Sarebbe stata una bella sfida. L’elegante, e in fondo così regale, Fausto Bertinotti contro il mostro sacro del calembour, il papa laico e sacerdote della libertà per eccellenza, Marco Pannella.
Un confronto pubblico d’altri tempi, senza telecamere magari, ma affollato di persone che di politica e diritti vogliono e non si stancano di sentir parlare. Marco Pannella aveva lanciato il guanto di sfida al leader comunista, invitandolo a confrontarsi con lui in un assemblea aperta al pubblico, presenti le associazioni glbt, su un tema, quello dei Pacs, che Bertinotti sembra non avere molto a cuore di questi tempi, contrariamente alla Rosa nel Pugno che ne ha fatto un punto d’onore.
Fausto Bertinotti ha infatti declinato l’invito, sostenendo che “non possiamo fare una campagna monotematica” e aggiungendo che “Il confronto l'abbiamo già avuto, le unioni di fatto sono un tema importante, certo, ma ora ci sono questioni economiche e sociali a cui pensare”.
Questioni economiche e sociali, certo. Quanto sono lontani i tempi in cui Bertinotti diceva di sé “sono gay…”