Oggi dopo settimane di accurate ricerche, hanno finalmente trovato l'artefice dell'ultima lettera minatoria mandata a quel brav'uomo di Bagnasco, contenente ben tre proiettili tre e una frase del tipo "Io ti ucciderò" (molto cinematografico tutto ciò).
Per le minacce a Bagnasco s'è parlato di tutto: dell'odio dei gay verso la Chiesa intransigente e reazionaria, di terrorismo, di pericolo per la democrazia. Gli hanno dato anche la scorta, giusto per scongiurare l'imminente tragedia.
Ma oggi, per fortuna, dopo settimane di indagini, le forze dell'ordine hanno scoperto il mittente della lettera: un pregiudicato di Cuneo di 43 anni. Non è un terrorista, non è un anarchico sovversivo e non è neppure un gay desideroso di colpire il presidente della Cei per le sue uscite poco felici sulle coppie di fatto.
E' solo un povero cretino che cercava di far ricadere la colpa su due albanesi con cui aveva conti in sospeso.
Ora che si fa: si toglie la scorta a Bagnasco o si continua a perdere tempo dietro queste cazzate?