Noi e voi

Come ho scritto nella mia presentazione sono etero, ma dalla vostra parte, non ho nessun tipo di pregiudizio nei vostri confronti, vorrei esporvi una mia riflessione: a volte mi da come l'impressione che siate voi a voler essere diversi, a ghettizzarvi, a prendere le distanza dagli etero.
E' solo una mia impressione?

diciamo che molti gay si autoghettizzano è vero. vanno SOLO nei locali gay, cercano SOLO amicizie gay, etc.
ma non sono tutti così per fortuna. io ad esempio non sopporto quel modo di vivere la propria omosessualità

nemmeno io

Si, c'è un po' di diffidenza perché c'è chi prende molto a cuore il fatto che tante volte gli etero abbiano dei pregiudizi: effettivamente non è bello essere additati, percui è logico che queste persone cerchino magari di stare più con persone gay, in posti gay, e questo per certi versi è sbagliato, perché si crea una spaccatura.
La speranza è che con il tempo ci si possa abituare, etero e non, all'idea che l'essere gay non deve più essere né nascosto, né giudicato per convivere con tranquillità.

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Scritto da: Speirdyke 15/10/2006 13.25
Si, c'è un po' di diffidenza perché c'è chi prende molto a cuore il fatto che tante volte gli etero abbiano dei pregiudizi: effettivamente non è bello essere additati, percui è logico che queste persone cerchino magari di stare più con persone gay, in posti gay, e questo per certi versi è sbagliato, perché si crea una spaccatura.
La speranza è che con il tempo ci si possa abituare, etero e non, all'idea che l'essere gay non deve più essere né nascosto, né giudicato per convivere con tranquillità.

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quoto tutto

Quoto quanto scritto da Squizz, ma aggiungo anche che la ghettizzazione deriva dal bisogno di conoscere persone gay o lesbiche senza farsi troppi problemi, oppure dalla necessità di discutere di temi tipici della comunità - coming out, diritti, ecc...

Ogni comunità, comunque, tende un po' ad auto-ghettizzarsi: i cristiani vanno in chiesa, i vip alle feste chic, ecc ecc!

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Scritto da: Aaron.Bloom 15/10/2006 14.19
Quoto quanto scritto da Squizz, ma aggiungo anche che la ghettizzazione deriva dal bisogno di conoscere persone gay o lesbiche senza farsi troppi problemi, oppure dalla necessità di discutere di temi tipici della comunità - coming out, diritti, ecc...

Ogni comunità, comunque, tende un po' ad auto-ghettizzarsi: i cristiani vanno in chiesa, i vip alle feste chic, ecc ecc!

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sarà per questo che, pur conoscendo molti gay, tendo a non frequentarne il mondo in cui si sentono a casa.
l'autoghettizzazione nasce essa stessa da un pregiudizio non dimentichiamolo!

Voi gay siete persone come tutte le altre, non siete diversi da noi, è solo una questione di gusti, a me piace la pizza margherita a un altro la capricciosa, dove sta il problema?. Avere un proprio orientamento sessuale non è sinonimo di diversità, anche perchè ci sono molti "etero" sposati che la notte si intrattengono con persone del loro stesso sesso per poi tornare dalle loro mogli e fingere di avere una vita "normale".Quindi il concetto di gay per me lascia il tempo che trova.
So che è difficile per voi inserirvi in questa società bigotta, ipocrita e serva del vaticano, ma se cominciate a ghettizzarvi voi per primi non se ne esce fuori.

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Scritto da: lupetta821 15/10/2006 16.36
Voi gay siete persone come tutte le altre, non siete diversi da noi, è solo una questione di gusti, a me piace la pizza margherita a un altro la capricciosa, dove sta il problema?. Avere un proprio orientamento sessuale non è sinonimo di diversità

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è bello che un etero la pensi così

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Scritto da: Aaron.Bloom 15/10/2006 14.19
Quoto quanto scritto da Squizz, ma aggiungo anche che la ghettizzazione deriva dal bisogno di conoscere persone gay o lesbiche senza farsi troppi problemi, oppure dalla necessità di discutere di temi tipici della comunità - coming out, diritti, ecc...

Ogni comunità, comunque, tende un po' ad auto-ghettizzarsi: i cristiani vanno in chiesa, i vip alle feste chic, ecc ecc!

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a me pare che qui occorra un attimino fare una distizione. Il ghetto è un posto dove la minoranza ebrea era costretta a vivere dalla maggioranza non-ebrea. Il ghetto, inoltre, spesso veniva chiuso a chiave dall'esterno, soprattutto di notte.
Poi, per spiegarla con i termini di Giovanni Dall'Orto, esiste la giudecca: la giudecca è il posto in cui gli ebrei vanno di loro spontanea volontà per incontrare altri ebrei, per trovare il macellaio ebreo... cioè semplicemente un luogo dove per consuetudine e utilità reciproca gli appartenenti a una minoranza, legati da simili caratteristiche e interessi, si uniscono.

Per come la vedo io i locali e i circoli gay sono non un ghetto, ma una giudecca. Ci si va per incontrare altri gay, per discutere di tematiche care alla comunità. Non è obbligatorio andare nei locali gay.

La differenza è importante, perché se uno dice che i locali gay sono un ghetto, quasi in automatico sta sostenendo che andarci è male. Se uno invece ammette che i locali gay sono un posto dove uno (gay o non-gay, e questo pure è importante sottolinearlo) può scegliere di andare, ma anche di non andare, comincia a inquadrare la questione in un'ottica differente: questi luoghi sono una opzione in più, non un obbligo.

Mi viene da fare una ulteriore riflessione: una persona omosessuale può amare o no il tipo di ambiente. Ma nell'un caso come nell'altro, secondo me è utile conoscerlo, per non essere soli di fronte a una maggioranza che non sempre, ma spesso opprime. Se uno una famiglia ce l'ha, per quanto di merda possa essere, starà pur sempre meglio di un senza-tetto.

Va aggiunto però, che il fatto di avere una famiglia, non implica che tu ci debba nascere crescere e morire dentro. Potrebbe essere stimolante, per te e per gli altri, saper vivere anche fuori.

Il mio vuol essere più che altro un invito a conoscere l'ambiente e il suo linguaggio. E' una conoscenza in più. Come l'inglese: il fatto di conoscere l'inglese non ti obbliga a vivere a Londra. Però ti aiuta a comunicare con altre persone che conoscono l'inglese.

Insomma, a sintesi di tutto questo papiro vorrei dire: la comunità omosessuale è una risorsa, e come tale va conosciuto il suo linguaggio. Conosciuto l'ambiente, nessuno ti obbliga a fare cose strane sul luogo di lavoro o con gli amici: quelli sono altri ambienti.

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Scritto da: Aaron.Bloom 15/10/2006 14.19

Ogni comunità, comunque, tende un po' ad auto-ghettizzarsi: i cristiani vanno in chiesa, i vip alle feste chic, ecc ecc!

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quoto!!! puetroppo è cosi e sempre sarà.....

Io sono cinofila, quindi vado ai raduni di cani, conosco gente con la mia stessa passione ecc.., ma sono una persona, se voglio camminare e baciarmi per strada col mio partner eterosessuale posso farlo, pur restando conofila, non è una diversità l'essere cinofilo.
Per voi invece è diverso, non potete baciarvi o tenervi per mano per strada, in tv scene di effusioni omosessuali durante la fascia protetta non sono concesse (però vedere un uomo che picchia una donna va benissimo!) la scelta sessuale secondo me non deve essere paragonata ad una passione o ad una setta religiosa. I vegetariani non sono "ghettizati" come voi, eppure la loro scelta alimentare è diversa da quella di altre persone, perchè la vostra scelta sessuale deve essere giudicata così?
Io sono favorevole alla libertà sessuale, purchè sia fatta da persone ADULTE SINCERE e CONSENSIENTI.
Non so voi, ma io trovo la nostra società profondamente ipocrita..