Benedetto decimosesto arriva oggi a Colonia per la Giornata mondiale dei giovani, grande incontro mondiale voluto da quel genio della comunicazione che fu il suo predecessore Giovanni Paolo II. In vista del suo arrivo, diverse associazioni gay tedesche - e anche l'Arcigay in Italia - hanno chiesto al Papa un gesto di distensione nei confronti della comunità omosessuale. Mancuso dell'Arcigay è andato anche un po' più in là, auspicando che la chiesa cattolica chieda perdono per la persecuzione di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.
Fra le centinaia di migliaia di giovani che sono a Colonia non solo per vedere papa Ratzinger, ma soprattutto per stare insieme e passare "una settimana diversa dalle altre" (come diceva una ragazzina ieri ai microfoni del TgUno), fra quelli - dicevo - ci sono certamente un bel po' di gay. Io stesso, lo confesso, partecipai alla Giornata di Parigi nel lontano 1997, un'occasione per vedere anche tanti bei ragazzi...
Ma dicevo, le associazioni gay hanno proposto un incontro, il Vaticano ha taciuto, ma è arrivata una risposta dal segretario ufficiale della Giornata, monsignor Heiner Koch, secondo cui un dialogo più disteso è necessario fra la chiesa e le persone omosessuali. Probabilmente non se ne farà nulla e papa Benedetto eviterà di affrontare temi scottanti davanti a una platea accogliente, ma non proprio compatta sulle questioni morali. Fetremo.