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Anche in Italia tanti telefoni amici
da "1,2,3...liberi tutti de l'Unità"
In Italia ce ne sono tante, ma nessuna funziona 24 ore su 24, festività comprese, come la Trevor in America. Parliamo delle linee telefoniche di aiuto. Chiami e ti rispondono volontari, formati ad hoc, per accogliere il racconto del tuo disagio. «The Trevor Project» è l'unica linea telefonica nazionale americana dedicata esclusivamente ad assistere i giovani omo e bisex che pensano al suicidio. È stata definita «una risorsa vitale» e raccoglie in media mille chiamate al mese, con «picchi» che salgono di solito a Natale. Le chiamate sono gratuite (al numero verde 866-488.7386) e riservate. Il direttore Jorge Valencia, in una intervista al quotidiano «The Advocate», ha dichiarato: «Il suicidio è la prima causa di morte degli adolescenti oggi: ogni ora e 45 minuti un teenager gay si uccide. È come una strage di Columbine ogni giorno dell'anno. E questo giustifica ampiamente la nostra presenza. Sappiamo per esperienza che il 95 per cento dei suicidi giovanili si può prevenire.» Visitate il sito internet www.thetrevorproject.org. È diviso in sezioni, una di queste descrive i segnali di pericolo. Quando si scorgono nel volto o nel comportamento di un giovane bisogna stargli vicino. Il sito spiega come fare, come portare un primo soccorso psicologico. Ecco alcuni, generici, segnali di pericolo: una forte tendenza all'isolamento, un atteggiamento negativo nei confronti di se stessi, espressioni di disperazione e di scoraggiamento, perdita di interesse nelle fonti consuete del piacere, tendenza a disfarsi di oggetti e di beni di valore.
Il progetto Trevor dalla sua fondazione ha aiutato 35.000 giovani. Jorge Valencia ha deciso di dargli l'anima dopo aver perso due amici per suicidio. Adesso sta cercando di realizzare un programma nelle scuole, basato sui «salvavita»: «Vorremmo preparare gli studenti a vedere i segni di suicidio tra i loro pari, dire loro come aiutarli. Il nostro obiettivo nel 2006 è di mobilitare i giovani a farsi ciascuno “lifeguards”, custodi della vita dell'altro». E aggiunge: «Spero che il clima politico cambi, anche se non vedo segni di miglioramento: anzi, sembra che stiamo andando nella direzione opposta. E quando gli adolescenti non si sentono sicuri di quello che stanno attraversando, un ambiente politico inaccettabile li rende più ansiosi e crea uno stato depressivo. Noi facciamo quello che possiamo. Il 30 per cento dei ragazzi che ci telefonano tornano a farlo, il che significa che li teniamo vivi giorno per giorno. Durante le vacanze ci sono sempre rischi di suicidio. Ma si può intervenire». La ricetta: parlare. «Spesso la gente è spaventata di parlare direttamente di suicidio a qualcuno perchè ha paura di mettergli in testa strane idee, ma è proprio il contrario. Più ne parli, meno è probabile che tentino il suicidio. Non abbiate paura di parlare, mai». The Trevor Project si regge economicamente per il 90 per cento su donazioni individuali (possibili tramite il sito web) e sul lavoro di 400 volontari. Non siamo in America. Ma anche da noi ci sono le voci amiche: chiamate, al circolo pink di Verona, Ermanno Marogna che da anni cura la linea (349 4641139); chiamate a Padova il circolo Arcigay Tralaltro (049.8762458), oppure l'Arcigay di Perugia Omphalos (075.5723175 il mercoledì dalle 17 alle 20). In ogni caso, cercate nel web con il motore di ricerca google, collegatevi agli indirizzi dei circoli Arcigay, andate su http://www.linealesbica.it/elencolinee.html. Troverete voci pronte. |