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Alessandro Del Piero

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2007 05:29
09/12/2005 16:26
 
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Del Piero sogna un altro record
''Non mi fermo''


Raggiunto Boniperti al primo posto della classifica dei cannonieri di sempre della Juve, Alex guarda subito avanti: ''Ho pronto un nuovo traguardo da tagliare, anche perché negli ultimi tempi sto segnando con una frequenza maggiore''
TORINO - Raggiunto il record di gol segnati con la maglia della Juve (1282, come Boniperti), Alex Del Piero non vuole fermarsi. ''Avere raggiunto e non ancora superato Boniperti - dice Del Piero - è uno stimolo ulteriore, ho già pronto un nuovo traguardo da raggiungere. E non ho alcuna intenzione di fermarmi qua, anche perché negli ultimi tempi sto segnando con una frequenza maggiore''.

Il capitano della Juve è già andato a segno 9 volte in questa stagione, cinque in campionato e quattro in Champions League. ''Il traguardo dei 182 gol - continua Del Piero - spero che sia solo la tappa di un lungo viaggio, voglio continuare a segnare''.

Alex torna sulla punizione segnato con il Rapid: ''Avevo già provato soluzioni simili e credo di avere segnato un bel gol, anche se preferisco battere i calci di punizione da distanze minori''. Poi guarda al sorteggio degli ottavi di Champions: ''Preferirei evitare il Chelsea, una squadra formidabile ed è una pretendente al successo finale. Penso, tuttavia, che qualunque nome uscirà dall'urna sarà quello di una avversaria da temere. Mi spiace che Udinese e il Manchester United non ce l'abbiano fatta a passare il turno. L'uscita dei friulani ci priva di un'altra squadra italiana, l'eliminazione degli inglesi toglie un grande nome dalla competizione''.
09/12/2005 16:27
 
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mio padre (milanista) lo chiama alessandro del pero



11/12/2005 01:52
 
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Alessandro Del Piero, vogliamo parlarne?
Ieri sera su Sky hanno trasmesso lo speciale con tutti i 182 goals di Alessandro Del Piero; ho visto, ho ricordato, ho ammirato ed ho deciso di dedicargli questo post.
Un giocatore assolutamente eccezionale che ha segnato di testa, di destro, di sinistro, su punizione, di forza, di rapina, con pallonetto, di precisione ma, soprattutto, che ha segnato SEMPRE.
Per cominciare ci si accorge che all’epoca dell’infortunio aveva segnato 75 reti in 5 stagioni e poi ne ha segnate 107 in 6 più questa; il tutto rende l’idea di come sia un errore convenzionale sostenere che, dopo l’infortunio, non sia più stato lo stesso.
Ma il ricordo è partito liberamente, dall’esordio con goal alla mia Reggiana ai colpi magistrali che si sono susseguiti nel tempo; li ricordavo tutti quei goal e questo mi dava la dimensione di quanto amassi e seguissi questo sport.
Il rapporto con Del Piero è nato sotto la stella dell’amore e odio; ero un giovanotto impetuoso e lo ritenevo responsabile dell’accantonamento del MIO Baggio, salvo poi (con la maturità dell’uomo adulto) accorgermi che nulla poteva trattenere Baggio ad una sola tifoseria: troppo unico, troppo solitario e disincantato, troppo Sioux per ascoltare i vari capi, troppo zen per essere una bandiera.
Ma torniamo a Del Piero e torniamo con la mente all’emozioni che mi ha regalato da quando “vinse” la partita con la Fiorentina (svolta epocale di una Juventus che non sapeva più vincere), a quando mi regalò la coppa intercontinentale, dalla partita di Piacenza dove raddrizzo uno 0-2 alla rete al Real Madrid che trascinò sulla terra una squadra che credeva di essere marziana; emozioni tutte che si rincorrono nella mia memoria e che devo a questo ragazzo che ha saputo vincere, morire e rinascere con la determinazione del fabbro e la genialità dell’architetto.
Ha percorso 13 anni della mia vita, ha sostituito nel mio immaginario il mito di bambino (Roberto Bettega), ha inciso il suo nome per sempre nella mente degli juventini di oggi e di domani (che incontreranno il suo nome come record man), ha lottato e vinto sempre accompagnato dall’amore indiscusso della Sua Curva.
Grazie Alessandro, ora anche noi Juventini possiamo fregiarci di quel giocatore sul quale NON si accettano discussioni (a torto o a ragione), del quale si parlerà sempre e solo con nostalgia, con il quale dovranno confrontarsi a fatica i futuri campioni; ora anche noi abbiamo il nostro Gianni Rivera, il nostro Sandro Mazzola, il nostro Giancarlo Antognoni.
Grazie Ale, corri, corri, corri verso il prossimo gol che sarà la mia prossima, grandissima, quotidiana emozione.
13/12/2005 10:44
 
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Del Piero, quando la prudenza è troppa
''In effetti siamo in un buon momento''

Il capitano della Juve (come tutti gli altri) non esagera con le feste neppure alla cena di Natale degli sponsor. ''E' sempre il gruppo la nostra forza''. Cannavaro: ''Chiunque tu sia, qui non puoi permetterti il più piccolo errore''
TORINO - Babbo Alex mette la barba bianca, il cappellone rosso in testa e distribuisce gol ai bambini buoni.

Tempo di Natale per la Juve che ha festeggiato con un'allegra tavolata alla cena natalizia degli sponsor il momento d'oro in campionato.

Momento d'oro reso più brillante dall'inciampo rossonero nel derby "Quattordicoi vittorie su quindici partite -. dice Del Piero - e a 10 punti dall'Inter e dalla Fiorentina seconde in classifica, non male...".

Il gol di Adriano al Milan è arrivato al momento del dolce. Assolutamente perfetto, non c'è che dire per scelta di tempo. Anche la crema di vaniglia è bianconera...

Nessuno però, tra i 500 invitati si è lasciato andare ad eccessi d'entusiasmo. "Questo è sicuramente un buon momento", si limita a dire Del Piero e non va oltre. Troppo buono.

"Siamo ben messi in tutte le competizioni - aggiunge - è ciò aumenta la fiducia nelle nostre possibilità e nella forza del gruppo. La prossima giornata ci vede impegnati nell'anticipo di sabato sera all'Olimpico contro la Lazio mentre il giorno prima gli occhi saranno puntati su Nyon e sul sorteggio per gli ottavi di Champions".

Chiusura con il libro di Cannavaro: "Chiunque tu sia - si legge - alla Juventus non puoi permetterti mai un errore. E poi, dopo lo scudetto dello scorso anno, ho preso una brutta abitudine: voglio vincere sempre...".
13/01/2006 12:44
 
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Del Piero: "Andrò al Mondiale"
Intervista esclusiva ad Ale. "La Juve vince, io segno: tutti contenti, ma ho obiettivi più grandi. Fino a giugno resto qui, poi vedo: l'Inghilterra è il sapore del calcio"
Alex Del Piero, 31 anni, 185 gol con la JuventusTORINO, 13 gennaio 2006 - Alessandro Del Piero ha ricevuto una telefonata di complimenti da Lapo Elkann e ripensa quando l’Avvocato lo battezzò Pinturicchio dicendogli: "Sei un giovane pittore poco conosciuto, impegnati a fare capolavori degni di Raffaello". Ale ne ha pitturati 185, splendidi. Martedì, dopo il numero 183, che lo rendeva capocannoniere della storia bianconera, Ale Del Piero avrebbe potuto puntare il dito contro l’allenatore che lo fa giocare poco. Altri l’hanno fatto. Invece ha rivolto il dito e un sorriso sereno verso il cielo dove abita suo padre Gino, che anni fa puntava i fari dell’auto verso il campetto di San Vendemiano per consentire al figlio di giocare anche al buio.
E’ a questa serenità, a questa forza morale che bisogna ricorrere se si cerca il segreto di quei 185 palloni. Pinturicchio non ha disperso energia cattiva, ha avuto fede in stesso, ha amato la sua maglia e ha banalmente fatto il massimo ogni volta che gli hanno chiesto di onorala. La gente (non solo juventina) lo ama per questo. Oggi Alessandro Del Piero è un uomo solido, realizzato. Pensa al Mondiale che gli consentirebbe di coronare una carriera già sontuosa, parla del figlio che un domani arriverà, lascia intravedere il bivio che lo aspetta: legarsi in eterno alla Juve o evitare che le ultimi immagini del suo film spettacolare siano quelle di un panchinaro? Del Piero vuole giocare ancora a lungo. Consegnarsi in esclusiva al popolo della Signora o soddisfare la curiosità di un’esperienza all’estero? Ale ammira l’Inghilterra, "dove - dice - il calcio ha un sapore più buono". Ma apprezza anche la Spagna. Si vedrà. Il bivio è a giugno. Fino a fine stagione Del Piero è tutto juventino anima e corpo e la aiuterà a vincere tutto. E’ la leggenda che è appena andata oltre la leggenda Giampiero Boniperti.
13/01/2006 12:52
 
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Intervista a Del Piero
Del Piero, da dove comincia il suo Boniperti?
"La mattina di un Udinese-Juve. Io giocavo nel Padova. Boniperti mi convocò nell’albergo della Juve per conoscermi. Mi disse: "Tagliati i capelli". Il suo marchio di fabbrica".
- L’ha sentito in queste ore?
"Prima di Natale. Per gli auguri. Dopo Fiorentina-Juve mi ha chiamato suo figlio per farmi i complimenti".
- 19 settembre 1993: Reggiana-Juve 0-4. Il primo dei 185.
"Anche quello di sinistro, come il primo alla Fiorentina che mi ha dato il record. La settimana precedente avevo esordito a Foggia, ma il primo gol in A su passaggio dell’amico Di Livio, nel mio stadio, un minuto dopo l’ingresso dalla panchina è stata un’altra emozione. Mi passò davanti agli occhi tutta la mia vita. Era l’anniversario del matrimonio dei miei, per questo ricordo la data. Di solito le dimentico".
- Ai gol si vuole bene come ai figli?
"Sì, a tutti. Anche perché senza i meno importanti non sarei arrivato a 185. Poi, ovvio, ci sono quelli che ricordi di più".
- Nè gol mondiale di Tokio, nè perle di tacco. Le ricordiamo il numero 94. Bari-Juve 0-1, 18 febbraio 2001.
"Ha ragione. E’ stato uno dei gol che ho vissuto più intensamente. Era appena morto mio padre, venivo da un periodo difficile. Segnai nel finale. Urlai di gioia, dolore, urlai per liberarmi. Tecnicamente, poi, fu anche bel gol".
- Martedì, dopo il primo gol, ha sollevato le braccia e gli occhi al cielo. Cercava suo padre Gino?
"Un gesto istintivo, ma era rivolto anche a lui. E a quell’ambiente che sta sopra di noi e che mi ha dato tanto".
- Nessun dito puntato alla panchina. Il solito sorriso sereno di tutta una carriera. Quanto è stato difficile conservarlo nei momenti più duri?
"Un giorno è più difficile, un giorno meno. Anche a me viene voglia di mandare a quel paese qualcuno. Non sono un santo. Ma ho sempre cercato di riflettere e di proteggere il mio ambiente di lavoro. Me lo sono imposto: non dare appigli a polemiche che possano fare male alla squadra. Poi all’interno magari si litiga, non ci si parla, si discute, ci si parla ancora".
- Moggi ha detto: "Del Piero gioca e segna. Lo gestiamo nel modo migliore". E’ il modo migliore anche per lei?
"La situazione sta andando bene a tutti. La Juventus vince, io segno e gioco bene. Non smentisco Moggi, ma pur essendo contento delle mie scelte, spero di giocare di più. I miei obiettivi sono più grandi".
- Quest’estate al ritiro di Salice lei disse: "La stagione scorsa ho accettato tutto. Quest’anno sarò diverso". Lo è?
"Sotto molti punti di vista, sì. Sono migliorate molte cose attorno a me".
- Un esempio.
"Non entro nei particolari".
- A Salice disse anche: "Ho imparato a conoscere meglio Capello. La tournée in Giappone ha migliorato rapporto". Ha registrato passi indietro?
"No. Confermo: il rapporto è migliorato perché ci conosciamo di più. Vale anche per i miei compagni. Non vuole dire condividere tutto. Ma ora sappiamo come comunicare e andiamo d’accordo".
- A Salice confessò pure: "Mi resta la curiosità di saper come mi sarei trovato all’estero". Le è passata?
"No. La curiosità resta. In Inghilterra c’è il sapore del calcio più buono. La Spagna è affascinante per i campioni e per la tecnica. A giugno presi una decisione. E io quando prendo un decisione non la metto più in discussione".
- Capello ha spiegato: "Ho inserito Del Piero a Palermo perché so che può fare cose decisive". Perché allora non inserirlo prima?
"Non giudico le scelte. Resto sereno per dare il massimo".
- Boban, sulla Gazzetta, ha accusato Capello di mancanza di rispetto. Ma poi ha aggiunto: "Anche Del Piero è grande, abbia rispetto del suo passato e di chi lo ama". In altre parole: deve giocare, o alla Juve o altrove.
"Ho letto. Mi è piaciuto ciò che ha scritto Boban. E’ un concetto intenso e confesso di averlo considerato quando ho fatto le mie scelte. Non è facile per me pensare a un futuro lontano da Torino perché mi sento partecipe in tutto e per tutto di ciò che è la Juve. Sono nato juventino. Comunque non è il momento di parlarne. Fino a giugno resto alla Juve. Poi considereremo la situazione".
- Giocherebbe in un altra squadra italiana?
"Mai".
- C’è il Barcellona di Ronaldinho e Messi, il Real di Ronaldo e Zidane e la Juve della Triade e di Capello. Non siete gelosi voi giocatori?
"L’organizzazione societaria è un punto di forza della Juve. Le vittorie però si ottengono in campo".
- Hanno quasi più mercato di voi: la Triade di qua, Capello di là...
"In spogliatoio nessuno ha la sensazione che stiano per cambiare le cose. Pensiamo a vincere a lungo. Insieme".
- Fa così paura un futuro senza Triade? Si sentirebbe meno protetto?
"Mi sentirei diverso, perché, a parte il primo anno, ho sempre lavorato con loro. C’è il vantaggio di un grande affiatamento. In caso di cambio ci sarebbe la carica di nuovi stimoli".
- Cassano, Totti. Ci vuole coraggio a partire o restare?
"Quella di Totti è la scelta di un grande campione che ricambia l’affetto dei suoi tifosi. Il Real Madrid per Cassano è una grande occasione. Non direi che si rimette in gioco o che serve coraggio, visti l’età e i problemi che aveva a Roma. Io semmai mi rimetterei in gioco se andassi via dalla Juve. E si rimette in gioco Vieri con coraggio perché si considerano poco gli italiani all’estero. Un errore. Gente come Vialli e Zola hanno lasciato un segno importante".
- Cassano più forte di Totti, dice Zidane.
"Sono giudizi che si danno a fine carriera. Totti ha fatto talmente tanto più di Cassano. Ma Antonio è giovane".
- Cassano, Vieri, Del Piero: vi ritroverete al Mondiale?
"Credo di sì. E’ l’ultima cosa che mi manca: un successo con la Nazionale".
- Pesano ancora i gol sbagliati nella finale di Euro 2000?
"Pesa di più il rimpianto per l’infortunio che poi mi frenò nel Mondiale ’98, dopo una grande stagione. In Olanda feci quel che potevo. E sui miei gol sbagliati si campò a lungo per farmi colpevole unico. Non è stato bello".
- Brasile favorito?
"Diciamo che è più facile che vinca il Brasile che altre squadre".
- Ronaldinho sorriderebbe così in Italia?
"Molto meno".
- E’ il giocatore con cui le piacerebbe di più giocare?
"Lui e Ronaldo, che ha avuto una storia quasi parallela alla mia: il Mondiale ’98 finito male per entrambi, la corsa scudetto Inter-Juve...".
- Come vede Buffon?
"Più sereno di un mese fa. D’ora in poi può allenarsi e, secondo le scelte di Capello, giocare".
- Giusto chiedere a Buffon di rimeritarsi la porta?
"La Juve ha una grande tradizione di portieri. Oggi ne ha due: Abbiati e Buffon. Ma l’infortunio non cancella ciò che è stato Gigi. Basta che stia bene e il resto viene da sé".
- Anche il sorriso?
"Ha preso male certe giudizi sulla sua privata. Stare con una donna di spettacolo ti mette nell’occhio del ciclone".
- Lei è sempre riuscito a schermare i fatti suoi: dal matrimonio in giù.
"Ma d’estate qualche problema d’esposizione sulle riviste ce l’abbiamo anch’io e Sonia...".
- Cos’è oggi il pensiero di un figlio?
"Un bel pensiero. Molti miei compagni hanno figli e ci penso. Ma sono molto geloso delle mie cose intime e non parlo dei programmi di famiglia".
- Se ripensa ai giorni del processo per doping? C’è chi ha preso i suoi muscoli come capo d’accusa.
"Sì, mi hanno tirato dentro del tutto. ma io so cosa prendo e sono rimasto sereno. Questa è l’Italia e questa è l’esposizione che dà il calcio: c’erano processi più importanti ma si parlava solo del nostro. Ho sempre avuto nella giustizia. E abbiamo avuto giustizia".
- Kakà è il suo erede spirituale?
"Sono d’accordo. Prima di tutto perché è bravissimo. Non bravo: bravissimo. Si lamenta poco, si dà da fare e cerca sempre di sorridere".
- Un giovane che le piace?
"Pazzini, bravissimo".
- Perché non mette i 185 gol in cassetta e li fa vedere a Ibrahimovic? Così impara a segnare...
"Lo sa come si fa. E presto ne farà di più. Ma l’importante è che continui a giocare bene".
- Mancini si sbagliava: la Juve non molla. Infastidito per le gufate?
"Nessun fastidio. Noi pensiamo solo ad allungare perché in questo momento stiamo benissimo e vogliamo tutto".
- Galliani dice che il Milan corre per il secondo posto.
"Bluffa. Ci crede eccome".
- Con Amoroso e un punto in più il nemico numero uno è il Milan?
"Milan più squadra, Inter con più solisti anche se con Mancini è cresciuta molto nel gioco. Due rivali in corsa".
- Ha visto le foto di Lapo che giocava a calcio a Miami?
"Mi ha telefonato. Ha visto Fiorentina-Juve in tv e mi ha fatto i complimenti. L’ho sentito bene. Sono contento. Mi ha dato appuntamento in Italia".
- Cosa le avrebbe detto l’Avvocato dopo 185 gol?
"Qualcosa di geniale, che avrebbe messo d’accordo tutti. Uno dei gol più belli lo segnai dopo la sua morte".
- Le ha lasciato un soprannome.
"Chiamarmi Pinturicchio ere un gesto affettuoso, un onore e uno sprone. Voleva dire: ti ho chiamato come un grande pittore che non è ancora conosciuto per i suoi capolavori. Ora impegnati per diventare grande come Raffaello: cioè Baggio".
- Baggio è sparito. Lo imiterà?
"Baggio è stato un punto di riferimento. Studiavo le sue punizioni, la sua scelta coraggiosa di Bologna e Brescia mi ha fatto riflettere spesso, ammiro la coerenza del suo silenzio. Dovessi smettere oggi, scapperei come lui".
- Invece?
"Invece giocherò a lungo, anche se nessuno ci crede. Molto a lungo. So già l’anno dell’addio. Ma devono verificarsi due avvenimenti particolari. Non mi chieda quali".
- Capello disse: "Un giorno Del Piero mi ringrazierà". E’ l’ora?
"Ho già fatto scoppiare un putiferio a fine campionato scorso. Finiamo qui".
16/01/2006 11:14
 
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16/01/2006 15:08
 
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Un grande.. complimenti Alex [SM=x432718]



C'è SOLO L'A.S. ROMA
Al MIO SEGNALE SCATENATE L'INFERNO...

12/02/2006 00:50
 
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Del Piero tedoforo: "Che emozione ragazzi!"
"Non avevo idea di cosa significasse veramente portare la fiaccola olimpica. Non potevo immaginare la sensazione incredibile di passare attraverso due ali di folla che ti incita, entusiasta...che esperienza ragazzi!". Il capitano della Juventus, Alessandro Del Piero, commenta entusiasta la sua esperienza da tedoforo in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. "Tutta la mia storia di calciatore non mi aveva preparato a questo - afferma Del Piero sul suo sito internet -. Ho ricevuto la fiamma olimpica da Piero Chiambretti e l'ho passata a Luciana Littizzetto, entrambi emozionati come me...mi sono reso conto di essere parte di un evento davvero grande, Torino è trasformata e lo spirito olimpico, nel giorno dell'inaugurazione dei giochi, si respira nell'aria".
21/02/2006 05:52
 
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Del Piero, un augurio per Totti

Il capitano si immerge in clima Champions ("Come tutte formazioni tedesche il Werder è squadra arcigna"), ma pensa al collega infortunato: "Spero torni presto in campo"
Del Piero durante il match col Messina. ApTORINO, 20 febbraio 2006 - La Juve è pronta per la Champions e Alessandro Del Piero lancia la sfida al Werder Brema. Il capitano bianconero dimentica in fretta il pareggio di Messina e si concentra sulla doppia sfida contro i tedeschi: in palio ci sono i quarti di finale.
"Archiviata la ventiseiesima di campionato con il pareggio esterno di Messina - si legge sulle pagine del sito di Del Piero - è il momento di rituffarci nella Champions League con la trasferta di Brema, dove mercoledì sera affronteremo il Werder. Inutile nascondere l'importanza di questo turno e di questa partita, ci troveremo di fronte una squadra arcigna, come tutte le formazioni tedesche, forte fisicamente e con grandi qualità soprattutto in attacco. D'altra parte si sa, agli ottavi le pretendenti sono tutte forti...".
Poi Del Piero fa gli auguri a Francesco Totti che sta lottando per riuscire a tornare in campo in tempo per i Mondiali in Germania: "Nel frattempo, e in attesa di parlargli personalmente, faccio un grande in bocca al lupo a Francesco: ho visto le impressionanti immagini dell'infortunio e sono molto dispiaciuto per lui, spero che riesca a tornare prestissimo in campo".
10/05/2006 14:38
 
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Del Piero, cicogna dopo i Mondiali

La moglie Sonia vuole presto un bebè
Qualcuno sugli spalti della Juventus sussurra che Lady Del Piero sia incinta a quasi un anno dalle nozze. Ma Sonia Amoruso, 29 anni, la bella torinese che il bianconero ha sposato lo scorso giugno a Mongreno, Torino, confessa che la cicogna verrà prenotata solo tra qualche mese. "Adesso c'è il campionato, poi i Mondiali" dice a Oggi. "Appena avremo un po' di tempo per riposarci e pensare a noi, vedremo".

Timida e poco amante della notorietà, la signora del Piero mostra qualche scorcio di vita familiare con il campione, alla vigilia dei Mondiali. E dipinge Pinturicchio come un artista della vita domestica così come del pallone. "E' quasi imbarazzante dirlo, ma Alex è praticamente perfetto" spiega. "Sa cucinare, non è particolarmente disordinato, e se c'è da fare qualcosa non si tira indietro". Insomma, un uomo tuttofare che, dote rara, sa anche trovare il regalo giusto per la giusta occasione. Sonia certo non è una donna che ostenta, ma nei sette anni di fidanzamento e in questo primo di matrimonio, ha ricevuto più di qualche pensiero.


Un diamante grande come una caramerlla da mettere al dito, una Ferrari rossa fiammante trovata parcheggiata sotto casa, e poi vestiti, borse e tutti i capricci che una giovane sposa può formulare. Compreso un micio, specie invisa a Pinturicchio che, per amore della moglie che tanto lo desiderava, ha accettato il felino salvo poi affezionarvisi al punto da volerne altri tre.

L'unico regalo che ancora Alex deve fare alla moglie è un bambino, ma per quello bisognerà attendere dopo i Mondiali di Germania. "Non abbiamo idee precise in proposito" spiega del Piero a Oggi, "è un sogno anche per noi, ma si avvererà quando dovrà". Più determinata invece Sonia che, per portare a casa il risultato, ha deciso di darsi subito da fare. Da luglio in poi, ogni momento è quello giusto!


22/05/2006 19:16
 
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Del Piero è l'unico della Juve che la seguirebbe anche in C1.
11/06/2006 03:08
 
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Italia:Del Piero 'Io-Achille,guardo dalla collina'

(Alessandro Del Piero, foto Datasport)
(DS) - Duisburg (GER), 10 giugno - Alex Del Piero ha le idee chiare per le sue battaglie: 'Sono stato sulla collina a valutare, come Achille'. Il celebre eroe greco, secondo la ricostruzione del film Troy, si defilava dalla guerra per valutarla al meglio e anche il capitano della Juventus, e stella della Nazionale, ribadisce: 'Ho voluto concentrarmi al meglio un po' come faceva lui. Perche' per entrambi l'importante e' il come si fanno le guerre e non quante sono. Per me la cosa migliore e' sapere quello che posso fare e poi farlo sapere agli altri. I piani d'attacco, poi, non si rivelano'. In realta', nel'Iliade, Achille abbandona la battaglia e si ritira nella sua tenda furioso con i greci, che avevano accettato di consegnare la schiava Briseide ad Agamennone.

Del Piero si prepara, comunque, anche a ritagliarsi spazio con la Nazionale, in vista dell'esordio mondiale di lunedi' contro il Ghana, assicurando di sentirsi al cento per cento.
11/06/2006 03:15
 
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Italia: Del Piero 'Totti al 70%? Io sono al 100%'

(Totti e Del Piero, nemici-amici)

La tattica di Alex 'Achille' Del Piero e' chiara: 'Totti dice che e' al 70%? Io sono al 100%, decida Lippi'. Dopo essersi paragonato all'eroe greco per segnalare quanto sia meditata la sua dichiarazione, l'attaccante della Juventus e della Nazionale si rilancia in chiave Ghana. Lunedi', infatti, l'Italia debuttera' nel Mondiale contro gli africani e l'attaccante della Roma non e' sicuramente al top. Quella di Del Piero, pero', non e' una polemica, ma solo una precisazione anche sui suoi desideri, e forse anche diritti: 'Io sono anche piu' che al cento per cento, ma non c'e' nessuna disputa fra me e Francesco. Solo che lui e' reduce da un infortunio e io no. Comunque siamo al servizio del commissario tecnico ed e' lui che decide'.

A 32 anni Del Piero potrebbe essere all'ultimo grande appuntamento con la Nazionale. Ma lo juventino si schermisce: 'Intanto ne ho 31 e mezzo, poi puo' darsi che sia cosi'. Intanto, non si dica che il Mondiale e' una mia svolta perche' ne ho fatte tante nella mia carriera. Semmai e' e deve essere un punto di congiunzione fra quello che ero, che sognavo di essere e quello che sono'.

Intanto, arriva il Ghana. Del Piero, sereno, ribadisce la sua piena fiducia in Lippi che 'negli ultimi due anni ha fatto un ottimo lavoro. Adesso c'e' la prima partita, che sicuramente e' la piu' difficile. Non conta segnare tanto, l'importante e' farne comunque uno in piu' dell'avversario'. Che e' una formazione non particolarmente famosa: 'Ma che ha giocatori a me noti come Appiah, con cui ho giocato, e altri che comunque sono altrettanto famosi perche' militano in Inghilterra, Francia o anche Italia. Noi comunque vogliamo vincere, anche contro una squadra completa, e quindi andare in campo non per fare bella figura ma per vincere il match'.
13/06/2006 09:39
 
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Del Piero chiuda il becco


No, non il suo uccellino, Del Piero chiuda il becco e passi ai fatti concreti, ossia giocare bene in nazionale

No, non il suo uccellino, Del Piero chiuda il becco!

Ieri, sabato 10 giugno, due giorni prima dell'esordio mondiale col Ghana, Del Piero ha rilasciato le solite arroganti dichiarazioni tipiche degli arroganti giocatori della nazionale italiana di calcio di questi ultimi anni. Una nazionale tronfia e vincente a parole (loro), ma poi nei fatti sconfitta sempre prematuramente da squadre a parole (loro) più deboli.

Nel girone mondiale l’Italia si troverà davanti gli Usa, che in Corea arrivarono fino ai quarti (mentre gli italiani si fermarono agli ottavi), e della Repubblica Ceka che agli Europei arrivò alle semifinali (mentre gli azzuri si fermarono subito, nel primo turno).

Due nazionali che nei fatti si sono dimostrate più forti dell’Italia. Ma gli azzurri per bocca del loro altrettanto arrogantissimo capitano Cannavaro dicono, come ogni volta accade alla vigilia delle manifestazioni, di sentirsi da meno solo del Brasile. Attendiamo da 24 anni che a queste parole, arroganti, seguano i fatti!

Tornando all’arrogantissimo Del Piero, ecco le solite dichiarazioni: la zavorra per eccellenza dell’Italia non avrebbe nulla da dimostrare e di sentirsi in forma al 100%. Ha aggiunto inoltre di sentirsi come Achille che prima di una grande battaglia si ritirava sulle colline a meditare. Del Piero si risparmi pure i paragoni ad effetto e di dire di aver nulla da dimostrare. Mister «non ho nulla da dimostrare» è al suo terzo mondiale dopo aver disputato pure tre europei. Difficile trovare un giocatore che a 32 anni sia stato così tanto presente a queste competizioni ma che non abbia mai lasciato traccia in esse. Nelle cinque manifestazioni passate Del Piero si è distinto per un apporto alla nazionale pari a zero, con appena due gol, peraltro del tutto inutili (alla Svezia agli europei 2000 e al Messico ai mondiali 2002).

Ora quando Del Piero dice che non ha nulla da dimostrare siamo perfettamente d’accordo tutti. Infatti in tutte le manifestazioni sopraccitate non ha mai dimostrato nulla, se non farci perdere l’Europeo 2000 con i suoi tiracci addosso a Barthez nella finale! Sapere che è al 100% è solo un’aggravante per lui. Se al 100% della forma il suo contributo in nazionale è stato questo, sarebbe ora che venisse lasciato fuori dalle convocazioni. Forse ora che non c'è più Moggi…

Ormai sta toccando quota ottanta presenze in nazionale, segnando, solo in partite ininfluenti o con avversari del rango di Moldova e Azerbaigian, meno gol di quanti, pesantissimi, ne ha fatti Roberto Baggio in sole 56 presenze. "Mister zavorra" ha concluso dicendo: «che gli dei ci assistano». Impossibile che assistano chi notoriamente li bestemmia. Del Piero chiuda il becco e passi ai fatti! Inizi cioè a giocare bene in nazionale anziché esserne la solita, inutile zavorra!
14/06/2006 10:21
 
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Italia: Del Piero nervoso in partitella

(Alex Del Piero)

Momenti di nervosismo in allenamento per Del Piero, protagonista di un fallo cattivo su un giovane del Duisburg. Il fatto e' avvenuto in mattinata a Duisburg alla ripresa dei lavori dopo la vittoria di Hannover sul Ghana. A meta' della partitella contro la squadra locale un avversario gli porta via il pallone: Del Piero lo rincorre e successivamente lo scalcia nervoso. Lippi gli si avvicina per fargli mantenere la calma ma Del Piero non si rasserena e continua il gioco senza un cenno d'assenso.
19/06/2006 12:53
 
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Italia: Del Piero 'Ci piace essere in tensione'

(Alessandro Del Piero, attaccante azzurro)

Alessandro Del Piero e' ottimista per la qualificazione: 'Ma se non siamo in tensione a noi non piace'. Quasi come un destino ricorrente, l'Italia dopo il pareggio con gli Stati Uniti non puo' permettersi passi falsi giovedi' con la Repubblica Ceca. 'Siamo una squadra forte, abbiamo tutte le possibilita' di qualificarci agli ottavi, non dobbiamo essere timorosi', commenta Del Piero, che spiega la sua partita: 'Lippi mi ha dato liberta’ di muovermi dove mi sentivo, soprattutto sugli esterni ma anche a ridosso delle punte. Alla fine eravamo nove contro nove, con Perrotta infortunato - commenta l'attaccante azzurro a Rai Uno - Sulle fasce abbiamo giocato con Zambrotta a sinistra, creando anche qualche palla interessante. Io non sono andato tanto a giocare sulla destra perche’ li’ si muoveva anche Iaquinta. Io stavo piu’ a sinistra e dietro agli attaccanti'.
21/06/2006 21:51
 
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Italia: Del Piero 'Mentalmente siamo pronti'

(Alessandro Del Piero, attaccante azzurro)

'L'Italia e' pronta per la sfida di giovedi', soprattutto mentalmente'. Lo conferma Alessandro Del Piero. E' in forma l'Azzurro, che mercoledi' si e' concesso ai cronisti dopo l'allenamento sostenuto dalla squadra ad Amburgo, dove domani sera andra' in scena la sfida-clou del gruppo E contro la Repubblica Ceca. 'Sappiamo bene quanto siano importanti gara del genere dal punto di vista della concentrazione, e ci siamo preparati nel modo giusto', ha detto Del Piero, abituato a vigilie del genere: 'Credo di farne ancora un po'', ha concluso Alex.
26/06/2006 16:05
 
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Contro l'Australia, Totti non gioca.

In campo Del Piero.
26/06/2006 18:13
 
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Italia: fuori Totti, dentro Del Piero e Toni

(Alessandro Del Piero)

Marcello Lippi avrebbe comunicato l'undici ai giocatori sul pullman:Alex Del Piero e Luca Toni in campo. La pretattica della vigilia del match con l'Australia sarebbe quindi stata totale. Il commissario tecnico, infatti, intenderebbe confermare l'attaccante della Fiorentina ed escludere il capitano della Roma in favore di Del Piero.

L'annuncio ai giocatori sarebbe stato dato solamente durante il tragitto da Homburg, sede del ritiro prepartita, allo stadio di Kaiserslautern, dove le squadre scenderanno in campo alle 17 per la partita valida per gli ottavi di finale.
L'unico punto fermo dell'attacco dovrebbe quindi essere Alberto Gilardino, riformando cosi' la coppia che ha giocato le qualificazioni quando Totti non era disponibile. Del Piero dovrebbe di conseguenza agire non tanto da trequartista ma partendo largo a sinistra.
27/06/2006 20:22
 
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Italia: Zoom, i numeri di Del Piero

(Alessandro Del Piero)

Ecco i numeri della partita di Alessandro Del Piero, relativi ad Italia-Australia, terminata con il punteggio di 1-0. Il miglior cannoniere di sempre della storia della Juventus, per sfortuna e motivazioni tecniche, non si e' mai rivelato davvero decisivo con la maglia azzurra. La conferma giunge con l’opaca prestazione odierna terminata con la sostituzione di Alex al ’75 in favore di Francesco Totti.

Durante i minuti giocati, Del Piero ha recuperato 7 palloni commettendo un solo fallo e subendone ben 6. Tuttavia 6 passaggi errati, 3 unici cross e la mancanza di tiri significativi in porta denotano una condizione non all’altezza del ‘Pinturicchio’. Per vincere un Mondiale servono giocatori esperti e capaci di mantenere la freddezza nei momenti decisivi. Del Piero puo' fare tutto questo e sicuramente potra' offrire il suo contributo vincente nel proseguo della competizione.
27/06/2006 20:41
 
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Italia: 'Del Piero 'Avrei segnato anche io'

(Alessandro Del Piero)

Alex Del Piero confessa: 'Se fossi stato in campo il rigore lo avrei tirato e lo avrei segnato'. 'Sono soddisfatto per come e' andata la gara - ha detto Del Piero - Per quello che ho visto in campo il risultato e' sicuramente giusto. Sono contento di aver giocato, ho dato tutto quello che potevo. Siamo riusciti a creare cinque palle gol pulite senza subire pericoli. In dieci la gara e' cambiata, ma abbiamo dimostrato di saper difendere e lottare su ogni palla e portare
30/06/2006 14:44
 
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Italia: Del Piero, Zambrotta e Ferrara da Pessotto

(Alex Del Piero)

Gianluca Zambrotta, Alex Del Piero e Ciro Ferrara hanno lasciato Duisburg per andare all'ospedale di Torino da Pessotto. I tre, dopo aver ricevuto l'ok dal capo delegazione degli azzurri in Germania Giancarlo Abete, sono partiti con un volo privato alla volta dell'ospedale Molinette di Torino, dove si trova l'ex giocatore e attuale dirigente della Juventus, precipitato in mattinata da un abbaino sul tetto della sede della societa' bianconera. Zambrotta, Del Piero e Ferrara faranno ritorno a Duisburg in serata.
30/06/2006 17:01
 
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Italia: Del Piero 'Con l'Australia ho fatto bene'

(Alessandro Del Piero, attaccante azzurro, foto sito personale)

Alessandro Del Piero giovedi' parla chiaro: 'Con l'Australia ho fatto bene quello che era il mio compito'. Affermazioni 'non da Del Piero', ha detto lo stesso attaccante azzurro dal ritiro azzurro di Duisburg. Lasciando da parte la consueta 'aplombe', Del Piero risponde a chi lo critica per un rendimento non proprio altissimo nelle gare sinora disputate dall'Italia: 'In difesa non abbiamo rischiato niente dalla mia parte, e in attacco abbiamo avuto quattro palle gol nitide, di cui due sono partite da me - spiega il giocatore, che poi torna su Pessotto - Se fosse qui, Gianluca tiferebbe per noi. Noi quindi giocheremo per lui'.
04/07/2006 08:26
 
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Italia: Del Piero 'Ma in porta c'e' Buffon...'

(Alessandro Del Piero, attaccante azzurro, foto sito personale)

Alessandro Del Piero non dovrebbe essere tra i titolari della sfida di martedi' contro la Germania. Ma come tutti gli Azzurri, il numero 7 e' carico, e 'pronto a dare il massimo. Spero che la semifinale mondiale, che non ho mai disputato, diventi la partita piu' importante della mia carriera - ha proseguito il capitano juventino, pronto a tutto pur di entrare in campo a Dortmund - Si', farei anche il portiere', ribadisce Del Piero, 'ma in quel ruolo c'e' Buffon, siamo a posto. Un giocatore spera sempre di essere schierato dove rende al meglio'.
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