Michele Santoro

Santoro spara a zero su piccolo schermo
Michele Santoro è tornato per una sera in tv, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Raitre, e per l'occasione non ha avuto parole dolci per la Rai e il piccolo schermo in generale. "Ormai la tv è un esempio riuscito di riciclaggio di rifiuti", ha dichiarato. "Gli stessi personaggi infatti sono prodotti il pomeriggio, poi spostati nell'Isola dei famosi, poi te li ritrovi la domenica pomeriggio: insomma, l'unico caso di riciclaggio di rifiuti riuscito nel nostro paese".

"Tornerei domani in tv, ma la Rai cosa farebbe di me? Mi metterebbe, come ha già fatto, chiuso in una stanzetta con i miei amici Riccardo Iacona e Sandro Ruotolo a non fare niente?", ha aggiunto Santoro rispondendo alla domanda di Fazio su un suo possibile ritorno dopo che il giudice del lavoro gli ha dato ragione nella causa contro la tv di Stato. Il giornalista, che ora è eurodeputato, "ma odio i politici", ha detto di essere stato "condannato a vincere" in giudizio dalla "forza delle ragioni". "Le mie ragioni", ha sottolineato, "sono molto forti e non c'è niente da fare". Sulla sentenza ha detto di essersi emozionato, alla lettura del dispositivo, sopratutto per quanto riguarda la cancellazione "di quei provvedimenti disciplinari presi nei miei confronti e per cui si era detto che ero licenziabile".

Secondo l'eurodeputato "non è un male che in una società ci siano dei conflitti e anche in una azienda è possibile che un vertice si convinca di essere nel giusto. Ma per esempio in Gran Bretagna c'è stato, sulla questioni degli armamenti di Saddam, uno scontro tra un giornalista e il governo Blair: quando il giudice poi ha deciso tutti hanno tenuto conto della sue decisioni. Questo significa che un paese è regolamentato: ci sono i conflitti ma ci sono anche le leggi che li regolano".

A proposito della presenza dei politici in programmi di intrattenimento, Santoro ha detto che "avere una commissione parlamentare è inutile: ti mettono talmente tante regole per potere fare quello che vogliono loro". E questo secondo Santoro deriva da un vizio italiano antico, da quando la politica si è appropriata della tv: "Berlusconi è solo una degenerazione del sistema, anche se ora lui è l'unico padrone". In ogni caso, prima di decidere se tornare, Santoro ha detto di "voler sentire il parere degli elettori" perchè, ha spiegato, "ho avuto davvero tanti voti".

Infine anche un riferimento all'attualità. Il caso di Scampia dimostra che ci sono "due città", ha aggiunto Santoro, "la Napoli dei musei e dei consumi culturali e poi "enormi ghetti dove i cittadini non hanno pari diritti: se ragazzo muore per me non è morto un camorrista ma si tratta di un fallimento perchè vuol dire non abbiamo saputo offrire nulla, che la scuola non gli ha parlato, che il lavoro non gli ha parlato". Secondo Santoro, "quello che succede a Scampia succede anche in tv: "chi ha possibilità economiche scappa da questa tv dove la quota di spazzatura ora è troppo alta, gli altri, i più poveri", ha concluso, "si prendono Costantino".

grande Santoro! spero torni presto in tv, ci sono certi figuri oggi veramente allucinanti

ANKE IO CONCORDO CON LUI

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Scritto da: GayAbruzzo 01/02/2005 15.49
grande Santoro! spero torni presto in tv, ci sono certi figuri oggi veramente allucinanti

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mi associo

Michele Santoro ''tornera' in onda a meta' febbraio, forse anche un po' prima, su Raitre, con tre prime serate-evento, legate tra loro. L'idea e' raccontare uno stesso tema in tre appuntamenti, con una formula nuova''. Lo ha spiegato il direttore di Raitre, Paolo Ruffini, il giorno dopo l'indicazione del Cda Rai in base alla quale il giornalista avra' a disposizione appunto tre prime serate su Raitre a febbraio e poi reportage di seconda serata su Raidue a maggio.
Ancora da definire la collocazione: ''Il programma di Santoro - ha sottolineato Ruffini a margine della presentazione del nuovo ciclo di 'In mezz'ora', il programma di Lucia Annunziata che riparte il 15 gennaio - non andra' in onda il martedi' sera, perche' non sostituira' 'Ballaro'. Potrebbe andare il giovedi', perche' su Raidue non ci sara' il programma di Anna La Rosa per fare spazio alle Olimpiadi invernali''. Altra collocazione
possibile potrebbe essere il mercoledi' o il venerdi': ''Probabilmente - ha detto il direttore - saranno necessari aggiustamenti nel palinsesto, ma sono certo che si trovera' la migliore soluzione per la rete e per la Rai, anche se dovremo fare i salti mortali perche' e' quasi un miracolo costruire un
programma in cosi' breve tempo''.

bene