E'stata da poco approvata dal Comune di Roma una mozione per l'edificazione di un
monumento alla Memoria delle vittime gay lesbiche e transessuali perseguitate durante il nazifascismo. Le prime firmatarie sono state Patrizia Sentinelli e Adriana Spera di
Rifondazione Comunista, si sono poi aggiunti altri nomi del
centrosinistra e anche Lovari di
Forza Italia. L'unico monumento già esistente a Roma con il riconoscimento del tributo in sangue umano pagato dalla comunità omosessuale si trova a "Piramide" (di fronte alla fermata della metropolitana) che in realtà è un po' nascosto e bisogna andarlo proprio a cercare: si tratta di cinque sagome metalliche con le mani incatenate ognuno con il proprio distintivo a rappresentare le diverse categorie internate nei campi di concentramento, quello gay con il triangolo rosa è il primo a sinistra. Il luogo dov'è ubicato era uno di quelli preposto al raduno dei civili prima di essere spediti nei lager e fu una delle piazze più importanti della Resistenza a Roma. Simbolicamente il World Gay Pride del 2000 partì proprio da questo monumento prima di raggiungere il Colosseo. Ma con questa mozione c'è stato un passo in più, ovvero un
singolo monumento da dedicare ai gay, qualcosa di visibile, di fisico che attesta che la città di Roma riconosce la nostra esistenza seppur per un evento tragico.
GRAZIE VELTRONI!