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Le dichiarazioni di voto dei gay

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2006 23:53
19/01/2006 23:53
 
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Sono i Democratici di Sinistra il partito più votato dai gay e dalle lesbiche italiani, seguiti dalla Rosa nel Pugno. 'Solo' al terzo posto Rifondazione Comunista che stacca anche Forza Italia. Lo rivela il sondaggio realizzato da Gay.it al quale hanno partecipato in pochi giorni circa 10.000 utenti del sito.

Secondo i risultati, alla coalizione di centrosinistra va il 72% dei voti degli omosessuali italiani: il 27% voterebbe Ds, ben il 15% per la Rosa nel Pugno, il 14% per Rifondazione e quasi l'8% per i Verdi. Restano intorno al 3% Margherita e Comunisti Italiani.

Le preferenze dei gay e delle lesbiche di centrodestra si concentrano soprattutto sul partito di Berlusconi, cui va l'11% delle preferenze, e ad Alleanza Nazionale con il 10%.

Tra le motivazioni che orientano il voto la principale è l'atteggiamento del partito rispetto alla tutela delle coppie omosessuali, ritenuta importante dal 62% degli intervistati. Questo spiega anche il sorprendente risultato ottenuto dalla Rosa nel Pugno: la posizione chiara di Radicali e Socialisti a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso e l'appoggio al progetto della coalizione per i Pacs ha evidentemente conquistato molti voti di gay e lesbiche.

Le posizioni dei partiti sulle tematiche omosessuali influenzano le scelte di voto del 63% degli intervistati (sono la motivazione principale del 9%, pesano molto per il 25,5% e abbastanza per il 28%). E alla domanda "Quale schieramento vincerà secondo te le elezioni?" il 57% degli intervistati risponde "il centrosinistra", mentre il 22% crede in una riconferma dell'attuale coalizione.

In definitiva si può dire che la comunità omosessuale italiana, evidentemente stanca delle ipocrisie del palazzo, premia le posizioni più coraggiose, lanciando ai partiti un messaggio chiaro per una politica realmente progressista e attenta ai diritti civili. In ballo c'è il milione e mezzo di loro voti (tanti sono all'incirca gli omosessuali votanti), che in molte regioni potranno essere determinanti per la conquista della maggioranza in parlamento.

I RISULTATI DEL SONDAGGIO


1.Se si votasse oggi, quale partito sceglieresti?
Alleanza Nazionale 8,8%
Comunisti Italiani 2,5%
Democratici di Sinistra 23,0%
Forza Italia 9,8%
Lega Nord 1,7%
Lista Di Pietro 0,9%
Margherita 3,1%
Udc 1,0%
Udeur 0,2%
Rifondazione Comunista 12,6%
Rosa nel Pugno (SDI/Radicali) 12,7%
Verdi 6,6%
Altro 1,7%
Non so 6,4%
Non voterei 7,0%

2.Quali sono per te le priorità da un punto di vista gay?
Riconoscimento coppie stesso sesso 62,4%
Lotta contro le discriminazioni 52,8%
Campagne informative contro l'omofobia 31,9%
Lotta contro l'AIDS 42,9%
Sostegno alle iniziative del movimento gay 11,6%
Nuova legge per l'adeguamento anagrafico per le persone transessuali 14,1%
Nessuna priorità 5,0%

3.Quanto conta la posizione del partito scelto sulle tematiche omosessuali nel tuo voto?
Sono la motivazione principale 9,2%
Molto 25,5%
Abbastanza 28,3%
Poco 18,6%
Per nulla 11,3%
Non so 4,2%

4.Quale schieramento vincerà secondo te le elezioni?
Centrosinistra 56,6%
Centrodestra 22,0%
Non so 18,6%

5.Cosa condiziona principalmente la tua scelta nel voto?
Il candidato che mi piace 9,6%
Il partito cui mi sento vicino per ideologia 42,1%
La difesa delle tematiche che mi stanno a cuore 39,2%
Altro/non so 6,7%



28/02/2006 14:49
 
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Nel centrodestra preferito Forza Italia
E' la Rosa nel Pugno, col 23% il partito preferito da gay e lesbiche. E' questa la novita' della rilevazione delle preferenze di gay e lesbiche, condotta sul sito internet Gay.it, famoso media comunità "glbt" e alla quale hanno partecipato in pochi giorni circa 12.000 utenti del sito. Nel centrodestra il partito di riferimento resta Forza Italia col 13%. Secondo i risultati, al centrosinistra andrebbe il 72% dei voti degli omosessuali italiani.

La Rosa nel Pugno avrebbe aumentato di ben 8 punti percentuale le preferenze tra gay e lesbiche, arrivando al 23%, a scapito dei DS (da 27% a 21%), di Rifondazione Comunista (dal 14% al 13%) e dei Verdi (dall'8% al 6%). Restano intorno al 3% Margherita e Comunisti Italiani.

Le preferenze dei gay e delle lesbiche di centrodestra si concentrano soprattutto sul partito di Berlusconi, cui va il 13% delle preferenze contro l'11% di un mese fa, e ad Alleanza Nazionale che mantiene il 10%. "Il sorprendente risultato ottenuto dalla Rosa nel Pugno - spiega Giulio Maria Corbelli, direttore dei contenuti di Gay.it - fa seguito alle polemiche sulla mancata inclusione del PACS nel programma dell'Unione. La posizione chiara di Radicali e Socialisti a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso ha evidentemente conquistato molti voti di gay e lesbiche, delusi dal compromesso raggiunto ed accettato soprattutto dai Democratici di Sinistra".

Cio' nonostante, la quota dei gay "arrabbiati" per il programma dell'Unione, che ritengono il compromesso vergognoso o insoddisfacente, si ferma al 26%. Il 13% degli intervistati pensano che sia "poco coraggioso" e si impegnano a sostenere i partiti piu' laici, mentre lo ritengono accettabile il 28%: in particolare il 20% pensa che sia un "primo passo" accettabile. "In ballo c'e' il milione e mezzo di loro voti, che, in molte regioni, potranno essere determinanti, per la conquista della maggioranza in parlamento".
28/02/2006 15:12
 
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Gli omosessuali sono Pacsi per la Rosa nel Pugno


La rilevazione sull'intenzione di voto di gay.it fa riflettere, e discutere per motivi diversi, sia negli ambienti omo che socialisti. di T.Palese

Mai come nel periodo elettorale, cioè in questi giorni, tutti sono in fibrillazione. C'è chi cerca un partito che lo ospiti nelle liste per farsi eleggere; c'è chi vuole a tutti i costi il pacchetto preconfezionato dei voti gay che si sposta, un giorno sì e l'altro no, da un partito all'altro; c'è chi si affida a sondaggi "fai da te" per millantare consensi, e spaventare l'avversario; c'è chi deve trovare, a tutti i costi, un posto dove far passare le proprie richieste, altrimenti inascoltate, fino alle prossime elezioni. E' il caso della Rosa nel Pugno dove, pare, stiamo trovando casa le varie comunità omosessuali fortemente deluse dal "pacchetto" offerto dall'Unione nelle 280 pagine del programma-romanzo-anestesia. Sempre dal sondaggio condotto da gay.it su un campione di 12mila utenti (i dati dei visitatori già fanno preoccupare) apprendiamo che è diventata la "Rosa nel pugno" il partito preferito nelle intenzioni di voto di gay e lesbiche.



Secondo i risultati, la coalizione di centrosinistra manterrebbe il 72% dei voti degli omosessuali italiani, ma a differenza di gennaio, la Rosa nel pugno avrebbe aumentato di ben 8 punti percentuali le preferenze tra gay e lesbiche, arrivando al 23%, a scapito dei DS (da 27% a 21%), di Rifondazione Comunista (dal 14% al 13%) e dei Verdi (dall'8% al 6%). Restano intorno al 3% Margherita e Comunisti Italiani. Le preferenze dei gay e delle lesbiche di centrodestra si concentrano soprattutto sul partito di Berlusconi, cui va il 13% delle preferenze contro l'11% di un mese fa, e ad Alleanza Nazionale che mantiene il 10% .
"Il sorprendente risultato ottenuto dalla Rosa nel pugno - ha detto Giulio Maria Corbelli, direttore dei contenuti di Gay.it - fa seguito alle polemiche sulla mancata inclusione del Pacs nel programma dell' Unione. La posizione chiara di Radicali e Socialisti (Sdi ndr) a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso ha evidentemente conquistato molti voti di gay e lesbiche, delusi dal compromesso raggiunto ed accettato soprattutto dai Democratici di Sinistra". Ciò nonostante, secondo Corbelli, la quota dei gay "arrabbiati" per il programma dell' Unione, che ritengono il compromesso "vergognoso o insoddisfacente", si ferma al 26%. Il 13% degli intervistati pensano che sia "poco coraggioso" e si impegnano a sostenere i partiti più laici, mentre lo ritengono accettabile il 28%. In particolare il 20% pensa che sia un "primo passo accettabile" (fonte Ansa).
Immediata la risposta del senatore Roberto Biscardini, primo firmatario di un disegno di legge sulle coppie di fatto-pacs, evidentemente ancora non soddisfatto del sondaggio e, in particolare, del fatto che sono ancora troppi gli omosessuali che votano per la Cdl: "E' più che positiva la preferenza dell'universo omosessuale per la Rosa nel Pugno, ma rimane sconcertante che il 28% sarebbe disposto a votare la Casa delle Libertà, che al primo punto del suo programma indica come unica famiglia riconosciuta, solo quella "naturale, fondata sul matrimonio".
E sui Pacs fa di tutta l'erba un fascio: "Per la sedicente CdL, la partita del riconoscimento delle unioni di fatto, sia etero che omosessuale, sarebbe così definitivamente chiusa, ma anche i single o le famiglie monoparentali dei divorziati con figli a carico, non sono riconosciute famiglie".
Imma Battaglia dichiara che non voterà più per Rifondazione perché per difendere gli omosessuali è meglio la Rosa nel Pugno, e anche per le adozioni e per i figli in provetta. Invece la candidatura di Vladimir Luxuria, nelle liste di Rifondazione, è ritenuta una buffonata.
Boselli, invece, teme che si stabilisca un asse tra Rutelli e la destra per non far passare i diritti civili rivendicati dalla Rosa nel Pugno, e in un'intervista al "Mattino" dichiara: " temo che una parte del centrosinistra, la Margherita di Paola Binetti e Francesco Rutelli per interderci, possa fare maggioranze con la destra. Vanificando e mettendo in discussione quel che il successo del centrosinistra dovrebbe significare e realizzare sul punto fondamentale delle libertà civili e della laicità". Sbocceranno nuove polemiche?
Continua la strana alleanza tra radicali e socialisti. E a pensare che il progetto iniziale era quello di ricondurre tutti i socialisti sotto lo stesso tetto. Ora, invece, si sta delineando un partito a maggioranza di omosessuali. In ballo c'è il milione e mezzo dei loro voti che, in molte regioni, soprattutto in Lombardia, potranno determinare la conquista della maggioranza in Parlamento.
Avanti, c'è posto per tutti! E' partita la raccolta differenziata.
01/03/2006 17:01
 
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Quello che segue è il testo integrale del fax inviato questa mattina da Aldo Busi a Daniele Capezzone, e, per conoscenza, ad Emma Bonino:

1° marzo 2006 Montichiari
Busi per Capezzone, e p.c. Bonino, c/o Radicali, Roma, s.v.p.; rif: fax
che si può rendere pubblico

Voterò e farò proselitismo per la 'Rosa nel pugno': visto che ero quasi deciso per l'astensione totale, te lo comunico più per il mio piacere cheper il tuo. Che me ne faccio di una sinistra clericale? che c'entrano Rutelli (controfigura trasteverina di Casini) e Mastella con qualsivogliaconcetto di sinistra? che cosa investono in speranza di uno stato finalmente laico i grossi cresimati e folgorati dalla ricerca di Dio tramite cabina elettorale Bertinotti, Fassino, Prodi?

E D'Alema, in fatto di credibilità, è fuori tempo massimo, né più né meno di Luxuria, non perché sia una maschera, ma perché la faccia di un politico è già di per sé una maschera, cioè il suo vero volto, e di uno con ben due maschere, e una dietrologia di troppo cui costringermi, non ne ho proprio bisogno.

La mentalità della sinistra che vuole farci credere di aspirare al governo resta quella dell'aclista perpetuo, della bizantina laicità di maniera di tali Amati (forse solo dai loro cari, se gliene restano) e delle forforose gazzette che pubblicano i loro articoli di contorsionistica automacerazione pietistica il cui sunto è: "chiedo perdono a Dio se sono o se risultassi laico un po' più del convenuto".

E questi sinistrati bigottoni tutti a dire che mica intendono fare come Zapatero per Pacs e aborto e fecondazione assistita e scuola pubblica, che faranno, sì, qualcosina in questa direzione ma "senza esagerare", "un poco per volta", che, e dài, non sono mica come Zapatero, loro: ma lo sappiamo che non arrivate neanche alle caviglie di Zapatero, che bisogno c'è di sottolinearlo?

Meglio un nemico vero - di nuovo la destra al governo -
che un finto amico, e talmente finto che millanta di voler vincere le elezioni, mentre di fatto sta facendo di tutto per perderle (tutto calcolato, anche le liti tra lor capponi) mantenendo le poltroncine personali.

Inoltre, un'aspirante sinistra che non si perita nemmeno di contattare me - per viltà, paura, invidia e tanta ignoranza - almeno comespin doctor (e Prodi ne avrebbe un bisogno sacrosanto!) che sinistra può mai essere? Una brutta fotocopia della destra. Qui, se non si cambia radicalmente cultura in fatto di diritti civili e di ascolto della società civile, non si cambia neppure andazzo economico - e spirito europeo.

L'obsoleto assestamento culturale prospettato dagli attuali uomini in lizza della sinistra non compensa in alcun modo né il miraggio di un miglioramento economico né lo sforzo di ulteriori sacrifici che ci verranno richiesti in prospettiva (perché tanto si dovrà fare per colmaregli abissi finanziari e legislativi e costituzionali lasciati dal lebbroso governo della maggioranza, si fa per dire, uscente).

In Italia non si combinerà mai niente di niente, né a destra né a sinistra, se non si comincia con l'abolizione del Concordato con la Chiesa e lo smantellamento dei suoi sibaritici, assolutistici privilegi economici e giuridici. E in culo anche agli embrioni, specialmente a quelli che sono arrivati a parecchi chili di troppo e a sessant'anni per niente e hanno trasformato l'Italia nell'Islam d'Europa.

Vive cordialità.
Aldo Busi



03/03/2006 08:54
 
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«Anche la Rosa nel pugno ha firmato il compromesso»
Intervista a Vladimir Luxuria. «Neppure loro hanno rotto con l'Unione. Serve una risposta seria e non sguaiata a una domanda di civiltà»

Politica: Capisce il malcontento e la disillusione dell'universo gay, ma non si «lascia andare ad una rabbia irragionevole». All'indomani dell'incontro tra Fausto Bertinotti e le organizzazioni "glbtg" (gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e queers), Vladimir Luxuria, candidata alla Camera della Sinistra europea-Prc, è più agguerrita che mai: «Astenersi dal voto - commenta per Rosso di sera - o ancor peggio non appoggiare il centrosinistra, significa aver perso oltre ai nervi anche la ragione.

Non dobbiamo dimenticare che l'emergenza è evitare altri 5 anni di governo Berlusconi. Il Cavaliere - spiega, - non è solo il leader di uno schieramento che non accetterebbe nella maniera più assoluta di impegnarsi per la regolarizzazione delle unioni civili, ma è anche il capo di una coalizione che apre le sue porte all'apporto peggiorativo delle forze di estrema destra, rischiando di ledere l'integrità morale e il diritto alla vivibilità delle comunità».

Promette battaglia, ma non digerisce le insinuazioni di chi all'incontro di ieri con il segretario del Prc è «andato solo per disturbare e fare campagna elettorale per la Rosa nel pugno. Quel partito - sottolinea l'animatrice di Muccassassina - che ha firmato quello stesso "compromesso" contestato a Rifondazione. Se le unioni, così formate, non fossero piaciute davvero, e se era prioritario il riconoscimento pubblico rispetto all'assicurazione dei posti in parlamento, per coerenza avrebbero rotto con la coalizione di centrosinistra. Ma questo non è avvenuto» sottolinea Vladimir.

«Adesso mi auguro che, in una maniera più leale, la Rosa nel pugno assieme a Rifondazione e le altre forze di centrosinistra cerchi di dare insieme una risposta seria e non sguaiata a questa domanda di civiltà».

A chi si dice «preoccupato per la prossima legislatura», come Carlo Casini (presidente del "Movimento per la vita"), o a chi parla addirittura «deriva spagnola» come il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, risponde senza mezzi termini: «Forse a qualcuno sfugge che non esiste solo il diritto alla vita "di far nascere fisicamente", ma anche quello di "una vita dignitosa". Il governo in questi 5 anni non ha dato alla vita il diritto al futuro (con il precariato) e ai sentimenti (con le unioni civili), rispondendo unicamente ai dettami teo-con. Questo governo - conclude - è stato miope sulle questioni etiche: da una parte si sbandierano le difese alla famiglia (che non è assolutamente minacciata da nessuno se non dalle politiche economiche), dall'altra ha anteposto il valore economico dei beni nella vita delle persone, grazie ahimè all'ultima legge sul far west».
03/03/2006 09:00
 
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Boselli: «Meno soldi alla Chiesa per darli alle coppie omosessuali»
Il segretario dello Sdi, Enrico Boselli, ha deciso di essere la spina nel fianco dei cattolici alla Rutelli e Mastella. L’ha detto chiaro e tondo: «Toglierei i soldi alla Chiesa e darei i matrimoni anche ai gay». Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Non piacerà più di tanto a Quercia e Margherita. Ma questa Rosa tiene nel pugno - a modo suo - gli equilibri dell’Unione. Ci vorrebbero degli equilibristi di professione. Perché a fare lo slalom tra pacs, matrimoni gay e anticlericalismo non è poi così facile. «Trovo assurdo - ha dichiarato Boselli sui pacs a Il Giornale - che solo in Italia, perché c’è la Cei, non si possano dare questi diritti». E ancora: «Le leggi non devono nascere su una base di ispirazioni religiose, ma su una base di principi condivisi: questo è lo Stato laico». Perché in fondo è proprio lì che il segretario dello Sdi vuole andare a parare: quelle fastidiose «gerarchie vaticane». «Quello che noi non accettiamo - continua boselli - è che la Chiesa cattolica in Italia goda di privilegi fuori dalla realtà: due miliardi di euro ogni anno».
Difficile andare d’accordo (con queste posizioni) con la Margherita, partito che lo stesso Boselli ha definito «arcaico, neointegralista, avamposto del Vaticano nell’Unione». Pressoché impossibile. Ma di questo lo Sdi non se ne interessa affatto. «La Margherita ha fatto cose che non mi sono piaciute - spiega Boselli - ma troveremo grande consenso fra gli italiani sulla fondamentale questione della laicità dello Stato». Sarà vero, ma resta il fatto che con Rutelli e compagni dovrà - prima o poi - fare i conti. Ne è testimonianza che nessuno dei 31 punti programmatici presentati dalla Rosa nel pugno (amnistia, aborto, abolizione del Concordato, 8 per mille) è stato accolto nel programma dell’Unione. Forse una svista. Ma Boselli non demorde: «Ci batteremo perché nel prossimo Parlamento non possa accadere quello che è accaduto sulla legge per la fecondazione assistita». Sembra quasi un avvertimento. «Né vogliamo che la 194 venga abolita: vogliono mandare i militanti del Movimento per la vita dentro i consultori...».
03/03/2006 15:55
 
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Re: Boselli: «Meno soldi alla Chiesa per darli alle coppie omosessuali»
uhm mi sa che quest'anno voto loro [SM=x432728]



03/03/2006 16:54
 
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ci sto pensando pure io
03/03/2006 17:00
 
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Re:

Scritto da: Eloe 03/03/2006 16.54
ci sto pensando pure io


il fatto è che ho sempre votato per rifondazione, solo che ultimamente mi sembra che bertinotti sia sempre fermo su vecchie posizioni (tipo quelle di 10 anni fa), ma i tempi cambiano.
le richieste di boselli e bonino sul laicismo innanzitutto dello stato mi pare che vadano molto nella direzione di zapatero in spagna e per questo mi piacciono..
bah vedrò che fare



04/03/2006 00:14
 
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Re: Re: Boselli: «Meno soldi alla Chiesa per darli alle coppie omosessuali»

Scritto da: GayAbruzzo 03/03/2006 15.55
uhm mi sa che quest'anno voto loro [SM=x432728]



Io voto Ds al senato e Italia dei Valori alla camera
04/03/2006 07:26
 
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Re: Re: Re: Boselli: «Meno soldi alla Chiesa per darli alle coppie omosessuali»

Scritto da: zon@ venerdi 04/03/2006 0.14


Io voto Ds al senato e Italia dei Valori alla camera


no italia dei valori proprio no. ieri ho sentito di pietro a matrix e vedo che giustifica troppo spesso le forse dell'ordine. no no no



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