No al "That's so gay": video campagna con Hilary Duff

Oggi è stata lanciata dalla Advertising Council e dal Gay, Lesbian and Straight Education Network una campagna per educare i giovani americani sul potere (pericoloso) delle parole che possono offendere le persone ci circondano, anche non volendo.

Nel caso specifico, si parla dell’espressione “That’s so gay”, che corrisponde più o meno al nostro “Che cosa da froci!” o “Che ricchione!”.

A dare un volto come testimonial video ci sono Wanda Sykes, attrice comica e Hilary Duff, pop star tutto fare. Nei video realizzati per la “Think Before you speak” che vi mostriamo a seguito del post troverete due classiche situazioni in cui qualcuno potrebbe utilizzare impropriamente questo modo di dire dispregiativo suscitando la reazione delle due star, che offriranno un’opportuna alternativa.

insomma tipo quando mi hanno detto che il mio telefonino era da "omosessuale"

in effetti sono espressioni di cui magari non ci rende conto di quanto disprezzo possono comunicare verso delle persone ..e dette tanto per dire..

mi sembra una bella e civile iniziativa ma purtroppo inconcepibile nel nostro paese

che cellulare avevi scusa ?!.
Cmq ottima cosa questa,immagino che in italia ce la possiamo sognare.

Xander_85, 13/10/2008 16.33:

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che cellulare avevi scusa ?!.

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la triste storia l'avero raccontata qua LINK ...e purtroppo c'ho ancora quello

ahhhhh ho visto la foto......ma e' un cell normalissimo,mha che fantasia hanno le persone.

bah mi sembra un tantino esagerata come iniziativa. voglio dire, anche un mio amico (etero) ogni tanto mi dice che sono "così gay" e a me la cosa non dispiace, anzi me lo dice in un modo che mi arrapa pure un po'.
per parlare di intolleranza e omofobia non possiamo fermarci a queste espressioni dette nei casi più svariati, come quando una compra un vestito come nel video. mi sembra un'espressione completamente decontestualizzata e quindi priva di valore omofobico.
a questo punto dovrebbero fare una compagna anche contro il "porca puttana", che io dico una ventina di volte al giorno, per rispetto delle prostitute.

Secondo me, queste sono pugnette cerebrali da americani.
Mi associo in sostanza al commento precedente.

Dalle mie parti, la battuta e il lazzo sono dialettica comune e necessaria. Ci si prende sul serio sulle faccende serie, ma non si lesinano gli sfottò bonari e le battute pesanti tra amici.

Gurvaldt, 16/10/2008 18.10:

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Secondo me, queste sono pugnette cerebrali da americani.
Mi associo in sostanza al commento precedente.

Dalle mie parti, la battuta e il lazzo sono dialettica comune e necessaria. Ci si prende sul serio sulle faccende serie, ma non si lesinano gli sfottò bonari e le battute pesanti tra amici.

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ma gli americani hanno inventato tutto, anche le pugnette cerebrali!