28/11/2005 06:26 |
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Il 13 gennaio 1998 il poeta siciliano Alfredo Ormando si tolse la vita dandosi fuoco in piazza San Pietro, per denunciare la repressione antiomosessuale vaticana.
Da allora, la Chiesa cattolica non ha cambiato atteggiamento verso lesbiche e gay, giustificata anche dal comportamento altrettanto censorio delle altre principali confessioni religiose: nel 1999 in Francia musulmani, cattolici e persino ebrei si sono coalizzati e hanno convocato una manifestazione nazionale contro il Pacs.
“Il 13 gennaio vuole diventare un’occasione di dialogo tra persone omosessuali e gli esponenti di tutte le religioni - dichiara Fabrizio Marrazzo, responsabile nazionale Arcigay per la lotta all’omofobia su base religiosa - Dobbiamo tracciare i percorsi verso una società laica, plurale e multiculturale, capace di includere le differenze. Presto comincerà a lavorare un consulta permanente per il dialogo tra religioni e omosessualità”.
Oltre al tradizionale sit-in piazza Pio XII (nei pressi di piazza San Pietro), quest’anno si svolgerà un convegno internazionale. |
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