La motorizzazione civile ritirò a un giovane il permesso di guida perché gay
Il caso nato dalla segnalazione dell'ospedale militare di Augusta
Catania, restituita patente a gay
Il Tar: "Non è una malattia"
Sul ministero dei Trasporti e della Difesa ora pende
un processo di risarcimento danni per 500mila euro
Il giovane catanese al quale
era stata sospesa la patente
CATANIA - "L'omosessualità non rientra nella categoria di malattia psichica". Una sentenza della seconda sezione del Tar di Catania arriva a sottolineare una verità che appare scontata. E' stato infatti accolto il ricorso di un ventitrenne al quale la Motorizzazione civile aveva chiesto la revisione della patente su segnalazione dell'ospedale militare di Augusta. I medici avevano giudicato che il giovane, che alla visita di leva confessò di essere gay, non fosse in possesso dei requisiti psicofisici richiesti per la guida.
La richiesta era stata sospesa in via cautelare dal Tar, che adesso ha svolto una regolare udienza e ha emesso una sentenza con la quale condanna il ministero dei Trasporti al pagamento delle spese processuali per un totale di mille euro. Davanti al Tribunale civile di Catania rimane invece ancora pendente il processo per il risarcimento danni, da 500 mila euro, chiesto al ministero dei Trasporti e della Difesa dal legale del giovane, l'avvocato Giuseppe Lipera.
Durante il dibattimento, gli avvocati del ministero dei Trasporti hanno sostenuto che la revisione della patente era stata chiesta "non in considerazione del semplice accertamento dell'omosessualità, ma per le situazioni cliniche di sofferenza psichica". Ma per i giudici ha fatto testo la relazione del servizio di psicologia dell'Asl 3 secondo il quale invece "buone e integre appaiono le funzioni cognitive e la capacità di relazionarsi" del ragazzo. Il Tar di Catania ha sottolineato nella sentenza che nel diario clinico dell'ospedale militare di Augusta si legge: "All'esame psichico nessuna turba del pensiero e della percezione. Diagnosi: disturbo dell'identità sessuale".
Commentando la sentenza il senatore Sandro Battisti della Margherita ha affermato: "Finalmente la sentenza del Tar di Catania fa giustizia di una vicenda di insopportabile discriminazione". "Che in Italia nel 2005 qualcuno possa ancora sostenere che l'omosessualità è una malattia psichica - ha aggiunto Baccini - è una spia preoccupante di quanto ancora lunga sia la battaglia per i diritti civili e contro l'intolleranza".
(19 dicembre 2005)
Rep