1. L'oggetto del desiderio
Nel porno gay, il maschio è
BELLO: corpi sinuosi, con pochissimi difetti, con volti puliti, luminosi, onesti.
"Nobile semplicità e serena grandezza" (Winckelmann).
Sono ragazzi della porta accanto.
Nel porno etero, la donna è quanto più possibile una
ZOZZONA: di età indefinita - arriva anche ai 50 anni - si veste da zingara e ha l'espressione vogliosa, le labbra a canotto, le tette sproporzionate, i capezzoli larghi come il parcheggio dell'Auchan, le coscie con la cellulite, i capelli con 5 cm di ricrescita e le occhiaie. Sproporzionata e suina.
Nei film etero non esistono donne normali.
2. La trama
Nel porno gay, Marco e Paolo si incontrano, si piacciono, parlano un po' e si baciano.
Dopo lunghi preliminari, sesso orale, sesso anale e gran finale. Storia romantica e positiva.
Nel porno etero, Alfio vuole scopare la madre Maddalena che lo sta facendo con il padre Vincestore. Zia Maria si sta facendo passare dalla cagnetta Ciappi ma alla fine per qualche inspiegabile attrazione tutta la famiglia scopa sul tavolo della cucina accanto alla parmigiana.
Una storia di abusi sessuali in ambito famigliare, insomma.
3. Il cazzo
Nel porno gay, i piselli sono SANI e felici: rosei, più o meno diritti, grossi o piccoli danno comunque un'idea di SALUTE.
Nel film etero il pisello è un mozzicone mezzo masticato, gonfiato dal Viagra e con le vene varicose. Per soddisfare il lato omosessuale di ogni maschio eterosessuale, si indugia a lungo sul membro maschile.
4. Il preservativo
Nel porno gay si usa spesso. Non sempre, ma frequentemente.
Nel porno etero, il preservativo non esiste e l'Aids e le altre MTS sono malattie sconosciute che vengono solo ai bambini africani.
(Bibliografia: qualche film della Bel Ami e di Corbin Fisher, tutti molto simili a "Greek Holiday". Film etero consultati: "Incesti - Figlio Mio"; "La professoressa di Anatomia"; "Genital Hospital")