LO STUPIDARIO DI CALDEROLI (LEGA NORD)

Le esternazioni di Calderoli si susseguono a ritmo incalzante. Il nostro caro ministro lancia i suoi strali contro chiunque, compresi ovviamente i gay, da lui chiamati finocchi...
In un paese civile queste parole sarebbero punite severamente, soprattutto perchè pronunciate da un ministro, in Italia invece si tace, o meglio sono pochi a parlare.
Allora ecco gli interventi migliori di un uomo che ci dimostra ogni giorno quanto sia razzista, omofobo, e incivile.
CALDEROLI....

Ecco il nostro ministro omofobo. Calderoli (LEGA NORD)

[Modificato da GayAbruzzo 05/02/2005 9.57]

Da gaynews.it

«Prodi ha bisogno di essere curato, gli è venuto un attacco di logorrea che ricorda tanto il nome di una malattia venerea, ma non lo è, anche se, allo stesso modo, la si prende frequentando le brutte compagnie». Roberto Calderoli risponde così al leader della Gad, che della convention della Margherita a Torino, ha rivolto un duro attacco a governo e maggioranza. «Prodi parla di tutto - afferma il ministro delle Riforme - ma il meglio di sé lo riesce a dare straparlando di tasse, quando proprio lui e la sua parte politica hanno inventato l'eurotassa e l'Irap. Sentir parlare da parte sua di riduzione di tasse è come sentire parlare un gay di donne». «Siamo seri, al posto delle barzellette sul lavoro degli altri ci faccia vedere il suo programma, che è talmente segreto da far pensare che non esista neppure. Fino ad oggi - prosegue l'esponente leghista - l'unico gesto concreto dimostrato dall'Ulivo, dalla Fed o come diavolo si chiama ora, è il buco per l'orecchino che si è fatto il presidente della provincia di Bari, Divella, per solidarietà con Vendola». «A breve anche il Professore emulerà il gesto per nascondere i vuoti programmatici? - chiede ironicamente Calderoli - Voglio chiudere con una battuta: dai ricchionì agli orecchini il passo è breve».

Ma non si vergogna?

SI, A ME STO ESSERE FA SCHIFO TROPPO

Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie federali della Lega Nord e Ministro della Repubblica (n.d.r.) commenta la sentenza del giudice di pace di Torino sull'immigrato clandestino gay affermando: "(...) oggi, con il pronunciamento del giudice di pace di Torino, secondo il quale un immigrato clandestino senegalese non puo' essere espulso in quanto gay e quindi perseguibile in patria a termini di legge, stiamo creando anche il paradiso dei gay irregolari".

"Povera giustizia, povera Italia - dcie Calderoli - un tempo decantata come terra di santi, di poeti e di navigatori, e oggi, invece, trasformata in terra di terroristi e di finocchi irregolari.

''Gli studi più recenti riferiscono, approssimativamente, che il 4-5% della popolazione mondiale è omosessuale: prendendo per buoni questi dati si deduce che ci sono dai 60 ai 75 milioni di persone al mondo che potrebbero richiedere asilo politico al nostro Paese sulla base del precedente creato dalla sentenza di Torino''. Lo afferma Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord e Ministro per le Riforme Istituzionali e la Devoluzione. ''La mia battuta sui finocchi ha fatto effetto -continua Calderoli-, nel senso che ha avuto l'effetto del sasso lanciato nello stagno e ha permesso così l'apertura di una discussione sulla
decisione del giudice di pace di Torino sull'immigrato irregolare senegalese. Personalmente -prosegue il Ministro- continuo a pensare che ciascuno possa fare quello che vuole della propria vita sessuale, fino a quando non vada a ledere i diritti degli altri, il problema che ho voluto sollevare riguarda la gravità che assume questa decisione, in quanto precedente e quindi per le conseguenze che possono derivarne''.

Caro Ministro omofobo, l'unico effetto della tua "battuta sui finocchi" è stato quello di dimostrare ancora una volta quanto sei incivile e razzista.

Continua lo stupidario di Calderoli, un ministro, una garanzia, l'apoteosi del razzismo più becero, l'ignoranza fatta persona...

Un boato di applausi accoglie le prime parole del ministro per le Riforme, Roberto Calderoli , sul palco montato davanti l'Arena di Verona dal quale ha concluso la manifestazione indetta dal Carroccio contro "La giustizia ingiusta". Tra le altre cose ha parlato della sentenza di Torino sul senegalese omosessuale che non è stato rimpatriato perchè nel suo paese l'omosessualità è condannata con la pena di morte. Calderoli ha ricordato il caso del senegalese senza permesso di soggiorno che non è stato espulso dal Gip di Torino perché "ricchione" . "In 91 paesi del mondo l'omosessualità è reato - ha spiegato il ministro - il 4% della popolazione è gay. Se venissero tutti in Italia a chiedere asilo avremmo qui da 60 a 80 milioni di omosessuali. Voi siete 30mila, fate il calcolo di quanti tra di voi sono omosessuali e si nascondono", ha detto.
Calderoli ha detto: "Non sempre bisogna cambiare le leggi, qualche volta bisogna cambiare i giudici che non vogliono applicarle". CERTOOOO CARO MINISTRO! CAMBIAMO I GIUDICI CHE VOGLIONO APPLICARE LE LEGGI.... CHE BELLE PAROLE!

Ma quest'uomo si droga?

"Io credo che ci siano due aspetti del mondo omosessuale, uno e' quello di chi vive la propria omosessualita' come fatto privato e che sicuramente esprimera' il voto, alle prossime elezioni, sulla base dei diritti e dei valori umani in senso assoluto e su quello che gli schieramenti politici hanno proposto e realizzato in questo senso, dall'altro c'e', invece, chi la vive in modo sfacciato, utilizzando la propria diversita' non per una garanzia dei diritti, che devono essere garantiti a tutti gli uomini, ma per farne battaglie ideologiche o per proprie carriere". Cosi' il ministro per le Riforme Roberto Calderoli, che aggiunge: "Questi ultimi, molto probabilmente, si schiereranno dalla parte di chi a parole sostiene magari il loro diritto al matrimonio e poi concretamente non ha fatto nulla, per loro come per gli eterosessuali, in termini di diritti e di liberta', arrivando in compenso addirittura a negare la liberta' di pensiero e di parola per chi non la pensa come la loro parte politica".

"La Casa delle Liberta'- conclude il ministro- ritiene sacrosanta la liberta' sessuale e ricevera' i voti di chi della propria identita' sessuale non fa una battaglia ideologica: i voti degli altri, cioe' degli omosessuali da gay pride o da baraccone, li lasciamo tranquillamente al professor Prodi...".

Il ministro delle Riforme Roberto Calderoli questa volta se la prende con il Governo spagnolo di Jose Luis Rodriguez Zapatero, che oggi è riuscito a fare approvare dal parlamento la legge che ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso e, di conseguenza, anche l'adozione di bambini nelle coppie omosessuali.
"Il buon Dio creò l'uomo e la donna, e con quell'atto mise la famiglia al centro del Creato - ha oggi affermato il leghista - quello che è accaduto in Spagna, con l'approvazione della legge che autorizza i matrimoni tra coppie gay, è l'ultimo atto contro Dio e contro la natura".
Secondo l'esponente del Carroccio, insomma, questo "è quello che accade quando il popolo vota la sinistra e la mette al governo".
"Il mondo inizia ad andare contro natura - ha concluso - personalmente continuo a stare dalla parte della natura e del buon Dio e continuerò per sempre a preferire la spagnola allo spagnolo".

Le parole del ministro sono state subito condannate dall'opposizione italiana ed in particolare dal senatore dell'Italia dei Valori Nello Formisano, per il quale "Calderoli, quando parla nella sua vece ufficiale, dovrebbe avere un maggiore rispetto della sovranità nazionale di ogni popolo e della legittima autodeterminazione su ogni questione".
"Per quanto attiene, invece, alle posizioni politiche - ha aggiunto - anche qui sarebbe opportuno mantenere espressioni pacate e ragionevoli, pronti all'ascolto delle altrui posizioni (anche nella fermezza dei propri convincimenti), lasciando ad altri toni da crociata che mal si addicono ad un Paese civile e moderno, quale è e vuole continuare ad essere l’Italia".

http://www.centomovimenti.com/2005/giugno/30_gay.htm

MATRIMONI GAY: CALDEROLI, NON TRASFORMARE PER LEGGE ANOMALIE IN NORMALITA'
(AGE) ROMA - ''I matrimoni gay non sono una conquista e neppure un capriccio, sono un atto contro natura e quindi un attacco diretto alla famiglia vera. La lotta contro le discriminazioni sessuali e' una cosa, i matrimoni gay sono un'altra''. Lo afferma il ministro per le Riforme Roberto Calderoli. ''Non si possono trasformare per legge anomalie sessuali in normalita' sessuali, su cui poi basare il nucleo fondante della societa': la famiglia - sottolinea Calderoli - la famiglia omosessuale e' di fatto una famiglia fallata e non puo' che dare vita a sua volta ad altri soggetti anomali, facendo venire meno, cosi', i valori che sono alla base della famiglia stessa e quindi di tutta la societa'''.


http://www.agenews.it/notizia.php?c=8&in=13275