Taipei. Lo scorso cinque marzo per la prima volta il governo di Taiwan in una regolamentazione, per proteggere le vittime della violenza coniugale, ha definito la coppia come “due persone che vivono insieme” e non come “un uomo e una donna che vivono insieme”.
Parallelamente alla gioia delle associazioni omosessuali, fiduciose che il provvedimento altro non sia che un primo passo verso il riconoscimento delle unioni gay e lesbiche, il governo ha fatto sapere di essere pronto per studiare leggi a tutela delle persone GLBT.
Malgrado le fonti parlino anche di matrimonio, le associazioni rimangono caute in attesa di fatti concreti.