SINDACO DI RICCIONE: “I MATRIMONI GAY NON MI PIACCIONO I PACS INVECE SÌ”

Oltre alla mia posizione personale e quella della Giunta, tale scelta sarà presto sancita anche dal Consiglio Comunale

Gentile Direttore,

negli ultimi tempi ho ricevuto trattamenti ben più pesanti e angoscianti dal suo giornale per cui non mi meraviglio più di niente. Tuttavia sento il dovere di chiederLe di rispettare il mio pensiero. Ho sostenuto e continuo a sostenere la necessità di legiferare sui Pacs attivandomi personalmente presso parlamentari che seguono questa vicenda, affinché venga istituito il prima possibile il registro delle coppie di fatto. Per tale motivo, confermo che appena il Parlamento legifererà su questo argomento, il Comune di Riccione sarà tra i primi ad applicarlo. Oltre alla mia posizione personale e quella della Giunta, tale scelta sarà presto sancita anche dal Consiglio Comunale. Ho anche detto però in occasione dell’assemblea dell’Arcigay e ripetuto nell’incontro di giovedì, che il matrimonio è un istituto spirituale prima ancora che civile ed è pertanto a mio parere inadatto a essere usato per riconoscere le coppie di fatto che sono una cosa diversa dal matrimonio. Questo l’ho sostenuto anche l’altra sera di fronte ai giovani cattolici ai quali ho confermato la mia ferma volontà di difendere le coppie di fatto che sono una parte consistente della società civile.Appartengo alla schiera di persone che preferisce cercare soluzione ai problemi piuttosto che alimentare inutili contrapposizioni ideologiche e in questo caso la ricerca delle soluzioni non è un mero compromesso ma una frontiera più avanzata giacchè non si possono equiparare le coppie di fatto ai matrimoni. Si tratta di due cose diverse che devono essere affrontate con soluzioni e regole distinte tra loro. In quanto alla piazza la soluzione che si sta profilando, frutto anche della intensità con cui ho affrontato tale argomento, mi sembra addirittura migliore della proposta iniziale. Quindi non solo ci sarà uno spazio dedicato a Papa Giovanni Paolo II, ma sarà ancora più prestigioso e fruibile di quello pensato inizialmente. Spiace, gentile signor Sindaco, constatare che lei non riesce a capire la differenza tra un fatto di cronaca e quello che lei definisce un “trattamento”. Angoscianti possono essere state le notizie che la riguardavano, non l’attenzione che vi ha riservato il giornale. Dal Corriere di Rimini lei e la giunta che presiede avete sempre ricevuto solo un’informazione puntuale.Ospitiamo volentieri la sua precisazione, ma le basterà leggere gli articoli a fianco per capire che la sua ricerca di “frontiere avanzate” crea perplessità e confusione non soltanto a questa redazione.

ma in emilia romagna stanno troppo avanti, come in toscana d'altronde... chissà perchè! io una risposta ce l'avrei.. 50 anni di governi di sinistra hanno dato i loro frutti