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Primarie, la vittoria di Prodi: cosa ne pensi?

Ultimo Aggiornamento: 07/11/2005 08:34
17/10/2005 06:18
 
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Oltre 4 milioni di elettori alle primarie dell' Unione hanno scelto alla fine Romano Prodi come il loro candidato per elezioni del 2006. L'ex presidente della Commissione europea ottiene oltre il 74 per cento delle preferenze. Fausto Bertinotti supera invece il 14,6% dei consensi. Al terzo posto si piazza Clemente Mastella con il 4,4% dei consensi segue Antonio Di Pietro con il 3,3% e Alfonso Pecoraro Scanio con il 2,1%. Infine Ivan Scalfarotto con lo 0,6% e Simona Panzino con lo 0,4%.


Per Prodi è il momento di "trarre le conseguenze e dare agli italiani le soddisfazioni che si meritano". Secondo Prodi, quella arrivata ieri dagli elettori dell'Unione e' "una richiesta di unità e di azione comune sia per le elezioni che per il governo che seguirà, qualora dovessimo vincere".


Anche per Bertinotti i dati dimostrano chiaramente che dal punto di vista politico, "ci sono sostanzialmente due idee che sono emerse nella tradizione dell'Unione"." Questo mi sembra – ha sottolineato il leader di Rifondazione - un elemento di arricchimento ulteriore della gia' straordinaria giornata di partecipazione e il dato conferma che l'affluenza, oltre ad essere un elemento decisivo per il risultato, lo e' anche dal punto di vista della configurazione

delle aree di influenza dentro l'Unione".
17/10/2005 15:34
 
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Tra disagi e speranze. Chi ha votato alle Primarie?

Identikit di un "popolo" in cerca di unità e cambiamento. Oltre 4milioni di persone hanno scelto tra i candidati premier del centrosinistra. Un boom di partecipazione aldilà delle attese. Ma chi è questa gente? Dallo studente al pensionato, senza dimenticare le minoranze: immigrati e gay in testa



Il gazebo di Piazza Risorgimento, a Roma - Foto RomaOne.it



Roma, 17 ottobre 2005 - Più di 4 milioni in fila davanti a un gazebo, in una scuola, dentro un centro sociale, davanti a un palazzetto dello sport o magari sull'uscio di un negozio di animali. Pazienti e diligenti ai seggi nonostante la giornata di sole su gran parte dello Stivale. Desiderosi di dire la loro, di mettere un segno di penna e il loro danaro in favore delle future battaglie contro il centrodestra.

E' il popolo dell'Unione, gli elettori del centrosinistra che ieri si sono recati in massa a scegliere tra Prodi, Bertinotti, Mastella e gli altri. Gente che ha sborsato in media 11,5 euro a testa (i partiti ne avevano chiesto soltanto uno) per testimoniare la propria voglia di partecipazione diretta nonostante tutto: nonostante si dicesse che non erano vere primarie, nonostante dovesse essere scontata la vittoria di Prodi, nonostante le liti nella coalizione. Un popolo che quei partiti non meritano, ha detto amaramente qualcuno. "Un popolo che ci ha dato una grande lezione", ha aggiunto trionfalmente Prodi.

Ma cosa identifica davvero questo fiume di gente? Questa ventata d'aria fresca che entra nelle stanze fumose di conflitti e complotti della politica italiana? A primo acchito si direbbe gente di cultura medio-alta, il tipico elettorato del centrosinistra: l'intellettuale organico a Rifondazione, il professionista indignato del proporzionale targato Calderoli, l'attivista no-global. E invece si scopre che oltre queste etichette c'è tutto un mondo di timori e speranze, arrabbiature e voglia di riscatto, delusioni, risentimenti e desiderio di cambiare.

Innanzitutto ci sono gli immigrati, spesso i primi ad andare a votare. Prendiamo Roma: più di 6mila erano quelli iscritti alle liste elettorali e spesso si sono dimostrati i più attenti e i più sensibili all'appuntamento. Per loro si tratta in fondo dell'unica forma di esercizio di voto, dato che tanto si dibatte ma poco si è deciso sulla possibilità che eleggano anche soltanto gli amministratori (oltre ovviamente agli esperimenti sui consiglieri comunali aggiunti in loro rappresentanza). "E' un modo per sentirci più italiani", hanno detto in tanti. Poi ci sono i ragazzi, i giovani, gli studenti. Loro non si sono presentati a votare la domenica mattina presto, in fondo c'era un sabato notte da smaltire. Ma dopopranzo e iniziato il flusso degli under 30. Moltissimi pure gli anziani e i pensionati che si sono fermati a votare anche solo durante la passeggiata domenicale. Poi tutti i rappresentanti del mondo sindacale e dell'associazionismo legato al terzo settore. Senza dimenticare molte sigle dei consumatori o l'arcigay. Un popolo variegato e variopinto. Come l'arcobaleno dell'Unione. Un popolo che in fondo in fondo chiede soltanto due cose: unità e cambiamento.


17/10/2005 18:26
 
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sono contenta che abbia vinto prodi[SM=x432733]
18/10/2005 00:16
 
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Re:

Scritto da: gieffina 17/10/2005 18.26
sono contenta che abbia vinto prodi[SM=x432733]


alla fine pure io, anche se ho votato bertinotti



18/10/2005 09:12
 
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A Prodi il 74,1% dei voti delle primarie del centrosinistra. In Emilia ha raggiunto l'86%. Di Pietro al quarto posto
Il Professore fa il pieno nel Centro-Nord
Bertinotti (14,7%) al secondo posto. Mastella fa bottino nel Sud

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ROMAIl risultato definitivo delle primarie per designare il presidente del consiglio dell'Unione alle prossime elezioni politiche attribuisce a Romano Prodi il 74,1 per cento dei voti, su 4 milioni 311 mila 149 votanti. Due dati, al di là di ogni previsione, che manifestano scarti regionali limitati, se si fa eccezione per le tradizionali «regioni rosse», dove la media sale di qualche punto, e per la Campania, dove si afferma Clemente Mastella. Ma il secondo posto è ben tenuto da Fausto Bertinotti, anche se meno delle previsioni. Sulla base delle schede scrutinate in 9651 seggi l'Unione ha diffuso la seguente graduatoria. Romano Prodi, sostenuto da Ds, Margherita, Pdci e Sdi: voti 3 milioni, 182 mila 686, pari al 74,1 per cento; Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione comunista, 631 mila 592 voti, pari al 14,7 per cento; Clemente Mastella, leader dell'Udeur, 196 mila 014 voti, pari al 4,6 per cento; Antonio Di Pietro, Italia dei valori, 142 mila 143 voti, pari al 3,3 per cento; Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi, 95 mila 388 voti, 2,2 per cento; Ivan Scalfarotto, indipendente di sinistra, sostenuto dalla comunità italiana gay, 26 mila 912 voti, pari allo 0,6 per cento; Simona Panzino, candidata dai «Disobbedienti», 19 mila 752 voti, pari allo 0,5 per cento.
In quasi tutte le regioni del Nord, Prodi è oltre la media nazionale. In Piemonte, la sua percentuale sale al 76 per cento. Anche Bertinotti è più su: 16 per cento. Di Pietro è al terzo posto, 3,8 per cento. Pecoraro Scanio è al 2,1. Meno dell'1 per cento agli tre. Prodi ha toccato il punto più alto a Biella, 78.6. In Lombardia, Prodi tocca il 75,8 per cento, Bertinotti il 16,3, Di Pietro, ex pm di Milano, 4 per cento. Salvo Pecoraro, 1,8, tutti gli altri sono sotto l'1 per cento. A Milano e provincia, Prodi è nella media, 74,74. Bertinotti è al 17,13, mentre Di Pietro guadagna il terzo posto, 4,21. A Milano città, Prodi sale al 76,19. Bertinotti è al 15,72. Degli altri, solo Pecoraro e Scalfarotto superano l1 per cento. Non dissimili i dati della sola provincia milanese. In Liguria, Prodi supera il 77 per cento, Bertinotti il 16, Di Pietro è al 2,7. Degli altri, solo Pecoraro, 11,59, supera l'1 per cento. Bertinotti ha il massimo, 19,45, nella provincia di La Spezia. A Genova, il terzo posto è di Di Pietro, seguito da Pecoraro. Prodi incassa nel Veneto il 79,2 per cento dei voti. Deluso Bertinotti con il suo 12,42 per cento. Di Pietro è al terzo posto con il 3,86. Pecoraro sfiora il 2 per cento, mentre tutti gli altri sono sotto l'1 per cento. A Venezia, Prodi è al 77,7, Bertinotti al 14,8. Affermazione di Prodi, 77 per cento, anche in Friuli-Venezia Giulia. Bertinotti è nella media nazionale, Di Pietro al 3,27. Oltre a Pecoraro, anche Mastella, 1,44, e Scalfarotto, superano l'1 per cento. Il picco di Prodi, circa l'80 per cento, è a Pordenone. Nel Trentino, 77,6 per Prodi, 4,3 per Di Pietro, 2,7 per Pecoraro. Le regioni «rosse» premiano Prodi oltre le previsioni. In Emilia-Romagna, Prodi sale, rispetto alla media, oltre l'86 per cento, mentre Bertinotti scende al 9,42. Percentuali basse per gli altri. Sotto il 2 Di Pietro e poco sopra l'1 Pecoraro. A Bologna e provincia, Prodi sfonda l'88 per cento. La Toscana dà a Prodi quasi l'80. Sopra la media anche Bertinotti: 15,8. Tutti gli altri sotto il 2 o sotto l'1. Nelle Marche, Prodi è al 78,6, Bertinotti nella media, Di Pietro sotto. In Umbria, Prodi al 77,4, Bertinotti 17,56, bassi tutti gli altri. Nel Lazio, Prodi supera il 71 per cento, Bertinotti va al 17,28, sorprende Mastella col suo 5 tondo. Di Pietro è al 2,85, Pecoraro al 2,48, gli altri sotto 11. Nella capitale, Prodi tocca la media nazionale 74,78, Bertinotti è al 16,78. Molise: Prodi 60,2, Bertinotti 15,5, Di Pietro, in casa, 12,7, Mastella pesca il 9,2, un po' meno della Puglia, dove Prodi stacca quasi il 66. Bertinotti il 17, Di Pietro il 3,55. Prodi vince anche in Basilicata con il 58,3, Mastella ha il 18, Pecoraro il 6,4. In Sardegna, squilla il 73 di Prodi, come il 17 di Bertinotti e il 5 di Mastella. In Sicilia, Prodi ha un buon 66 per cento, Bertinotti il 15, Di Pietro quasi il 6, Mastella supera il 9.
18/10/2005 22:31
 
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Re:

Scritto da: zon@ venerdi 18/10/2005 9.12
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A Prodi il 74,1% dei voti delle primarie del centrosinistra. In Emilia ha raggiunto l'86%. Di Pietro al quarto posto
Il Professore fa il pieno nel Centro-Nord
Bertinotti (14,7%) al secondo posto. Mastella fa bottino nel Sud

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ROMAIl risultato definitivo delle primarie per designare il presidente del consiglio dell'Unione alle prossime elezioni politiche attribuisce a Romano Prodi il 74,1 per cento dei voti, su 4 milioni 311 mila 149 votanti. Due dati, al di là di ogni previsione, che manifestano scarti regionali limitati, se si fa eccezione per le tradizionali «regioni rosse», dove la media sale di qualche punto, e per la Campania, dove si afferma Clemente Mastella. Ma il secondo posto è ben tenuto da Fausto Bertinotti, anche se meno delle previsioni. Sulla base delle schede scrutinate in 9651 seggi l'Unione ha diffuso la seguente graduatoria. Romano Prodi, sostenuto da Ds, Margherita, Pdci e Sdi: voti 3 milioni, 182 mila 686, pari al 74,1 per cento; Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione comunista, 631 mila 592 voti, pari al 14,7 per cento; Clemente Mastella, leader dell'Udeur, 196 mila 014 voti, pari al 4,6 per cento; Antonio Di Pietro, Italia dei valori, 142 mila 143 voti, pari al 3,3 per cento; Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi, 95 mila 388 voti, 2,2 per cento; Ivan Scalfarotto, indipendente di sinistra, sostenuto dalla comunità italiana gay, 26 mila 912 voti, pari allo 0,6 per cento; Simona Panzino, candidata dai «Disobbedienti», 19 mila 752 voti, pari allo 0,5 per cento.
In quasi tutte le regioni del Nord, Prodi è oltre la media nazionale. In Piemonte, la sua percentuale sale al 76 per cento. Anche Bertinotti è più su: 16 per cento. Di Pietro è al terzo posto, 3,8 per cento. Pecoraro Scanio è al 2,1. Meno dell'1 per cento agli tre. Prodi ha toccato il punto più alto a Biella, 78.6. In Lombardia, Prodi tocca il 75,8 per cento, Bertinotti il 16,3, Di Pietro, ex pm di Milano, 4 per cento. Salvo Pecoraro, 1,8, tutti gli altri sono sotto l'1 per cento. A Milano e provincia, Prodi è nella media, 74,74. Bertinotti è al 17,13, mentre Di Pietro guadagna il terzo posto, 4,21. A Milano città, Prodi sale al 76,19. Bertinotti è al 15,72. Degli altri, solo Pecoraro e Scalfarotto superano l1 per cento. Non dissimili i dati della sola provincia milanese. In Liguria, Prodi supera il 77 per cento, Bertinotti il 16, Di Pietro è al 2,7. Degli altri, solo Pecoraro, 11,59, supera l'1 per cento. Bertinotti ha il massimo, 19,45, nella provincia di La Spezia. A Genova, il terzo posto è di Di Pietro, seguito da Pecoraro. Prodi incassa nel Veneto il 79,2 per cento dei voti. Deluso Bertinotti con il suo 12,42 per cento. Di Pietro è al terzo posto con il 3,86. Pecoraro sfiora il 2 per cento, mentre tutti gli altri sono sotto l'1 per cento. A Venezia, Prodi è al 77,7, Bertinotti al 14,8. Affermazione di Prodi, 77 per cento, anche in Friuli-Venezia Giulia. Bertinotti è nella media nazionale, Di Pietro al 3,27. Oltre a Pecoraro, anche Mastella, 1,44, e Scalfarotto, superano l'1 per cento. Il picco di Prodi, circa l'80 per cento, è a Pordenone. Nel Trentino, 77,6 per Prodi, 4,3 per Di Pietro, 2,7 per Pecoraro. Le regioni «rosse» premiano Prodi oltre le previsioni. In Emilia-Romagna, Prodi sale, rispetto alla media, oltre l'86 per cento, mentre Bertinotti scende al 9,42. Percentuali basse per gli altri. Sotto il 2 Di Pietro e poco sopra l'1 Pecoraro. A Bologna e provincia, Prodi sfonda l'88 per cento. La Toscana dà a Prodi quasi l'80. Sopra la media anche Bertinotti: 15,8. Tutti gli altri sotto il 2 o sotto l'1. Nelle Marche, Prodi è al 78,6, Bertinotti nella media, Di Pietro sotto. In Umbria, Prodi al 77,4, Bertinotti 17,56, bassi tutti gli altri. Nel Lazio, Prodi supera il 71 per cento, Bertinotti va al 17,28, sorprende Mastella col suo 5 tondo. Di Pietro è al 2,85, Pecoraro al 2,48, gli altri sotto 11. Nella capitale, Prodi tocca la media nazionale 74,78, Bertinotti è al 16,78. Molise: Prodi 60,2, Bertinotti 15,5, Di Pietro, in casa, 12,7, Mastella pesca il 9,2, un po' meno della Puglia, dove Prodi stacca quasi il 66. Bertinotti il 17, Di Pietro il 3,55. Prodi vince anche in Basilicata con il 58,3, Mastella ha il 18, Pecoraro il 6,4. In Sardegna, squilla il 73 di Prodi, come il 17 di Bertinotti e il 5 di Mastella. In Sicilia, Prodi ha un buon 66 per cento, Bertinotti il 15, Di Pietro quasi il 6, Mastella supera il 9.


in campania trionfa clemente mastella.. [SM=x432783]



06/11/2005 14:53
 
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io sono molto contenta dell'affluenza avuta, può salire anche topolino, basta che sbattono via berlusconi che non sopporto +.

prodi non mi piace molto, mi sarebbe piaciuto vedere fini vs fassino, ma è impossibile...

in ogni caso prodi è l'unico superpartes e questo gli da moltissime possibilità senza contare che è l'uniko ke può vincere su silvio...

quindi... non è bello da dire, ma meglio il meno peggio...





http://www.pool21.net

community italiana di biliardo virtuale
e: giochi flash, fantacalcio, concorsi online...

06/11/2005 18:21
 
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Re:

Scritto da: nikkipool21 06/11/2005 14.53
io sono molto contenta dell'affluenza avuta, può salire anche topolino, basta che sbattono via berlusconi che non sopporto +.

prodi non mi piace molto, mi sarebbe piaciuto vedere fini vs fassino, ma è impossibile...

in ogni caso prodi è l'unico superpartes e questo gli da moltissime possibilità senza contare che è l'uniko ke può vincere su silvio...

quindi... non è bello da dire, ma meglio il meno peggio...



Un candidato presidente che si presenat per una coalizione non può essere superpartes e nemmeno Prodi lo è ...
06/11/2005 18:47
 
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Re: Re:

Scritto da: zon@ venerdi 06/11/2005 18.21


Un candidato presidente che si presenat per una coalizione non può essere superpartes e nemmeno Prodi lo è ...



rappresenta una coalizione ed è questo che gli da le possibilità che ha





http://www.pool21.net

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06/11/2005 21:58
 
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Re:

Scritto da: nikkipool21 06/11/2005 14.53
io sono molto contenta dell'affluenza avuta, può salire anche topolino, basta che sbattono via berlusconi che non sopporto +.

prodi non mi piace molto, mi sarebbe piaciuto vedere fini vs fassino, ma è impossibile...

in ogni caso prodi è l'unico superpartes e questo gli da moltissime possibilità senza contare che è l'uniko ke può vincere su silvio...

quindi... non è bello da dire, ma meglio il meno peggio...


in effetto penso che il moderato prodi possa unire la sinistra e il centro( [SM=x432720] )-sinistra.
dobbiamo adattarci!



07/11/2005 04:44
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: nikkipool21 06/11/2005 18.47


rappresenta una coalizione ed è questo che gli da le possibilità che ha




appunto, rappresenta ...
07/11/2005 04:45
 
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Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 06/11/2005 21.58

in effetto penso che il moderato prodi possa unire la sinistra e il centro( [SM=x432720] )-sinistra.
dobbiamo adattarci!




a me Prodi va benissimo
07/11/2005 07:44
 
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Scritto da: zon@ venerdi 07/11/2005 4.45



a me Prodi va benissimo


va bene fino a quando però fa un passo avanti e poi, per non scontentare i moderati, è costretto a farne dieci indietro.
non so.. spero che non si ripresenti lo stesso problema del 96, quando fu creata una coalizione di governo debolissima che cadde già con la prima finanziaria



07/11/2005 08:31
 
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Quello che vorrei è che Mastella uscisse dalla coalizione.
07/11/2005 08:34
 
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Re:

Scritto da: zon@ venerdi 07/11/2005 8.31
Quello che vorrei è che Mastella uscisse dalla coalizione.


NON SOLO! Io vorrei anche che Rutella la smettesse di fare il moderato ad oltranza dicendo no a tutto (compresi i PACS) e si ricordasse una volta ogni tanto il suo passato di LAICO E RADICALE!



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