Ciao a tutti mi volevo solo presentare anche se sono ligure e non abruzzese ma spero di poter inserirmi ugualmente in questa comunità. Mi chiamo Alessandro e vivo a Genova. Sono un ragazzo giovane ma maggiorenne.
Non è facile scrivere queste poche parole; parlare di sè anche se protetti da uno schermo è come tirar fuori qualcosa di segreto e di nascosto, qualcosa che ti brucia dentro da tanto tempo, troppo tempo... anni. Qualcosa che a volte ti uccide lentamente ma non voglio fare del vittimismo inutile: mi voglio solo raccontare. Voi potrete ascoltarmi o non farlo, non è questo che fa la differenza o forse sì, perchè sono piuttosto confuso:
sono Gay.
Sto meglio, sto meglio anche se ho paura, tanta paura e adesso posso credere di sentirmi pronto a dire e a dirvi cosa significhi essere un ragazzo Gay qui in Italia soprattutto dove la cultura cattolica ti colpevolizza fin da quando sei un ragazzino che neanche capisce, che sente solo di essere diverso, che non trova una spiegazione e che non ha però il coraggio di parlare con nessuno chiudendosi in se stesso. Non sono più un ragazzino da diversi anni oramai, ma quel timore è sempre rimasto dentro di me a rendermi schiavo delle mie paure, dei miei taboo, dei miei limiti...
sono un essere umano anch'io anche se molto spesso non mi sento trattato come tale. La mia vita è stata un susseguirsi di tappe un po' come per tutti, ma a differenza dei più ad ogni tappa sentivo un pezzettino di me scivolare via in un pozzo senza fondo. Momento dopo momento il tempo se ne andava via, volava, svaniva e io rimanevo qui a guardare il mondo dalla finestra di casa appannata quando la vita fuori scorreva per tutti, ma non per me: io non ne facevo parte.
Voglio vivere anch'io come tutti gli altri, voglio esprimermi per quello che sono dentro veramente e non per quello che è il mio corpo, per quello che una genetica capricciosa si è divertita nella beffa... eppure non desidererei essere donna, io voglio essere uomo perchè amo gli uomini e non li amo come amici e non li amo come fratelli ma li amo come amanti, ma li amo come compagni.
Ogni parola è uno strappo ma è anche un piccolo passo verso la consapevolezza della mia diversità.
Spero soltanto che a parte i soliti commenti derisori ai quali oramai sono tristemente abituato, vi possa essere qualcuno che desideri aprire un dialogo con me, un dialogo onesto, sincero, perchè ripeto e non mi stancherò mai di ripetere:
un Gay è un essere umano come voi tutti! E' fatto di carne, di sangue, di pulsioni, di sogni, di desideri, di tutta una serie di esperienze che mi hanno portato ad essere quello che sono oggi e di cui sono fiero nonostante il timore del fanciullo sia sempre rimasto in me e probabilmente sempre rimarrà a rammentarmi che forse non c'è spazio, non c'è tempo, non c'è nulla.
Grazie di aver letto questo piccolo sfogo personale ed un bacio a tutti voi da un ragazzo come tanti altri che vuole vivere, amare, sentire... io.
Bja... Alex... io.
Potrei rubarti l'anima con uno sguardo per il solo piacere di rendertela con un bacio...