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Ortodossi contro il Pride di Gerusalemme

Ultimo Aggiornamento: 13/11/2006 15:48
29/06/2006 23:32
 
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da http://www.gay.it/channels/view.php?ID=21819
Gay: leader religiosi contro il Pride di Gerusalemme
di Gay.it
Giovedì 29 Giugno 2006
Gli integralisti religiosi, per il secondo anno consecutivo, dichiarano guerra al Gay Pride di Gerusalemme.
GERUSALEMME - Per il secondo anno consecutivo i leader religiosi conservatori ebrei, cristiani e musulmani si sono scagliati contro il World Gay Pride previsto a Gerusalemme dal 6 al 12 agosto. La manifestazione, la seconda di questo tipo dopo il World Pride di Roma nel 2000, era stata annullata l'anno scorso per motivi di sicurezza, a causa del ritiro israeliano da Gaza. Ancora una volta cristiani evangelici, rabbini ortodossi e religiosi islamici hanno unito le forze per fare pressioni sul governo: dopo una conferenza stampa congiunta hanno inviato una lettera all'esecutivo Olmert, proclamando che se gay e lesbiche si avvicineranno al Monte del Tempio "dovranno passare sui loro cadaveri". (Agr)


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IO STO GIA ANDANDO A COMPRARE GLI ANFIBI! CHI MI FA COMPAGNIA?? AHAHAHAHAHAHA [SM=x432734]
30/06/2006 08:39
 
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cmq a gerusalemme, soprattutto in questo periodo, hanno cose ben più gravi di cui preoccuparsi.
è come fare un pride in iraq.



02/11/2006 18:48
 
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Si avvicina, se Dio vuole, il World Gay Pride di Gerusalemme.
Il prossimo 10 novembre, infatti, scenderanno lungo le strade della capitale mediorientale migliaia di gay, lesbiche e transgender, e stavolta lo faranno sul serio dopo che per due volte il Pride era stato annullato dalle Autorità israeliane.
Ma già si preparano contromanifestazioni volute dai capi religiosi integralisti ebraici, cristiani e musulmani.
Lo Yesha Council (organo supremo dei coloni) per le istituzioni religiose, ad esempio, vorrebbe “una parata di bestie, perché le azioni di queste persone (i gay, ça va sans dire, ndr) sono bestiali", ha affermato Ohad Bart, rappresentante dell’organizzazione.
Qualora le autorità lo autorizzeranno, il corteo di bestie sfilerà il 9 novembre. Al loro fianco anche poveri asini, muli e maiali.
03/11/2006 16:21
 
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Re:

Scritto da: zon@ venerdi 02/11/2006 18.48
Si avvicina, se Dio vuole, il World Gay Pride di Gerusalemme.
Il prossimo 10 novembre, infatti, scenderanno lungo le strade della capitale mediorientale migliaia di gay, lesbiche e transgender, e stavolta lo faranno sul serio dopo che per due volte il Pride era stato annullato dalle Autorità israeliane.
Ma già si preparano contromanifestazioni volute dai capi religiosi integralisti ebraici, cristiani e musulmani.
Lo Yesha Council (organo supremo dei coloni) per le istituzioni religiose, ad esempio, vorrebbe “una parata di bestie, perché le azioni di queste persone (i gay, ça va sans dire, ndr) sono bestiali", ha affermato Ohad Bart, rappresentante dell’organizzazione.
Qualora le autorità lo autorizzeranno, il corteo di bestie sfilerà il 9 novembre. Al loro fianco anche poveri asini, muli e maiali.



vuoi dire che gli ebrei integralisti avranno a che fare con dei maiali?! tutto per rompre le scatole al gaypride... sarebbe quasi un onore

[SM=x432802]
08/11/2006 19:05
 
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Gerusalemme si infiamma per l'intifada degli ebrei ultra ortodossi, in rivolta per le strade della città per impedire la Gay Parade in programma per il prossimo venerdì. Le proteste vanno avanti da una settimana e una vera e propria rivolta investe tutte le notti il quartiere zelota di Mea Sharim, con cassonetti incendiati, barricate, lanci di pietre e cariche della polizia, come mostrano le foto pubblicate su repubblica.it.

Protagonisti degli scontri sono estremisti di religione ebraica ortodossa, quelli per intenderci con il tradizionale abbigliamento fatto di redingote nere, barba e cappello. La loro rabbia omofoba si rivolge contro una menifestazione che giudicano blasfema rispetto alla santità della città che la ospiterebbe (vi ricorda per caso il World Pride di Roma del 2000?).

Il momento culminante dell'offensiva potrebbe essere una maledizione che prima di venerdì potrebbe essere lanciata dai rabbini ultrà di Edah Haredit: la temibile maledizione cabalistica della Pulsa de Nura (la Scudisciata di Fuoco, in aramaico), che si abbatterebbe senza scampo contro gli organizzatori della marcia e le autorità che ne permettono lo svolgimento.
08/11/2006 21:21
 
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Organizziamo una riunione del forum a Gerusalemme? [SM=x432727] Dai dai andiamo!! [SM=x432772]
08/11/2006 22:04
 
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io vengo
09/11/2006 17:52
 
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La gay parade in programma per domani a Gerusalemme e' stata annullata e al suo posto si terra' un raduno all'universita' ebraica. Secondo quanto riferito dalla radio statale israeliana, questa soluzione di compromesso e' emersa a conclusione di un incontro tra polizia e gli organizzatori della manifestazione e dopo che i rappresentanti della comunita' ebraica ultraortodossa cittadina hanno rinunciato alle dimostrazioni in programma per protestare contro la gay parade.
Male, malissimo. Questo significa non dare libertà di espressione e di zittire una minoranza che ha da sempre ben poche difese.
09/11/2006 17:54
 
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Gerusalemme, manifestazione gay pride annulla sfilata in strada
Gli organizzatori hanno cancellato oggi la parata prevista nell'ambito di una manifestazione gay pride che si doveva tenere nelle strade di Gerusalemme e che gli ebrei ultra-oltrotodossi avevano minacciato di disturbare, per problemi di sicurezza interna.

La polizia ha annunciato di non poter garantire una copertura dell'evento, dovendo impiegare le sue forze per contrastare gli eventuali attacchi dei palestinesi che ieri hanno giurato vendetta contro i bombardamenti israeliani che ieri hanno ucciso 18 civili a Gaza.

Al posto della marcia nelle strade della città sacra di domani, gli organizzatori hanno detto che si terrà un evento nello stadio di Gerusalemme.

"Siamo sempre stati attenti alla realtà complessa in cui ci troviamo", ha detto all'Army Radio israeliana Hagai Elad, membro del gruppo organizzatore della parata, Open House.

Dirigenti della comunità ultra-ortodossa a Gerusalemme hanno riferito che i rabbini hanno accettato il compromesso, e ordinato ai loro fedeli di interrompere le proteste notturne contro la manifestazione nelle zone periferiche della città.

Gli ultra-ortodossi ritengono l'omosessualià una cosa abominevole.

In un primo momento la polizia ha dato la sua approvazione alla parata a Gerusalemme, ma solo dopo che la Corte Suprema ha deciso di approvare lo svolgimento della parata nelle strade della città.

In passato l'evento è stato rinviato due volte, durante il ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza l'anno scorso e quest'estate per la guerra fra le milizie libanesi di Hezbollah e i soldati israeliani.
10/11/2006 16:38
 
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Niente Pride a Gerusalemme, si manifesta al chiuso
BLITZ SHOW Niente World Gay Pride a Gerusalemme: l'hanno avuta vinta gli assassini terroristi, la violenza e l'estremismo religioso di ogni marca (croce, stella di David e mezzaluna). Come aveva anticipato qui psikiatria80 via Mario Mieli, l'associazione glbt israeliana Open House ha rinunciato poco fa alla marcia per i diritti delle persone omosessuali, bisessuali e trans in favore di una manifestazione che si terrà all'interno di un campus universitario.

La polizia - come riporta il quotidiano israeliano Haaretz - aveva riferito di non poter garantire la sicurezza, soprattutto a causa delle nuove tensioni fra Israele e i Palestinesi. In più i rabbini ultraortodossi erano sul piede di guerra, spalleggiati anche dalla Santa Sede, che ha teorizzato un "limite alla libertà di espressione".

Alla fine gay e lesbiche, per senso di responsabilità, hanno rinunciato alla marcia pubblica e gli ultraortodossi hanno accettato la soluzione di una manifestazione all'interno del campus dell'università ebrea Givat Ram; purché non si vedano simboli dell'orgoglio gay al di fuori di un'area chiusa e delimitata.

Stiamo bene nel ghetto, secondo loro.
10/11/2006 17:20
 
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questa è una sconfitta storica, secondo me.
D'altronde se io fossi uno degli organizzatori, non me la sentirei di assumermi la responsabilità di, evangelicamente, mandare i gay "come le pecore tra i lupi" e portarmi addosso il peso del sangue che a questo punto è verosimile pensare che sarebbe stato versato.
Forse era troppo elevato l'obiettivo... certo è che, se fosse riuscito, sarebbe stato un evento storico, memorabile. Come memorabile sarà la sconfitta. Va beh... bisogna lottare ancora molto. (Dio come mi duole usare ancora i verbi all'impersonale!)
13/11/2006 14:31
 
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Gerusalemme, Gay Pride senza seri scontri
BLITZ SHOWGerusalemme, Gay Pride senza seri scontri
pubblicato da aelred in: Mondo Citizen Gay In Pride we trust
Si è conclusa pacificamente a Gerusalemme la manifestazione che ha sostituito all'ultimo minuto il World Gay Pride che doveva essere celebrato nella Città Santa.

Circa quattromila persone hanno partecipato all'evento, scortate da tremila poliziotti, ma invece di manifestare liberamente per le vie della città (quello che sarebbe in realtà un vero Pride) sono dovute rimanere al chiuso, in un'area ben delimitata, lontano dai rabbini ortodossi e da tutti quelli che hanno tentato, riuscendoci, di bloccare una manifestazione libera in un paese democratico.

Nonostante una sentenza della Corte Suprema, gli scontri fra Israele e Palestinesi e gli interventi della Chiesa cattolica, dei rabbini e delle autorità musulmane sono riusciti a impedire un corteo già autorizzato. Un gruppo di gay, lesbiche e transgender che avevano provato a manifestare per strada è stato bloccato dalle forze dell'ordine.

Com'è distante quella Gerusalemme "Regno dei cieli", retta da Baldovino IV e sede pacifica di musulmani, ebrei e cristiani. Nella Gerusalemme di oggi le minoranze, soprattutto quelle sgradite alla religione, devono restare nascoste.
13/11/2006 15:07
 
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La figlia del premier israeliano partecipa al pride di Gerusalemme
BLITZ SHOW Dana, la figlia di Ehud Olmert, premier dello Stato di Israele, ha preso parte al Gay Pride di Gerusalemme.
Come si sa, il Pride si è svolto in forma ridotta, all'interno dell'Università della città santa per le tre religioni monoteistiche, le quali si sono tutte opposte a questa manifestazione; il compromesso è stato quello di abolire la sfilata "per motivi di sicurezza" e di tenere un raduno fuori dallo sguardo della popolazione.
Dana non è nuova alla partecipazione a manifestazioni non politically-correct;
ricordiamo la protesta sulla spiaggia di Gaza, dove una famiglia palestinese che faceva pic-nic fu "fatta a pezzi" dall'artiglieria israeliana.

Ma questa volta aveva un motivo in più, molto personale, per aderire all'evento:
infatti si è presentata con la sua compagna, con la quale convive da anni a Tel Aviv, città un pò meno bigotta rispetto a Gerusalemme.

"Per noi è stata una vittoria amara", questa è stata la sua dichiarazione ripresa dalle agenzie.

"All'ingresso ci hanno chiesto di metterci un nastro rosa, siamo stati tenuti alla lontana dagli abitanti di Gerusalemme".
Ma questo obbligo non ricorda nulla?
13/11/2006 15:48
 
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e qualcosa che ha a che fare con i campi di concentramento nazisti [SM=x432720]
ma non mi ricordo altro che il colore... non è che ce lo ricorderesti tu, please?
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