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Viterbo, il vescovo apre alle Unioni gay, ma nessuna confusione con la famiglia

Ultimo Aggiornamento: 17/08/2005 08:56
11/08/2005 19:45
 
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Il vescovo di Viterbo, S.E. Mons. Chiarinelli, apre alle coppie di fatto e condanna ogni tipo di discriminazione. Ma la famiglia, per il Vescovo, resta un'altra cosa.

E' in atto la discussione se lo Stato debba riconoscere o meno il matrimonio fra gay celebrato in un'altra nazione. Il vesco di Viterbo, S.E. Mons. Lorenzo Chiarinelli, ha scritto sull'argomento una nota.


La cultura e l'ethos del popolo italiano trova espressione nella carta costituzionale che riconosce la famiglia fondata sul matrimonio. Art. 29: la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societa' naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio e' ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unita' familiare...Finche' la Costituzione vige, il suo dettame non puo' essere equivocato e ogni legislatore, ai diversi livelli (parlamentare, regionale, provinciale e comunale), non puo' non tenerne conto.

Spesso, tuttavia, per motivare certe 'aperture' o 'aggiornamenti' vengono avanzate le 'ragioni sociali': occorre - si dice - venire incontro a ogni tipo di convivenza, per non fare discriminazioni, per rimuovere gli ostacoli di tutti i cittadini. La politica - si afferma - non ha un'idea di famiglia da perseguire. Su questo punto bisogna intendersi con chiarezza estrema. Innazitutto bisogna distinguere tra persona e famiglia. la persona - che e' il cardine del nostro orientamento civile - e' soggetto unico, irripetibile, connotato da uguaglianza senza eccezioni, con diritti irrinunciabili, non passibili di alcuna discriminazione. Lo Stato si deve far carico di ogni persona, deve favorirne la crescita, deve garantirne i diritti: sia essa uomo/donna; cattolica/atea; tossicodipendente o omosessuale; celibe-nubile/sposata...le persone, per costituzione, hanno tutte uguali diritti e doveri. La famiglia, pero', non e' una semplice somma di persone: uno piu' uno. Essa non risulta da addizione: non e' dato quantitativo. La famiglia e', certamente, realta' plurale di persone, ma e' pluralita' qualitativamente nuova: quello stare assieme produce un nuovo soggetto sociale, e come tale - cioe' come soggetto sociale - va riconosciuta, garantita, promossa. Non si puo' confondere o barattare il doveroso sostegno, senza discriminazioni, dovuto alle persone, a tutte le persone, con il sostegno dovuto alle famiglie. Il fatto che le persone stiano assieme non produce di per se' una realta' qualitativamente nuova quale e' la famiglia. Quelle persone 'insieme' hanno i loro diritti che vanno riconosciuti e garantiti, ma non in quanto 'famiglia' che e' 'realta' altra' socialmente rilevante. Del resto basti una semplice constatazione. Proprio le 'unioni di fatto', con il loro definirsi 'di fatto', intendono dire alla collettivita' che non sono una 'qualita' nuova'. E se esse stesse, per libera scelta, lo attestano e lo vogliono, lo Stato non puo' agire nei loro confronti 'come se' fossero un'altra cosa. Tra lo stare assieme comunqe e lo stare assieme con vincolo matrimoniale c'e' un salto di qualita', civile e sociale. Da cio' sembra ovvio concludere che e' dentro questa linea del dato costituzionale che vanno collocate, anche le questioni concernenti le cosi' dette 'nuove forme di convivenza', etero e omosessuali. Promuoviamo tutte le persone; sosteniamo le famiglie, ma non confondiamo i linguaggi che esprimono ethos e valori della collettivita'...e in tutto cio', non facciamo riferimento all'esperienza di fede che i credenti sanno come vivere e testimoniare in ogni contesto. I principi qui ricordati sono civili, laici, costituzionali e, pertanto, patrimonio comune di tutti i cittadini e noi come cittadini li difendiamo.


Lorenzo Chiarinelli

Vescovo di Viterbo


http://www.gaynews.it/view.php?ID=33620
14/08/2005 09:13
 
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Re:
Già è qualcosa, ma affiancarci ai tossici [SM=x432721]




17/08/2005 08:56
 
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Re: Re:

Scritto da: SerNere 14/08/2005 9.13
Già è qualcosa, ma affiancarci ai tossici [SM=x432721]


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