Un referendum per vietare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. A proporlo, in Arizona, erano stati tre vescovi della Chiesa cattolica: Gerard Frederick Kicanas, vescovo di Tucson, Thomas Olmsted, vescovo di Phoenix e Donald Pelote, vescovo di Gallup. Il referendum voleva anche proibire che si riconoscesse in Arizona lo stato legale delle coppie conviventi.
Sull'iniziativa pero' si e' espressa la Conferenza Cattolica dell'Arizona che ha dichiarato di non avere ancora approvato i principi dell'emendamento referendario, e cosi' i tre vescovi hanno deciso, per il momento, di ritirare l'emendamento. Monsignor Kicanas, per sostenere la giustezza della propria iniziativa, ha comunque dichiarato che, a suo parere, "il matrimonio e' una fedele ed esclusiva unione di un uomo con una donna" e che "tale unione deve essere preservata, anche legalmente". "Non e' appropriato - ha continuato il vescovo -riconoscere ogni unione non eterosessuale come matrimonio". Piu' di un anno fa, la Corte di Appello dello Stato aveva approvato la legittimita' del matrimonio eterosessuale volto alla procreazione e all'educazione e crescita dei bambini "in stabili famiglie" e aveva dichiarato senza fondamento l'unione omosessuale.
Successivamente la Corte Suprema aveva approvato la decisione. La proposta referendaria per proibire del tutto l'unione omosessuale voleva essere un passo ulteriore sulla scia delle due decisioni precedenti ma, hanno spiegato i tre vescovi a seguito di una breve consultazione privata, "non e' ancora arrivato il tempo giusto per una proposta ufficiale".
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