Con questa diciamo che le ho sentite tutte... Adesso che un Calderoli che non ha nemmeno finito le scuole dell'obbligo si metta lì a lanciare strali contro la più autorevole delle enciclopedie italiane è oggettivamente troppo.
Oggetto della dicussione? Ma le coppie di fatto naturalmente!!
Leggendo sotto la vose matrimonio si trova scritto:
«I
n Italia sebbene il dibattito sia molto acceso, manca ancora una normativa sistematica della materia e la regolamentazione delle famiglie di fatto e dei diritti-doveri dei suoi componenti appare ancora lacunosa e ambigua».
E ancora:
«
Se appare lontana e forse, considerate le condizioni sociali e culturali, neanche opportuna l’introduzione di istituti “sconvolgenti” come il matrimonio tra gay, sembra invece più vicina la prospettiva del riconoscimento giuridico e della tutela per due persone che scelgono di condividere una parte importante della loro vita senza sposarsi. Senza intaccare in alcun modo l’istituto del matrimonio e riconoscendo il principio del favor matrimonii, la concessione dei diritti quali l’assistenza reciproca e libera anche nelle strutture pubbliche in caso di malattia, le possibilità di ereditare reciprocamente anche senza testamento e ricevere la pensione di reversibilità, la tutela in caso di separazione, il godimento di tutti i diritti e le agevolazioni previste per le coppie eterosessuali e sposate, non risponde soltanto alle richieste di un minoritario, sia pure in espansione, gruppo selezionato di cittadini, ma piuttosto all’esigenza di garantire anche in tale materia, in uno Stato laico e democratico, i basilari principi di equità sociale».
E giù proteste! Da parte di chi??? Ma Forza Italia e UDC naturalmente!!
Leggete quanto riportato da Repubblica.it
Apriti cielo, secondo il centrodestra, anche la Treccani è passata col nemico. È bastato che le agenzie di stampa riportassero ampi stralci della recentissima voce curata da Alessandra De Rose, per la settima appendice all'Enciclopedia (aggiornamento in due volumi diretto dal filosofo Tullio Gregory), ed ecco partire un imbarazzante fuoco di sbarramento proveniente soprattutto dalle trincee di Forza Italia e dell'Udc.
I curatori l'hanno spiegato chiaramente: non avevano, e non hanno, nessuna intenzione, parlando di coppie di fatto, "di intaccare in alcun modo l'istituto del matrimonio e il principio del favor matrimonii", la loro è una autorevole presa d'atto dei tempi che cambiano. Il matrimonio, visto dalla Treccani (ma anche da tutti i laici di questo Paese), non è l'unica "modalità prevalente di vita di coppia", come lo è stato fino alla metà del XX secolo. Col passare degli anni, leggiamo sulla Treccani, "la posizione di monopolio" è andata incrinandosi. Semplicemente si sono affermate forme "di costituzione della famiglia" diverse.
La Treccani fornisce le cifre: le unioni di fatto sono passate dall'1,8 per cento (biennio '94-'95) al 3,6 per cento del totale delle coppie nel 2001. Dati oggettivi, fenomeno sotto gli occhi di tutti come lo è, sottolinea l'Enciclopedia, la constatazione che solo pochi Paesi, tra cui l'Italia, sono indietro nel cammino di riconoscimento pubblico della famiglia di fatto con l'equiparazione giuridica alla famiglia di diritto, ossia quella fondata sul matrimonio. Analisi peraltro cauta che considera "lontana e, forse, considerate le condizioni sociali e culturali, neanche opportuna, l'introduzione di istituti "sconvolgenti" come il matrimonio tra gay".
Eppure,
Isabella Bertolini, fedelissima del pluriammogliato Berlusconi, strilla indignata: "Anche la Treccani è diventata strumento di propaganda!". Le danno man forte Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera, che parla di "una scelta fuori luogo fatta dall'Istituto diretto dal professor Francesco Casavola" e il forzista Maurizio Lupi, convinto di trovarsi di fronte ad una tipico caso di "genuflessione al laicismo".
Barbara Pollastrini, ministro per le Pari Opportunità, in riunione con i suoi collaboratori, legge le dichiarazioni e si limita ad un commento amaro: "Ancora una volta la cultura e la società sono più avanti della politica e delle istituzioni, nell'analisi del senso comune, nella visione della società. Dobbiamo essere noi a colmare questo ritardo". Rina Gagliardi, senatrice di Rifondazione, sorride dell'indignazione degli avversari, di quel sospetto di una Treccani addirittura "comunista": "L'Enciclopedia fa il suo dovere, registra la realtà. Certo, alle gerarchie ecclesiastiche e ai teodem piacerebbe che rimanesse ferma al Medioevo".
È sera quando, negli uffici dell'Enciclopedia, arrivano telefonate, richieste di commento. Sconcerto, imbarazzo, fastidio. Il professor Gregory liquida il surreale polverone: "Noi al servizio della propaganda? Respingo queste accuse al mittente. Noi garantiamo sempre il massimo livello scientifico e siamo sempre e solo al servizio della cultura".
[Modificato da GayAbruzzo 09/11/2007 14:45]