Francia, patria potestà congiunta nelle coppie gay

La corte di Cassazione francese ha stabilito che tutti e due i partner di una coppia omosessuale possono esercitare la patria potestà su un figlio, piuttosto che il solo genitore naturale.

La sentenza della Cassazione, che decide sull'interpretazione della legge francese ma non svolge processi, potrebbe riaprire il dibattito sul matrimonio omosessuale in Francia e la possibilità di adottare dei bambini da parte di coppie dello stesso sesso, al momento illegali.

"Il codice civile non si oppone a una madre, come unica persona a esercitare la patria potestà, che delega tutti o alcuni diritti alla donna con cui vive in una relazione stabile e continua", ha scritto la corte nel suo verdetto.

La sentenza è valida anche per le coppie omosessuali formate da uomini, nelle quali uno dei partner è il padre biologico del figlio.

La corte ha stabilito il diritto per le coppie dello stesso sesso di esercitare congiuntamente la patria potestà in presenza di alcune condizioni: l'esercizio del diritto deve essere fatto nei migliori interessi del figlio e la presenza di un accordo.

Fino ad ora, i tribunali francesi hanno stabilito che la legge permetteva solo una delega temporale della responsabilità del padre o della madre a una persona al di fuori dei genitori naturali in casi eccezionali.

La sentenza di oggi è arrivata dopo che una coppia di francesi omosessuali legati in un'unione civile -- un diritto stabilito dal governo socialista nel 1999 - si è andata a sposare in Belgio.

"E' una vergogna dovere andare all'estero per sposarsi", ha detto Dominique Adamski, 52 anni, cha ha sposato Francis Sekens, 60 anni, nel piccolo paese belga di Mouscron, attaccato al confine francese.

L'attuale governo conservatore si oppone al matrimonio gay e non permette alle coppie omosessuali di adottare dei figli, ma ha dato alle coppie omosessuali legati da un'unione civile maggiori agevolazioni finanziarie.

Dopo il pacs e, più recentemente, il peer to peer legale (che poco ce ne frega in questa sezione), la Francia fa un'altra bella cosa:

FRANCIA: ANCHE I GAY POSSONO ESSERE GENITORI
(26/02/2006) La Francia riconosce il ruolo di genitore legale al partner di coppia gay.

vive la france! MIGLIORIE AL PACS E MATRIMONIO GAY IN VISTA »

Parigi. I diritti di parentela sono quell’insieme di diritti e doveri che riguardano una persona legalmente responsabile per la crescita e la tutela di un minore. Per la prima volta la Corte di Cassazione di Francia ha stabilito che il partner stabile di una coppia gay registrata davanti alla legge (grazie ai pacs) diventa soggetto legale di diritti e doveri nei confronti dei figli del partner. La sentenza dice "il codice civile non si oppone a che un genitore omosessuale deleghi in tutto o in parte l'autorità parentale alla persona con la quale vive se si tratta di un'unione stabile e se la misura è presa nell'interesse del bambino".
Il caso nasce da una coppia di donne francesi sposatesi in Belgio (dove è legale il matrimonio tra omosessuali). Il co-parenting non è automatico ma richiede una decisione formale tra i partners che dovrà essere comunicata al tribunale. La prossima mossa delle due donne è quella di ottenere il riconoscimento del matrimonio celebrato in Belgio in territorio francese. Le due donne, Christine e Sophie, stanno insieme da 17 anni. La prima delle due, psicologa, si era sottoposta all'inseminazione artificiale, dando vita a Camille che oggi ha 6 anni e Lou che ne ha 3. La sentenza della Corte di Cassazione è valida anche per coppie omosessuali di uomini, nei quali uno dei due partner sia padre bologico del bambino.
Attualmente l'adozione alle coppie gay è riconosciuta in Spagna, Belgio e Gran Bretagna.

From gay.tv

questo post mi sembra simile a uno di zon@ venerdi in GAY (POLIYICA E CHIESA)

cmq fa sempre piacere vedere come vanno avanti gli altri paesi

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Scritto da: iakopo 28/02/2006 3.24
questo post mi sembra simile a uno di zon@ venerdi in GAY (POLIYICA E CHIESA)

cmq fa sempre piacere vedere come vanno avanti gli altri paesi

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infatti lo spostiamo qua.
viva la francia