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Polonia, Varsavia: il Gay Pride si terrà nonostante divieto sindaco

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2005 07:40
11/06/2005 03:37
 
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Varsavia, 10 giu. (Apcom) - La marcia per i diritti dei gay polacchi si farà anche senza l'autorizzazione del comune. Lo hanno dichiarato i rappresentanti della comunità omosessuale di Varsavia che ha organizzato la parata. Il divieto da parte del sindaco Lech Kaczynski di sfilare per le vie della capitale ha provocato molte polemiche, ma è appoggiato dalla maggior parte dei cittadini della cattolica Polonia.

Si tratta del secondo rifiuto consecutivo. Già lo scorso anno Kaczynski aveva negato il permesso per la Parata dell'uguaglianza sostenendo che non accetterà mai di autorizzare qualsiasi evento che possa "diffondere l'idea della vita omosessuale". Gli organizzatori hanno accusato il sindaco di violare le leggi della Polonia e dell'Unione europea che stabiliscono la libertà di associazione e di manifestazione. Lo scorso anno avevano aggirato il divieto riunendosi davanti al municipio.

"Ci sentiamo fortemente discriminati in Polonia e un evento come quello della Parata è l'unica occasione in cui possiamo far capire alle persone che i nostri diritti sono violati". Attivisti stranieri hanno già dato i loro appoggio e anche Claudia Roth rappresentante dei Verdi tedeschi ha detto che si unirà ai manifestanti.

Gli organizzatori dell'evento lavorano in un piccolo appartamento in un quartiere residenziale nel quale i vicini hanno chiesto di non scrivere il nome dell'organizzazione sulla targhetta posta sulla porta perché potrebbe causare problemi.

L'unico segno della loro presenza è un piccolo adesivo a forma di arcobaleno attaccato accanto alla porta. L'attivista Szymon Niemiec ha raccontato di essere stato colpito con pietre e mazze da baseball da color che non condividono il suo essere gay. "Ho paura, temo per la mia vita", ha detto. La sede di Varsavia della Fondazione per i diritti dell'uomo di Helsinki ha condannato la decisione del sindaco sostenendo che "il diritto di manifestare liberamente la propria opinione anche se contraria alla maggioranza è fondamentale". Ma la maggior parte della popolazione polacca appoggia la decisione del primocittadino secondo cui "potrebbe diventare veramente pericoloso mettere sullo stesso piano i diritti degli omosessuali". Se ci fosse la parata potrebbe anadare bene per quest'anno, "ma la prossima volta avremmo in città tutta Los Angeles o San Francisco", ha detto all'Associeted Press Kaczynski.In Polonia essere gay è ancora un taboo e ad aumentare questa visione è stato anche l'atteggiamento preso da papa Giovanni Paolo II in proposito.

Ad opporsi alla decisione del sindaco di Varsavia anche molte parti politiche e il presidente uscente Aleksander Kwasniewski che ha dichiarat alla radio pubblica: "Uno stato democratico non può vietare una manifestazione di una minoranza sessuale o di qualsiasi altra minoranza".

http://www.gaynews.it/view.php?ID=32654
12/06/2005 03:02
 
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VARSAVIA (Polonia) - Nonostante il divieto imposto dalle autorita' cittadine, duemila omosessuali stanno sfilando per le vie di Varsavia. Al momento del raduno si sono verificati tafferugli tra i manifestanti e i giovani di estrema destra che con striscioni offensivi li hanno definiti "assassini e pedofili". In segno di solidarieta' il corteo e' guidato da esponenti politici dei Verdi oltre che dal Primo ministro polacco, Claudia Roth, che ha definito la persecuzione di gay e lesbiche "contraria ai valori democratici europei". (Agr)

http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id=%7B554C1532-E5C3-4595-A875-07013BD8E070%7D
12/06/2005 03:04
 
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Polonia: corte gay, tre feriti
VARSAVIA - Il corteo di omosessuali che si e' tenuto oggi per le strade di Varsavia e al quale hanno preso parte piu' di duemila persone ha fatto registrare episodi di violenza, intolleranza e anche vittime. Tre persone sono rimaste ferite, infatti, durante gli scontri che si sono verificati tra i manifestanti e i giovani di destra. Per i tafferugli dieci persone sono state fermate. (Agr)

http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id=%7BD022D98E-7F46-444C-0864-028358B7389B%7D
12/06/2005 03:05
 
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In corteo non autorizzato anche vicepremier Jaruga-Nowacka
(ANSA) -VARSAVIA, 11 GIU- Sfilata degli omosessuali polacchi a Varsavia per il loro 1/o 'Gay Pride'. Nel corteo non autorizzato, ha partecipato anche il vicepremier.Izabela Jaruga-Nowacka e' scesa a fianco dei gay per protesta al divieto del sindaco che ha giustificato il no al permesso con errori di procedura. Presenti per solidarieta' 2 deputati dei Verdi tedeschi, per l'Italia una delegazione dell'Arcigay.Un centinaio di oppositori tenuti a distanza dalla polizia ha lanciato uova contro gli oltre 2000 manifestanti.

http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/mondo/news/2005-06-11_443138.html
12/06/2005 03:07
 
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Sfilata omosessuali polacchi al primo Gay Pride a Varsavia
11/06/2005 19.25.00
[Notizie dal mondo]


(ANSA) -VARSAVIA, 11 GIU- Sfilata degli omosessuali polacchi a Varsavia per il loro 1/o 'Gay Pride'. Nel corteo non autorizzato, ha partecipato anche il vicepremier.Izabela Jaruga-Nowacka e' scesa a fianco dei gay per protesta al divieto del sindaco che ha giustificato il no al permesso con errori di procedura. Presenti per solidarieta' 2 deputati dei Verdi tedeschi, per l'Italia una delegazione dell'Arcigay.Un centinaio di oppositori tenuti a distanza dalla polizia ha lanciato uova contro gli oltre 2000 manifestanti. CIC (Riproduzione Riservata)

http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=337949
12/06/2005 03:07
 
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Polonia: Gay pride; feriti e arresti, bilancio sfilata

VARSAVIA - La celebrazione del 'Gay Pridè in Polonia con sfilate di omosessualli e controdimostrazioni di destra si è svolta sostanzialmente in maniera pacifica. Lo ha reso noto in serata la polizia di Varsavia. Ci sono stati tre feriti, tra i quali un poliziotto, colpiti da oggetti lanciati dagli opposti schieramenti.

Alla fine del corteo alla quale hanno partecipato circa 2.500 persone ci sono state nel centro di Varsavia scene di caccia ai partecipanti alla manifestazione da parte di gruppi di gente che somigliavano a hooligan del calcio. La polizia ha reagito con il fermo di alcune decine di facinorosi.


http://www.swissinfo.org/sit/swissinfo.html?siteSect=143&sid=5863378&cKey=1118515575000
12/06/2005 03:08
 
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Varsavia – Anche la Polonia ha la sua Stonewall.

Il Gay Pride, contro ogni aspettativa, ha sfilato, e sta ancora sfilando, per le vie della Capitale polacca anche se, per il secondo anno consecutivo, il sindaco di Varsavia Lech Kaczynski per questioni di decenza e pubblico decoro lo aveva vietato.

Avevano protestato, nei giorni scorsi, per evidente lesione del’art. 13 del trattato d Amsterdam, sia l’ILGA, le lega europea che riunisce le principali associazioni GLBT dei paesi dell’Unione Europea, che l’intergruppo gay e lesbico al Parlamento Europeo che aveva promosso un’interrogazione sull’argomento.

A dare man forte ai gay polacchi anche le associazioni gay Europee, i Socialisti e i Verdi tedeschi.

Il veto alla manifestazione sembrava comunque un ostacolo insormontabile.

Oggi, data scelta dagli organizzatori per la manifestazione, è accaduto ciò che nessuno alla vigilia si aspettava.

Gli organizzatori, in una conferenza stampa boicottata dai media polacchi, alle 10.30 di questa mattina hanno annunciato che avrebbero marciato comunque.

La primavera arcobaleno di Varsavia era appena incominciata.

Alle 12 davanti al Parlamento polacchi mille persone, tra gay lesbiche e simpatizzanti, si sono riunite e hanno incominciato a scandire slogan tra lo sventolio di bandiere arcobaleno e bandiere europee. Il primo Gay pride polacco, in barba ad ogni divieto, aveva proso il via.

Poco dopo, sempre davanti al Parlamento polacco si è riunita una contro manifestazioni antigay con cartelli come “Abbasso la propaganda omosessuale” e ancora “Vogliamo i nostri valori tradizionali” e hanno incominciato un lancio di uova che ha colpito anche il capo della delegazione di gay italiani Renato Sabbadini, responsabile esteri di Arcigay nota associazione di gay e lesbiche italiani, presente in piazza.

La tensione era palpabile e un cordone di polizia ha separato i due gruppi di manifestanti.

Mentre il gruppo di gay e lesbiche accorsi in piazza, complice il passaparola, cresceva, la Polizia ha invitato il gruppo omofobo a non lanciare slogan aggressivi contro i gay.

È giunta in piazza, tra lo stupore dei manifestanti, la vice prima ministro polacca che ha dato il via al corteo.

Due manifestazioni parallele, da una parte gli antigay che lungo il percorso si sono sfilacciati, hanno incominciato a percorrere la Capitale.

“Oggi a Polonia è entrata a pieno titolo in Europa, la folla accorsa guarda con curiosità e simpatia al questo Gay pride”, commenta emozionato Renato Sabadini, responsabile esteri di Arcigay, presente al primo Gay pride polacco : “Per il movimento gay polacco – continua - è un grande giorno perché l’anno scorso le proteste internazionali non hanno avuto seguito.

Quest’anno si è rotto il circolo del divieto. Di qui in avanti avremo i Gay pride anche in Polonia. Sto assistendo ad una rivoluzione…”.

http://www.gaynews.it/view.php?ID=32663
12/06/2005 11:32
 
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Re:
grande coraggio da parte dei gay polacchi! [SM=x432733]



12/06/2005 16:43
 
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Foto GayPride in Polonia 1



12/06/2005 16:45
 
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Foto GayPride in Polonia 2



12/06/2005 16:47
 
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Foto GayPride in Polonia 3


Per quelli che pensano che il gaypride sia solo cosce e culi di trans in bella vista [SM=x432758]



14/06/2005 15:19
 
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Varsavia, primo Pride con assalto nazi
Prima manifestazione dell'orgoglio omosessuale nel paese. Il responsabile esteri Arcigay Sabbadini: "Oggi la Polonia è entrata a pieno titolo in Europa"

Il Gay Pride è arrivato in Polonia. Ieri per la prima volta gli omosessuali hanno orgogliosamente sfilato per le strade di Varsavia, sfidando il divieto del sindaco Lech Kaczynski e gli attacchi dei neofascisti. Nonostante divieti e provocazioni la manifestazione si è svolta in maniera sostanzialmente pacifica. Gli incidenti, del resto non gravissimi, sono arrivati al termine del comizio finale, quando i neofascisti, molti dei quali skins, hanno attaccato alcuni gruppi di manifestanti al grido di «Pedofili pervertiti». I feriti sono stati tre, tra i quali un poliziotto colpito nel corso della sassaiola e del lancio di oggetti vari tra i due opposti schieramenti. La polizia è intervenuta fermando soprattutto gli aggressori di destra.

Il sindaco di Varsavia, un ex attivista di Solidarnosc che è oggi leader del partito di destra «Diritto e Giustizia» e che in autunno sarà certamente candidato alle prossime elezioni presidenziali, non fa mistero delle sue scarsissime simpatie per i Gay. Aveva vietato il corteo nel centro della capitale adducendo «errori procedurali» da parte degli organizzatori. Una scusa, e neppure cercata con particolare cura.

Lo stesso sindaco, del resto, aveva già vietato lo svolgersi del Gay Pride a Varsavia l'anno scorso, e per questo era stato bersagliato, pochi giorni dopo la data in cui avrebbe dovuto svolgersi la manifestazione, da una torta alla crema tirata da uno studente. Per non smentirsi, quest'anno, il sindaco e leader della destra ha messo il veto anche alla manifestazione di ieri, organizzata per celebrare l'anniversario della rivolta dei gay, dei neri e dei latini di New York nel 1969 il 27 giugno 1969. Kaczinsky aveva autorizzato tuttavia il concentramento finale di fronte al parlamento.

I gay hanno però deciso di sfidare il divieto. Al corteo hanno partecipato 2500 persone, tra le quali la vicepremier Izabela Jaruga-Nowacka, che intendeva con il suo gesto protestare contro la pioggia di divieti che diluviano sugli omosessuali polacchi ogni volta che cerano di manifestare. Presenti anche la presidente dei Verdi tedeschi e deputata al Bundestag Claudia Roth e il deputato verde tedesco Volker Beck.

Claudia Roth ha preso la parola nel comizio finale, di fronte al parlamento. Parlando sotto un enorme striscione arcobaleno ha gridato che «La persecuzione contro i gay e le lesbiche viola i valori democratici dell'Europa». L'Arcigay italiano era rappresentato dal responsabile per gli esteri Renato Sabbadini, che ha commentato entusiasta: «Oggi la Polonia è entrata a pieno titolo in Europa. Per il movimento gay è un grande giorno. Quest'anno si è rotto il circolo del divieto. Di qui in avanti avremo i Gay Pride anche in Polonia. E' una rivoluzione».

Per i gay polacchi si tratta davvero di una data storica, una vittoria non turbata dalla manifestazione dei neofascisti, entrati in azione nel corso del comizio di fronte alla sede del parlamento. Mentre la presidente dei verdi tedeschi parlava, i neofascisti hanno iniziato a gridare «Assassini e perversi», poi a scagliare sassi e oggetti. I manifestanti hanno reagito sia agli slogan che all'attacco, e solo quando la manifestazione era di fatto già sciolta i neofascisti hanno dato vita a una sorta di «caccia al manifestante», bloccata finalmente anche dalla polizia.


http://www.arcigay.it/show.php?1464
14/06/2005 15:21
 
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Si è tenuto sabato il Gay Pride polacco
Prima sfilata (non autorizzata), sobria e soprattutto politica, per i diritti di gay e lesbiche polacchi.

VARSAVIA – Nonostante la mancata autorizzazione da parte del sindaco Lech Kaczynski, motivata con il pretesto di errori formali nella presentazione della domanda, si è tenuto sabato 11 giugno il Gay Pride polacco. Alla manifestazione hanno partecipato circa 2.500 persone, tra le quali il vice primo ministro Izabela Jaruga-Nowacka ed il parlamentare Tomasz Nalecz. Quest’ultimo ha dichiarato di aver voluto essere presente in dissenso con la decisione del sindaco che a suo avviso contrasta con i diritti civili garantiti dalla Costituzione polacca. Molti gruppi in difesa delle libertà e dei diritti umani avevano protestato contro la decisione del sindaco ritenendola in violazione al diritto di manifestare e di assemblea. A sostegno dei gruppi impegnati nella lotta alle persecuzioni contro gay e lesbiche e per la pari dignità sociale sono giunti a Varsavia osservatori da vari paesi europei, tra cui dalla Germania un paio di deputati dei Verdi e dall’Italia una rappresentanza dell’Arcigay.



La Polonia ancora registra numerosi assalti ed atti di violenza di chiara connotazione omofobica ed il pregiudizio contro i non eterosessuali è ancora estremamente diffuso, rinfocolato dalle tante prese di posizione degli esponenti locali della Chiesa Cattolica Romana. Tra in manifestanti l’avvocato Paulina Pilch ha dichiarato all’AP che “gli omosessuali in Polonia sono ancora considerati deviati o pedofili.” In contrapposizione al corteo dei gay c’erano dei rappresentanti della Lega delle Famiglie Polacche e qualche centinaio di simpatizzanti di estrema destra che hanno lanciato uova e pietre e gridato offese ai partecipanti. La polizia ha effettuato una decina di arresti ed è riuscita a far si che la sfilata si concludesse come previsto. Tre persone sono rimaste ferite, tra cui un poliziotto. Il raduno si è concluso di fronte al Parlamento, chiamato alla promulgazione di leggi che siano in linea con le direttive europee anti-discriminazione, che includono specificatamente quelle basate sull’orientamento sessuale. In Polonia, così come in Italia, le coppie formate da persone dello stesso sesso non hanno alcun riconoscimento giuridico.

http://it.gay.com/view.php?ID=20372
19/06/2005 05:40
 
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In 800 hanno dimostrato contro parata gay scorsa settimana
Varsavia, 18 giu. (Apcom) - Centinaia di attivisti hanno manifestato oggi a Varsavia per rispondere alla parata gay della scorsa settimana.

Circa 800 membri dell'ala giovanile del partito nazionalista Lega polacca per la famiglia, hanno sfilato in corteo per le strade di Varsavia in quello che è stato chiamato il "Corteo della normalità". Portando bandiere bianche e rosse e striscioni che inneggiano ai valori tradizionali e con slogan come "Sì alla famiglia e no alla devianza", il gruppo di manifestanti ha voluto dare una risposta al corteo di 2.000 gay che la scorsa settimana aveva riempito le vie di Varsavia andando contro un divieto esplicito del sindaco.

"Siamo qui - ha detto uno studente di 18 anni, Kacper Maczak - perché vogliamo proteggere i valori morali e le tradizioni, vogliamo proteggere l'idea che la famiglia è l'unione di un uomo e di una donna". Davanti alla sede del Parlamento polacco Robert Strak, parlamentare dell'Lpr, ha sottolineato che "ci troviamo qui oggi per dimostrare che la Polonia è un paese normale e che i 'devianti' sono una minoranza. Noi siamo la patria di Giovanni Paolo II, non c'è posto per i devianti qui".

Nel corso della manifestazione un piccolo gruppi di contestatori ha fischiato e inveito contro i manifestanti urlando "abbasso il fascismo" e " basta olocausti", ma la polizia ha tenuto a distanza i due gruppi evitando qualsiasi scontro

http://www.gaynews.it/view.php?ID=32772
19/06/2005 07:40
 
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Re: In 800 hanno dimostrato contro parata gay scorsa settimana
[SM=x432736] Che belle controparate razziste e omofobe organizzano! partito nazionalista polacco.. nnamo bene
erano 800 coglion...[SM=x432725] ehm volevo dire 800 brave personcine, almeno non ero molte, anzi!



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