“Alcuni giocano anche in nazionale e li terrorizza essere scoperti”. Sono queste le parole di un ragazzo che gioca in serie C e che ha tra i suoi clienti molti calciatori.
Un inchiesta che il quotidiano Repubblica ha condotto magistralmente. Uno scoop che mette in luce nuovamente come anche il mondo del pallone ha i suoi “vizi”.
Ecco cosa racconta questo ragazzo misterioso, calciatore egli stesso. “Tra i miei clienti ci sono giocatori importanti, anche di serie A, anche nazionali, anche sposati». E quello che ha fatto qualche volta negli spogliatoi. «Qualcosa più di un bacio”.
Il gigolò calciatore professionista (ex serie C) fa l’accompagnatore di serate speciali, a pagamento. “Millecinquecento euro per qualche ora. I calciatori pagano senza fiatare. Li incontro spesso in albergo, la domenica sera, dopo la partita. Nell´unico momento di tranquillità che hanno. Chiedono di rilassarsi. Non hanno problemi a farsi baciare sulla bocca. Però hanno paura di far sapere, anzi sono terrorizzati dall´idea di essere scoperti. Con uno mi sono incontrato al buio, fuori Milano, non so chi fosse. I patti erano che tutto dovesse essere fatto a luci spente”.
E’ la testimonianza che Victory ha affidato a La7, in un servizio che andrà in onda questa sera alle 23,55.
L’escort dei giocatori ha 25 anni e ha una doppia vita, è fidanzato con una ragazza che non sa, per questo non si vuole fare riconoscere. “Vendo le mie prestazioni a giocatori di squadre importanti, ho circa 30 clienti calciatori, una dozzina di serie A, ce ne sono alcuni, non tanti, che fanno parte della nazionale, e anche sposati. In tre occasioni mi hanno chiesto di far l´amore in gruppo. Con più giocatori della stessa squadra, ma anche con amici di formazioni diverse. E´ solo una questione sessuale, niente parole. Tengono molto alla privacy e hanno una dannata paura di essere scoperti e di scoprirsi. Solo uno ha raccontato di sé, si è lasciato andare. Lo sanno che gioco anch’io, ma non vengo richiesto per questo. Mi chiamano per una questione di delicatezza, preferiscono una cosa soft. Sono più attivi che passivi. Molti di loro sono bisex, hanno bisogno di una facciata rispettabile, magari sono anche sposati. In Italia nessun calciatore del campionato ammetterà mai di essere gay, almeno non ora. Ci sono troppi condizionamenti sociali, e forse è giusto così”.
E continua: “Gli incontri sono quasi sempre in albergo o casa di amici. Negli hotel la scusa è sempre quella, un documento da ritirare, un autografo da far firmare, e così si riesce a non farsi registrare. Il prezzo dipende dal contesto e dal tempo. Chiedo da 500 a 2.000 euro. Se si tratta di restare tutta la notte, capita di rado, la tariffa sale. Mai avuta una discussione sui soldi, lo capiscono da soli. Come arrivano da me? Tramite il passaparola. Io frequento imprenditori e professionisti, persone che prima di fare questo lavoro non conoscevo. Nella divisione dove gioco io, è capitato che alcuni giocatori si dichiarassero privatamente e di fare sesso nello spogliatoio, correndo il rischio, ma per fare un passo pubblico bisogna avere molto coraggio”.
[Modificato da ciacchi 05/12/2008 18:33]