Una delle tante.
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Se vi fa piacere vi racconto una dele tante trombate con un cosidetto etero convinto.
Un paio di anni fà andai a ballare ad Ostia , litorale romano , in un locale estivo non dichiaratamente gay , ma un locale molto misto , andai con un collega di lavoro della mia stessa eta ( 38 anni allora).
Siamo stati prima a cena e giù erano partite un paio di bottiglie di vino poi siamo andati al locale e non nego che abbiamo alzato di nuovo il gomito , durante la serata siamo stati entrambi attratti dalla figa che ci ronzava intorno ( senza modestia siamo belli entrambi)e facevamo pensieri e film menatli su come ci si poteva scopare quella piuttosto che quell'altra , si è parlato di figa tutta la notte e per tutta la notte quasi sempre a cazzo duro a vedere i culi delle mignottelle che ballavano ( io però ogni tanto buttavo l'occhio a qualche bel manzo romano abbronzato e sudato che passava ).
Verso le 5 del mattino siamo ritornati a roma e in macchina sulla via di ritorno ho iniziato a buttare la qualche discorso per vedere se ci scappava qualche cosa , inizia a parlare di figa e sottolinea che a quell'ora, prima di andare a dormire , avrei avuto una gran voglia di una bella sborrata cosa che anche ilo mio amico sottolineò ribadendo che a quell'ora sarebbe ci stata come una ciliegina sulla torta.
Non mi fei scappare l'occasione e proposi di aiutarci a vicenda per venire , ma il mio amico si inrigidì solo all'idea di pensare ad un'altro uomo per scopare e la cosa mi lasciò anche a me senza parole , anzi , mi resi conto di aver fatto una figura di merda verso un collega di lavoro e cosi mi chiusi in me pensando al danno che avevo conbinato.
Dopo qualche km e poche parole il mio amico disse che doveva assolutamente pisciare per quanto aveva bevuto, mise la freccia ed entrò in una stradina laterale , affiancò e spense il motore della macchina , senza dire niente scese e girò dalla mia parte che dava verso lo sterrato e ad un passo dal mio finistrino che avevo aperto si slaccio i pantaloni si calò le mutande e tirò fuori il suo cazzo puntandolo verso di me e iniziò a pisciare nella mia direzione , quasi a voler bagnare la mia mano che stava fuori dal finistrino; il mio uccello stava per scoppiare sentendo il caldo della sua pipi sulla mia mano, saltai dalla macchina e lo9 afferrai per i coglioni trascinandolo nel boschetto subito dopo il ciglio della strada la lui iniziò a toccarmi il culo e con una mano decisa sulla mia testa mi inginocchiò e me lo mise in bocca riempendola tutta , mi tolse il suo bel cazzo dalle mani e mi slacciò i miei pantaloni e tirandomelo fuori iniziò a menarmelo e poi se lo portò nella sua bocca.....impazzivo nel vedere i suoi conati di vomito per la non abitudine di succhiare un'uccello ma la gran voglia di provare l'esperienza , ci sbocchinammo per un pò , dopodichè mi fece inginocchiare davanti a lui e mentre me lo sbatteva sul viso e se lo menava mi sborro un litro di sborra sulla faccia e poi inizio a baciarmi sul volto bagnato del suo seme e masturbarmi per farmi venire .
Vi assicuro che l'esperinza è stata divina...e se ora vi domandate che fine abbia fatto il mio collega vi assicuro che dopo quella esperinza abbiamo trombato per circa 5/6 mesi un paio di volte a settimana nei bagni dell'ufficio o nella mia stanza...ora non è più quà, ma trasferito ad altro comando ma ogni tanto ci sentiamo e se troviamo un'attimo dalle rispettive compagne una trombatina veloce riusciamo a farcella.