Da gaynews.it
"Secondo l'Oms, il dieci per cento della popolazione mondiale è omosessuale. In questa sala ci sono duecento persone. Forse ne sono rimaste un centinaio. Avanti, si alzi chi è gay".
E sulla platea del congresso regionale dei Ds, sabato ad Ancona all'auditorium della Figc, scende il gelo. Tutti spiazzati. Nessuno s'aspettava un invito del genere, anche se al microfono Francesco Rocchetti stava illustrando una mozione sulle politiche contro le discriminazioni omosessuali, già recepita dagli organismi del partito. E, soprattutto,
nessuno s'è alzato. Anzi, dalla platea si sono levate battutine e ghigni, per niente gradite da Rocchetti, 28 anni, da Gagliole, in provincia di Macerata, operatore museale, che s'arrabbia. "Basta con queste risatine da fascisti", dice dal pulpito cogliendo al balzo l'argomento che stava trattando. "La visibilità degli omosessuali - spiega - è soprattutto una battaglia antifascista prima di tutto per la peculiarità della repressione fascista". "Lavoro da anni con la sinistra giovanile per il diritto alla visibilità, non ancora recepito in Italia nonostante la Carta di Nizza. Volevo solo far riflettere il partito sulla questione, anche per dimostrare che c'è l'omosessualità ha difficoltà ad emergere anche nei partiti più aperti. Affronteremo la questione anche al congresso regionale della sinistra giovanile, il 18 febbraio. La mia è stata una considerazione matematica". E quando tutti sono rimasti seduti (eccetto quei pochi già in piedi da tempo)? "Nessuno si è alzato, uomini o donne. Ho fatto semplicemente presente che in sala c'era chi non esternava la propria affettività".