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Comune, a scuola di tetela dei gay

Ultimo Aggiornamento: 10/06/2005 16:57
10/06/2005 16:57
 
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Mai più titubanze dell´impiegato di fronte alla carta d´identità da rinnovare. Del tipo: «Ma come? Giovanni di nome e poi c´è Giovanna in foto?». Mai più, sì, perché per i dipendenti comunali arriva il corso sulla tutela dei diritti delle persone omosessuali, lesbiche e transessuali. A salire i cattedra, alcuni rappresentanti dell´Arcigay, del Circolo Mario Mieli e dell´Arcilesbica, più psicoterapeuti e psicologi che cercheranno di smussare i pregiudizi e le chiusure di una parte del personale «aprendo invece la mente e il cuore verso le diversità», per dirla come l´assessore alla Semplificazione e alle pari opportunità, Mariella Gramaglia promotrice dell´iniziativa.

I seminari nascono dalla collaborazione tra l´assessorato e il tavolo di coordinamento permanente sull´identità di genere e l´orientamento sessuale che, già nel novembre 2003, aveva dato vita alla campagna di comunicazione "Le diversità sono normali, i pregiudizi no". «Dopo la campagna c´era bisogno di fare un passo in più - ha spiegato Mariella Gramaglia - ed ecco questo corso dedicato ai dipendenti degli uffici relazioni con il pubblico e agli operatori che già lavorano sul tema dell´inclusione sociale».

Il corso prenderà il via il 15 giugno e verrà suddiviso in 6 sessioni. I temi trattati affronteranno problemi legati alla legislazione e giurisdizione, europea ed italiana, i temi sociali e psicologici, dall´omofobia ai rapporti con la scuola e la famiglia. L´iniziativa è la prima in Italia. «Una tappa importante anche per dare visibilità a quelle minoranze come le lesbiche, spesso isolate», ha detto Paola Abete dell´Arcilesbica.

Felice per la scelta del Comune anche Giorgio Morelli del Gay Proget che si augura corsi del genere anche nelle scuole. Così da aiutare quegli gli adolescenti in crisi la cui omossessualità è latente. «Speriamo - ha concluso l´assessore - che questo sia un progetto pilota da riprodurre a Roma e in altre città italiane». E il caso, scoppiato qualche giorno, fa del ragazzo omosessuale di Catania a cui è stata ritirata la patente perché omosessuale, insegna che la strada da percorrere è ancora molta.


http://www.kataweb.it/articolo/983164
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