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IL PACS IN ITALIA

Ultimo Aggiornamento: 18/03/2007 18:36
20/11/2005 03:12
 
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«SÌ A PRETI GAY E PACS». BUFERA CONTRO L'ARCIVESCOVO
La chiesa anglicana rischia uno scisma a causa delle posizioni liberali nei confronti della questione omosessuale del suo capo spirituale, l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams. La crisi è esplosa quando poco meno della metà dei vescovi anglicani hanno apertamente criticato il loro superiore per le sue posizioni tolleranti nei confronti dei preti gay e dell'unione fra coppie dello stesso sesso. In una lettera molto esplicita che arriva a mettere in dubbio la capacità dell'arcivescovo di Canterbury di continuare a rappresentare lo spirito dei 77 milioni di fedeli riuniti sotto la chiesa anglicana, 17 vescovi su 38 hanno chiesto a Williams di pronunciarsi contro «l'incorreggibile immoralità sessuale» insita nel comportamento delle coppie gay. I vescovi ribelli sono tutti a capo di diocesi africane o asiatiche e vedono l'atteggiamento conciliante del capo della terza chiesa più numerosa di tutta la cristianità come un esempio della degenerazione dei valori del vecchio continente, paragonato nella lettera ad un deserto spirituale. Il dibattito all'interno della chiesa anglicana sugli omosessuali è vecchio almeno di due anni. La questione ebbe inizio nel 2003, quando una diocesi canadese autorizzò la benedizione di una coppia omosessuale. Ma il culmine si è raggiunto pochi mesi dopo, quando la chiesa episcopale americana permise l'elezione nello stato del New Hampshire del vescovo Gene Robinson, un uomo che non aveva mai fatto segreto delle sue inclinazioni omosessuali. Nonostante le ripetute critiche di molti fra i primate anglicani del sud del mondo, Williams ha continuato a rifiutarsi di reprimere le iniziative delle chiese d'oltreoceano. Al contrario, lui stesso ha cercato di fare vescovo di Reading, una cittadina a un'ora da Londra, un altro prete dichiaratamente omosessuale, Jeffrey John. La cosa finì però con l'irritare l'ala più conservatrice della chiesa d'Inghilterra, che costrinse Williams ad optare per un altro candidato.



Ad infuriare i vescovi più tradizionalisti ha contribuito anche la posizione conciliante del loro capo inglese nei confronti della legge che consentirà l'unione legale fra coppie omosessuali, destinata ad entrare in vigore in Gran Bretagna il prossimo mese. «Il sesso - si legge nella lettera dei ribelli indirizzata a Williams - è inteso da Dio solo per le coppie sposate, il che rende le relazioni omosessuali inaccettabili ed impossibili da definire sacre o benedette». Per aumentare l'effetto imbarazzante, la missiva è stata resa pubblica mercoledì sera, solo poche ore dopo che l'Arcivescovo aveva tenuto, davanti alla gerarchia della chiesa d'Inghilterra riunita, un discorso in cui esortava tutti alla tolleranza e all'unità.



Ad avvalorare ulteriormente la possibilità di una divisione, alla lettera è seguito l'annuncio dell'accordo fra la chiesa anglicana della Nigeria - guidata dall'arcivescovo ultra-conservatore Peter Akinola - e un movimento di tradizionalisti americani che predicano la fine della supremazia della chiesa d'Inghilterra. Tre settimane fa Williams era volato in Egitto per incontrare la maggior parte dei vescovi più conservatori. Ma, viste le parole poco concilianti della lettera, il suo intervento all'ombra delle piramidi deve aver riscosso ben poco successo.
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