Non esiste nessun caso Mattiello. Non ho discriminato nessuno, né verbalmente né per iscritto. Facciano pure le interrogazioni che vogliono. Io non parlerò di questa vicenda, ho dei doveri nei confronti del Senato.
"Mattiello ha paura - assicura Grillini - non voleva i riflettori addosso, non ci è abituato". Tant'è, ormai lo stesso Grillini ha presentato un'interrogazione ai ministri del Welfare Maroni e delle Pari Opportunità Prestigiacomo. Vuol sapere da loro se "sia stata attuata una discriminazione di un lavoratore in base al suo orientamento sessuale", se sia stato violato "anche lo statuto dei lavoratori" e ignorato l'articolo tre della Costituzione ("Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale..."). "Buttiglione, dopo quel che ha detto - si lamenta Grillini - fa il ministro mentre il povero Mattiello ci ha rimesso il posto".

Fiorello Cortiana, senatore verde, aspetta al varco Fisichella, "collega che stimo e che ha preso una decisione sorprendente". Nel primo pomeriggio, boatos di un "agguato": "Vedrete, Cortiana chiederà in aula spiegazioni a Fisichella che presiede la seduta...". Non è andata così. Al posto del senatore di An, impegnato nella presentazione di un libro, si è presentato Lamberto Dini che ha subito chiarito, a nome di Pera, che il caso Mattiello non era in agenda. Cortiana comunque insiste: "Le discriminazioni sul lavoro sono inammissibili. Ho scritto a Fisichella perché riveda la sua decisione. Tra l'altro Dario Mattiello era andato al Gay Village con la sorella e alcune sue colleghe mi hanno detto che non è gay...".

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08/12/2004 12:34
 
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Fisichella a Ballarò
Il Vicepresidente della Camera Domenico Fisichella a Ballaro', il settimanale d'informazione di Raitre, alla domanda: "E' vero che ha licenziato un suo assistente perche' ha visto la sua foto al gay village?" Ha semplicemente non risposto, dicendo: "Questa e' una questione che non riguarda la politica della quale stiamo parlando, quindi non le rispondo".[SM=x432719]



08/12/2004 12:55
 
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Re: Fisichella a Ballarò

Scritto da: GayAbruzzo 08/12/2004 12.34
Il Vicepresidente della Camera Domenico Fisichella a Ballaro', il settimanale d'informazione di Raitre, alla domanda: "E' vero che ha licenziato un suo assistente perche' ha visto la sua foto al gay village?" Ha semplicemente non risposto, dicendo: "Questa e' una questione che non riguarda la politica della quale stiamo parlando, quindi non le rispondo".[SM=x432719]



Una non-risposta piu' chiarificatrice di cosi'...avrebbero dovuto destituire lui.
27/12/2004 17:52
 
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28/12/2004 22:19
 
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