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Claudio Baglioni

Ultimo Aggiornamento: 12/09/2006 10:48
27/10/2005 02:30
 
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Baglioni: ''Con 'Tutti qui' l'appello di 40 anni di note''
Il 4 novembre esce la raccolta dei più grandi succesi del cantautore dal 1967 ad oggi: 40 brani rimasterizzati in digitale, più 3 vere rarità e un brano inedito

Roma, 26 ott. (Adnkronos) - ''Non so se sono davvero 'Tutti qui' ma so che sono tutti qui quei pezzi senza i quali, voltandomi indietro, non riconoscerei la strada fatta, né potrei essere la persona che sono''. Così Claudio Baglioni parla del triplo cd, in uscita venerdì 4 novembre, che mette per la prima volta insieme tutti i suoi più grandi successi dal 1967 ad oggi (ben 40 brani rimasterizzati in digitale), più 3 vere rarità e il brano inedito 'Tutti qui' che dà il titolo alla raccolta. In questo 'mega-best of' c'è davvero tutto: da 'Signora Lia' a 'Questo piccolo grande amore', da 'E tu' a 'Poster', passando per 'Sabato pomeriggio', 'Solo', 'E tu come stai', 'Un po' di più', 'Strada facendo', 'I vecchi', 'Avrai' (uscito solo su 45 giri), 'La vita è adesso', 'Mille giorni di te e di me', 'Io sono qui', 'Fammi andar via', 'Cuore di aliante', 'Stai su', fino a 'Mai più come te', 'Tutto in un abbraccio' e 'Tienimi con te'.

Un'impressionante parata di successi senza tempo, che attraversa quasi 40 anni di carriera e a cui si aggiungono tre vere e proprie 'chicche'. La prima è 'Annabel Lee' (1967), il primo brano scritto da Baglioni, mai uscito su disco e recuperato dalla ''lacca'' di uno dei primi provini discografici. La seconda è 'Ci fosse lei', la primissima versione di 'Questo piccolo grande amore', il brano-icona che il cantautore ha recentemente dichiarato di 'odiare', spiazzando i fan, per averla interpretata ''diecimila volte''. Un brano che presenta un testo completamente diverso da quella che sarebbe diventata la ''canzone del secolo'', fatta eccezione per il notissimo ritornello. Infine 'La suggestione', il primo brano scritto da Baglioni per un altro artista, che Rita Pavone portò al successo in Francia, vendendo 1 milione di copie.

A chiudere il cofanetto, che è una delle prime raccolte pre-natalizie ad arrivare nei negozi, c'è 'Tutti qui', un brano inedito sul senso di questi anni di parole e di note e sul particolare potere delle canzoni di ''anticipare o fermare il tempo''. ''Anticiparlo - spiega Baglioni - perché parole e note possono spingerci più avanti del punto nel quale ci troviamo'' e ''farci vivere, con l'intensità del presente, cose che presenti non sono''; fermarlo perché, riascoltando queste canzoni ci accorgiamo che la musica è una ''macchina del tempo in grado di proiettarci istantaneamente nel passato, restituendoci intatti fatti, luoghi, colori, profumi, voci, sensazioni, emozioni''. ''Collezionare queste canzoni - conclude il cantautore - è stato un po' come fare l'appello. Raccogliere le cose che abbiamo sentito e che ancora sentiamo più vicine. Le stesse che hanno segnato la mia storia personale e, in qualche modo, accompagnato, punteggiato e, mi auguro, alleggerito la vostra''.

27/10/2005 23:08
 
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ma ancora canta questo? BASTAAAAAAA



27/10/2005 23:10
 
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Re:

Scritto da: GayAbruzzo 27/10/2005 23.08
ma ancora canta questo? BASTAAAAAAA


quoto [SM=x432727]




Dove può arrivare l'orizzonte
Quando una nazione nasconde
Le sue menti organiche in una cantina...scura e torva
Devono essere tutti molto ottusi...
27/10/2005 23:22
 
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Re: Re:

Scritto da: °Mikka° 27/10/2005 23.10

quoto [SM=x432727]


ha rotto, veramente. con quella faccia tiratissima, s'è fatto 30mila lifting!



27/10/2005 23:50
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 27/10/2005 23.22

ha rotto, veramente. con quella faccia tiratissima, s'è fatto 30mila lifting!


fossero belle le canzoni poi! [SM=x432727]




Dove può arrivare l'orizzonte
Quando una nazione nasconde
Le sue menti organiche in una cantina...scura e torva
Devono essere tutti molto ottusi...
28/10/2005 03:29
 
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Ma dove è finito il vivi e lascia vivere?

Ha la sua schiera di fan ed è giusto che continui a cantare per loro ...
28/10/2005 09:12
 
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Tutti qui: il best of di Claudio Baglioni
Claudio Baglioni si racconta attraverso 40 anni di canzoni: esce ''Tutti qui'', il greatest hits del cantautore romano. Correva l'anno 1964 quando l'appena 13enne Baglioni si esibiva in quel di Centocelle con uno dei brano storici di Paul Anka. Tra le note di ''Ogni volta'', l'oggi 53enne icona della musica italiana, emetteva il primo vagito di una carriera longeva e ricca di soddisfazioni.

Per segnare l'inizio della propria storia in musica, raccontata attraverso i brani di ''Tutti Qui'', Baglioni ha scelto una data che rappresenta quasi un punto d'incontro tra l'esordio canoro e la stipula del primo contratto discografico (1969 con la RCA): il 1967. Ma il '67 è soprattutto l'anno del primo brano scritto di proprio pugno, è l'anno di ''Annabel Lee''. Tappa fondamentale nella carriera cantautorale di Claudio Baglioni, l'inedita ''Annabel Lee'', ripescata negli archivi destinati ai provini, riemerge per diventare l'incipit di ''Tutti qui'', con i maggiori successi dell'artista romano dal 1967 ad oggi. Il greatest hits, in uscita il 4 novembre 2005, si compone di tre Cd contenenti ben 40 brani rimasterizzati in digitale, 3 rarità ed un brano inedito (''Tutti qui''). Presenti tutti i successi che hanno scandito le tappe di una carriera davvero ricca di soddisfazioni, da ''Sabato pomeriggio'', ''E tu come stai'' e ''Strada facendo'', fino ad ''Avrai'', ''Mille giorni di te e di me'' e ''Tienimi con te'', solo per citarne alcuni. Non mancano poi curiosità (vere chicche), come ''Ci fosse lei'', la canzone che sarebbe poi diventata celebre con la versione dal titolo ''Questo piccolo grande amore''. Per Claudio Baglioni ''Collezionare queste canzoni è stato come fare l'appello. Raccogliere le cose che abbiamo sentito e che ancora sentiamo più vicine. Le stesse che hanno segnato la mia storia personale e, in qualche modo, accompagnato, punteggiato e, mi auguro, alleggerito la vostra''. L'inedito ''Tutti qui'' rappresenta poi il filo logico, la summa del sense/non-sense del tempo e del suo trascorrere che, attraverso la musica, diventa quasi superfluo. Tra le emozioni del passato e del presente, un Baglioni zingaro del tempo ci conduce attraverso la sua e la nostra storia, in un viaggio virtuale di musica e parole. ''Tutti qui'' esce il 4 novembre... impossibile mancare all'appuntamento.


28/10/2005 09:20
 
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Il 7 novembre Baglioni in concerto per il FAI
Un cantautore straordinario per un concerto unico. Così potremmo definire lo spettacolo che Claudio Baglioni proporrà il 7 novembre prossimo presso l’Auditorium della Conciliazione, a Roma. Un vero e proprio evento nell’ambito del quale il cantautore romano ha intenzione di mettere a disposizione le proprie canzoni per questa serata, organizzata in collaborazione ed a favore del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano. Il ricavato, infatti, verrà utilizzato per sostenere la gestione dei beni posti sotto la tutela dell' organizzazione. Uno spettacolo importante che conferma il FAI come uno dei centri culturali che si adopera per diffusione di musica di qualità.
Baglioni è un monumento della tradizione cantautoriale italiana. Durante la serata ripercorrerà i momenti salienti della sua brillante ed ormai decennale carriera.
Artista raffinato, originale ed irrequieto, ha saputo attraversare trent’anni della nostra musica, regalando perle di poesia a migliaia di persone che lo seguono fedelmente dai tempi di “Questo piccolo grande amore”, brano per cui, lui stesso, nutre un sentimento di amore ed odio.
La capacità di rinnovarsi, la voglia di stupire sono le caratteristiche che ormai lo contraddistinguono.
Il cantautore romano ha vissuto la gloria e la celebrazione di milioni di fans. E’ passato indenne tra le contestazioni di gente che non capì un album geniale come “Oltre”, perché, spesso, è difficile, per molti, accettare che un artista cresca, si rinnovi, abbia bisogno di comunicare qualcosa di diverso. Baglioni ha scritto pagine indelebili della nostra storia musicale, senza mai ripetersi, mantenendo quella integrità artistica che lo ha reso un mostro sacro della canzone italiana.
Da ricordare la sua intensa e varia attività live. Dallo strepitoso tour che, nei primi anni ottanta, trovò supporto nell’album “Alè òò”, registrato nella splendida cornice di Villa Borghese, passando per “Assolo”, in cui Claudio affrontava il proprio pubblico da solo, a viso aperto, fino ai nostri giorni con i mega-concerti che hanno riempito lo stadio Olimpico.
In occasione di questa serata, l’artista romano sarà accompagnato dalla presenza della Royal Philharmonic Orchestra, una delle più famose e prestigiose formazioni orchestrali del mondo. L’evento ha già trovato un'ampia adesione, ed i biglietti vanno verso il tutto esaurito.
Restiamo in attesa di rimanere stupiti ed attoniti di fronte all’ennesima ‘magia’ di Claudio.
28/10/2005 11:05
 
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Re:

Scritto da: zon@ venerdi 27/10/2005 2.30
Baglioni: ''Con 'Tutti qui' l'appello di 40 anni di note''
Il 4 novembre esce la raccolta dei più grandi succesi del cantautore dal 1967 ad oggi: 40 brani rimasterizzati in digitale, più 3 vere rarità e un brano inedito

Roma, 26 ott. (Adnkronos) - ''Non so se sono davvero 'Tutti qui' ma so che sono tutti qui quei pezzi senza i quali, voltandomi indietro, non riconoscerei la strada fatta, né potrei essere la persona che sono''. Così Claudio Baglioni parla del triplo cd, in uscita venerdì 4 novembre, che mette per la prima volta insieme tutti i suoi più grandi successi dal 1967 ad oggi (ben 40 brani rimasterizzati in digitale), più 3 vere rarità e il brano inedito 'Tutti qui' che dà il titolo alla raccolta. In questo 'mega-best of' c'è davvero tutto: da 'Signora Lia' a 'Questo piccolo grande amore', da 'E tu' a 'Poster', passando per 'Sabato pomeriggio', 'Solo', 'E tu come stai', 'Un po' di più', 'Strada facendo', 'I vecchi', 'Avrai' (uscito solo su 45 giri), 'La vita è adesso', 'Mille giorni di te e di me', 'Io sono qui', 'Fammi andar via', 'Cuore di aliante', 'Stai su', fino a 'Mai più come te', 'Tutto in un abbraccio' e 'Tienimi con te'.

Un'impressionante parata di successi senza tempo, che attraversa quasi 40 anni di carriera e a cui si aggiungono tre vere e proprie 'chicche'. La prima è 'Annabel Lee' (1967), il primo brano scritto da Baglioni, mai uscito su disco e recuperato dalla ''lacca'' di uno dei primi provini discografici. La seconda è 'Ci fosse lei', la primissima versione di 'Questo piccolo grande amore', il brano-icona che il cantautore ha recentemente dichiarato di 'odiare', spiazzando i fan, per averla interpretata ''diecimila volte''. Un brano che presenta un testo completamente diverso da quella che sarebbe diventata la ''canzone del secolo'', fatta eccezione per il notissimo ritornello. Infine 'La suggestione', il primo brano scritto da Baglioni per un altro artista, che Rita Pavone portò al successo in Francia, vendendo 1 milione di copie.

A chiudere il cofanetto, che è una delle prime raccolte pre-natalizie ad arrivare nei negozi, c'è 'Tutti qui', un brano inedito sul senso di questi anni di parole e di note e sul particolare potere delle canzoni di ''anticipare o fermare il tempo''. ''Anticiparlo - spiega Baglioni - perché parole e note possono spingerci più avanti del punto nel quale ci troviamo'' e ''farci vivere, con l'intensità del presente, cose che presenti non sono''; fermarlo perché, riascoltando queste canzoni ci accorgiamo che la musica è una ''macchina del tempo in grado di proiettarci istantaneamente nel passato, restituendoci intatti fatti, luoghi, colori, profumi, voci, sensazioni, emozioni''. ''Collezionare queste canzoni - conclude il cantautore - è stato un po' come fare l'appello. Raccogliere le cose che abbiamo sentito e che ancora sentiamo più vicine. Le stesse che hanno segnato la mia storia personale e, in qualche modo, accompagnato, punteggiato e, mi auguro, alleggerito la vostra''.



buono a sapersi [SM=x432718] questo proprio non mancherà alla mia raccolta :Sm22: [SM=x432718]



28/10/2005 19:36
 
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Scritto da: Ingenualibertina 28/10/2005 11.05

buono a sapersi [SM=x432718] questo proprio non mancherà alla mia raccolta :Sm22: [SM=x432718]


raccolta di che? [SM=x432723] cd di baglioni? noooo [SM=x432724] [SM=x432724]
io ne ho un paio [SM=x432725] mi bastano!



10/11/2005 21:09
 
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Baglioni, il "bello" dell'impegno

Splendido concerto di Claudio con la Royal Philharmonic Orchestra a favore del FAI. Diventerà un DVD

Incontenibile Baglioni. Per il cantautore, una stagione che è un domino infinito di impegni discografici, umanitari e anche stupendamente popolari. Claudio che va al Live8, poi attracca a Lampedusa, quindi è Re della notte bianca di Napoli. Claudio "pifferaio magico" di Roma, che a mezzanotte scende lungo gli scalini di Trinità dei Monti con la chitarra in mano, trascinandosi dietro un fiume di fan fino alle Messaggerie di via del Corso, dove firma autografi fino alle sei del mattino. Infine, lunedi scorso, 7 novembre, Claudio all'Auditorium di via della Conciliazione assieme alla Royal Philharmonic Orchestra per un concerto unico e straordinario a favore del Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano.

Concerto riservato a un pubblico ristretto e fortunato, ma ripreso da più telecamere per una più che probabile uscita in DVD. In sala il brusio intimorito e spaesato di un pubblico eterogeneo, l'atmosfera quasi bloccata. Entrano in scena i musicisti: concentrati e professionali, come si addice ai 67 maestri diretti da Margherita Graczyk e riuniti nella Royal Philharmonic Orchestra. Si siedono e aspettano, senza fretta, l'arrivo del solista.

Baglioni arriva in frac. Sembra un illusionista, estrae dal cilindro la prima canzone: Io sono qui, poi cambia totalmente la scaletta distribuita alla stampa prima del concerto. Il mago non svela i suoi trucchi, ma racconta la sua magia. "Questa è una grande occasione - dice Baglioni -dove s'incontrano parole, musica e bellezza. Perché spesso bellezza e musica s'incontrano...Tutto in un abbraccio".

Baglioni torna cantautore e grazie all'orchestra il pubblico scopre mille nuove sfumature in canzoni così tanto sentite. Claudio si ferma solo un attimo per raccontare la parabola del ritmo: "Ognuno di noi ha un cuore, un ritmo interno che ci fa ballare: il ritmo della vita. Se vedi qualcuno che balla in modo strano e buffo non lo criticare, anche lui sta ballando seguendo il ritmo del suo cuore...". Partono le note di Tamburi lontani.

Si prosegue con Ninna nanna. Alla fine dell'esecuzione Baglioni racconta: "Nel 1917 Trilussa scrisse il testo di questa...canzone... Sembra che il tempo non passi e le cose vadano sempre nello stesso modo...sbagliato. I musicisti non possono fare molto per evitare le guerre, possono solo impugnare il loro strumento e suonare più forte del rumore della guerra". E Claudio canta Requiem. "...E allora suona forte più di così di più e più che puoi più forte della morte che è fuori di qui e dentro di noi...".

"Da una cantata di Bach - spiega il cantautore - ho scritto una canzone di musica leggera, perché la musica è come l'acqua. Non importa se è di mare o se è di fiume, l'importante è saper navigare. Spero che in futuro non ci sarà più bisogno di un Requiem".

Ecco la pausa, proprio come nelle migliori rappresentazioni teatrali. Baglioni torna in giacca scura e in Io me ne andrei duetta con il pubblico. Il coro cresce al punto di indurre persino il direttore d'orchestra, abituato ad educati applausi, a distogliere lo sguardo dai "maestri" e a voltarsi verso la platea con un sorriso.

Nel "medley" Baglioni canta Questo piccolo grande amore, la canzone che meno ama ma a cui deve gran parte del suo mito. Baglioni, pianoforte e orchestra, rende giustizia a "quella maglietta fina" che, nei vari concerti, ha subito fin troppi esperimenti. Con il pudore dell'uomo che sa quant'è grande il suo potere, Baglioni "Don Chisciotte" parla di nuovi mulini a vento da abbattere: il brutto, il passivo, il gretto materialismo, l'indifferenza. Racconta di nuove speranze fatte di arte, di bello, di rivoluzione e di mari che avvicineranno diversità.

Così Claudio racconta il Fondo per l'Ambiente Italiano: impegno concreto, rivoluzionario nel suo voler costruire bellezza, da condividere, da regalare. Artisti di un mondo che verrà. Per dare un aiuto concreto al Fai: telefono 02-46.76.15.60 (www.fondoambiente.it). "La buona musica è quella che penetra nell'orecchio con facilità e va via dalla memoria con difficoltà". Le parole del fondatore della Royal Philarmonic Orchestra, Sir Thomas Beecham, spiegano come e perché i "maestri" piegano le note di Baglioni per restituire al massimo della bellezza una musica lungamente studiata. Tornano le parole di Schneider: "Dio creò i musicisti con una tale sensibilità che la loro vita ne sarebbe stata consumata prima del tempo per donare agli uomini quella incoscienza divina che si ha ascoltandoli".

Claudio Baglioni & Royal Philarmonic Orchestra
Roma, Auditorium di via della Conciliazione
7 novembre 2005

La scaletta:

Io sono qui
Tutto in un abbraccio
Poster
Fotografie
Sono io
Fammi andar via
Tamburi lontani
Ninna nanna
Requiem
Per incanto e per amore
Cuore di aliante
Mai più come te
Quei due
Quante volte
Io me ne andrei
Bolero
Tienimi con te
Mille giorni di te e di me
Medley (Questo piccolo grande amore; Amore bello; E tu; Sabato pomeriggio; E tu come stai)
Avrai
Strada facendo
La vita è adesso
Via


19/12/2005 06:41
 
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Per Torino 2006, inno di Baglioni
Si chiamera' 'Va' e 'Go' nella versione in inglese



Si intitola "Va'" e lo ha scritto Claudio Baglioni: e' l'Inno ufficiale delle XX Olimpiadi Invernali Torino 2006. "Va'" con la "a" accentata significa "andare", ovvero come fosse "un vai troncato, con una licenza poetica", spiega l'enturage dell'artista. Il pezzo, che avra' anche una versione in inglese intitolata "Go", sara' presentato dopodomani al Palasport Olimpico in un concerto evento in cui Baglioni eseguira' alcuni dei piu' grandi successi del suo repertorio.
21/12/2005 13:55
 
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Baglioni suona inno Torino 2006
Il cantautore si è esibito al Palasport di Torino

"E va', piu' veloce di un' idea, piu' alto della libertà".E' l'inno di Torino 2006 che Baglioni ha cantato questa sera al Palasport di Torino.



Il cantautore si è esibito davanti a 12.500 spettatori in una serenata di sport, come l'ha definita, che "punta a far riscoprire e rivivere lo spirito delle Olimpiadi".

"Nessuna manifestazione attira cosi' tante persone diverse fra loro come le Olimpiadi - ha spiegato - spero che questo inno porti la sua piccola luce in giro per il mondo"
15/02/2006 16:50
 
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Baglioni ispira gli Archi Romani
“Uno schiocco e… patapan! Al galoppo e all’avventura…” sono le parole della struggente, straordinaria canzone dedicata da Claudio Baglioni ai ricordi dell’infanzia e al padre, recentemente scomparso, che lo spronava al galoppo di un improvvisato “cavallo”, ricavato da un legno inarcato.


“Patapan” è, appunto, quella voce di bambino che riproduce il rumore della cavalcatura; un suono e un’immagine che si coniugano perfettamente con lo sprint di un galoppatore lanciato in rettilineo.


Impossibile, per gli allevatori romani Paolo ed Emma Agostini, resistere alla tentazione di attribuire questo nome a uno dei più promettenti purosangue della scuderia Archi Romani, di cui sono proprietari da un trentennio.


Proprio Claudio Baglioni, di cui Agostini ha sposato la cognata, con le sue canzoni, è legato alla nomenclatura di tutti i cavalli dell’allevamento, ad eccezione di Pappa Reale, la cavalla che diede il via alla loro carriera di allevatori, peraltro trasmessa da una antica passione di famiglia. “Claudio, con la sua enorme produzione, non ci ha fatto mancare gli spunti: siamo andati da Avrai a Signora Lia a Naso di Falco a Cuore di Aliante. Nel mettere i nomi possiamo sbizzarrirci, attenendoci al limite massimo di 18 caratteri e senza citare nomi propri, per i quali occorrerebbe una specifica autorizzazione. Attualmente - prosegue Agostini – schieriamo Patapan e Cantastorie Muto (immagine tratta dal brano “Acqua dalla Luna”, ndr), anche se i fans più attenti sentiranno parlare di una Stai Su, che è però stata ceduta ad altra scuderia. Tutti gli appassionati, poi, conoscono Le Vie dei Colori, il cavallo che ci ha dato le maggiori soddisfazioni”.


Eccolo, il nome nuovo del galoppo italiano, la più bella realizzazione fino a questo momento dell'allevamento romano: “Le Vie Dei Colori – illustra Agostini – è stato per due volte giudicato il galoppatore italiano dell’anno; è caratterizzato da un posteriore molto potente, da un muso espressivo e da intelligenza e sensibilità del tutto particolari, oltreché da una certa propensione a far valere il suo ruolo di leader fra i cavalli della scuderia e ad approfittare delle attenzioni particolari che riceve. La separazione, necessaria per fargli continuare gli allenamenti in Inghilterra, è stata dolorosissima per tutti, specialmente per il caporale di scuderia, con il quale aveva stretto un eccezionale rapporto. Ma purtroppo è la strada necessaria per garantire ai nostri cavalli gli spazi e gli allenamenti di cui necessitano. Quanto alle nostre fattrici (attualmente due) sono dislocate presso primari allevamenti all’estero (America ed Irlanda) sia perchè non possediamo un “nostro allevamento” e/o azienda agricola e sia soprattutto perchè le migliori opportunità, intese come stalloni, pascoli, sono nei paesi “ippicamente più evoluti” come quelli sopracitati.


“Successivamente i puledri nati dalle nostre fattrici, per normative finalizzate a nazionalizzare la produzione ed usufruire pertanto di agevolazioni e contributi, vengono in Italia (più precisamente di norma in un allevamento vicino Roma nel Reatino) entro l’anno in cui sono nati".


Torniamo a Claudio Baglioni: segue la vostra attività? “Sì, ma con discrezione, perché ogni suo arrivo alle Capannelle crea piccoli problemi di ordine pubblico per l’esuberanza dei suoi fans. Una volta venne e si emozionò per la vittoria di Dagli Il Via, inizialmente riottoso a presentarsi alla partenza. L’episodio più recente risale al Gran Premio del Presidente di qualche settimana fa, quando tutti attendevano Le Vie Dei Colori, che invece deluse parzialmente, essendo ormai abituato a gareggiare su altre distanze. Ma ci fu la consolazione di Patapan, che si impose in un’altra corsa del programma”.


Esiste un rapporto fra i cavalli e la musica? “In Italia non mi pare che questa pratica sia diffusa; però nell’ultimo viaggio in Inghilterra abbiamo notato che nelle scuderie veniva mandata una musica in filodiffusione… direi né troppo aggressiva, né troppo sinfonica… la definirei la classica musica da filodiffusione”. Chissà se l’abitudine prenderà piede anche da noi”.


Infine qualche idea per un prossimo nome da dare ai vostri cavalli? “C’è un po’ di incertezza fra due brani dell’ultimo album: “Fianco a Fianco” e “Per Incanto”. A volte scherzo con Claudio, sfidandolo ad invertire i ruoli, cioè a fare lui la canzone sul nome nuovo che metterò a uno dei miei galoppatori…”.
16/07/2006 01:46
 
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VIAREGGIO, CLAUDIO BAGLIONI SI RACCONTA
Claudio Baglioni si raccontera' domani a Villa Borbone di Viareggio alle 18, nel corso del primo degli appuntamenti culturali della rassegna ''Vorrei dir ma non oso''. Ma Baglioni, personaggio molto amato della musica che ha saputo e continua a regalare emozioni, attraverso decine di album indimenticabili, non si proporra' soltanto come l'artista che conosciamo, ma anche come uomo nella sua intimita', come cittadino italiano che guarda e giudica, come portavoce dell'opinione pubblica. Un inedito Claudio Baglioni dunque si concedera' al fuoco di fila delle domande della scrittrice e giornalista Rossella Martina curatrice dell'iniziativa.
12/09/2006 10:48
 
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Baglioni canta al Parlamento europeo


Su iniziativa del francese Jean-Marie Cavada, presidente della commissione Libertà civili, giustizia ed affari interni del Parlamento europeo, e della deputata Lilli Gruber, il “nostro” Claudio Baglioni canterà nell'Emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles.

Il concerto - alla presenza del vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini - avrà luogo mercoledì prossimo, 13 Settembre, alle ore 19.00.

Cantante noto a livello mondiale, Claudio Baglioni sostiene in questo modo l'iniziativa “O'Scià”, inaugurata qualche anno fa nell'isola siciliana di Lampedusa, al fine di favorire la sensibilizzazione ai problemi dell'immigrazione illegale.

Un'ora prima dell'esibizione, Claudio parlerà ai giornalisti accreditati nella sala stampa del Pe.

...Per chi scrive, incontrare il “cantautore della propria adolescenza” - dopo tanti anni da un suo concerto nello stadio di Sabaudia - in una sede così prestigiosa, sarà di certo un'emozione rinnovata!!!
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