In Italia l'omofobia è inarrestabile: accoltellata coppia gay a Roma

GayAbruzzo
00domenica 23 agosto 2009 08:37
Da Repubblica.it

L'articolo è dedicato al ministro Carfagno che da tempo dice che non esiste nessuna questione omosessuale per questo, come ministro delle pari opportunità, ha deciso di occuparsi solo delle donne...

ROMA - "Sembrava una corrida ma al posto del toro c'era un ragazzo insanguinato: nessuno interveniva, ma tutti guardavano. Guardavano quell'animale, quel matto che dopo avergli dato una coltellata riempiva il ragazzo trentenne di calci e pugni". Con queste parole un testimone racconta l'aggressione che nella notte ha avuto per vittime due giovani omosessuali, uno dei quali è stato operato d'urgenza all'addome. E ora, dal suo letto d'ospedale, la vittima si chiede: "Perché mi ritrovo così senza aver fatto nulla di male? Perché arrivare ad uccidere per niente?".

"Verso le 4 in cinque siamo usciti dal Gay Village - racconta il testimone - eravamo davanti a una fontanella e a un paninaro quando uno dei miei amici ha conosciuto lì un ragazzo e si è messo a parlare con lui. Dopo un po' si sono abbracciati e si sono scambiati qualche bacio, ma innocente". A un certo punto, secondo il racconto del testimone, si è avvicinato un gruppetto di persone e uno ha urlato: "Ma che state facendo? Ci sono due ragazzini di 14 anni che non vogliono vedere certe cose!".

Uno dei due ragazzi ha replicato: "A quest'ora i ragazzini dovrebbero stare a letto". E l'altro ha aggiunto: "Oltretutto non stiamo facendo niente di male. Siamo persone libere in un paese libero". Ma a quel punto l'uomo si è allontanato di qualche metro, ha preso una bottiglia e ha spaccato prima la bottiglia in testa a uno e poi ha colpito con il coltello a serramanico l'altro. "Quest'ultimo è caduto a terra - aggiunge il testimone - e quella bestia ha continuato a riempirlo di calci e pugni. Mi sono avvicinato, l'ho preso quasi in braccio e mi sono allontanato. C'era sangue dappertutto. Ho urlato a quanti erano presenti di fare qualcosa ma nessuno si muoveva. Nel frattempo quella bestia e i suoi amici si sono allontanati a bordo di due auto. Poi è arrivata la polizia e l'ambulanza. Mi hanno detto che l'aggressore è un drogato e malato di Aids. Ma è stata una cosa vergognosa. Ora quel ragazzo è intubato, per tutta la mattinata è stato sottoposto a un intervento chirurgico. E' fuori pericolo ma rimane grave. E' pazzesco. Solo poche ore fa stava ballando e divertendosi ed ora è in un letto d'ospedale e non vuole avvisare la famiglia per il solito problema di essere gay. Credo che non sia nemmeno romano. E veramente un paese del terzo mondo".

Sul posto è intervenuta la polizia, che è riuscita a individuare l'aggressore: A.S., 40 anni, già noto per reati contro il patrimonio e per gli stupefacenti. Non è stato arrestato, ma denunciato in stato di libertà per tentato omicidio.

Dino, uno dei due gay aggraditi, è ora nel reparto di terapia intensiva del Sant'Eugenio, accanto al testimone, che gli ha salvato la vita. "Stavamo finendo di mangiare un panino - racconta - ci siamo abbracciati e dati un bacio, come una normale coppia. Solo un bacio. Questa città negli ultimi tempi è cambiata molto". Dino ha ancora mal di testa: "Mi sento stordito - dice - Quell'uomo prima ha dato una bottigliata in testa al mio amico, poi a me e quando gli ho risposto che non facevamo nulla di male mi ha dato la coltellata".

Non si sono fatte attendere le reazioni per un'aggressione che è stata giudicata "sconvolgente". Per Vladimir Luxuria Roma non ha mai vissuto "tempi così bui": "La città è sempre più insicura per tutte le categorie deboli, non solo per le donne. Ci sentiamo tutti meno sicuri e viviamo con terrore questo clima fatto di squadracce e spedizioni punitive. Stavolta è toccato a due persone che erano colpevoli solo del fatto che si stavano abbracciando". "Purtroppo - aggiunge Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay - episodi di grave violenza fisica, ma anche di molestie e insulti, si stanno moltiplicando in tutta Italia nei pressi di luoghi di divertimento e di aggregazione della comunità Lgbt".

Indignato anche il sindaco Gianni Alemanno: "Ancora una volta devo protestare vivamente per una decisione adottata da un magistrato. E' inaccettabile che un accoltellatore che ha agito con un chiaro movente di intolleranza sessuale, mettendo in pericolo la vita di due persone, sia oggi soltanto denunciato a piede libero per un mero cavillo procedurale. Senza certezza della pena e senza un'adeguata durezza di fronte ai reati di allarme sociali, qualsiasi politica di sicurezza e di lotta al crimine risulta profondamente delegittimata. Gli uomini della squadra mobile di Roma mi hanno garantito che il criminale in questione rimarrà sotto stretta osservazione per evitarne la fuga. Ma chiedo con forza che il magistrato inquirente adotti immediatamente il provvedimento di restrizione in carcere di questo delinquente. Desidero esprimere la mia solidarietà ai due ragazzi aggrediti che pagano il prezzo di un'intolleranza e di una violenza veramente ignobile e ingiustificabile".


In Italia si stava molto meglio 10 anni fa. Io andavo tranquillamente in giro mano nella mano, adesso rischierei la vita se lo facessi!
GayAbruzzo
00domenica 23 agosto 2009 14:09
Il comune di Roma si costituirà parte civile. E intanto l'aggressore è a piede libero.
Gerrit Boekbinder
00domenica 23 agosto 2009 18:22
Poveretto, dopotutto è un drogato malato di AIDS. Non vorremo mica fargli subire anche la sofferenza del carcere, no?

Che schifo... :(
Aaron.Bloom
00martedì 25 agosto 2009 09:29
Secondo me non è solo questione di omofobia. Cioè, questo qua era uno psicopatico a priori, se ci fosse stata una coppia etero probabilmente avrebbe stuprato la donna e malmenato il suo fidanzato.

E' comunque l'ennesimo episodio - insieme agli altri, che non rimbalzano agli altari della cronaca - che segnala il rigurgito di idee nazi-fasciste particolarmente diffuse in alcuni ambienti romani e tra i migranti del sud Italia... e che sopravvivono con il beneplacito di un po' tutta la politica locale.
Gerrit Boekbinder
00martedì 25 agosto 2009 12:47
Il gip firma la richiesta di custodia cautelare per «Svastichella» -
Confermata la misura della procura contro il pregiudicato che aggredì i due ragazzi gay

(da http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_agosto_24/aggressione_gay_fermo-1601696093675.shtml)


Della serie: troppa grazia, sant'Antonio. Ha quasi ammazzato uno per strada, oltretutto senza motivo, e dopo tre giorni l'hanno addirittura arrestato. Wow.
Gerrit Boekbinder
00martedì 25 agosto 2009 12:48
Dimenticavo: dell'animale continuano a non pubblicare il nome, ma solo il simpatico nomignolo. D'altra parte è comprensibile, ha bisogno di essere protetto, dopotutto è un povero seminfermo mentale con pensione d'invalidità e una fedina penale lunga come l'autostrada del sole...
GayAbruzzo
00martedì 25 agosto 2009 14:44
ho notato anche io questo voler "proteggere" l'aggressore nascondendone le generalità!
Gerrit Boekbinder
00mercoledì 26 agosto 2009 11:01
Avranno paura della mafia gay?
Gerrit Boekbinder
00mercoledì 26 agosto 2009 13:49
Alessandro Sardelli
Incredibile, hanno rivelato il nome di "Svastichella"!
GayAbruzzo
00mercoledì 26 agosto 2009 20:54
adesso vogliamo anche la foto però, così, visto che sarà fuori dal carcere tra qualche giorno, potremo difenderci alla meno peggio
Poet Dreamer
00mercoledì 26 agosto 2009 21:11
Ho sentito questa notizia in tv l'altro giorno,appena successa,e per un'ulteriore volta come succede(troppo spesso)mi sono vergognato di essere italiano.
Comunque,scrivo qui per esprimere tutta la mia solidarietà a questi ragazzi,sono esterrefatto.
Vorrei che costui pagasse la sua colpa come deve essere giusto,ma non mi illudo.
Benvenuti in Utopia.
GayAbruzzo
00giovedì 27 agosto 2009 08:13
dal servizio di skytg24
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