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I Pacs e l'Unione

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2006 20:02
10/02/2006 23:50
 
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"Rabbiosi". Così si definiscono gay e lesbiche di fronte al programma dell'Unione. Un programma, dicono i rappresentanti di Arcigay e Arcilesbica, che "non è degno di un centrosinistra europeo. I diritti delle coppie di fatto sono dettati da Ruini". Insomma una bocciatura senza appello da parte dei rappresentanti delle due associazioni, Sergio Lo Giudice e Francesca Polo.

Lo Giudice in particolare accusa l'Unione di aver adottato "la soluzione che era stata indicata dal cardinal Camillo Ruini, presidente dei vescovi italiani che, già nel settembre scorso, aveva suggerito di percorrere 'la strada del diritto comune, assai ampia e adattabile alle diverse situazioni' e di procedere a promulgare 'eventuali norme a loro tutela'".

Dunque il nodo dolente del documento adottato dalla coalizione di centrosinistra è la mancanza del "riconoscimento giuridico delle unioni civili", un vulnus che fa ritirare a gay e lesbiche il loro appoggio al programma dell' Unione.

"Gli impegni precedentemente assunti dai leader del centrosinistra e dal candidato premier - commenta ancora Lo Giudice - sono stati stracciati. Il centrosinistra italiano ha deciso che la benevolenza elettorale delle gerarchie vaticane è un bene superiore ai diritti delle persone. Ci auguriamo che le forze politiche che sappiamo avere realmente a cuore i diritti civili si battano affinchè veda la luce quel nuovo istituto giuridico, diverso e distinto dal matrimonio, che è nella legislazione di tutti i grandi Paesi europei".

Lo Giudice parla di gay e lesbiche "rabbiosi" di fronte al risultato dell'incontro della scorsa notte in cui i leader dell'Unione hanno licenziato l'ultima versione del programma, "da cui scompare il riferimento alla realizzazione dell'istituto delle Unioni civili concordato nell'incontro di San Martino in Campo del dicembre scorso, che conteneva un impegno preciso" che prevedeva il riconoscimento giuridico delle unioni civili quale prerogative e facoltà e di garantire reciprocità nei diritti e nei doveri".

"Quella formulazione rappresentava un punto di sintesi fra le diverse culture politiche che compongono l'Unione - spiega Polo -. Essa, tuttavia, riusciva a tenere conto anche della legittima ed indifferibile richiesta avanzata dall'ampio movimento che nel Paese sostiene la necessità di una legge sui Pacs: un riconoscimento giuridico pubblico delle coppie che vogliano accedere al nuovo istituto. Il testo licenziato ieri tradisce quelle istanze".

"Puntare a tutelare singoli diritti al di fuori del riconoscimento giuridico pubblico della coppia unita civilmente - aggiunge ancora Lo Giudice - significa non farsi carico della dignità sociale di milioni di coppie di fatto e ignorare le esigenze costituzionali di tutela giuridica delle formazioni sociali, come affermato dall'articolo 2 della nostra Costituzione".

"Prodi - conclude il segretario dell'Arcigay - aveva detto di non volersi ispirare a Zapatero ma ad Aznar, ma questa proposta è più arretrata di quella del Partito Popolare spagnolo. Così si disattende la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. L'Unione è ancora in tempo: non tradisca le attese di milioni di italiane e di italiani".

"E' la soluzione - denuncia Lo Giudice - che era stata indicata dal cardinal Camillo Ruini, presidente dei vescovi italiani che, già nel settembre scorso, aveva suggerito di percorrere 'la strada del diritto comune, assai ampia e adattabile alle diverse situazioni' e di procedere a promulgare 'eventuali norme a loro tutela'. Puntare a tutelare singoli diritti al di fuori del riconoscimento giuridico pubblico della coppia unita civilmente - aggiunge Lo Giudice - significa non farsi carico della dignità sociale di milioni di coppie di fatto e ignorare le esigenze costituzionali di tutela giuridica delle formazioni sociali, come affermato dall'art. 2 della nostra Costituzione.

Prodi aveva detto di non volersi ispirare a Zapatero ma ad Aznar, ma questa proposta è più arretrata di quella del Partito Popolare spagnolo. Così si disattende la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. L'Unione - conclude - è ancora in tempo: non tradisca le attese di milioni di italiane e di italiani".



11/02/2006 02:08
 
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stapposto mi sa che ste elezioni le rivince il cavaliere.... dopotutto almeno il mio di voto potrebbero esserselo giocato già alla metà di gennaio, visto che prodi era tanto amareggiato... che tristezza, che depressione...
11/02/2006 02:39
 
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Arcigay e arcilesbica contro Unione
Lo Giudice e Francesca Polo attaccano il documento di intenti
"Siamo rabbiosi. I diritti delle coppie di fatto dettati da Ruini"

"Nessun appoggio al programma"


Una manifestazione a favore dei Pacs
ROMA - "Rabbiosi". Così si definiscono gay e lesbiche di fronte al programma dell'Unione. Un programma, dicono i rappresentanti di Arcigay e Arcilesbica, che "non è degno di un centrosinistra europeo. I diritti delle coppie di fatto sono dettati da Ruini". Insomma una bocciatura senza appello da parte dei rappresentanti delle due associazioni, Sergio Lo Giudice e Francesca Polo.

Lo Giudice in particolare accusa l'Unione di aver adottato "la soluzione che era stata indicata dal cardinal Camillo Ruini, presidente dei vescovi italiani che, già nel settembre scorso, aveva suggerito di percorrere 'la strada del diritto comune, assai ampia e adattabile alle diverse situazioni' e di procedere a promulgare 'eventuali norme a loro tutela'".

Dunque il nodo dolente del documento adottato dalla coalizione di centrosinistra è la mancanza del "riconoscimento giuridico delle unioni civili", un vulnus che fa ritirare a gay e lesbiche il loro appoggio al programma dell' Unione.

"Gli impegni precedentemente assunti dai leader del centrosinistra e dal candidato premier - commenta ancora Lo Giudice - sono stati stracciati. Il centrosinistra italiano ha deciso che la benevolenza elettorale delle gerarchie vaticane è un bene superiore ai diritti delle persone. Ci auguriamo che le forze politiche che sappiamo avere realmente a cuore i diritti civili si battano affinchè veda la luce quel nuovo istituto giuridico, diverso e distinto dal matrimonio, che è nella legislazione di tutti i grandi Paesi europei".

Lo Giudice parla di gay e lesbiche "rabbiosi" di fronte al risultato dell'incontro della scorsa notte in cui i leader dell'Unione hanno licenziato l'ultima versione del programma, "da cui scompare il riferimento alla realizzazione dell'istituto delle Unioni civili concordato nell'incontro di San Martino in Campo del dicembre scorso, che conteneva un impegno preciso" che prevedeva il riconoscimento giuridico delle unioni civili quale prerogative e facoltà e di garantire reciprocità nei diritti e nei doveri".

"Quella formulazione rappresentava un punto di sintesi fra le diverse culture politiche che compongono l'Unione - spiega Polo -. Essa, tuttavia, riusciva a tenere conto anche della legittima ed indifferibile richiesta avanzata dall'ampio movimento che nel Paese sostiene la necessità di una legge sui Pacs: un riconoscimento giuridico pubblico delle coppie che vogliano accedere al nuovo istituto. Il testo licenziato ieri tradisce quelle istanze".

"Puntare a tutelare singoli diritti al di fuori del riconoscimento giuridico pubblico della coppia unita civilmente - aggiunge ancora Lo Giudice - significa non farsi carico della dignità sociale di milioni di coppie di fatto e ignorare le esigenze costituzionali di tutela giuridica delle formazioni sociali, come affermato dall'articolo 2 della nostra Costituzione".

"Prodi - conclude il segretario dell'Arcigay - aveva detto di non volersi ispirare a Zapatero ma ad Aznar, ma questa proposta è più arretrata di quella del Partito Popolare spagnolo. Così si disattende la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. L'Unione è ancora in tempo: non tradisca le attese di milioni di italiane e di italiani".

"E' la soluzione - denuncia Lo Giudice - che era stata indicata dal cardinal Camillo Ruini, presidente dei vescovi italiani che, già nel settembre scorso, aveva suggerito di percorrere 'la strada del diritto comune, assai ampia e adattabile alle diverse situazioni' e di procedere a promulgare 'eventuali norme a loro tutela'. Puntare a tutelare singoli diritti al di fuori del riconoscimento giuridico pubblico della coppia unita civilmente - aggiunge Lo Giudice - significa non farsi carico della dignità sociale di milioni di coppie di fatto e ignorare le esigenze costituzionali di tutela giuridica delle formazioni sociali, come affermato dall'art. 2 della nostra Costituzione.

Prodi aveva detto di non volersi ispirare a Zapatero ma ad Aznar, ma questa proposta è più arretrata di quella del Partito Popolare spagnolo. Così si disattende la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. L'Unione - conclude - è ancora in tempo: non tradisca le attese di milioni di italiane e di italiani".
12/02/2006 02:20
 
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Re:

Scritto da: liberamente83 11/02/2006 2.08
stapposto mi sa che ste elezioni le rivince il cavaliere.... dopotutto almeno il mio di voto potrebbero esserselo giocato già alla metà di gennaio, visto che prodi era tanto amareggiato... che tristezza, che depressione...


sono delusissimo! hanno vinto ruini, mastella e rutelli. ma che cazzo di italia è questa? [SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719]
a questo punto non so se votare. o cmq penso che voterò la rosa nel pugno, visto che solo la bonino s'è incazzata di brutto per questa decisione.
rifondazione mi ha deluso moltissimo



12/02/2006 02:24
 
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Lettera al qutidiano di Rifondazione Comunista
Che cosa dobbiamo fare per vedere riconosciuti anche in Italia i diritti degli omosessuali?
Nel programma dell'Unione non si parla di PACS e nemmeno di unioni civili.
Si è trovato il solito compromesso che sta bene a Ruini, Rutelli e Mastella.
Che ci sta a fare Bertinotti? Perchè ha rinunciato a una battaglia così importante? E soprattutto, per chi voto io adesso?
Un delusissimo saluto,
Graziano



09/03/2006 11:59
 
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Franco Grillini dovrà farsene una ragione. I trans non stanno con i Ds. A spiegarlo è Mirella Izzo, presidente di Crisalide Azione Trans, che in un comunicato ha raccomandato al mondo transgender di votare per la Rosa nel pugno. «Allo stato attuale, a causa dell’alleanza stretta con la Margherita, i Ds non offrono sufficienti garanzie per un’indicazione di voto»,ha scritto.«I Ds mostrano attenzione al mondo gay, ma non ai trans», spiega Izzo, che ricorda come «al congresso del 2000 Mauro Cioffari, attivista del movimento glbt, propose un emendamento allo statuto del partito per inserire un no alle discriminazioni per motivi sessuali e per l’identità di genere. L’identità di genere fu eliminata, a quanto si è detto su proposta di Pietro Folena». Insomma,un conto aperto da anni con via Nazionale. Anche con Fausto Bertinotti, reo di aver «scambiato i Pacs con la Tav nel programma dell’Unione».



09/03/2006 19:38
 
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Il Professore apre sui Pacs: «Li approveremo»

In una lettera ad Arcigay e Arcilesbica l’impegno a lavorare insieme per il riconoscimento delle coppie di fatto
Fassino avverte gli alleati: «Discuteremo e terremo conto delle opinioni di tutti ma nessuno ha il diritto di veto»
I PACS si faranno, parola di Romano Prodi. Con una lettera inviata ai presidenti di Arcigay e Arcilesbica il Professore è tornato su un tema caldo che continua a far discutere la sua coalizione. E lo ha fatto, a sorpresa, lasciando intendere che il compromesso inserito nelle 281 pagine di programma presentate dall’Unione è solo un punto di partenza. E quella formula generica («L’Unione proporrà il riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto») arrivata al termine di mesi di limature e trattative, una volta al governo, verrà superata. «Vogliamo percorrere insieme a voi - ha scritto Prodi ai presidenti delle due associazioni Sergio Lo Giudice e Francesco Polo -, e non senza di voi, il cammino in grado di portare a un riconoscimento pieno ed effettivo dei diritti delle persone che fanno parte delle unioni di fatto». Quindi il Professore invita gay e lesbiche a mettere da parte le polemiche delle scorse settimane e a lavorare insieme alla vittoria del centrosinistra. «Quello che vi chiedo di riconoscere - continua la lettera - dopo avere richiamato l’insoddisfazione del movimento omosessuale per il risultato raggiunto al tavolo dell’Unione sulle coppie di fatto è comunque la determinazione, mia e di ogni componente della coalizione, la presa d’impegno, a voler percorrere insieme a voi, e non senza di voi, il cammino in grado di portare a un riconoscimento pieno ed effettivo di questi diritti. Costruiamo dunque insieme, in queste settimane che ci separano dal voto, le condizioni migliori per vincere, che risiedono essenzialmente nella coesione e nella compattezza della coalizione». Parole che sono state accolte favorevolmente dai diretti interessati. «Apprezziamo il rinnovato impegno di Prodi, anche se finora non è stato condiviso da tutte le forze dell’Unione - hanno replicato Lo Giudice e Polo - voteremo quei partiti che hanno ribadito il loro accordo sui Pacs, perché la priorità è mandare a casa il governo Berlusconi, che ha offeso profondamente la dignità di gay e lesbiche. Tuttavia la nostra voce non mancherà di farsi sentire forte e chiara per reclamare, come ci è dovuto da uno Stato che osi dirsi democratico, la piena uguaglianza giuridica e la piena inclusione civile e sociale». Ma la lettere di Prodi non è la sola apertura fatta dall’Unione sul tema dei Pacs. Anche Piero Fassino, in un’intervista al mensile gay e lesbico Babilonia è tornato sull’argomento. «I Democratici di Sinistra - ha detto il segretario della Quercia - sostengono e, come è noto, sono favorevoli ai Pacs. Noi continuiamo a pensare che sarebbe la soluzione adeguata». Poi, parlando della formula scritta nel programma dell’Unione, da alcuni definita una «mediazione», il leader dei Ds ha aggiunto: «In ogni caso cìè un punto per noi irrinunciabile che è stato salvaguardato; ed è l’impegno del futuro governo di centrosinistra a introdurre nella legislazione italiana, strumenti di tutela giuridica, ripeto: giuridica, di riconoscimento di tutela per coloro che hanno scelto la convivenza delle coppie di fatto. Noi lavoriamo - perché questi riconoscimenti, queste tutele giuridiche, si avvicinino il più possibile ai Pacs, ai contenuti dei Pacs». Ma Fassino ha voluto parlare anche della posizione assunta dalla Margherita sottolineando che «Anche sui Pacs dobbiamo discutere. Sia chiaro: a nessuno può essere riconosciuto il diritto di veto, ma è un dovere tenere conto dei pareri di tutti e cercare delle sintesi che siano condivisibili». Ma proprio questo distinguo pronunciato dal segretario Ds rischia di diventare il vero elemento di rottura. Non è un segreto, infatti, che non solo la Margherita, ma anche l’Udeur si sono dichiarati assolutamente contrari al riconoscimento legislativo dei Pacs. La partita, insomma, è tutt’altro che chiusa.
10/03/2006 08:45
 
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NON BISOGNA ILLUDERSI CHE QUESTA COSA PUò ACCADERE, PRODI NON è UN LEADER FORTE CAPACE DI IMPORSI E PRENDERE DECISIONI, è UNA FACCIATA MESSA LI PER FAR CREDERE AGLI ITALIANI CHE LA MARGHERITA PUò GOVERNARE CON I NO GLOBAL, CHE RIFONDAZIONE DOVRà LAVORARE CON L'UDEUR ETC..ETC... NON è NEANCHE UN LEADER DI PARTITO, SE VINCESSE ANDRà AL GOVERNO CON I VOTI DI D'ALEMA E DI RUTELLI QUINDI è MOLTO PREVEDIBILE CHE DOPO UN ANNETTO SARà FATTO FUORI PER FARE SPAZIO AI VERI LEADER DELLA SINISTRA ITALIANA...COSA CHE GIà è AVVENUTA IN PASSATO, QUINDI NON SEMPLICE ILLAZIONE





11/03/2006 01:29
 
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Re:

Scritto da: pAuL100V 10/03/2006 8.45
NON BISOGNA ILLUDERSI CHE QUESTA COSA PUò ACCADERE, PRODI NON è UN LEADER FORTE CAPACE DI IMPORSI E PRENDERE DECISIONI, è UNA FACCIATA MESSA LI PER FAR CREDERE AGLI ITALIANI CHE LA MARGHERITA PUò GOVERNARE CON I NO GLOBAL, CHE RIFONDAZIONE DOVRà LAVORARE CON L'UDEUR ETC..ETC... NON è NEANCHE UN LEADER DI PARTITO, SE VINCESSE ANDRà AL GOVERNO CON I VOTI DI D'ALEMA E DI RUTELLI QUINDI è MOLTO PREVEDIBILE CHE DOPO UN ANNETTO SARà FATTO FUORI PER FARE SPAZIO AI VERI LEADER DELLA SINISTRA ITALIANA...COSA CHE GIà è AVVENUTA IN PASSATO, QUINDI NON SEMPLICE ILLAZIONE


basta però con questo disfattismo. abbiamo capito che voti destra ma non puoi continuare a dire che le unioni civili non si faranno mai. ieri ho sentito di pietro in tv (un moderato) che ha ribadito che le unioni civili sono nel programma del centro sinistra. mettiti l'anima in pace



11/03/2006 14:11
 
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Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 11/03/2006 1.29

basta però con questo disfattismo. abbiamo capito che voti destra ma non puoi continuare a dire che le unioni civili non si faranno mai. ieri ho sentito di pietro in tv (un moderato) che ha ribadito che le unioni civili sono nel programma del centro sinistra. mettiti l'anima in pace

BHè ALLORA SE SI TRATTA DI FARE QUALCHE SEMPLICE MODIFICA AL CODICE CIVILE PER AVERE IL CONTENTINO, CIò FA PARTE ANCHE DEL PROGRAMMA DELLA CASA DELLE LIBERTà...PRODI AVEVA ANNUNCIATO I PACS E LA TAV, MA HA DOVUTO FARE SUBITO DIETRO FRONT...SE QUESTO è IL VOSTO LEADER VI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI





11/03/2006 15:07
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: pAuL100V 11/03/2006 14.11
BHè ALLORA SE SI TRATTA DI FARE QUALCHE SEMPLICE MODIFICA AL CODICE CIVILE PER AVERE IL CONTENTINO, CIò FA PARTE ANCHE DEL PROGRAMMA DELLA CASA DELLE LIBERTà...PRODI AVEVA ANNUNCIATO I PACS E LA TAV, MA HA DOVUTO FARE SUBITO DIETRO FRONT...SE QUESTO è IL VOSTO LEADER VI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI


meglio questo leader di berlusconi, su questo non ci piove.
cmq dopo le elezioni e la vittoria dell'ulivo vedremo se sono solo chiacchiere o no [SM=x432727]



11/03/2006 19:04
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 11/03/2006 15.07

meglio questo leader di berlusconi, su questo non ci piove.
cmq dopo le elezioni e la vittoria dell'ulivo vedremo se sono solo chiacchiere o no [SM=x432727]

DOPO L'IMPROBABILE VITTORIA DELL'ULIVO PRODI SARà FATTO FUORI, COME DA PROGRAMMA, E ARRIVERà O RUTELLI O D'ALEMA...IN OGNI CASO IL PACS VA SEPPELLITO ALTRIMENTI IL GOVERNO TORNA A CASA...QUESTA è L'UNICA CERTEZZA MATEMATICA, FONDATA SUI NUMERI





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Scritto da: pAuL100V 11/03/2006 19.04
DOPO L'IMPROBABILE VITTORIA DELL'ULIVO PRODI SARà FATTO FUORI, COME DA PROGRAMMA, E ARRIVERà O RUTELLI O D'ALEMA...IN OGNI CASO IL PACS VA SEPPELLITO ALTRIMENTI IL GOVERNO TORNA A CASA...QUESTA è L'UNICA CERTEZZA MATEMATICA, FONDATA SUI NUMERI


vedremo vedremo [SM=x432726]



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UN Pò VOI DI SINISTRA MI FATE PENA, AVETE UN PROGRAMMA SENZA CERTEZZE DATO CHE TUTTI SONO IN DISACCORDO SU TUTTO...L'UNICA COSA CERTA è COME SPARTIRSI IL TOZZO ED ALLARGARE A DISMISURA L'INTERVENTO DELLO STATO, DATO CHE, ESSENDO LORO UOMINI DI POLITICA, SONO ASSATANATI DI POTERE A DANNO NOSTRO





11/03/2006 19:43
 
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Re:

Scritto da: pAuL100V 11/03/2006 19.41
UN Pò VOI DI SINISTRA MI FATE PENA, AVETE UN PROGRAMMA SENZA CERTEZZE DATO CHE TUTTI SONO IN DISACCORDO SU TUTTO...L'UNICA COSA CERTA è COME SPARTIRSI IL TOZZO ED ALLARGARE A DISMISURA L'INTERVENTO DELLO STATO, DATO CHE, ESSENDO LORO UOMINI DI POLITICA, SONO ASSATANATI DI POTERE A DANNO NOSTRO


a me fanno pena quelli che votano berlusconi dopo 5 anni di disastri vedi tu! e non solo pena. sono dei recidivi e questo è sintomo di scarsa intelligenza (intesa come capacità di capire dagli errorir passati per evitare di farne in futuro)



11/03/2006 20:01
 
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Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 11/03/2006 19.43

a me fanno pena quelli che votano berlusconi dopo 5 anni di disastri vedi tu! e non solo pena. sono dei recidivi e questo è sintomo di scarsa intelligenza (intesa come capacità di capire dagli errorir passati per evitare di farne in futuro)

ECCO ORA TORNIAMO AL DISCORSO PER CUI GIà UNA VOLTA LITIGAMMO....PREFERISCO NON CONTINUARE





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Re: Re: Re:

Scritto da: pAuL100V 11/03/2006 20.01
ECCO ORA TORNIAMO AL DISCORSO PER CUI GIà UNA VOLTA LITIGAMMO....PREFERISCO NON CONTINUARE


esatto, ma come ti dissi allora è un mio personalissimo pensiero.



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