Gay cristiani contro l'Osservatore Romano
Gli omosessuali cristiani criticano la presa di posizione dell'Osservatore romano contro le dichiarazioni di Romano Prodi per una regolamentazione dei diritti delle coppie di fatto e chiedono di "dare un giusto riconoscimento alle coppie omosessuali".
"Quando Paolo Seganti, un omosessuale romano di poco più di trent'anni, - si legge in una nota diffusa dal Coordinamento dei gruppi omosessuali cristiani in Italia - è stato sgozzato due mesi fa in un parco di Roma, l'Osservatore Romano ha preferito tacere. Quando il fanatismo islamico ha giustiziato, poco più di un mese fa, due ragazzi colpevoli soltanto di aver avuto dei rapporti omosessuali tra di loro, l'Osservatore Romano ha preferito non commentare. Adesso che l'onorevole Prodi dichiara di voler affrontare il dato di fatto costituito dall'esistenza, in Italia, di migliaia di coppie omosessuali che chiedono di essere riconosciute dallo Stato, l'Osservatore Romano decide di intervenire in maniera stizzita, dimostrando così di preferire le leggi iraniane a quelle in vigore nei principali paesi europei".
"Di fronte a un atteggiamento di questo tipo - prosegue la nota - sentiamo il dovere di dire che ci sono milioni di cattolici, in Italia, che si sentono invece più vicini all' Europa che all' Iran e che, quindi, chiedono ai politici che li rappresentano di non cedere al ricatto dei fondamentalisti di casa nostra e di non chiudere più gli occhi di fronte al compito di dare un giusto riconoscimento delle coppie omosessuali".