Malika Soltayeva era una bella ragazza di 23 anni. Fino alla scorsa primavera abitava ad Argun, in Cecenia, assieme al marito e alla figlia di due anni. Lavorava nello spaccio di una caserma dell'esercito russo ed
era incinta. La polizia privata del premier Ramzan Kadyrov, figlio del presidente ceceno assassinato due anni fa e fedelissimo del Cremlino, l'ha prelevata nella casa di una zia nel marzo scorso. Il marito l'aveva cacciata, accusandola di adulterio dopo che per un mese aveva scelto di trascorrere fuori le notti.
Malika è stata rinchiusa in una cella dei reparti speciali filo-russi. Gli uomini di Kadyrov, chiaramente riconoscibili, l'hanno
bastonata, insultata e presa a calci, fino a costringerla a confessare di aver tradito il suo sposo con un soldato russo. Il
video-choc della tortura, realizzato da un soldato con il telefonino, è stato diffuso ieri dal New York Times.
Malika viene mostrata mentre è costretta a spogliarsi e a inginocchiarsi davanti ai suoi aguzzini. Un agente le rasa i bei capelli castani e le taglia le sopracciglia. La peluria restante le viene tinta di verde, colore-simbolo dell'islam e della bandiera della guerriglia cecena. Una croce, sempre verde, le viene dipinta in mezzo alla fronte. I poliziotti parlano in ceceno, pestano e ridono. Le annunciano: "Ora ricevi la punizione di Allah". Uno, in russo, le grida "Puttana". Un altro le intima di inchinarsi, per consentirgli di bastonarla sul sedere "più comodamente". Il volto di Malika appare tumefatto, gli occhi spenti. Il video la riprende più tardi, mentre viene fatta rivestire ed è condotta nel cortile della casa del marito. Qui, con il capo color smeraldo e la croce dell'infamia in fronte, la costringono a ballare la "lezginka" (tradizionale danza caucasica ndr) sotto gli occhi di passanti e vicini di casa. Una pubblica condanna a morte, in Cecenia, dove le donne accusate di adulterio vengono emarginate, uccise dai fratelli o costrette a diventare le kamikaze dei guerriglieri. Le ultime immagini mostrano
Malika presa a calci per strada dai poliziotti, che le colpiscono schiena e ventre con gli scarponi. Da quel momento nessuno ha più visto la ragazza e non si sa se abbia perso il figlio che aspettava.
Questa è la Cecenia normalizzata da Putin. Complimenti, non c'è che dire
Qui di seguito parte del video con le sevizie:
il filmato contiene immagini violente
FILMATO