In occasione del 28 giugno, Giornata Mondiale dell'Orgoglio Gay, Lesbico, Bisessuale, Trans, il Coordinamento dei Circoli Arcigay dell'Emilia
Romagna lancia una campagna di affissioni contro l'omofobia e chiede al Consiglio Regionale di approvare misure di tutela per i cittadini che ancora oggi si trovano ad essere vittima di vessazioni e/o violenze a causa del proprio orientamento sessuale.
La campagna e' costituita da quattro manifesti, gia' visibili negli spazi di affissione cittadini, nei quali si ritraggono i volti di quattro persone omosessuali con apposto sulla fronte un insulto ("Culattone", "Pervertita",
"Contronatura", "Frocio"); lo slogan -"Omofobia.
L'Insulto piu' grande e' ignorarla" - vuole mettere in evidenza l'assenza di una tutela giuridica specifica nei confronti della discriminazione delle persone omosessuali.
Se il non essere discriminati e' da considerarsi un principio, non un privilegio, chiediamo che il Consiglio Regionale ristabilisca un dialogo proficuo con le associazioni GLBT affinche' anche la nostra Regione si
doti di uno strumento normativo che dia piena efficacia alla lotta contro la discriminazione motivata dall'odio verso gay e lesbiche.
Nel nostro Paese, milioni di persone vivono lo status di cittadini e cittadine di serie B a causa del proprio orientamento sessuale o della propria identita' di genere e la visibilita', la possibilita' di vivere
con dignita' la propria vita, e' ancora un privilegio per poche persone.
Proprio per rivendicare la piena parita' delle persone GLBT, il Coordinamento Arcigay Emilia Romagna - composto dai circoli di Bologna, Ferrara, Modena, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Riccione - ha voluto riprendere con la campagna di manifesti contro l'omofobia, un problema già sollevato nei confronti delle forze politiche nazionali e regionali, un argomento che ci e' caro, ossia una legge contro le discriminazioni basate
sull'orientamento sessuale.
Purtroppo anche nella nostra Regione si registrano difficolta' ad ottenere una normativa che per la Toscana e' una realta' da quasi un anno.
Durante la passata legislatura Arcigay, Arcilesbica e Movimento Identita' Transessuali hanno elaborato assieme al Consiglio Regionale una bozza di Protocollo d'intesa per la lotta alla discriminazione basata sull'orientamento sessuale e l'identita' di genere; per promuovere pari partecipazione alla vita sociale nel territorio della regione per gay,
lesbiche e transessuali.
E' giunto il tempo nella nostra regione come in Toscana, di costruire una legge che tuteli i cittadini da soprusi, discriminazioni e violenze motivate dal loro orientamento sessuale e dalla loro identita' di genere, restituendo cosi' alla nostra Regione il primato nazionale per capacita' di inclusione, tutela e promozione sociale. Questa necessita', sottolineata anche dal neoeletto Consiglio Regionale Paolo Nanni (esponente dell'Italia dei Valori) all'interno del suo primo discorso in Consiglio, vuole essere
meta e traguardo prefissati del confronto gia' avviato con le Istituzioni dai rappresentanti della comunita' GLBT.
Coordinamento dei Circoli Arcigay dell'Emilia Romagna
http://www.gaynews.it/view.php?ID=32955