Si è svolta a Roma una manifestazione contro il Vaticano che ha deciso, inspiegabilmente, di bocciare la proposta francese contro le discriminazioni subite dagli omosessuali in 90 Paesi del mondo, discrimanazioni che possono assumere anche i tragici contorni della morte o dell'incarcerazione.
Su Repubblica si parlava di 100 manifestanti, sul Corriere di 300. Comunque sia, ben poche persone rispetto alla gravità del problema. Anche io, invitato a partecipare, ho detto di no. Da cosa nasce questo torpore? Siamo ormai disillusi sul fatto che le cose possano realmente cambiare in Italia? Sarebbe bene manifestare 365 giorni all'anno contro una Chiesa ottusa e bigotta che se ne frega del rispetto dei più elementari diritti dell'uomo, solo per preservare i suoi dogmi maleodoranti.
Eppure si resta a casa, comodamente seduti davanti alla tv pensando che un reality possa cambiare le cose. Si poteva scendere più in basso?