Unioni gay. Casini e Pera incontrano Grillini.

MADRID - La legge sui matrimoni gay? "Un esempio negativo", che l'Italia si deve guardar bene dall'imitare. La possibilità di adozione per le coppie omosessuali? "Un'aberrazione, un elemento di sublimazione dell'egoismo di chi non vuole negarsi la maternità non avendone la possibilità naturale". Quando Pierferdinando Casini sbarca a Madrid, di primo mattino, nelle edicole è già in vendita l'ultimo numero della rivista Zero, il mensile patinato dei gay spagnoli, con in copertina il faccione sorridente di José Luis RodrÍguez Zapatero, trasformato ormai in icona della comunità omosessuale. La legge voluta fortemente dal premier è in dirittura d'arrivo (l'approvazione definitiva alle Cortes è prevista per giovedì prossimo) e mentre nel quartiere gay di Chueca si preparano grandi festeggiamenti, la destra cattolica annuncia nuove mobilitazioni. Il presidente della Camera fa una scelta di campo molto netta: parla con i giornalisti nella sede del Partito popolare, e poi fila via verso la Curia, dove l'attende il cardinale Antonio Maria Rouco Varela. Perché l'incontro con l'anziano arcivescovo ultraconservatore della capitale, e non, ad esempio, con il presidente della Conferenza episcopale? Perché Rouco Varela, ammette Casini, era in prima fila, dieci giorni fa, alla manifestazione del "Foro espaÑol de la familia" contro le nozze gay. "Mi interessa questa iniziativa di piazza, è un elemento di democrazia. Mi interessa capire, cogliere le pulsioni della società spagnola". Ma in tema di diritti degli omosessuali, il centro-destra italiano è, in realtà, su posizioni diverse rispetto a quelle della stessa destra spagnola: il Pp, contrario al matrimonio, è però a favore delle unioni di fatto, già riconosciute in diverse regioni anche a guida popolare. "Sul piano economico-sociale, l'esempio della destra spagnola è buono per l'Italia, ma in termini di legislazione su famiglia e convivenza - taglia corto Casini - non dobbiamo prendere lezioni da nessuno". Il presidente della Camera aveva anche chiesto di essere ricevuto alla Moncloa, ma l'incontro non è stato possibile - almeno secondo la versione ufficiale - per questioni di "agenda" del capo del governo. Zapatero, nonostante le vivaci polemiche delle ultime settimane, tira dritto, e non nasconde la sua enorme soddisfazione davanti al traguardo imminente. Lo fa in un breve articolo destinato ai lettori della rivista Zero, nel quale dice di sentirsi "orgoglioso che il nostro paese sia un punto di riferimento dell'uguaglianza e del rispetto". Il premier sostiene di aspirare a fare della Spagna "un esempio di convivenza con uguaglianza di diritti per tutti" e un "simbolo di pace e tolleranza". "Questa legge ci rende migliori come paese perché dà dignità a coloro che non sono stati trattati giustamente durante molti anni. Questa legge non toglie diritti a nessuno, però finalmente permette il riconoscimento della dignità omosessuale". Secondo Zapatero, in gioco c'è molto più che il diritto dei gay al matrimonio: "E' il riconoscimento della pienezza come esseri umani, della dignità, dell'uguaglianza senza condizioni. Resta molto da fare, ma a partire da ora esisterà un prima e un dopo, una data che passerà alla storia come il giorno in cui lesbiche e gay si saranno visti riconosciuti e avranno raggiunto l'uguaglianza formale".

http://www.gaynews.it/view.php?ID=32943

CAMERA: GRILLINI-DE SIMONE-BULGARELLI, BIZZARRE PAROLE CASINI IN SPAGNA =

OCCORRE RISPETTARE LAVORO DI UN ALTRO PARLAMENTO

Roma, 28 giu. - (Adnkronos) - ''E' bizzarro, e di dubbio gusto, che il presidente di un Parlamento in visita ad un altro Parlamento critichi le leggi approvate, nel caso specifico dal Parlamento spagnolo, e le definisca addirittura aberranti. Sarebbe bene che il presidente del nostro Parlamento esprimesse rispetto e considerazione

per il lavoro di un altro Parlamento che lo sta ospitando''.

Lo affermano i deputati Franco Grillini, de Ds; Titti De Simone di

Rifondazione comunista; e Mauro Bulgarelli dei Verdi, dopo le critiche

rivolte da Casini sal matrimonio gay.

''Apprendiamo poi - proseguono gli esponenti del centrosinistra - che Pier Ferdinando Casini ha inaugurato un nuovo tipo di turismo: quello clericale. Ci chiediamo, infatti, in quale veste abbia incontrato l'ultrareazionario arcivescovo di Madrid Antonio Maria Rouco Varala per dirsi estasiato della fallimentare manifestazione anti-gay tenutasi di recente per le strade di Madrid. Non si capisce inoltre per quale motivo il presidente della Camera polemizzi dall'estero su questioni come 'matrimoni gay ed adozioni' che non sono all'ordine del giorno nel Parlamento italiano. Ci piacerebbe sapere cosa pensa Pier Ferdinado Casini della legge sulle coppie di fatto, attualmente in discussione in commissione Giustizia alla Camera. In ogni caso -concludono Grillini, De Simone e Bulgarelli- registriamo l'opinione di Casini secondo la quale: 'Anche la giornata dell'orgoglio gay, certo e' un avvenimento democratico'. Anche questo andrebbe spiegato ai membri del suo Partito che in Italia, in ogni dove, fanno di tutto per impedire ed ostacolare le manifestazioni degli omosessuali''.


http://www.gaynews.it/view.php?ID=32967

Il presidente del Senato torna anche sul referendum italiano
"Sconfitta l'arroganza laicista, ma l'Italia non è oscurantista"
Pera in Spagna attacca i matrimoni gay
"Nessuna conquista, solo un capriccio"


Marcello Pera con l'ex premier spagnolo José Maria Aznar
MADRID - Marcello Pera, in Spagna per inaugurare con l'ex premier Aznar un seminario di studi sociali, si è scagliato contro il matrimonio gay appena approvato dal Parlamento di Madrid. "Una cosa è chiara: è falso che si tratti di conquiste civili o di misure contro le discriminazioni odi estensione dell'uguaglianza; si tratta piuttosto del trionfo di quel laicismo che pretende di trasformare i desideri, e talvolta anche i capricci, in diritti umani".

Il presidente del Senato ha colto poi l'occasione per ritornare sull'esito del recente referendum sulla procreazione assistita. "In Italia - ha sostenuto - il pensiero laicista ha imposto un referendum al Paese contro una legge di compromesso approvata dal Parlamento su materie delicatissime come la procreazione assistita e la manipolazione degli embrioni per la ricerca medica. In quel referendum - aggiunge il presidente del Senato - il laicismo è stato sconfitto in modo clamoroso grazie a un'alleanza niente affatto clericale tra la Chiesa, il sentimento profondo dei cittadini e una minoranza di laici non laicisti".

Secondo Pera "questa alleanza aveva tutti contro: i grandi giornali, il ceto intellettuale, attori del cinema, divi della scienza, quasi tutta l'area politica cosiddetta progressista e illuminista". "Costoro hanno perso - ha insistito il presidente del Senato - non perché gli italiani siano diventati clericali o oscurantisti o medievali, ma perché si sono ribellati all'arroganza del pensiero elitario laicista e si sono preoccupati di porre limiti all'onnipotenza della scienza in nome della tutela della vita".

TROVO QUESTO EXPLOIT (SCUSATE SE NON è CORRETTO) DI PERA, QUANTO MENO VERGOGNOSO E CAMPATO IN ARIA...SI POTREBBE PARLARE UNA VITA SUL PERCHè I MATRIMONI GAY SONO CONQUISTE CIVILI

Molto più che vergognose ...

Dopo la dura presa di posizione del Pesidente della Camera Casini al congresso dell’Udc sulla nuova legislazione spagnola in tema di matrimonio gay, definita reazionaria e conservatrice, oggi arriva il pronunciamento, richiesto dallo stesso Casini delle "personalità straordinarie del mondo gay che siedono in Parlamento”. Pronunciamento da tempo noto e ribadito in una nota dove si dissente sul giudizio su Zapatero e la Spagna.

''In quasi tutti i paesi europei sono ormai in vigore leggi matrimoniali o molto vicine all'istituto del matrimonio -fa notare on. Grillini - L'Italia non potrà restare ancora a lungo il solo grande paese europeo dove non esiste una legge in materia, tenuto conto che anche qui da noi la maggior parte dei cittadini non vive più in una famiglia tradizionale.

Nell’incontro proposto e accettato da Casini per illustrare il Pacs attualmente in discussione in Commissione Giustizia - ha anticipato Grillini - ''illustrerò la ragionevolezza del Pacs e la sua necessità per le migliaia di coppie di fatto che sono completamente prive di tutela. Consegnerò al Presidente il dossier sulle discriminazioni verso le coppie di fatto e chiederò una velocizzazione del dibattito in Parlamento, nella speranza che questa legislatura si possa chiudere con una buona legge condivisa da un ampio arco di forze trasversali''

http://www.quaderniradicali.it/agenzia/index.php?op=read&nid=3915

Dopo l'approvazione in Spagna delle leggi sul matrimonio omosessuale, sostenute dal Governo ed avversate dalla chiesa, la polemica è inevitabilmente rimbalzata nel nostro paese. Nei prossimi giorni si terrà un incontro alla Camera dei Deputati per discutere del progetto di legge sui pacs, i patti di solidarietà civile, in discussione alla commissione Giustizia. Nella serata di domenica infatti, Pier Ferdinando Casini, Presidente della Camera, e Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay e deputato Ds, hanno parlato per telefono sul tema dei diritti delle coppie gay.

Casini ha accettato la richiesta di illustrazione del Pacs avanzata da Grillini a commento del suo intervento al congresso dell'Udc, dove aveva attaccato con durezza le leggi appena approvate in Spagna sul matrimonio gay definendole reazionarie e conservatrici. Casini aveva inoltre chiesto un pronunciamento alle «personalità straordinarie» del mondo gay che siedono in Parlamento.

«In quasi tutti i paesi europei sono ormai in vigore leggi matrimoniali o molto vicine all'istituto del matrimonio -ha detto Grillini- L'Italia non potrà restare ancora a lungo il solo grande paese europeo dove non esiste una legge in materia, tenutoconto che anche qui da noi la maggior parte dei cittadini non vive più in una famiglia tradizionale. A Casini illustrerò la ragionevolezza del Pacs e la sua necessità per le migliaia di coppie di fatto che sono completamente prive di tutela. Gli consegnerò il dossier sulle discriminazioni verso le coppie di fatto e chiederò una velocizzazione del dibattito in Parlamento, nella speranza che questa legislatura si possa chiudere con una buona legge condivisa da un ampio arco di forze trasversali».

Il pacs, sottolinea l'esponente Ds, «è una proposta moderata, gradualista e universalista, è molto simile alla legge francese in vigore oltralpe da 6 anni. È solo un primo piccolo ma significativo passo verso la parità di diritti. In Francia sono circa 200 mila le coppie che vi hanno fatto ricorso (60% eterosessuali, 40% dello stesso sesso) e gli effetti negativi vaticinati da coloro che si opposero, le forze reazionarie e conservatrici francesi, non solo non si sono verificati ma, all'opposto, è lo stesso governo di centrodestra che propone miglioramenti della legge».


[URL]
http://www.unita.it/index.asp?topic_tipo=&topic_id=43455[=URL]
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Scritto da: zon@ venerdi 04/07/2005 19.26
Dopo l'approvazione in Spagna delle leggi sul matrimonio omosessuale, sostenute dal Governo ed avversate dalla chiesa, la polemica è inevitabilmente rimbalzata nel nostro paese. Nei prossimi giorni si terrà un incontro alla Camera dei Deputati per discutere del progetto di legge sui pacs, i patti di solidarietà civile, in discussione alla commissione Giustizia. Nella serata di domenica infatti, Pier Ferdinando Casini, Presidente della Camera, e Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay e deputato Ds, hanno parlato per telefono sul tema dei diritti delle coppie gay.

Casini ha accettato la richiesta di illustrazione del Pacs avanzata da Grillini a commento del suo intervento al congresso dell'Udc, dove aveva attaccato con durezza le leggi appena approvate in Spagna sul matrimonio gay definendole reazionarie e conservatrici. Casini aveva inoltre chiesto un pronunciamento alle «personalità straordinarie» del mondo gay che siedono in Parlamento.

«In quasi tutti i paesi europei sono ormai in vigore leggi matrimoniali o molto vicine all'istituto del matrimonio -ha detto Grillini- L'Italia non potrà restare ancora a lungo il solo grande paese europeo dove non esiste una legge in materia, tenutoconto che anche qui da noi la maggior parte dei cittadini non vive più in una famiglia tradizionale. A Casini illustrerò la ragionevolezza del Pacs e la sua necessità per le migliaia di coppie di fatto che sono completamente prive di tutela. Gli consegnerò il dossier sulle discriminazioni verso le coppie di fatto e chiederò una velocizzazione del dibattito in Parlamento, nella speranza che questa legislatura si possa chiudere con una buona legge condivisa da un ampio arco di forze trasversali».

Il pacs, sottolinea l'esponente Ds, «è una proposta moderata, gradualista e universalista, è molto simile alla legge francese in vigore oltralpe da 6 anni. È solo un primo piccolo ma significativo passo verso la parità di diritti. In Francia sono circa 200 mila le coppie che vi hanno fatto ricorso (60% eterosessuali, 40% dello stesso sesso) e gli effetti negativi vaticinati da coloro che si opposero, le forze reazionarie e conservatrici francesi, non solo non si sono verificati ma, all'opposto, è lo stesso governo di centrodestra che propone miglioramenti della legge».


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fosse la volta buona!!

CERTI POLITICI DOVREBBERO REGOLARSI PRIMA DI PARLARE

L'affondo di Marcello Pera, da Madrid,

contro la legge spagnola che istituisce il matrimonio omosessuale solleva, in Italia, un'ondata di critiche al

presidente del Senato, da parte di chi ha un giudizio diverso sulla legge voluta dal governo Zapatero. Critiche che vengono dall'Unione e riguardano il merito delle affermazioni di Pera, a

partire da quella per cui il matrimonio omosessuale non e' un diritto ne' una conquista ma, in qualche modo, un ''capriccio laicista''. Ma anche l'opportunita' che una censura alla legge di un Paese amico dell'Italia venga dalla seconda carica dello

Stato e, per di piu', sia espressa proprio in Spagna.

Per i Ds, come dice il coordinatore della segreteria Vannino Chiti, quello di oggi e' un fatto ''estremamente grave''. Sia perche' il presidente del Senato, in visita in ''un paese amico'' ha criticato ''in maniera sprezzante le leggi promulgate democraticamente da un Parlamento sovrano''; sia perche' i ''toni da crociata usati'' vorrebbero, secondo Chiti, nascondere

i problemi reali.

Sia Chiti che altri che attaccano Pera, spesso abbinandolo al presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, sottolineano poi che in Italia non si discute del matrimonio omosessuale, bensi' del Pacs, il patto civile di solidarieta'. Una soluzione, assicura Pierluigi Mantini, della Margherita, per la quale e' schierato anche Romano Prodi, invece contrario al matrimonio fra persone dello stesso sesso.

E se Franco Grillini, deputato Ds e presidente onorario dell' Arcigay, ha chiesto e ottenuto di incontrare sia Pera che Casini per illustrare loro la proposta sul Pacs, altri protestano

vibratamente contro i presidenti delle Camere. Cosi' Franco Giordano, capogruppo del Prc alla Camera, trova ''inaudito l'atteggiamento dei nostri presidenti di Camera e Senato'',

accusati di ''una clamorosa ingerenza negli affari istituzionali della Spagna''. Mentre il segretario di Radicali italiani, Daniele Capezzone, accusa i due presidenti di non rendersi conto del ''male che fanno alle istituzioni''.

Di ingerenza parla anche Roberto Villetti, dello Sdi, sostenendo che Pera ''sara' pure un estimatore dei valori cristiani ma in Spagna ha completamente perso il senso dello

stato''. Mentre Gianfranco Pagliarulo, del Pdci, protesta per il fatto che Pera sembra ritenersi in diritto di parlare come se fosse un ''papa laico''. E Stefano Boco, dei Verdi, parla di affermazioni ''ridicole'', che pero' diventano ''devastanti'' quando a pronunciarle e' chi ricopre un'alta carica nelle istituzioni.

Sul fronte della Cdl, assume la difesa del presidente del Senato c'e' Luca Volonte', promotore del comitato 'Non votare' al referendum e capogruppo dell'Udc alla Camera. ''Chi critica Pera - dice - con tutta evidenza si prepara a introdurre in

Italia quel totalitarismo laicista che ha come modello europeo Zapatero. A questo i laici e i cattolici italiani si opporranno con fermezza''.

Anche Riccardo Pedrizzi, di An, apprezza la ''lucida analisi'' con cui Pera, pur essendo un ''laico non credente dichiarato'', critica le posizioni del laicismo. La solidarieta'

di Forza Italia al presidente del Senato, arriva, fra gli altri, da Isabella Bertolini, vice capogruppo alla Camera, che parla di un ''attacco immotivato e assolutamente propagandistico'' al presidente del Senato.

Su posizioni piu' radicali di quelle di Pera si colloca il ministro leghista Roberto Calderoli. Per il quale il matrimonio omosessuale non e' una ''conquista di civilta''' e neppure un semplice ''capriccio'', ma un vero e proprio ''atto contro natura'' che, come tale, rappresenta un attacco alla famiglia e quindi all'intera societa'.


http://www.gaynews.it/view.php?ID=33107

“Conoscere per deliberare”. Casini e Pera incontrano Grillini

News del 05-07-2005


“Sì, possiamo dire che il presidente Pera è sicuramente più avanti del presidente Casini": lo ha detto il deputato dei Ds Franco Grillini che, dopo le polemiche degli ultimi giorni sulle dichiarazioni della seconda e terza carica dello Stato in relazione ai matrimoni gay in Spagna e il Pcs in Italia, ha chiesto un incontro in cui ha spiegato a Casini e Pera il contenuto del ddl da lui presentato sui Pacs: i patti civili di solidarietà.

Grillini ha incontrato prima Casini e poi Pera e, dopo l'incontro con il presidente del Senato, si è fermato a chiacchierare con i giornalisti. "Pera ha detto che è una legge che si può discutere, dopo che gliel'ho spiegata, l'ha definita convincente".
Casini, invece, pur non essendo d’accordo ha detto "Mi ha detto “messa così ne possiamo discutere”.

L’ipotesi, comunque, di far approvare il ddl presentato un anno fa e attualmente in commissione, sfuma: "Se ne parla nella prossima legislatura ma tutto il lavoro che stiamo facendo adesso ci tornerà utilissimo".
Grillini ha poi ricordato come l'Italia sia l'unico paese europeo che non ha ancora una legge sulle coppie di fatto, etero e omosessuali, "un caso unico in Europa" e che va anche contro tutte le risoluzioni del Parlamento europeo.

Grillini ha poi spiegato che il ddl sui pacs riguarda i conviventi ed è volto a regolare la vita in comune, configurandosi “come uno strumento di garanzia nella vita di due persone".
Il pacs è -secondo Grillini- il primo passo verso una piena uguaglianza di diritti tra i cittadini, come in Spagna e su questo- ha aggiunto- ovviamente c'è una diversità di vedute sia con Pera che con Casini. Ma, nell'ambito di due visioni diverse c’è stata una concordanza sul terreno dei diritti individuali di libertà”.


http://www.quaderniradicali.it/agenzia/index.php?op=read&nid=3933

AGI - Roma, 5 lug. - "Con Casini grandi distanze politiche. Quelle sue dichiarazioni sulla legge spagnola hanno offeso e sono strumentali. Al di la' del cordiale rapporto istituzionale

le distanze con il Presidente della Camera restano molto grandi". Cosi' Titti De Simone, parlamentare PRC e segretaria nazionale di ArciLesbica, dopo l'incontro di stamane con il

Presidente della Camera Casini.

"Quelle sue dichiarazioni sulla legge approvata in Spagna - sostiene De Simone - sono un'indebita interferenza nei confronti di un parlamento sovrano. Casini ha inoltre un'idea del rapporto fra stato e chiesa che non condivido affatto e che mette in discussione la laicita' dello Stato. Infine sui diritti di gay e lesbiche, Casini si prepara ad essere il leader del centrodestra e questo terreno e' sempre stato strumentalmente utilizzato per ogni campagna elettorale. Ma Casini sbaglia se pensa che la societa' italiana sia pronta oggi a seguire il centrodestra su posizioni omofobe e

discriminatorie, quelle che ha espresso con inaudita durezza la seconda carica della Stato ovvero il Presidente del Senato Pera che dovrebbe scusarsi di fronte a tutto il Parlamento. Non basta certo qualche battuta rilasciata durante l'incontro di oggi pomeriggio con il collega Grillini a ricucire un inaccettabile vulnus istituzionale".

http://www.gaynews.it/view.php?ID=33121