Dopo tre giorni di agonia è morto Maurizio Oldani, il commercialista dirigente della Margherita milanese malmenato all'alba di domenica. Ancora ignoti i motivi della selvaggia aggressione ma le indagini si indirizzano verso un omicidio di tipo omofobico. L'assassino ha ucciso a mani nude, colpendo più volte la vittima alla testa. Non è stata una rapina: in tasca il commeracialista aveva ancora il cellulare e
la tessera dell'Arcigay (
ma dico io, c'è bisogno di dire questa cosa?? non faceva prima a scrivere che era omosessuale e stop? bah!! ) e nei calzini, come usava fare dopo una precedente aggressione, i soldi, 100 euro. Forse il movente è legato alle amicizie occasionali del professionista.
Polizia e carabinieri indagano sulle frequentazioni di Oldani e sulle ultime ore trascorse in città, forse in un club privato del centro di Milano. Il magistrato ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio volontario: alle 6 del mattino di domenica, quando il commercialista è stato soccorso agonizzante in via Porta Tenaglia, a pochi metri da casa sua. Nessun testimone. Accanto al corpo, gli agenti hanno rinvenuto uno zainetto con un asciugami e un paio di ciabatte da sauna che potrebbero essere della vittima anche se i genitori hanno assicurato che non erano sue.
Oldani era una persononalità di spicco nella Margherita milanese. Candidato alle ultime elezioni circoscrizionali, era il coordinatore per la Marghertia e l'Ulivo nella zona del centro storico.
Nipote dello scomparso vescovo milanese Luigi Oldani, il commercialista era conosciuto per il suo profondo impegno cattolico: agiva nel volontariato e ricopriva la carica di vicesegretario nazionale dell'Associazione dei Partigiani Cristiani.