20/08/2007 08:43 |
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| | | OFFLINE | Post: 28.691 | Città: SULMONA | Età: 48 | Sesso: Maschile | ADMIN | |
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Aumentano, nell'ultimo decennio, i crimini legati all'odio, e con inquietante intensità. E si registra una recrudescenza nei fenomeni di antisemitismo e di violenza contro gay e lesbiche. Queste le principali conclusioni del rapporto 2007 realizzato dalla "Human Rights First", una ong che si occupa della difesa dei diritti umani. Il documento si riferisce agli avvenimenti del 2006, e spiega come i governi europei - soprattutto in Francia, Germania, Regno Unito, Federazione Russa e Ucraina - si siano impegnati nel combattere i crimini legati all'odio razziale, anche se è ancora lunga la strada da percorrere.
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Omosessuali. La violenza contro gli omosessuali è sempre più manifesta in numerose parti d'Europa, e solo Svezia e Regno Unito si sono impegnati a monitorare gli episodi in modo dettagliato e ufficiale. Una maggiore presenza pubblica degli omosessuali ha portato con sé, in molti casi, un incremento nella retorica omofobica e nelle ripercussioni violente. Come nel caso dei Gay Pride organizzati in cinque città dell'Est europeo - Mosca, Bucarest, Varsavia, Riga e Tallin - durante la primavera e l'estate del 2006.
Ong: "Governi indifferenti". Nel corso della conferenza di presentazione del rapporto, Maureen Byrnes, direttrice di "Human Rights First", ha osservato che "la violenza motivata da pregiudizi razziali è un serio problema in Europa. Mentre alcuni Paesi, come Francia, Germania e Regno Unito, si sono impegnati a monitorare sistematicamente i crimini, la maggior parte non raccoglie neanche dati che consentano di compilare statistiche. Il che riflette l'indifferenza da parte di molti governi".
Lotta all'odio fra le priorità. "Gli Stati europei in particolare - ha detto Byrnes - devono porre fra le priorità politiche la necessità di combattere i crimini legati all'odio razziale". Secondo "Human Rights First", gli strumenti si trovano nelle mani dei governi europei: le conclusioni del rapporto invitano all'adozione di leggi che prevedano pene adeguate per tali reati, a stabilire dei sistemi ufficiali di monitoraggio dei crimini legati all'odio, e ad adottare una politica di tolleranza zero.
Da Repubblica.it
Siamo tutti in pericolo? Dopo un periodo in cui i gay sembravano avviati ad un riconsocimento sempre più diffuso, è possibile che si stia tornando indietro nell'accettazione dell'omosessualità? |
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20/08/2007 15:44 |
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| | OFFLINE | | Post: 146 | Città: NAPOLI | Età: 32 | Sesso: Maschile | UTENTE | |
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Visto che siamo in tema: aumenta anche l'antisemitismo |
20/08/2007 19:44 |
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| | | OFFLINE | Post: 6.206 | Città: ALBISOLA SUPERIORE | Età: 45 | Sesso: Maschile | MODERATORE | |
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GayAbruzzo, 20/08/2007 08.43:
Aumentano, nell'ultimo decennio, i crimini legati all'odio, e con inquietante intensità. E si registra una recrudescenza nei fenomeni di antisemitismo e di violenza contro gay e lesbiche. Queste le principali conclusioni del rapporto 2007 realizzato dalla "Human Rights First", una ong che si occupa della difesa dei diritti umani. Il documento si riferisce agli avvenimenti del 2006, e spiega come i governi europei - soprattutto in Francia, Germania, Regno Unito, Federazione Russa e Ucraina - si siano impegnati nel combattere i crimini legati all'odio razziale, anche se è ancora lunga la strada da percorrere.
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Omosessuali. La violenza contro gli omosessuali è sempre più manifesta in numerose parti d'Europa, e solo Svezia e Regno Unito si sono impegnati a monitorare gli episodi in modo dettagliato e ufficiale. Una maggiore presenza pubblica degli omosessuali ha portato con sé, in molti casi, un incremento nella retorica omofobica e nelle ripercussioni violente. Come nel caso dei Gay Pride organizzati in cinque città dell'Est europeo - Mosca, Bucarest, Varsavia, Riga e Tallin - durante la primavera e l'estate del 2006.
Ong: "Governi indifferenti". Nel corso della conferenza di presentazione del rapporto, Maureen Byrnes, direttrice di "Human Rights First", ha osservato che "la violenza motivata da pregiudizi razziali è un serio problema in Europa. Mentre alcuni Paesi, come Francia, Germania e Regno Unito, si sono impegnati a monitorare sistematicamente i crimini, la maggior parte non raccoglie neanche dati che consentano di compilare statistiche. Il che riflette l'indifferenza da parte di molti governi".
Lotta all'odio fra le priorità. "Gli Stati europei in particolare - ha detto Byrnes - devono porre fra le priorità politiche la necessità di combattere i crimini legati all'odio razziale". Secondo "Human Rights First", gli strumenti si trovano nelle mani dei governi europei: le conclusioni del rapporto invitano all'adozione di leggi che prevedano pene adeguate per tali reati, a stabilire dei sistemi ufficiali di monitoraggio dei crimini legati all'odio, e ad adottare una politica di tolleranza zero.
Da Repubblica.it
Siamo tutti in pericolo? Dopo un periodo in cui i gay sembravano avviati ad un riconsocimento sempre più diffuso, è possibile che si stia tornando indietro nell'accettazione dell'omosessualità?
assolutamente nno daccrodo con l articolo....
è come la cosa delle violenze domestiche....
o quella del nonnismo nelle scuole....
i fatti di discriminazione e violenza "sembrano" in costante aumento solo xchè ora questi fatti vengono piu spesso allo scoperto e non vengono piu nascosti anche dalle stesse vittime.....
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