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2006: Gay Pride a Torino

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2006 13:17
08/06/2005 16:02
 
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L’orgoglio omosessuale spacca la giunta Chiamparino. O meglio, otto mesi di eventi legati al prossimo «Gay Pride» che sono previsti sotto la Mole da marzo al dicembre 2006, subito dopo le Olimpiadi, divide gli assessori. Da un lato l’anima cattolica, oggi rappresentata da tre membri della giunta (al fianco del vicesindaco Calgaro siedono l’assessore Marco Borgione e l’appena insediato Gavino Olmeo), dall’altra, in ordine sparso, e in maggioranza favorevoli, gli altri. Il sindaco Chiamparino, per ora, preferisce, non commentare: «Ho un’idea ben precisa sull’argomento, ma non voglio anticiparla. Ho preso l’impegno di incontrare i rappresentanti del comitato e poi ne parlerò in giunta. E solo martedì prossimo potremo parlarne».

Tanto basta a prevedere che nella prossima riunione di giunta il clima si surriscalderà. Così come si è surriscaldato qualche settimana fa a Milano, quando la giunta Albertini ha finito per negare il proprio patrocinio alla sfilata dei gay che è andata in scena orfana del simbolo del municipio. «Sì ma quella è una giunta di centro destra - fa notare Paolo Hutter, ex assessore della giunta Castellani, torinese di nascita e milanese d’adozione, nonchè precursore dell’”outing” - e va detto che succede solo in casi molto dubbi e particolari che il Comune neghi il patrocinio a chi lo chiede». Incalza: «Mi verrebbe da dire che chi è contro i gay si autoesclude dal centrosinistra e dall’Europa, e mi auguro che a Chiamparino e colleghi questo proprio non succeda».

Ma rivediamo come si è arrivati a questa nuova occasione di scontro. Qualche giorno fa, il comitato «Torino Pride 2006» ha inviato una lettera al sindaco Chiamparino per chiedergli di patrocinare la prossima edizione nazionale del Glbt Pride (dove Glbt sta per Gay, Lesbian, Bisexual, Transgender) che prevede ben otto mesi di manifestazioni perchè nel 2006 saranno trascorsi 35 anni dalla prima edizione del Gay Pride. «Onorevole sindaco - esordisce il messaggio firmato da Enzo Cucco - il comitato che rappresento intende organizzare a Torino il Pride nazionale per l’anno 2006, la più grande manifestazione di cultura, politica e spettacolo proposta dalle persone gay, lesbiche e transessuali a tutta la comunità».

Continua: «Si tratta di un’iniziativa che vogliamo caratterizzare in modo nuovo, dedicandola in modo esplicito a tutti coloro che non conoscono la realtà “glbt” italiana, attraverso iniziative culturali, di spettacolo e di riflessione che abbiano la caratteristica di essere trasversali e aperte al massimo confronto possibile».

Il sindaco Chiamparino, prima di dire sì all’incontro e acconsentire alla richiesta di patrocinio, ha anche girato una copia della lettera a tutti i suoi assessori. Nel frattempo le singole posizioni sono già emerse. Insieme con una buona dose di malumori. A capitanare il fronte del «no» a benedire con il simbolo del Comune «la sfilata-provocazione» ci sono gli assessori dell’ala cattolica della Margherita come Marco Borgione (Assistenza), e Gavino Olmeo (servizi anagrafici, personale). Spiega Borgione: «Ricordo perfettamente quando il Comune negò il patrocinio a una manifestazione di trial. Lo fece perchè a sponsorizzare l’evento c’era un manifesto di dubbio gusto, che ritraeva una ragazza intenta a leccare la gomma della bicicletta. Bene, mi pare che anche in questo caso, dal momento che spesso la sfilata del gay pride contiene notevoli cadute di gusto, sia d’obbligo procedere con i piedi di piombo».

Dello stesso avviso sono il collega Olmeo e il vicesindaco Calgaro. E contro il numero due di Palazzo civico si scaglia il capogruppo ds in Provincia Stefano Esposito (il comitato ha chiesto il patrocinio non solo al Comune, anche agli altri enti, Provincia e Regione), che spiega: «La morale e la cultura di Calgaro non possono e non devono diventare quelle della Città». A ritenere invece che il patrocinio si debba concedere ci sono gli assessori Tricarico, Bonino, Peveraro, Dealessandri, Sestero, Tessore e Viano. Si riservano infine di dichiarare il loro parere martedì prossimo, gli assessori Vinciguerra, Alfieri, Montabone.

http://www.gaynews.it/view.php?ID=32607
09/06/2005 09:50
 
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oui sono informata ragassuoli mi venite a trovareeeeeeeee!!!! [SM=x432748] [SM=x432748] [SM=x432748] [SM=x432748]






09/06/2005 11:42
 
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Re:

Scritto da: sissy86 09/06/2005 9.50
oui sono informata ragassuoli mi venite a trovareeeeeeeee!!!! [SM=x432748] [SM=x432748] [SM=x432748] [SM=x432748]


certo!! [SM=x432748]
che pizza l'"anima cattolica"



10/06/2005 16:54
 
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Un ordine del giorno da presentare in Consiglio regionale e in tutte le circoscrizioni cittadine per disapprovare l'eventualità che il Comune di Torino conceda il patrocinio al "gay pride", manifestazione che il prossimo anno porterà anche a Torino la sfilata omosessuale che tante polemiche ha già creato qualche giorno fa a Milano. Il documento verrà presentato dalla Lega Nord torinese, che ha anche annunciato l'avvio di una raccolta di firme. "Vogliamo difendere il territorio, i minorenni, tutte le persone di morale - annuncia Stefano Allasia, consigliere regionale e segretario provinciale del Carroccio in provincia di Torino - da manifestazioni che si sono sempre trasformate in spettacoli osceni e lesivi del pubblico decoro. Nessuno mette in discussione il diritto di manifestare democraticamente ma l'esercizio della manifestazione di pensiero, così come ogni altro diritto costituzionalmente garantito, deve essere esercitato nei limiti della non lesione di altri diritti". "Non condividiamo assolutamente - aggiunge Mario Carossa, segretario cittadino della Lega Nord - la proposta del patrocinio del Comune a una manifestazione volgare e indecente per la maggior parte dei torinesi, che non si riconoscerebbe certamente negli atteggiamenti e nelle provocazioni dei manifestanti. Se, invece, l'obiettivo è quello di puntare seriamente i riflettori sull'omosessualità, credo che non manchino le occasioni per organizzare dibattiti e incontri in sedi più opportune e non in mezzo a una strada". Allasia e Carossa si rivolgono anche ai consiglieri comunali di centro sinistra, che a parole hanno già manifestato disapprovazione verso il patrocinio: "Esprimano una posizione chiara, che non venga poi smentita la prima volta che il sindaco Chiamparino fa la voce grossa". [Data pubblicazione: 09/06/2005].

(Padania, La del 09/06/2005)


http://www.gaynews.it/view.php?ID=32628
15/06/2005 17:27
 
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Intervista a Morgando (Ds)
Onorevole Morgando, dov'è finito lo spirito di aprile?

"Diciamo che si è un po' perso".

Di chi è la colpa? "Non sono abituato a cercare le colpe degli altri. Direi che dopo la vittoria alle regionali si sono interrotti i canali di comunicazione politica tra i partiti della coalizione".

Come mai è accaduto?

"Non ci siamo sforzati di trovare l'equilibrio tra i principi generali su cui si basa l'unità della coalizione e l'esigenza di garantire il pluralismo e l'autonomia dei partiti. Io sono per il bipolarismo, non per il bipartitismo. è importante che si faccia qualsiasi sforzo per governare ma non possiamo limitarci a conquistare il governo. Dobbiamo anche elaborare un progetto politico che coinvolga i cittadini". Le polemiche interne alla Margherita a livello nazionale e l'esito del referendum aumenteranno le difficoltà del centrosinistra piemontese? "Mi auguro di no e lavoreremo tutti perché non succeda". Un patto antisismico per evitare a livello locale gli effetti dei terremoti romani? "Diciamo che lavorare per cercare l'unità nella coalizione significa anche evitare di acuire le tensioni". I rischi già si vedono: dalla polemica sul patrocinio al Gay Pride a quella su casa Gramsci, alle divisioni sull'Alta velocità. Ognuno alza una bandiera? "La tentazione di alzare le bandiere è più forte quando entra in crisi la leadership politica nei partiti. Per ragioni diverse i gruppi dirigenti delle forze politiche piemontesi attraversano un periodo di difficoltà. Inviterei tutti ad evirare di brandire le diversità contro gli alleati". Questo vale anche per il Gay Pride? "Condivido la posizione espressa da Saitta e Calgaro. Se si tratta di dare il patrocinio a un'iniziativa culturale, non c'è problema. Se invece si chiede l'adesione del Comune a manifestazioni che suscitano perplessità tra i cittadini, ci andrei cauto. Le recenti vicende politiche dicono che il centrosinistra rischia, inseguendo posizioni radicali, di allontanarsi dal senso comune dei cittadini". Si avvicinano le amministrative di Torino. Il centrosinistra si presenterà con un unico candidato? "Credo di sì e lavorerò perché sia così. La credibilità del centrosinistra è nella sua capacità di fare sintesi esprimendo un unico candidato per la coalizione". Si dice che la Margherita torinese tema la nascita di un'eventuale lista per Chiamparino che vi farebbe concorrenza e potrebbe far scendere il numero dei vostri consiglieri. Siete contrari alla lista del sindaco? "Io sono sempre stato contrario alle liste personali. Sono contro la personalizzazione della politica. Questo l'ho detto già quando si discuteva della lista Bresso e lo ripeto oggi". Temete la concorrenza nella caccia ai pentiti del centrodestra? "Non mi appassiona la caccia ai transfughi. Noi ci dobbiamo rivolgere ai ceti sociali che hanno sostenuto in passato il centrodestra e cercare di proporre loro un progetto politico convincente, non inseguire pezzi del vecchio ceto politico". E se il sindaco insistesse nella presentazione della sua lista? "Ci confronteremo e discuteremo tutti insieme. Non voglio nemmeno pensare che qualcuno voglia proporci il ricatto tra la nascita di una lista unitaria riformista e la presentazione di una lista del sindaco". Vede questo rischio? "No, se prevarrà la politica sulla tentazione di inseguire gli interessi di parte".


http://www.gaynews.it/view.php?ID=32717
16/06/2005 19:48
 
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Bresso: il gay pride l'ho il patrocinio l'ho già dato ...
Presidente Bresso, lei ha invitato gli elettori a votare per il referendum. A Torino hanno seguito il suo consiglio poco più del 30 per cento dei cittadini. Un mese fa lei aveva raccolto il 60 per cento. Che cosa è successo?

«Si sono sommati fattori diversi. Il principale è che lo strumento referendario ha subito un logoramento. In Svizzera, dove non c´è quorum, si fanno referendum tutti i momenti e vota il 10-12 per cento degli elettori anche su temi importanti come l´adesione a Shengen. Il secondo fattore, che valuterei intorno al 20 per cento, è l´astensione attiva suggerita dalle gerarchie cattoliche e anche da altri. Infine c´è un problema legato al rapporto della sinistra con la scienza».

Qual è il problema?

«Che a sinistra abbiamo l´abitudine ormai decennale a considerare il mondo scientifico con sospetto. Le battaglie ambientaliste sono per loro natura battaglie di conservazione. Per fare un esempio: è difficile dire contemporaneamente che si è contro gli ogm e si è favorevoli alla procreazione assistita. Lo so bene che sono due temi molto diversi ma il giudizio sulla scienza che si dà nel primo caso è in netta contraddizione con quello del secondo».

Quali conseguenze politiche avrà il voto referendario in Piemonte?

«Ritengo poche. In ogni caso non tali da mettere in discussione la solidità delle coalizioni di centrosinistra».

Eppure una parte della Margherita torna ora all´attacco contro il patrocinio al Gay Pride...

«Succede in Comune. Noi, come Regione, abbiamo concesso il patrocinio e non è esplosa nessuna polemica. Ci mancherebbe altro».

Perché la stupirebbe una polemica sull´argomento?

«Perché il diritto a manifestare degli omosessuali è un diritto civile e penso proprio che il centrosinistra non si divida su questo. Siamo una coalizione pluralista che riconosce a tutti il diritto di sottolineare con forza e pubblicamente la sua identità. Succede in campo religioso: che cos´altro è una processione se non la manifestazione pubblica di una forte identità dei credenti? E non vedo perché non debba succedere in campo sessuale da parte di una minoranza che, indubitabilmente, è stata oggetto di persecuzioni e discriminazioni».

La fibrillazione sul Gay Pride non è isolata. Ci sono state le prese di distanza sulla Tav, le polemiche su Cuba. Non ritiene che il clima si stia surriscaldando?

«Non direi. Queste fibrillazioni sono fisiologiche nelle grandi coalizioni. Il centrosinistra, è noto, ha posizioni diverse al suo interno come le ha il centrodestra. Se devo scegliere, preferisco confrontarmi con i miei alleati sulla Tav che non essere costretta, come succede a una parte del centrodestra, a discutere con la Lega sulle randellate sotto i ponti agli immigrati».

Alle porte c´è la discussione sulle elezioni del 2006. Dice Morgando: «Sono contrario alle liste personali. Lo ero già nel caso di Bresso e lo sarò anche con Chiamparino». Come risponde?

«Premetto che la lista per Bresso non voleva essere un partito e infatti si è sciolta il giorno dopo le elezioni. Tanto che il consigliere eletto, Mariano Turigliatto, è confluito nel gruppo misto e altri sono entrati nei partiti della coalizione. Nel caso di un´eventuale lista per Chiamparino vedo un rischio e, se posso permettermi, darei un consiglio al sindaco».

Prego...

«Gli consiglierei di non frantumare troppo il campo riformista. Se, come si teme, si arrivasse a una rottura nella Margherita, quel campo finirebbe per presentarsi con quattro liste: quella del sindaco, quella di Prodi, la Margherita e i Ds. Forse è un po´ troppo. Io ho avuto la fortuna di diventare il punto di riferimento per l´intera coalizione e credo che sia questa la caratteristica decisiva, al di là della presentazione delle liste personali. Penso che altrettanto possa fare Chiamparino. Sempre se mi è concesso un consiglio più che a una lista del sindaco si potrebbe pensare, se ci saranno le condizioni, a una lista «Uniti per Chiamparino» che raggruppi a Torino le forze dell´Ulivo».

http://www.gaynews.it/view.php?ID=32732
19/06/2005 05:15
 
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IL SINDACO CHIAMPARINO INCONTRA IL COMITATO TORINO PRIDE 2006
I rappresentanti del Comitato Torino Pride 2006 hanno incontrato presso il Palazzo comunale il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, per presentare al primo cittadino gli obiettivi, la proposta di programma e le prossime iniziative in vista dell’organizzazione del Pride nazionale in città nel 2006.

«Il programma che mi è stato illustrato a grandi linee dalle associazioni che promuovono il Torino Pride 2006 – ha dichiarato il Sindaco - presenta molti elementi di interesse sia dal punto di vista culturale che sociale e merita quindi il sostegno e la collaborazione dell’amministrazione. Penso che la Città potrà collaborare con il lavoro degli assessorati interessati e degli enti culturali cittadini, come il Teatro Regio e il Teatro Stabile. Ho chiesto ai promotori di definire meglio questo programma in modo da poterlo presentare in Giunta nelle prime settimane di luglio per la discussione e per formalizzare l’adesione della Città».

Il Comitato ha espresso grande apprezzamento per la disponibilità dimostrata dal primo cittadino e soddisfazione per gli impegni assunti, che denotano un’attenzione concreta dell’amministrazione a un programma di interesse per la cittadinanza.

All’incontro con Chiamparino, in rappresentanza del Torino Pride 2006, hanno partecipato: Christian Ballarin, Elio Bresso, Enzo Cucco, Enzo Francone, Gigi Malaroda, Giovanni Minerba, Maurizio Nicolazzo, Roberta Padovano, Vito Pompilio, Luigi Spadafora.

Il Comitato ha ribadito la volontà, più volte messa in evidenza in questi giorni, di organizzare un Pride rivolto all’ intera comunità cittadina e nazionale, in particolare a tutti coloro che conoscono meno la realtà gay, lesbica, transessuale e bisessuale del nostro paese, attraverso un programma di convegni, dibattiti, mostre, eventi di musica e spettacolo. Le iniziative partiranno dal 27 gennaio 2006 (Giornata della memoria) per concludersi il 1°dicembre 2006 (Giornata Internazionale di lotta all’Aids), attraverso altri appuntamenti di rilievo per la città, tra cui: Giornata internazionale della Donna, Festival del Cinema Gay e Lesbico, Fiera internazionale del Libro di Torino, Festival internazionale del Cinema delle Donne, Punti Verdi, Identità e Differenza.

Il Programma prevede anche l’organizzazione di 4 iniziative culturali di carattere nazionale:

1. Friendly Cities / Città amiche, un convegno sul rapporto tra Città e Regioni d’Europa, le comunità glbt (Torino, Barcellona, Lione, ecc.) e i rappresentanti dell’UE;

2. un convegno sui temi dell’educazione connessi all’identità di genere, all’orientamento sessuale e alle pari opportunità;

3. un convegno sul rapporto tra omosessualità e fede;

4. un convegno sulla realtà delle persone transessuali.

http://www.gaynews.it/view.php?ID=32766
19/06/2005 08:00
 
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Re: IL SINDACO CHIAMPARINO INCONTRA IL COMITATO TORINO PRIDE 2006
Grande Chiamparino! Non ci vuole niente a volte ad esprimere la proprio solidarietà alle manifestazioni gay, senza gridare al peccato e alla devianza.



20/06/2005 09:13
 
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TORINO. GAY PRIDE, IL SINDACO VERSO IL SÌ. CHIAMPARINO
Non è ancora un sì, ma poco ci manca. L´incontro di venerdì tra il sindaco Sergio Chiamparino e il comitato organizzatore del Torino Pride 2006, la grande manifestazione dell´orgoglio omosessuale che il prossimo anno dovrebbe svolgersi nella nostra città, ha infatti sostanzialmente sbloccato la vicenda. Anche se in giunta continuano a esserci resistenze da parte della Margherita, il Comune dovrebbe dare il proprio patrocinio (e i relativi finanziamenti) all´evento. Come già ha garantito la Regione.

«Il programma che mi è stato illustrato a grandi linee dalle associazioni che promuovono il Torino Pride 2006 - ha spiegato Chiamparino dopo l´incontro - presenta molti elementi di interesse sia dal punto di vista culturale che sociale e merita quindi il sostegno e la collaborazione dell´amministrazione. Penso che la città potrà collaborare con il lavoro degli assessorati interessati e degli enti culturali cittadini, come il teatro Regio e lo Stabile. Ho chiesto ai promotori di definire meglio questo programma in modo da poterlo presentare in giunta nelle prime settimane di luglio per la discussione e per formalizzare l´adesione della città».

Soddisfatti, ovviamente, gli organizzatori, che hanno espresso «apprezzamento per la disponibilità dimostrata e soddisfazione per gli impegni assunti, che denotano un interesse concreto a un programma che riteniamo essere di interesse per l´intera comunità cittadina. La nostra volontà - aggiungono - è organizzare un Pride rivolto all´intera comunità cittadina e nazionale, in particolare a tutti coloro che meno conoscono la realtà gay, lesbica, transessuale e bisessuale del nostro paese, attraverso un programma di convegni, dibattiti, mostre e eventi di musica e spettacolo che, a partire dal 27 gennaio 2006 (Giornata della Memoria), si concluda il 1° dicembre 2006 (Giornata Internazionale di lotta all´Aids) attraverso alcuni altri appuntamenti, tra cui la Giornata internazionale della Donna, il Festival del Cinema Gay e Lesbico, la Fiera del Libro di Torino, il Festival del Cinema delle Donne, i Punti Verdi, Identità e Differenza».

Il programma del Pride, oltre al rituale grande corteo dell´«orgoglio» previsto tra maggio e giugno, prevede anche l´organizzazione di 4 convegni nazionali: uno sulle «città amiche» delle comunità gay, uno sui temi dell´educazione connessi all´identità di genere, all´orientamento sessuale e alle pari opportunità, uno sul rapporto tra omosessualità e fede e l´ultimo sulla realtà delle persone transessuali. Saranno organizzate anche una mostra storica sui 35 anni del movimento per i diritti delle persone gay lesbiche e transessuali in Italia, una didattico-educativa sull´Aids e sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse e una mostra fotografica sulla realtà transessuale. Il Comitato ha annunciato anche di aver chiesto un incontro ai gruppi consiliari di Regione, Provincia e Comune e un altro con i rappresentanti delle comunità religiose presenti a Torino, in particolare con il cardinale Poletto.

Le novità non cambiano però l´opinione del vicesindaco Marco Calgaro, della Margherita: «Resto del mio parere - spiega - Sono assolutamente d´accordo che il Comune dia il suo patrocinio a iniziative di tipo culturale e artistico su un tema così importante. Ma rimango molto scettico sul Pride vero e proprio, il corteo. Le ultime manifestazioni di questo tipo (come quella recente di Milano) sono state più che altro una carnevalata. O abbiamo garanzie che anche quell´evento si svolgerà in modo diverso, oppure credo che il Comune non debba dare il proprio patrocinio al corteo. Credo che questa sia l´opinione di molti cittadini».


http://www.gaynews.it/view.php?ID=32780
21/06/2005 07:11
 
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Torino: Scanderebech a Bresso, offendi i credenti
Deodato Scanderebech, capogruppo dell' Udc in consiglio regionale, commenta l'intervista resa da Mercedes Bresso al quotidiano "La Repubblica" a proposito del Gay Pride.

TORINO - La frase del presidente della Regione Piemonte "offende i credenti e non solo": questo il commento di Deodato Scanderebech, capogruppo dell' Udc in consiglio regionale, all'intervista resa da Mercedes Bresso al quotidiano "La Repubblica" a proposito del Gay Pride.

"Che cos' altro è una processione - aveva detto la presidente - se non la manifestazione pubblica di una forte identità di credenti? E non vedo perchè non debba succedere in campo sessuale da parte di una minoranza che è stata oggetto di persecuzioni e discriminazioni".

Per Scanderebech, questa dichiarazione "suona come un' offesa non solo per i credenti, che rappresentano la stragrande maggioranza dei cittadini italiani, ma anche una manifestazione di grossolanità politica che non trova precedenti tanto sgradevoli nella storia repubblicana".

http://it.gay.com/view.php?ID=20386
21/06/2005 07:12
 
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TORINO - I rappresentanti del Comitato Torino Pride 2006 hanno incontrato presso il Palazzo comunale il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, per presentare al primo cittadino gli obiettivi, la proposta di programma e le prossime iniziative in vista dell'organizzazione del Pride nazionale in città nel 2006.

"Il programma - ha dichiarato il Sindaco - presenta molti elementi di interesse sia dal punto di vista culturale che sociale e merita quindi il sostegno e la collaborazione dell'amministrazione. Penso che la Città potrà collaborare con il lavoro degli assessorati interessati e degli enti culturali cittadini".

Il Comitato ha espresso grande apprezzamento per la disponibilità dimostrata dal primo cittadino e soddisfazione per gli impegni assunti.

Il Comitato ha ribadito la volontà, più volte messa in evidenza in questi giorni, di organizzare un Pride rivolto all'intera comunità cittadina e nazionale, in particolare a tutti coloro che conoscono meno la realtà gay, lesbica, transessuale e bisessuale del nostro paese, attraverso un programma di convegni, dibattiti, mostre, eventi di musica e spettacolo. Le iniziative partiranno dal 27 gennaio 2006 (Giornata della memoria) per concludersi il 1°dicembre 2006 (Giornata Internazionale di lotta all'Aids), attraverso altri appuntamenti di rilievo per la città, tra cui: Giornata internazionale della Donna, Festival del Cinema Gay e Lesbico, Fiera internazionale del Libro di Torino, Festival internazionale del Cinema delle Donne, Punti Verdi, Identità e Differenza.

http://it.gay.com/view.php?ID=20388
21/06/2005 07:15
 
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Re: Re: IL SINDACO CHIAMPARINO INCONTRA IL COMITATO TORINO PRIDE 2006

Scritto da: GayAbruzzo 19/06/2005 8.00
Grande Chiamparino! Non ci vuole niente a volte ad esprimere la proprio solidarietà alle manifestazioni gay, senza gridare al peccato e alla devianza.




Il punto non è tanto che Chiamparino espime la sua solidarietà ai gay oppure che finanzia la manifestazione (dei fondi li ha stanziati anche la presidente di Regione Bresso); ma che concede il patrocinio.

Nel 2006 a Torino ci saranno le olimpiadi invernaòli e il gay Pride si terrà proprioo in quel periodo.

Grande esempio di coraggio e grande figura per l'Italia che darà un'immaginwe di se che in realtà non ha.
28/06/2005 09:08
 
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Torino è una città di tutti
“Torino è prima di tutto una città laica che appartiene a tutti i suoi cittadini, religiosi e atei, ebrei, islamici e valdesi e non solo ai cattolici. Una grande città moderna non può mancare di essere accanto a chi chiede parità di diritti tra persone eterosessuali ed omosessuali” questa la posizione espressa dal presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, in risposta alle dichiarazioni di oggi dell’arcivescovo della città, Severino Poletto, che si è pronunciato in merito alla concessione del patrocinio comunale al Gay pride, in programma nella città nel 2006.

“A Parigi come a New York – continua Lo Giudice - come nelle maggiori metropoli occidentali, i sindaci, di destra o di sinistra, scendono abitualmente in strada insieme ai manifestanti dei Gay pride. Si tratta di grandi manifestazioni che raccolgono centinaia di migliaia di giovani e che rivendicano rispetto per le diversità e riconoscimento della pari dignità e dell’eguaglianza di diritti per tutte le persone, a prescindere dal loro orientamento sessuale. Coloro che abbiano personalmente partecipato ai cortei del Gay pride in Italia sanno che si tratta di grandi manifestazioni pacifiche, piene di giovani e di famiglie, festose e colorate ma non certo offensive”.

http://www.arcigay.it/show.php?1483
31/07/2005 00:13
 
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L’Unione Europea desidera esprimere la sua profonda preoccupazione circa l’esecuzione pubblica di due giovani a Mashad il 19 luglio 2005 nonostante uno dei due ragazzi, Mahmoud Asqary, avesse meno di 18 anni sia al momento del reato che dell’esecuzione.



L’UE ricorda la propria posizione conquistata da tempo: che la pena capitale non dovrebbe essere inflitta, in qualunque circostanza, alle persone che sono minorenni nel momento in cui commettono il reato. Quindi la pena è in diretto conflitto con gli obblighi dell’Iran verso il ICCPR ed anche verso la Convenzione ONU dei Diritti del Bambino.



L’UE chiede all’Iran di chiarire urgentemente la propria posizione. Nell’ottobre 2004 il Governo della Repubblica Islamica dell’Iran assicurò l’Unione Europea che era in luogo una moratoria su tutte le impiccagioni ed esecuzioni per crimini commessi da minorenni.



L’UE spera che una legge che abolisca tali pene sia presto adottata, ed implementata, e fino ad allora, richiede al Governo della Repubblica Islamica dell’Iran di rispettare la moratoria.


http://www.gaynews.it/view.php?ID=33512
13/10/2005 11:01
 
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W il Torino Pride 2006!
Il Consiglio Nazionale Arcigay aderisce e sostiene il Pride nazionale GLBT del prossimo anno

Web Staff, 3 ottobre 2005


Torino Pride 2006

Arcigay aderisce e sostiene il Pride nazionale 2006 di Torino, condivide i contenuti del documento elaborato dal Comitato promotore sottolineandone l’impegno di organizzare un fitto calendario di iniziative, che coinvolgano la pluralità di associazioni e gruppi appartenenti al movimento lgbt e la società nel suo complesso, coerentemente con ciò che avvenuto nei Pride nazionali degli scorsi anni.

In particolare Arcigay si impegna affinché nel Pride 2006 sia valorizzata la centralità della battaglia per il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali ed etero con l’istituzione del Pacs, che è ampiamente condivisa nel movimento e soprattutto da ampi settori dell’opinione pubblica italiana.
Arcigay, attraverso le proprie autonome articolazioni territoriali e la sua rete di associazioni ricreative, si impegna a favorire ed organizzare la partecipazione a tutte le iniziative e in particolare alla manifestazione conclusiva.



03/11/2005 15:37
 
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A Torino il Pride nazionale 2006
Si sono svolte a Milano (l'8 ottobre) e a Roma (il 22 ottobre) due assemblee del movimento glbt (gay lesbico bisessuale e transessuale) nelle quali è stata accolta la candidatura di Torino a sede del Pride nazionale 2006. Ha aderito la stragrande maggioranza delle organizzazioni italiane, sia locali che nazionali.

Nel frattempo è giunto anche il patrocinio della Provincia di Torino, che si aggiunge a quello della Regione Piemonte e della Città di Torino. Nella mattinata del 28 ottobre si è svolta la prima riunione tecnica tra il Comitato promotore e i rappresentanti delle tre amministrazioni per verificare il programma definitivo. Programma che verrà presentato alla stampa il 22 gennaio prossimo. Il Pride, lo ricordiamo, si svolgerà dal 27 gennaio (Giornata della Memoria) fino al 1 dicembre 2006 (Giornata internazionale di Lotta all’Aids) attraverso un fitto programma di politica, cultura e spettacoli.

Per celebrare tutti questi traguardi si sono svolte ben due feste: domenica 30 ottobre all’Hiroshima Mon Amour e lunedì 31 ottobre alla discoteca Fabrik di Moncalieri.

"Siamo molto soddisfatti", hanno dichiarato Roberta Padovano e Christian Ballarin, portavoce del Comitato "di questa adesione piena e convinta sia delle organizzazioni glbt italiane che delle amministrazioni piemontesi. Ora si tratta di definire il programma e offrire alla Città il più alto numero di occasioni di confronto, riflessione e divertimento".
03/11/2005 15:38
 
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Associazioni iscritte al Comitato Torino Pride 2006
Arcitrans nazionale; Associazione culturale Green Tomatoes; Associazione Davide e Gionata; Associazione L’Altra Comunicazione; Associazione Philadelphia; Circolo Arcigay Ottavio Mai Ivrea; Circolo glbt Maurice; Coordinamento Pasolini, Piemonte ; Fondazione Sandro Penna; Gay Left Piemonte; Gay Lib Piemonte; Gaytineris Piemonte; Gruppo Luna, Arci Trans Torino ; Gruppo Pesce Torino; Gruppo sportivo Gatto Nero; Informagay; REFO, Rete evangelica Fede e Omosessualità

AICS, Comitato provinciale di Torino; ARCI, Comitato provinciale di Torino; Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour Torino; Associazione Culturale Situazione Xplosiva, Torino; Associazione Radicale "Adelaide Aglietta" Torino ; Comitato Torinese per la Laicità della Scuola; Consulta torinese per la Laicità delle Istituzioni; CUB, Provincia di Torino.
04/11/2005 17:51
 
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ma poi a sto raduno che fate, il trenino...? [SM=x432733]
04/11/2005 19:01
 
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Re:

Scritto da: roberto sedinho 04/11/2005 17.51
ma poi a sto raduno che fate, il trenino...? [SM=x432733]


che simpatico umorista [SM=x432730]



07/11/2005 10:51
 
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magari ci troviamo.... [SM=x432732] [SM=x432727]

ovviamente.. se vengo.... sarà con una tripla cinturozza di castità... mai tranquillo io con squizz vicino.... [SM=x432746]
07/11/2005 14:40
 
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Re:

Scritto da: Max Paul 07/11/2005 10.51
magari ci troviamo.... [SM=x432732] [SM=x432727]

ovviamente.. se vengo.... sarà con una tripla cinturozza di castità... mai tranquillo io con squizz vicino.... [SM=x432746]


eddai!!!!! ci potremmo anche incontrare! [SM=x432789]



07/11/2005 17:05
 
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Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 07/11/2005 14.40

eddai!!!!! ci potremmo anche incontrare! [SM=x432789]



sogna squizz sogna... [SM=x432746]

mica sarò solo... [SM=x432747]
11/11/2005 17:39
 
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IL PREGIUDIZIO È UN GRAFFITO (NELLE SCUOLE)
Il Gay Pride arriverà, con il suo cartello di manifestazioni per informare e sensibilizzare sul tema dei diritti. Intanto, ci pensa la scuola a preparare il terreno.

Al «Bodoni-Paravia» (via Ponchielli 56), l’istituto superiore che prepara tecnici nel campo della grafica, della fotografia e della multimedialità, è aperta fino al 23 l’esposizione «Per una scuola capace di accogliere». Tre le sezioni: i manifesti di «Libertà di essere, libertà di amare», incisivi lavori sulla parità sessuale, le foto di «Le parole del pregiudizio» e una serie di video. L’iniziativa rientra nel progetto europeo (italo-franco-austriaco) Comenius Tis (Towards an inclusive school= Verso una scuola dell’inclusione). Nella sezione fotografica, i ragazzi hanno immortalato i graffiti sui muri della scuola (poi ripulita) con lo stesso metodo utilizzato nelle interviste video al mercato: cogliere ciò che è il sentire «non mediato». Da «Poldo travesta» a «Viola ebrei», in alcune decine di scatti c’è tutto il repertorio del pregiudizio, dall’omofobia alla sessuofobia al razzismo. Orario: lunedì-sabato 9-14, martedì e giovedì continuato fino alle 19.
15/12/2005 10:13
 
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Torino Pride, finalmente è arrivato!

Da gennaio cultura GLBT, convegni, mostre, sport, spettacoli e feste per fare di Torino per un anno intero la capitale dell'inclusività

Torino Pride 2006

Lo ammettiamo: siamo stati un po’ ambiziosi, ma a noi piace sognare e se non lo facciamo in grande tanto vale!

Iniziano a gennaio le attività che abbiamo disseminato lungo tutto il 2006, perché vogliamo che la nostra città e l’Italia tutta capisca che non siamo gay, lesbiche, bisessuali, transessuali solo una settimana all’anno. Siamo donne, uomini, e tutte le sfumature che ci sono nel mezzo,che hanno voglia di includersi senza rinnegarsi in questa società, che hanno voglia di partecipare attivamente e dialogare e discutere (anche animatamente), consapevoli che una società moderna e democratica si fonda sui valori della laicità delle istituzioni e dell'autodeterminazione dell'individuo.

Perciò abbiamo incontrato le istituzioni politiche, culturali, religiose della città e abbiamo detto loro: noi ci siamo, cosa possiamo fare insieme? E le risposte sono state per la stragrande maggioranza positive, alcune positivissime.

Così siamo riusciti a contagiare la nostra città con iniziative che parlano di noi, a noi e sopratutto agli altri.

Il Torino Pride2006 ti aspetta…..se non ora, quando?
15/12/2005 10:13
 
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Programma del Pride 2006
Il “PRIDE DI TORINO 2006” è pensato come una serie di manifestazioni che coinvolgono l’intera città: dai gruppi e associazioni direttamente o indirettamente coinvolte con le tematiche GLBT e non solo, fino alle istituzioni culturali e politiche.

1. Il calendario culturale della Città

Il Comitato Organizzatore propone un Pride che duri dal 27 gennaio 2006 (Giornata della memoria)al 1° dicembre 2006 (Giornata di lotta all’Aids), attraverso le principali manifestazioni culturali della Città, prevedendo di organizzare per ciascuna di esse una iniziativa specifica. In particolare riteniamo utile organizzare iniziative di Pride all’interno dei programmi2006 di:

* Giornata della memoria
* Giornata internazionale della Donna
* Festivaldel Cinema Gay e Lesbico
* Fiera internazionale del Libro di Torino
* Festival internazionale del Cinema delle Donne
* Punti Verdi
* Identità e Differenza
* Giornata mondiale di lotta all’Aids

2. Le Istituzioni culturali e sociali della Città

Chiediamo inoltre alle principali Istituzioni culturali torinesi e piemontesi, oltre che al mondo delle associazioni, di inserire inziaitive specifiche sui temi del Pride. Abbiamo, infatti già programmato o organizzato incontri con:

* Università degli Studi di Torino
* Teatro Regio
* Teatro Stabile
* Fiera internazionale del Libro
* Museo nazionale del Cinema
* Torino Danza
* Biblioteche ed Archivio di Stato
* Organizzazioni sindacali
* Le Chiese presenti sul territorio
* I centri di Servizio per il volontariato
* Le organizzazioni di terzo settore di secondo livello
* L’associazionismo culturale, sportivo e dello spettacolo

3. I Convegni

Proponiamo l’organizzazione di 4 convegni di riflessione e studio ed una serie di incontri e dibattiti, da svolgersi nell’arco del 2006:

Città amiche / Friendly Cities / Villes amies
Convegno sul rapporto tra Città e Regioni d’Europa, le comunità glbt (Torino, Barcellona, Lione, ecc.) e i rappresentanti dell’UE.

All’interno del quadro normativo europeo e delle politiche di inclusione e di salvaguardia dei diritti attivate dalla Commissione Europea, intendiamo aprire un confronto tra alcune grandi città italiane ed europee sulle risorse che vengono messe a disposizione per le comunità glbt. Com’è noto già da parecchi decenni città di grandi e medie dimensioni dimostrano una cura ed attenzione particolare a questo tipo di tematiche. Al di là di ciò che può essere fatto in forma legislativa dai Parlamenti Nazionali, le città possono mettere in atto importanti progetti per migliorare la qualità della vita delle persone glbt. Pensiamo ad esempio a chi è in difficoltà per malattia, situazione economica, vecchiaia, frequentemente senza più legami famigliari. Ma più in generale alla qualità della vita di persone che a causa del loro orientamento sessuale vedono i problemi aggravati da situazioni di emarginazione e pregiudizio.

La nostra Città dimostra di non essere insensibile a questi argomenti, la creazione del Servizio per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, è un importante primo passo in questa direzione.

Convegno sui temi dell’educazione
connessi all’identità di genere, all’orientamento sessuale e alle pari opportunità;

A nessuno può sfuggire come il terreno dell’educazione sia fondamentale al fine di superare i condizionamenti culturali legati al pregiudizio, che stanno alla base della discriminazione tuttora operante verso omosessuali e transessuali. In Italia, seppure meno di quanto sia successo in altri paesi europei, si sono svolte recentemente diverse iniziative in campo educativo e specificamente all’interno delle scuole per promuovere attività che vadano in questa direzione; manca però un confronto e molto spesso addirittura una reale conoscenza delle esperienze che si sviluppano nelle singole realtà. Un convegno su questi temi potrebbe facilitare consentire invece proprio conoscenza e confronto, possibilmente anche con qualche esperienza d’altri paesi europei, per far maturare una progettualità più piena. Torino può proporsi come sede per tale convegno anche sulla base d’importanti iniziative che si sono svolte o sono in corso, quali i percorsi per l’ideazione da parte di studenti delle superiori di manifesti contro la discriminazione, la progettazione di materiali didattici specifici per le scuole su questi temi, la partecipazione a progetti educativi europei per rendere le scuole capaci di accogliere giovani gay, lesbiche e transgender.

Convegno nazionale sul rapporto tra omosessualità e fede

Insieme ai rappresentanti dei gruppi glbt credenti si intendono coinvolgere anche i responsabili delle chiese e delle confessioni religiose presenti in Piemonte.

L’Associazione “DAVIDEE GIONATA” festeggerà nel 2006 i 25 anni di attività. (Si tratta del primo gruppo di omosessuali credenti italiano) In occasione del “Pride GLBT Torino 2006” prevede di organizzare un momento di incontro fra tutti i gruppi gay credenti italiani, sia quelli appartenenti al COGCI (coordinamento gruppi gay credenti italiani) sia gli altri ed eventualmente una rappresentanza di alcuni gruppi esteri. Punto centrale dell’incontro potrebbe essere un momento di dibattito e di confronto su alcuni aspetti della morale sessuale cattolica, organizzato in collaborazione con il suddetto COGCI e con altre realtà ecclesiali di base, cattoliche e protestanti.
Convegno sulla realtà delle persone transessuali;

Pensato come una due giorni in cui interverranno personalità italiane e straniere, attivistied esperti per discutere intorno alla situazione attuale delle persone transgender in ambitosociale; medico; psicologico

Convegno sulla soggettività lesbica

Collocato all’interno delle manifestazione dell’ otto marzo “Giornata internazionale della Donna”
Incontri e dibattiti sui nuovi diritti individuali e di coppia.

Il tema dei nuovi diritti appare importante e capace di raccogliereun po’ tutte le carenze legislative nel nostro paese sui temi e le problematiche riguardanti direttamente le persone GLBT, a partire dal PaCs, ma senza fermarsi a questo.

Da non sottovalutare dunque il tema della “Piccola Soluzione” che permetta alle persone transgender di accedere al cambiamento anagrafico anche prima di aver terminato il percorso di transizione (come già avviene in altri Paesi Europei).

Il dibattito sulle convivenze dovrebbe diventare uno dei grandi momenti del nostro PRIDE, organizzato con la presenza di importanti rappresentanze politiche ed istituzionali, (rappresenti di partito a livello nazionale, Ministro per le Pari Opportunità ecc.) il fine è quello di riportare in Parlamento la discussione del progetto di legge sulle coppie di fatto. Confronti con gli Stati che hanno applicato questa legislazione. E’ di fondamentale importanza riuscire a compattare un fronte di consenso trasversale tra le forze Politiche e, per quanto ovvio, un forte coinvolgimento unitario tra le associazioni GLBT.

Attraverso la richiesta del riconoscimento di un diritto come la legge sulle convivenze, (già riconosciuto in gran parte dei Paesi Europei) le persone omosessuali intendono assumersi le responsabilità che tale diritto comporta. Si è ben consapevoli che attraverso il riconoscimento legale delle convivenze si assumono responsabilità di vario genere nei confronti del partner, quindi la consapevolezza dei propri doveri, a riprova della maturità che la comunità GLBT sta dimostrando.

Nel dibattito nazionale e internazionale è inoltre presente il tema della sanzione giuridica di atti e comportamenti discriminatori, attraverso leggi che sappiano ampliare il tema della salvaguardia positiva dei diritti degli individui.

4. Le Mostre

Proponiamo l’organizzazione di tre Mostre tematiche:

* Una mostra storica sui 35 anni del movimento per i diritti delle persone gay lesbiche e transessuali in Italia;

* Una mostra didattico-educativa sull’Aids, attraverso una straordinaria collezione di manifesti, organizzata con percorsi didattici e divulgativi sui temi della prevenzione delle malattie sessualemente trasmesse

* Una mostra fotografica sulla realtà transessuale

5. Sport, spettacolo e feste

Il Pride è da sempre una occasione di divertimento e spettacolo, per tutti coloro che vi partecipano. Il Comitato intende organizzare, quindi:

* un torneo sportivo aperto a tutti i gruppi sportivi gay e lesbici italiani

* serate di musica, cinema, teatro, anche attraverso il coinvolgimento dei festival e delle rassegne torinesi e piemontesi

* una grande festa popolare, che caratterizzi inmodo aperto e partecipato da tutta la Città la tradizionale marcia per i diritti delle persone glbt (10 giugno).
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