Il principe gay che viene diseredato.

Il principe indiano Manvendra Singh Gohil è stato diseredato dalla sua famiglia per aver rivelato pubblicamente di essere gay. La voglia di smettere di vivere nella menzogna gli è costata davvero molto. A lui non toccherà neanche il titolo di marajà, ancora in uso nell'India repubblicana. La sorte toccata a Gohil apre uno squarcio su come viene considerata l'omosessualità in India, dove qualsiasi tipo di rapporto sessuale tra persone dello stesso sesso è considerato illegale. «Sapevo che non avrebbero mai accettato chi io sia realmente», ha raccontato all'Indian Express, Gohil. I miei genitori hanno addirittura paura di usare la parola gay».

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Commenti ?

niente di nuovo. la diversità fa paura a tutti i poteri dispotici. l'illusione di essere tutti uguali facilità il lavoro di chi deve controllare le masse: qualsiasi elemento che metta in dubbio il concetto che siamo tutti uguali, mette in dubbio il potere del despota.
Quando gli uomini capiscono che non sono tutti uguali ma nonostante questo hanno gli stessi diritti e lo stesso valore, la massa diventa un popolo composto di cittadini e il despota non ha più motivo d'esistere.

passerà ancora molto tempo prima che questo concetto venga accettato. :(

ma se i gay sono condannati già in paesi "civili" come il nostro, figuriamoci in un contesto così rigidamente chiuso come quello indiano

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Scritto da: GayAbruzzo 10/07/2006 9.39
ma se i gay sono condannati già in paesi "civili" come il nostro, figuriamoci in un contesto così rigidamente chiuso come quello indiano

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purtroppo hai ragione.
pensa che anche le donne sono "diverse"...
purtroppo le gerarchie idiote come queste esistono in alcuni paesi e sono radicate come cancrena

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Scritto da: Messalinaxxx 10/07/2006 11.11


purtroppo hai ragione.
pensa che anche le donne sono "diverse"...
purtroppo le gerarchie idiote come queste esistono in alcuni paesi e sono radicate come cancrena

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resistono da migliaia di anni. ripeto, la repressione dei gay indiani mi stupisce meno di quella dei gay italiani comunque