"Inutile predisporre un testo di quel genere, tanto in Senato non passerebbe mai, perchè mancherebbero i voti". Queste le parole del senatore a vita Giulio Andreotti a proposito dei Pacs, Patti civili di solidarietà. Intervenendo al meeting di Comunione e liberazione a Rimini Andreotti ha detto: La maggioranza dei senatori a vita voterebbe no a una legge che istituisca i Pacs. Prodi lo sa bene...".
Un messaggio chiaro quello del senatore, cristallino per il governo, per l'opposizione e per tutti i sostenitori delle unioni di fatto. Ma non sono mancate le polemiche, a sinistra come a destra. Nell'Unione a ribellarsi sono stati in particolare i partiti che in campagna elettorale avevano chiesto che i Pacs fossero nell'agenda del futuro esecutivo.
A tre giorni dalla secca bocciatura della senatrice della Margherita Paola Binetti - che sempre dal Meeting aveva dichiarato: "I Pacs non c'erano nel programma e non si faranno" - un'aspra risposta sulla questione è arrivata dal capogruppo dei Verdi Bonelli: "Il
riconoscimento delle unioni civili è nel programma della coalizione e a Mastella e ad alcuni esponenti della Margherita occorre ribadire che tutti sono tenuti a rispettare il programma sottoscritto". Critico anche Pedica dell'Italia dei valori, che denuncia il rischio "insabbiamento".
Tra i parlamentari dell'opposizione a tenere alta la polemica è intervenuto Luca Volontè dell'Udc, che ha criticato i cattolici della maggioranza "per essersi fatti ipnotizzare a luglio dalla Finocchiaro e da Mussi sull'embrione", ma che ora bocciano i Pacs.
Una apertura è arrivata dal segretario generale della Dc Gianfranco Rotondi: "Confronto aperto sui Pacs con una franca disponibilità a riconoscere i diritti trascurati dall'attuale ordinamento".
A cercare di sedare le polemiche è intervenuto il Guardasigilli Mastella: "L'Udeur è contraria ai Pacs, che non sono all'ordine del giorno, ma sarebbe bene che ci si confrontasse in Parlamento". Dove però, giura il segretario dei Radicali Capezzone, sarà "battaglia, perchè si tratta di vedere riconosciuti alcuni diritti elementari".
Critiche agli ospiti del meeting sono arrivate anche dal presidente dell'Arcigay Franco Grillini, che ha sottolineato: "Vorrei dire al caro Mastella che nel programma del centrosinistra che lui ha firmato c'è il capitolo delle Unioni Civili. Sarebbe carino che quando si va da Cl almeno il programma che si è sottoscritto lo si difendesse. E magari qualcuno dica ad Andreotti che viviamo nel 2006...".
Ma che paese è, quello che dipende ancora da Andreotti?