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Cellulite....

Ultimo Aggiornamento: 02/06/2005 01:04
02/06/2005 01:03
 
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La prima buona regola per "combattere" efficacemente la cellulite e' volersi bene, prendersi cura di se' nella propria totalita'. Importante e' anche ricordare che non c'e' un unico approccio e un'unica cura valida per tutti ma piuttosto tante individualita' fisiche e psicologiche, ognuna diversa dall'altra, e ad ognuna di esse corrispondera' un percorso "curativo" proprio - questo principio vale in generale e non esclusivamente per il tipo di disturbo che stiamo trattando -.
L'attivita' fisica e' una buona abitudine per tutti, anche in assenza di problemi particolari. Spesso troviamo pareri contrastanti circa l'attivita' fisica piu' "adatta" per il "caso cellulite". Noi ci sentiamo di consigliare costanza e moderazione. Anche se un po' datato, l'articolo che troverete cliccando qui, potra' fornirvi utili indicazioni in relazione allo sport ma anche informazioni e consigli riguardo le diverse tipologie di "fisico" e di cellulite.
Forse e' superfluo segnalarlo ma per completezza d'informazione preferiamo farlo. Il fumo non aiuta certo la circolazione sanguigna, oltre a peggiorare la situazione della cute. Ne soffrono in particolare i capillari responsabili del nutrimento dei tessuti colpiti dalla cellulite.
Arriviamo all'alimentazione, altro tasto dolente. Anche in questo caso e' chiaro che non esiste un regime alimentare ideale e soprattutto "universale". Anche in questo caso il primo passo sta nel conoscere se stessi - e nel "farsi conoscere" dagli medici cui ci affidiamo - e dunque nel trovare e nell'adottare le proprie personalissime sane abitudini alimentari. Questo non significa che non si possano dare indicazioni generali, sicuramente utili per mantenersi in buona salute. E dunque cosa fare contro la cellulite?

Acqua. Occorre berne almeno due litri al giorno, lontano dai pasti, anche sottoforma di tisane, centrifugati di frutta o verdura. Da evitare bevande e succhi di frutta zuccherati.

Sale. Poco, pochissimo. In genere e' buona regola non eccedere col sale perche' il sodio trattiene l'acqua nei tessuti e impedisce cosi' un corretto scambio di liquidi tra la cellula e l'esterno. Questo non e' causa solamente dei disturbi legati alla cellulite ma va ad intaccare l'equilibrio idro-salino del nostro organismo con tutte le conseguenze del caso - non ultima l'alterazione della pressione sanguigna -. Da sfatare il binomio poco sale/cibo insipido. Il gusto piu' o meno gradevole di una pietanza e' dato oltre ad un buon equilibrio tra sapori differenti, anche dalle spezie - senza mai esagerare; via libera solo al peperoncino - e dalle erbe aromatiche. Attenzione! Il sale non si trova solo la' dove noi lo aggiungiamo. In commercio esistono prodotti ricchi di sale - in primis il dado - e' dunque buona regola leggere le etichette. Meglio evitare alimenti inscatolati e conservati. Preferite cibi freschi.

Fibre. Dunque frutta e verdura a volonta' ma anche cereali. Le fibre aiutano l'organismo ad eliminare tossine e "scorie", risvegliando anche l'intestino.

Proteine. Preferire proteine magre, dunque pesce, legumi, carne bianca.

Grassi. Inutile dire che occorre limitare alimenti ricchi di grassi.

Caffe', te', alcool. Sono gli eccessi a fare male. Non vanno esclusi completamente dalla dieta ma sicuramente il consiglio migliore resta la moderazione. Anch'essi infatti favoriscono il ristagno di liquidi nei tessuti. Per quanto riguarda il caffe': non piu' di 2/3 al giorno.

Zuccheri. Anche in questo caso: moderazione! Per zuccheri, oltre ai classici dolci, intendiamo anche pane e pasta a base di farina bianca.

Frutta e verdura. Meglio se fresche e di stagione. Scegliete frutti e verdure ricchi di vitamina C, E e di potassio. Non dimenticate pomodori e cipolle, molto ricchi di potass io e magnesio, due sostanze che favoriscono gli scambi osmotici cellulari e il riassorbimento dei ristagni di liquidi.

Mirtilli e frutti di bosco. I primi sono ricchi di rutosidi, sostanze vasotrofiche, i secondi invece sono i principali alleati della microcircolazione perche' ricchi di bioflavonoidi.

Alghe. Una sferzata per il vostro metabolismo! Le Wakame si possono aggiungere a preparazioni stufate, le Nori, sbriciolate, si possono aggiungere alle insalate, infine le Kombu, ottime nelle minestre

E ora affidiamoci all'erborista...
Ippocastano - aiuta la circolazione venosa, soprattutto a livello degli arti inferiori; e' vasoprotettore e vasocostrittore

Betulla - favorisce l'eliminazione dell'urea e dell'acido urico

Alnus - agisce come antinfiammatorio ed e' dunque utile per contrastare la cellulite in fase iniziale

Ginkgo Biloba - ha proprieta' antiossidanti e agisce in particolar modo sulla microcircolazione

Centella - migliora tono ed elasticita' delle vene e favorisce la riparazione del tessuto connettivo



02/06/2005 01:04
 
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Parlare di cellulite quando si avvicina la primavera...
quasi una banalita'! Proprio in questo periodo la maggior parte delle donne che soffre di questo disturbo corre in edicola alla ricerca degli immancabili articoli che spuntano ogni dove e che lanciano l'allarme "cuscinetti", il conto alla rovescia per la "prova bikini", sfoderano titoli dai toni battaglieri che invitano ad imbracciare le armi contro il nemico di cosce, glutei e fianchi. La cellulite e' divenuta un caso, si e' concretizzata in una lotta ad un ideale estetico - spesso non veritiero, tra l'altro - e di conseguenza in un lucroso business fatto di creme e cremine, trattamenti estetici piu' o meno drastici e spesso parzialmente efficaci - o inefficaci -.
Ci allineiamo? Ni. Probabilmente non aggiungeremo grandi novita' a quanto potete leggere un po' ovunque, vi daremo qualche consiglio, in fondo potremo risultare non troppo "originali" ma sicuramente il nostro scopo e' non banalizzare cio' di cui stiamo parlando e inivitare in primo luogo ad avere cura del proprio organismo perche' i "rimedi" cominciano con le "sane" abitudini.
Perche' negarlo? La pannicolopatia edemato-fibrosclerotica, cosi' e' stata scientificamente definita la cellulite, e' un problema complesso, che si manifesta in maniera differente - vi sono differenti tipi di cellulite -, legato ad una serie di fattori particolari - non ultimo proprio l'essere di sesso femminile! - e, diciamocelo, difficile da "curare". 8 donne su 10 ne soffrono ed e' un disturbo legato a fattori genetici, costituzionali, a problemi di circolazione ma anche ad abitudini di vita non propriamente sane: sedentarieta', cattiva alimentazione e piccoli... errori di abbigliamento. Il nostro principale consiglio e' quello di non sottovalutare gli ultimi aspetti indicati. Intendiamoci, non stiamo dicendo che piu' att ivita' fisica e un'alimentazione corretta risolvano il problema - magari bastasse questo! - ma stiamo dicendo che sicuramente avendo cura del proprio equilibrio psicofisico non aggiungiamo altre complicazioni a problemi gia' esistenti oppure non indeboliamo il nostro organismo rendendolo piu' vulnerabile e piu' "predisposto" ad accogliere la malattia. Insomma, prendersi cura di se' stessi e' il nostro punto di partenza.
Cos'e' effettivamente la cellulite?
Partiamo dagli estrogeni. Gli ormoni femminili favoriscono il deposito di grasso nel tessuto sottocutaneo - questo naturalmente non e' un problema ma il normale funzionamento del nostro organismo -. Il tutto comincia quando, a causa di problemi costituzionali o di comportamento - le cattive abitudini - il sistema venoso perde tonicita' ed elasticita' e il flusso sanguigno rallenta. Questo provoca un assottigliamento e una maggiore fragilita' della membrana di cellule e capillari. La membrana infragili ta puo' rompersi e provocare la fuoriuscita di liquidi. A livello di tessuto adiposo questo provoca delle "infiltrazioni" in quello che viene chiamato "lobulo adiposo". L'edema tra cellule adipose - cosi' si definisce tecnicamente il ristagno di liquido -, se persistente, va ad alterare il tessuto collageno situato tra esse, creando cosi' un'abnorme proliferazione delle fibrille di collageno. Il tessuto adiposo si indurisce andando ad ostacolare ulteriormente l'irrorazione sanguigna dei tessuti - questo e' quello che viene chiamato "primo stadio" della cellulite -. A questo punto, se non si interviene cercando di "eliminare" l'edema, quindi di favorire il riassorbimento del liquido, l'organismo cerca di isolare le zone in cui si e' verificata l'alterazione delle cellule dei lobuli producendo nuove fibre di collagene - "secondo stadio" -. Il processo prosegue con la formazione di noduli, inizialmente di piccole dimensioni, che si localizzano su cosce, fianchi, caviglie e, piu' raramente, sull'addome - "terzo stadio" -. Ed ecco comparire la tristemente famosa pelle "a buccia d'arancia". Quando i noduli si ingrandiscono e si induriscono e a cio' si unisce un peggioramento della circolazione sanguigna, siamo giunti al "quarto stadio". A questo punto, oltre ad essere piu' evidente il fenomeno della "pelle a materasso" - viene chiamata anche cosi' - la cute risulta livida e si manifesta ipotermia localizzata.
Le cause
Fondamentalmente nel "caso cellulite" principali imputati sono:
- fattore ereditario
- fattori ormonali
- problemi a livello di circolazione sanguigna
- vestiti troppo aderenti e utilizzo continuato di scarpe con tacchi alti
- problemi di postura (eventuali alterazioni della curvatura fisiologica della colonna vertebrale possono, tra l'altro, ostacolare la buona circolazione e dunque contribuire alla comparsa di cellulite)
- scarsa o nulla attivita' fisica, cattive abitudini alimentari e stress possono contribuire ad aggravare la situazione

Questa introduzione voleva, oltre che sottolineare l'aspetto patologico della cellulite, indicare alcuni fattori su cui si puo' intervenire "naturalmente", vale a dire attivita' fisica e alimentazione. Nel prossimo numero, oltre a qualche generale indicazioni sulle "sane abitudini" alimentari, vi proporremo anche gli aiuti messi a disposizione di madre natura, la nostra alternativa di "rimedi" naturali.




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