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Puglia&Liguria: aiuti economici alle coppie omosessuali

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2006 17:44
09/12/2005 16:00
 
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Una nuova legge per le famiglie arriverà in giunta


La Regione Puglia assisterà finanziariamente anche le coppie gay. È pronta e sta per essere portata in giunta la nuova legge sulla famiglia che rivoluziona la precedente impostazione, come scrive il Corriere del Mezzogiorno-Puglia . Recita l'articolo 22 del titolo II della legge: "Si definisce quale nucleo familiare l'insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela e altri vincoli affettivi, aventi una convivenza abituale e continuativa e dimora abituale nello stesso comune. Per convivenza abituale e continuativa si intende la convivenza tra due o più persone non legate da parentela o affinità, che perduri da non meno di due anni". A seconda dei casi, si parlerà di "salario sociale" (situazioni di povertà), "reddito minimo di inserimento" (per chi ha perso il lavoro e ne sta cercando un altro), "assegno di cura" (per chi assiste in casa persone in difficoltà. Si prevedono prestiti d'onore erogati dai Comuni e sconti fiscali a chi contribuisce al finanziamento dei servizi sociali. Un provvedimento destinato a suscitare polemiche. Il presidente della Regione Vendola continua intanto la sua azione politica sorprendendo destra e sinistra. Intervistato da La7 per l' Altra Storia , ha dichiarato: "Nella vicenda polacca il mio punto di riferimento non erano le bandiere rosse ma la Madonna nera di Czestochowa".
09/12/2005 16:03
 
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a parte questo rigurgito religioso... grande nichi!



15/12/2005 10:07
 
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PUGLIA. GLI AIUTI ALLE COPPIE DI FATTO GAY SCATENANO POLEMICHE

Centrodestra all'attacco: "Visione nichilista e relativismo culturale"

Fitto: «La nostra visione è opposta» An: «Filosofia inaccettabile ». L'assessora Gentile: «Ma io raccolgo consensi»

---

BARI — «Visione nichilista e relativismo culturale» .Il centrodestra va all'attacco del disegno di legge sui servizi sociali, predisposto dall'assessora Elena Gentile.

E chiama in causa «i cattolici del centrosinistra: esistono ancora»? Al centro delle polemiche soprattutto le norme che dispongono la parificazione della famiglia di diritto con quella di fatto (compreso le coppie gay) e che allargano le tutele sociali anche agli immigrati.

L'assessora Gentile sta concludendo le consultazioni con le parti sociali (nei prossimi giorni toccherà all'Anci). Subito dopo il testo arriverà in giunta. L'opposizione non perde tempo e spara a zero.

L'ex governatore Raffele Fitto esprime una «netta contrarietà all'impostazione che la giunta vuol dare all'argomento. La nostra visione è diametralmente opposta, ma è giusto che la maggioranza prosegua per la sua strada».

Quasi un invito a rendere più evidente la differenza tra Unione e Cdl. L'attacco più duro arriva dal partito di Fini. I sette consiglieri di An deplorano «la filosofia inaccettabile che da un lato riduce la famiglia ad una mera convivenza tra chicchessia. E dall'altro azzera la cittadinanza pugliese equiparandola in tutto e per tutto a quella degli immigrati».

La conseguenza? «Una proliferazione indiscriminata di elargizioni a pioggia».

Tutto questo travolgendo la precedente legge del centrodestra pugliese «che ha ricevuto il plauso dello stesso pontefice (papa Karol Wojtyla, ndr) al quale Vendola ha contribuito a far intestare l'aeroporto di Bari».

An parla di «ideologia nichilista», di «relativismo culturale» e chiede di sapere «se esistono nel centrosinistra posizioni moderate e culture politiche di ispirazione cristiana».

Il capogruppo forzista Rocco Palese, tiene la stessa linea e si chiede sarcastico «se non sia il caso che Babbo Natale porti una bibbia in regalo ai consiglieri del centrosinistra. Quelli che si dichiarano cattolici non lo possono fare a giorni alterni. La Caritas apprezzerà le norme sugli immigrati? Può essere, ma non si può esibire un'opera buona per compensare altre cattive» . L'assessora Gentile non replica direttamente alle critiche.

Si limita ad osservare che «sto raccogliendo consensi positivi da molte parti, anche da un pezzo significativo della Chiesa cattolica».A cominciare proprio da quelle associazioni che lavorano in favore degli immigrati. «Del resto - spiega - non ci possiamo limitare a dire no ai Cpt. Noi stiamo lavorando ad un modello di integrazione che superi la legge Bossi Fini e diventi un modello per le altre Regioni».

Nel centrosinistra c'è chi sotto voce invita a rinviare il tema a dopo le elezioni politiche. «È perché mai? L'argomento - dice Elena Gentile - mi sembra perfettamente in sintonia con il sentire del centrosinistra. Certo, mi aspetto anche un rigurgito integralista, ma l'architrave della legge è del tutto condivisa» .

Dalla Margherita, il vice coordinatore Fabiano Amati, non boccia la legge («devo ancora studiarla e non voglio parlare per proclami») . «Se tuttavia la questione - dice - è ridotta alle unioni di fatto, mi sembra una discussione intempestiva, perché è un argomento oggetto di norme statali». Insomma, dice il dirigente diessino, il tema è nel programma dell'Unione: inutile lambiccarsi il cervello in Puglia. Via libera alle tutele rivolte alla famiglia di fatto da Antonio Maniglio (Ds) e Mimmo Lomelo (Verdi).

«Si deve approfondire la lettura delle norme - dicono all'unisono - ma il dato di fondo di consentire la tutela delle coppie di fatto va nella giusta direzione » .

15/12/2005 10:07
 
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LA FAMIGLIA La nuova norma in materia di servizi sociali prevede servizi e contributi non solo alle famiglie di diritto, ma anche a quelle di fatto e ai nuclei familiari composti da coppie gay; tutela a favore degli immigrati; previsione di un sistema di sostegno economico alle persone in difficoltà.

IL SOSTEGNO A seconda dei casi, si parlerà di « salario sociale » (situazioni di povertà), «reddito minimo di inserimento» (per chi sta cercando un lavoro), «assegno di cura» (per chi assiste in casa persone in difficoltà). Si prevedono prestiti d'onore erogati dai Comuni e sconti fiscali a chi contribuisce al finanziamento dei servizi sociali.

IL TESTO Si tratta di 68 articoli, elaborati dall'assessorato alla Solidarietà guidato dalla ds Elena Gentile, che ridisegnano il settore.

E che si prefiggono l'obiettivo di superare le due leggi approvate dal centrodestra nella passata legislatura: sugli interventi sociali ( 2003) e sul sostegno alla famiglia ( 2004).
07/02/2006 06:57
 
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In Puglia famiglie e coppie gay uguali per legge
La Margherita in difficoltà punta a un nuovo rinvio. Ma il governatore comunista vuole bruciare i tempi: «Possibili solo correzioni nominalistiche»

«Realizziamo un grande disegno». Nichi Vendola esulta sulla prima pagina di Liberazione, quotidiano di Rifondazione comunista: oggi la giunta regionale pugliese dovrebbe varare il disegno di legge sui servizi sociali, la prima in Italia a equiparare alla famiglia le unioni di fatto, sia etero che omosessuali.
Il disegno di legge (che poi passerà al Consiglio regionale per il dibattito e il voto finale) è stato preparato per mesi e più volte ritoccato, soprattutto su impulso della Margherita, che criticava le prime stesure, giudicate troppo sbilanciate.
Vendola difende la scelta di tutelare anche «coloro che scelgono di convivere al di fuori del matrimonio e quindi costituiscono nuclei di convivenza che magari ha figli e rappresenta da questo punto di vista una questione che non può più essere riconsegnata all'invisibilità».
Si tratta - spiega il governatore - di «una fenomenologia della convivenza che naturalmente non rappresenta ciò che la nostra tradizione giuridica definisce famiglia ma rappresenta un pezzo di realtà che chiede di non subire più di una discriminazione. Non ci siamo rinchiusi in una versione laicista ma ci siamo sforzati di costruire una visione alta».
La riunione di giunta sarà preceduta da una riunione della Margherita e da un vertice di tutti i capigruppo di maggioranza. Il partito di Rutelli potrebbe chiedere un nuovo rinvio. Ma Vendola non sembra disposto a concederne, pur non chiudendo la porta a ulteriori correzioni «nominalistiche».
Il presidente di Rifondazione comunista e l'assessore Ds alle politiche sociali, Elena Gentile, ripetono che quella di oggi è la data definitiva per l'approvazione.
La Margherita chiede in particolare che nel testo di legge scompaia la parola «famiglie», al plurale, e che essa venga sostituita con «famiglia», al singolare. Secondo la Margherita, insomma, non si può equiparare la famiglia ad ogni altro tipo di unioni, quali che siano.
«Non vogliamo - ha sempre detto l'assessore Gentile - definire con il plurale diverse forme di famiglia; nel testo affermiamo che i servizi sociali vengono estesi alle famiglie e ad altri nuclei di persone».
Il Coordinamento per la difesa della famiglia protesta e chiama a raccolta tutto il mondo cattolico. «La famiglia non si tocca» è lo slogan comparso ieri su un'inserzione a tutta pagina su un quotidiano locale, il Corriere del Mezzogiorno. La campagna partita sul sito Internet www.pugliafamiglia.it fa seguito agli appelli lanciati da Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo di Lecce ed esponente più rappresentativo della gerarchia cattolica in Puglia.
Il centrodestra attacca. Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno di An, sostiene che «al di là delle polemiche, la giunta Vendola paga la sua cambiale estremista alle frange più radicali che la sostengono sulla pelle delle famiglie». «Nei giorni scorsi - ricorda Mantovano - Vendola e Gentile hanno provato a ridimensionare la portata del disegno di legge che intendono far approvare dalla giunta pugliese, sostenendo che si tratta di un intervento complessivo sui servizi sociali, e non di qualcosa che riguarda esclusivamente la famiglia. Ma proprio quest'argomento sottolinea il carattere ideologico dell'estensione ad altre forme di convivenza, incluse le coppie gay, di quel che è previsto in tema di servizi sociali per la famiglia».
07/02/2006 12:36
 
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07/02/2006 21:02
 
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Re:

Scritto da: pAuL100V 07/02/2006 12.36
CONDIVIDO IN PIENO QUESTA SCELTA DEL PRESIDENTE VENDOLA


vendola è un mito! è l'esempio del fatto che, quando uno con la sua cultura, ricopre un posto di potere VERO, può davvero cambiare le cose



07/02/2006 22:04
 
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Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 07/02/2006 21.02

vendola è un mito! è l'esempio del fatto che, quando uno con la sua cultura, ricopre un posto di potere VERO, può davvero cambiare le cose

VABBè NON ESAGERIAMO, HA ANCHE I SUOI SCHELETRI NELL'ARMADIO, NON è CHE SIA UN MITO





09/02/2006 09:56
 
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Pacs: Prodi, Unione sulla stessa linea di Vendola
Ospite a 'Porta a porta' Romano Prodi commenta l'approvazione nella Puglia governata da Nichi Vendola di una legge regionale che riconosce le unioni di fatto anche omosessuali.

ROMA - "Per quello che ho letto, siamo sulla stessa direzione". Ospite a 'Porta a porta' Romano Prodi commenta l'approvazione nella Puglia governata da Nichi Vendola di una legge regionale che riconosce le unioni di fatto anche omosessuali. Secondo quanto previsto nel programma dell'Unione, il riconoscimento delle unioni di fatto, in un futuro governo di centrosinistra, "arriveranno a tutti coloro che le hanno", chiarisce Prodi.

"La nostra linea è molto chiara - precisa il leader dell'Unione - non è quella di Zapatero, ma quella di Aznar. Il governo democristiano spagnolo fu il primo a introdurre una legge sulle unioni di fatto. Non ci siamo messi su una linea rivoluzionaria, ma sul riconoscimento di una situazione di fatto che obbliga a certe conseguenze se no si alimentano le sofferenze". Quindi, conclude, "su questa linea stiamo trovando l'accordo. Nel programma non si parla di Pacs, ma di unioni di fatto".
09/02/2006 09:59
 
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Rutelli: "Si a diritti, no a nozze di serie B"
Il leader della Margherita torna sulla questione delle coppie
di fatto: "No alle discriminazioni ma niente adozioni per i gay"


ROMA - Intervenendo alla trasmissione radiofonica "Radio anch'io", il leader della Margherita Francesco Rutelli torna sulla questione dei diritti degli omosessuali e del riconoscimento delle coppie di fatto.

''In Italia non faremo mai come in Spagna - ha dichiarato Rutelli - dove sui documenti di identità si sostituiscono le parole 'padre e madre' con l'espressione 'genitori'". Il leader della Margherita sottolinea dunque con fermezza la posizione del proprio partito nel momento in cui la coalizione di centrosinistra discute della questione delle unioni civili.

"Non permetteremo mai a una coppia omosessuale di adottare i figli - ha continuato Rutelli - ma allo stesso tempo dobbiamo eliminare ogni discriminazione verso gli omosessuali e riconoscere diritti alle coppie gay come a quelle eterosessuali di darsi reciproca assistenza, come quella previdenziale e sanitaria''.
Rutelli smentisce seccamente la possibilità di ripetere in Italia l'esperienza spagnola, sottolineando il suo "no ai matrimoni di serie B".
11/02/2006 02:49
 
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Pacs: D'Alema, ottimo il modello pugliese
Il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, parlando con i giornalisti a Bari: 'Sui Pacs l' unica cosa non risolta nel programma dell' Unione 'e' il modo di come si debbano chiamare'.

BARI - 'Sui Pacs l' unica cosa non risolta nel programma dell' Unione 'e' il modo di come si debbano chiamare, perche' siamo tutti d' accordo nel riconoscere i diritti anche di persone che siano unite da un rapporto di amore, affetto, convivenza, pur non essendo unite da vincolo matrimoniale' e in questo il modello del disegno di legge approvato in Puglia 'e' ottimo'. Lo ha detto il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, parlando con i giornalisti a Bari a margine di un incontro con amministratori locali Ds e Margherita.

Per D'Alema la questione da affrontare nel programma e' 'sostanzialmente solo terminologica' e 'il modello pugliese e' ottimo perche' ha trovato una soluzione equilibrata che non e' un manifesto ideologico, ma una risposta concreta ai bisogni di tante persone, a me interessano le persone e il loro diritti non l' ideologia'. Per D'Alema, 'riconoscere questi diritti e' un atto di solidarieta' e di rispetto umano e lo vogliamo fare in modo tale da non indebolire la istituzione del matrimonio che, come e' noto, la nostra Costituzione prevede come fondamento della famiglia'. 'Da noi non c' e' la rivendicazione del matrimonio omosessuale - ha detto ancora - ma e' aberrante che quando due persone convivono, si amano e dividono la loro vita, se uno muore l' altro non debba ereditare, rischi di essere cacciato di casa se non e' titolare del contratto'. 'Queste cose sono ingiuste - ha detto ancora - noi vogliamo tutelare i diritti di queste coppie e lo vogliamo fare in modo tale da non offendere il sentimento religioso degli italiani e da non colpire il principio costituzionale della famiglia'.
15/03/2006 17:44
 
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Liguria come la Puglia: soldi e diritti alle coppie gay
Come la Puglia, anzi meglio. Fra l'imbarazzo rabbioso dell'Udeur («ce l'hanno fatta sotto il naso») e le esternazioni gioiose di Rifondazione comunista («gliel'abbiamo fatta sotto il naso»), Claudio Burlando il governatore ligure, Ds, ha superato il maestro Nichi Vendola, Prc: la Regione Liguria ha dato il via al percorso che porterà ai Pacs, inserendo le unioni di fatto nella legge che stabilisce a chi garantire diritti, e danari, in tema di servizi sociali e sociosanitari. Aveva detto la Margherita che figurarsi, le unioni di fatto non sarebbero mai passate. E invece eccole lì. Titolo I «Norme generali», articolo 23 comma 5: «Gli interventi e i servizi destinati alla famiglia sono estesi ai nuclei di persone legate da vincoli di parentela, affinità, adozione, tutela e da altri vincoli solidaristici, purché aventi una convivenza abituale e continuativa e dimora nello stesso Comune».
Tradotto: i principi della normativa che mette in ballo qualcosa come 150 milioni di euro valgono per tutti. Famiglie tradizionali, unioni definite da legami di parentela o di adozione, ma anche per gli altri «vincoli solidaristici», nessuno escluso.
Basta un Marco Nesci di Rifondazione gongolante per capire la portata dell'evento: «È il riconoscimento dei diritti civili e sociali delle coppie conviventi, indipendentemente dal sesso della coppia. È un momento storico, perché lo Stato non potrà che prendere atto». Come in Puglia, ma un po' più «liberi». La legge varata da Vendola infatti specifica che per «convivenza abituale e continuativa» si intende quella che perduri da almeno due anni. «Noi facciamo un passo avanti - sorride la sinistra -, perché noi quel limite non lo abbiamo inserito».
Tutta colpa di un emendamento spuntato guarda caso all'ultimo e del gioco sporco dei Ds, lamentano ora Udeur e Gente della Liguria, la lista civica che Burlando creò per acchiappare anche i voti dei moderati e che non a caso affidò all'ex assessore del centrodestra Giovanni Battista Pittaluga. Il testo come lo avevano visto loro, il centro del centrosinistra, non faceva accenno alle coppie di fatto, ma solo alla famiglia tradizionale. Potenza della distrazione: in Commissione a votare loro non c'erano, «avevamo dato la delega ai Ds». Vatti a fidare. La brutta notizia gliel'ha data il capogruppo di Forza Italia Luigi Morgillo, che ieri li ha chiamati domandando se Clemente Mastella si fosse ammattito o se loro avessero deciso in solitudine il sì ai Pacs.
Adesso promettono battaglia, quando il testo arriverà in consiglio regionale e loro faranno appello ai moderati della Margherita. C'è da credere che Ds, verdi e Rifondazione passeranno volentieri sul loro corpo. L'hanno già messa così: «Questo è solo un assaggio di quel che accadrà se l'Unione vincerà le elezioni». E se lo dicono loro.
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