Avevamo paura di minimizzazioni e giustificazioni assurde. Eccole in un'intervista di repubblica.it.
ROMA - "Io finito sotto tiro? Ma figuriamoci se mi preoccupa. Tra i deputati del mio partito c'è chi vuole fare i "gruppi di solidarietà". Solidarietà a Tremaglia". A tarda sera, dopo avere sentito Gianfranco Fini, Mirko Tremaglia è ancora di umore euforico. L'ex ragazzo di Salò, ministro degli Italiani nel mondo - un dicastero costruito ad hoc - non retrocede di una virgola. "Ma cosa vuole, per un uomo della mia età, per me che sono un parlamentare di lungo corso, mi fanno sorridere...".
Si vergognerà ora ministro Tremaglia?
"Ho smascherato le ipocrisie".
Ammetterà di avere offeso, discriminato gli omosessuali?
"Ma ammettere cosa?"
Lei non lo ripeterà più?
"Quando si dice che Rocco Buttiglione ha perso perché alla sua sconfitta in Europa ha concorso la lobby dei gay, di cosa si sta parlando? Io li chiamo "culattoni" e lo ripeto. Sono un uomo di Bergamo e non vado lì a parlare di gay, parlo di "culattoni" perché si dice così dalle mie parti; in altre froci...".
Lei sta minimizzando.
"Uno li chiama gay e uno culattoni, è semplice. È inutile fare tanta filosofia, io sono contro e c'è chi non lo è, sono fatti suoi. Ho fatto un'intervista con Radio radicale e ho sostenuto le mie posizioni: Pannella non è contro, io sono contro. Non ho nessun problema con i parlamentari gay".
Hanno definito le sue come "le parole di un vecchio fascista": lei è un vecchio fascista?
"Mi fanno ridere. Le vicende della storia non c'entrano niente con questa questione dei "culattoni": non confondo mai la storia con la politica e sono contro le strumentalizzazioni politiche della storia".
Ma le discriminazioni nei confronti dei omosessuali durante il Ventennio furono atti di razzismo: Franco Grillini, il presidente onorario dell'Arci gay, ha associato il suo linguaggio a quello "razzista" e "antisemita".
"Ho aderito alla Repubblica di Salò che avevo sedici anni, vedano di non strumentalizzare. Per me vale il fatto che la famiglia si fonda sul matrimonio: mi batto a oltranza per certi principi. Mi turba il fatto che due maschi si sposino, che possano avere in affido dei bambini: sono distorsioni".
Fini, il presidente del suo partito, l'ha rimproverata?
"Fini era reduce da New York: gli ho telefonato io appena è atterrato e solo per raccontargli cos'era successo: che le parole in lingua straniera non le capisco e che ho ricevuto molte congratulazioni di uomini politici, giornalisti e anche ambasciatori".
La sinistra ha chiesto che lei si dimetta, e anche Alessandra Mussolini.
"Dimettermi? Non ci penso neppure con il consenso che ho in Italia e nel mondo e le cose, quelle importanti, che intendo fare. Sono solo un istintivo: penso sempre a voce alta".
Si potrebbe espatriare? Personalmente non è che mi senta proprio tanto sicuro in questo Paese... :Sm10: