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Paolo Di Canio

Ultimo Aggiornamento: 17/07/2006 23:41
08/01/2005 08:43
 
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Di Canio show, nel derby romano di due giorni fa.

Dopo aver segnato e fatto vincere la Lacio contro la Roma, Di Canio si lascia andare e uno scatto lo immortala col bracco destro proteso verso il cielo: saluto fascista, con tanto di faccia ingrugita..
Lui minimizza, per molti, me compreso, è una vergogna..

[Modificato da GayAbruzzo 08/01/2005 8.45]




08/01/2005 09:58
 
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oh mamma mia
08/01/2005 10:05
 
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08/01/2005 10:06
 
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Re:

Scritto da: filmacchia 08/01/2005 9.58
oh mamma mia


ha una faccia e un'espressione che è tutto un programma...



08/01/2005 10:11
 
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Re:

Scritto da: pAuL100V 08/01/2005 10.05
VABBè DAI NON ESASPERIAMO SEMPRE LE SITUAZIONI


fino a qualche anno fa il saluto fascista era reato. adesso non so se l'hanno depenalizzato. resta il fatto che rimanda a una cultura di violenza e razzismo che vorremmo tutti dimenticare. farlo alla fine di una partita "calda" come il derby romano, dopo un incontro di calcio che troppo spesso genera violenza, non è una bella cosa.



08/01/2005 11:31
 
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Federcalcio attiva l'ufficio indagini

Le gesta di Paolo di Canio nel derby, in particolare il saluto romano verso la curva, hanno scatenato reazioni politiche opposte. L'on. Mussolini commenta: "Mi ha affascinato". Di Canio però si dissocia: "Le mie esultanze non hanno nulla a che vedere con comportamenti politici, in particolar modo quelli espressi dalla signora Floriani (la Mussolini da sposata, ndr)". Si muove anche la Figc: il giocatore sarà ascoltato dall'ufficio indagini.



La partita più importante dell'anno, giocata a distanza di 15 anni dall'ultimo derby di Roma, ha incoronato Paolo Di Canio come il vero simbolo della Lazio e della lazialità. Fin qui nulla di strano, se non fosse che in questo tripudio di euforia biancoceleste il giocatore si è fatto notare anche per qualche comportamento che ha scatenato, oltre che il delirio dei tifosi della Nord, le immediate reazioni del mondo politico. Di Canio ha infatti festeggiato la vittoria rivolgendo alla curva il saluto romano. Un episodio che il presidente della Regione Lazio Storace non si è lasciato sfuggire, ventilando l'ipotesi di tentare di candidare il giocatore alle prossime elezioni nelle fila di An. Reazione positiva al gesto anche da parte dell'onorevole Alessandra Mussolini: "Che bello quel saluto romano, mi ha affascinato tanto. ho visto una foto eccezionale. Mi ha commosso - spiega la leader di Alternativa Sociale - e gli scriverò un biglietto di ringraziamento. Ha fatto anche un bel gol, sebbene non mi sia piaciuta la tensione in campo. Quel petardo vicino a Totti poi...il romanista è un altro che mi sta simpatico". La Mussolini però esclude che si possa candidare con An: "Io credo che i calciatori debbano fare il proprio mestiere, comunque sono sicura che Di Canio non si candiderà mai con Storace. Uno come il laziale ha cuore, generosita' e coerenza: non si può certo candidare con Badoglio...".

Di Canio, però, sottolinea come i suoi gesti, al contrario di quello che molti hanno pensato, non abbiano avuto un volontario significato politico. E tanto per confermare il suo distacco da tutto ciò evita anche di pronunciare il cognome "celebre" della deputata: "Alla luce delle considerazioni espresse da qualcuno - ha affermato lunedì l'attaccante - tra cui la signora Floriani, faccio presente che sono un giocatore professionista e vorrei sottolineare che le mie esultanze non hanno nulla a che vedere con comportamenti politici di alcun tipo, in particolar modo quelli espressi dalla signora Floriani".

Dal presidente della commissione Sport del comune di Roma Enzo Foschi è arrivata una pesante condanna: "E' una vergogna per il calcio, per la città e per la Lazio. Dico subito - sottolinea Foschi - che la Lazio ha meritato di vincerlo questo derby, che la Lazio ha vinto per convinzione, grinta e gioco, che, dal punto di vista tecnico ed emotivo, Di Canio ha offerto una prestazione straordinaria, non è quindi sul piano sportivo, nè su quello del tifo, che sono arrabbiato. Di Canio è senza dubbio un calciatore fuori dagli schemi, di grande personalità, coerente con se stesso. Non mi infastidisce l'esultanza sotto la Sud (chi è tifoso vero avrebbe fatto come lui) nè il modo in cui ha gioito per la vittoria. Ma la cosa che davvero mi infastidisce, e non può passare sotto silenzio, è il suo saluto romano alla curva nord: quella si che è una vergogna per il calcio, per la città e per la Lazio. Lui è un grande calciatore, è coerente ma questo non significa che si debba per questo tacere". "Dare legittimità al fascismo, a una ideologia assassina e tirannica - aggiunge Foschi - è una cosa che tutti i sinceri democratici dovrebbero stigmatizzare. Troppi fascisti sugli spalti, e ora, anche in campo. L'antifascismo è alla base della Costituzione Italiana e l'apologia di fascismo, fino a prova contraria, è un reato, spero che se ne ricordino coloro che dovrebbero provvedere a far rispettare la legge. Di Canio dovrebbe chiedere scusa".

Sulla questione, intanto, si muove anche la Figc che ha attivato l'Ufficio Indagini per valutare l'accaduto, precisando che a disposizione sono stati messi elementi di documentazione fotografica e che "sull'episodio sarà anche ascoltato il giocatore ai fini di valutarne l'esatta portata".

08/01/2005 16:12
 
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Re:
ma basta, devono prendersi tutte le conseguenze delle loro azioni. quel saluto fascista in quel contesto aveva un peso ben preciso.. adesso minimizza, come succede sempre.. [SM=x432719]



10/01/2005 08:16
 
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Re: Re:
ecco che succede in Italia... durante una partita di calcia un coglione segna e, con tutta la rabbia che ha in corpo, si rivolge al pubblico col saluto fascista, segno un tempo di potere e di forza. un gesto questo che ha suscitato, giustamente, polemiche e critiche (la Mussolini, guarda caso, ha espresso tutta la sua ammirazione per il nuovo eroe romano..).
Da più parti invece si è cercato, come sempre, di sminuire l'evento: ma non è niente, è solo un gesto, suvvia, non è crollato il mondo...
il fatto è che il popolo, quello più cretino, ha bisogno di idoli che una volta trovati vengono emulati. ed ecco allora che a roma, il giorno dopo il saluto di Di Canio, novello DVX, sono comparse scritte oscene antisemite e inneggianti al razzismo..
Questo è un esempio di come si possa fomentare il razzismo, l'intolleranza e la violenza verbale..
Di Canio... [SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719]




12/01/2005 17:59
 
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Re: Re:
Quanto la fate lunga... e poi si sa che le curva laziale è tutta di estrema destra! E quelli che alzano il pugno cosa sono, comunisti??? Ma và...[SM=x432760]
12/01/2005 19:35
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 12/01/2005 17.59
Quanto la fate lunga... e poi si sa che le curva laziale è tutta di estrema destra! E quelli che alzano il pugno cosa sono, comunisti??? Ma và...[SM=x432760]


io penso che un calciatore, per ciò che rappresenta (un modello emulativo per tanti giovani), dovrebbe sentirsi fortemente responsabilizzato. Il saluto romano rimanda ad una realtà ben precisa. come ho scritto altrove, il giorno dopo lo show di di canio, roma è stata riempita di scritte inneggianti al nazismo e antisemite..



12/12/2005 10:25
 
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E' cominciata con le croci celtiche da una parte e i cori di "Bandiera rossa" dall'altra ed è finita con Paolo Di Canio che usciva dal campo salutando la curva dei suoi con il saluto fascista. Partita da sempre considerata a rischio ordine pubblico Livorno-Lazio, non è finita con scontri e cariche ma ha riproposto il tema del derby politico delle curve: di estrema sinistra quella toscana, di estrema destra quella laziale.

I laziali avevano lo striscione con la scritta "Boia chi molla": dall'altra parte in risposta agli slogan di stampo neofascista dei tifosi romani, i livornesi hanno trascinato tutto lo stadio a saltare al grido di "Chi non salta è fascista".

I supporter livornesi hanno anche ripetutamente scandito slogan contro Di Canio che ha risposto a modo suo. Quando il giocatore laziale è uscito dal campo sostituito da Rossi, si è rivolto alla curva biancoceleste mostrando il braccio destro teso nel saluto romano.

In serata, la presa di posizione di esponenti della Comunità ebraica. "Il gesto odierno di Di Canio è un ulteriore smacco alla città di Roma. E' ora che chi può porre fine a questa vergogna prenda le giuste decisioni". Lo chiede Vittorio Pavoncello, presidente della Federazione Italiana Maccabi. "Non è possibile che Di Canio - ha aggiunto - si richiami continuamente ad ideologie che appartengono ad un nefasto passato. Chiediamo provvedimenti alla Lazio e alla Figc".

QUESTO DI CANIO E' VERAMENTE UN COGLIONE



12/12/2005 18:10
 
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Spinelli: da Di Canio brutto gesto

Patron Livorno, "arbitro Tombolini aveva chiesto di evitare"



Di Canio non doveva assolutamente fare il saluto romano, un brutto gesto che l'arbitro Tombolini aveva chiesto di evitare. Lo rivela il patron del Livorno si e' detto "dispiaciuto" per il gesto del laziale ricordando che il direttore di gara prima del via aveva chiamato i capitani delle due squadre per chiedere di non fare gesti che aizzassero le curve. Quanto invece ai cori 'Bandiera Rossa', secondo Spinelli, "non offendono nessuno".

[Modificato da zon@ venerdi 12/12/2005 18.12]

12/12/2005 18:14
 
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Veltroni, No alla politica negli stadi
Il sindaco di Roma dopo i fatti di Livorno-Lazio: "C'è un malato grave e mancano le cure"

Roma - ''La politica deve rimanere fuori dagli stadi. Questo vale per tutti, dai tifosi ai giocatori''. Lo ha detto il sindaco di Roma, Walter Veltroni, commentando i fatti accaduti ieri sugli spalti durante la partita di serie A tra Livorno e Lazio con due tifoserie notoriamente di opposti schieramenti politici.

''E' il contesto che non va bene -ha spiegato Veltroni- non sono i singoli gesti, ma e' il clima che c'e' intorno a questo sport. Ormai ogni domenica ce n'e' una. Come si fa a non rendersi conto che c'e' un malato grave e che servono cure che in questo momento mancano''.
13/12/2005 10:30
 
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Saluto di Di Canio, divisi calcio e politica
La Lazio accusa la degenerazione del tifo livornese, la Figc prende tempo. Galliani: "La politica stia fuori"

Il saluto romano di Paolo Di Canio a Livorno nella partita di ieri ancora una volta divide il mondo politico, oltre a mettere in difficoltà quello del pallone. Per aprire un'eventuale indagine la Figc aspetta domani il giudice sportivo e sceglie la strada della prudenza: "È indispensabile mantenere al massimo livello un criterio di sobrietà" predica il presidente Franco Carraro. "Finché si resta entro certi limiti tutto questo non è un problema. Quando si esagera è un altro discorso".

Adriano Galliani è invece deciso: "La politica deve stare fuori dagli stadi". Gli fa eco il vicepresidente della Figc, Giancarlo Abete: "Commetteremmo un errore grave a trasformare gli impianti in teatri per esternazioni di culture che non appartengono a quella calcistica". In serata la Lazio ha difeso a spada tratta Di Canio accusando "il clima da guerra ideologico-politica che la tifoseria livornese ha creato intorno alla partita", ribadendo il ripudio di "qualunque forma di razzismo e di politicizzazione sia sul campo che fuori".

Nel mondo politico e istituzionale la provocazione di Di Canio ha alzato un polverone. La polemica arriva fino nelle aule del Parlamento europeo: Giusto Catania (Prc) stigmatizza l'episodio di Livorno (e il caso Zoro di Messina-Inter) puntando l'indice contro le autorità politiche italiane che "colpevolizzano l'immigrazione" finendo per alimentare questo clima. Dure reprimende anche dagli ambienti vaticani.

Per il cardinale Fiorenzo Angelini la partita di Livorno andava sospesa, i cori "sono forme inedite di terrorismo" e chi li ha promossi sono "autentici kamikaze". In disaccordo con il cardinale il sindaco livornese Alessandro Cosimi: "Non tutti i simboli politici sono uguali", e parla di "apologia del fascismo" da parte di Di Canio. Sempre da sinistra per il presidente del Pdci Armando Cossutta "il gesto era volutamente provocatorio" e "chi provoca può determinare conseguenze molto pericolose". Paolo Ferrero (Prc): "È chiaro che Di Canio pensa più ad apparire in tv che al bene della sua squadra, ed utilizza il saluto romano come se fosse in un reality show".

Anche la comunità ebraica romana interviene. Per il presidente Amos Luzzatto la cosa più grave, più del saluto romano, è che nella sua dichiarazione "il calciatore fa capire che la Comunità ebraica possiederebbe un potere occulto al quale non si può disobbedire". Il presidente della Federazione Maccabi, Vittorio Pavoncello: "E gli hanno fatto fare anche il tedoforo durante il passaggio della fiaccola olimpica a Roma. Gli hanno dato un onore che non merita".

La destra tende a minimizzare. Per Ignazio La Russa, presidente dei deputati di An, "ognuno saluti come vuole. Se anche avesse fatto un saluto romano è ora di piantarla con queste esagerazioni. Nel gesto del giocatore non c'è nulla di drammatico. Se poi è vietato dai regolamenti lo puniscano ma non facciamone un dramma". Il segretario provinciale livornese di An, Marcella Amadio: "Mi piacerebbe conoscere Di Canio, perchè in questo conformismo dilagante ha il coraggio di manifestare le sue idee". Infine il sindaco di Roma Walter Veltroni, che più che sul saluto di Di Canio interviene per condannare il petardo lanciato dalla curva livornese: "Ieri è stata una giornata per lo sport e per il calcio in particolare molto triste, si è rischiato un altro caso Paparelli".
13/12/2005 10:38
 
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Calcio: Di Canio, interviene Alemanno
Il ministro di An, Gianni Alemanno, ha 'invitato' il calciatore della Lazio Paolo di Canio a 'tenere separati sport e politica'. 'Invito Di Canio e tutti i tifosi - ha aggiunto commentando il saluto romano del giocatore alla fine della gara con il Livorno - a tenere separata la politica e i simboli, anche drammatici, della nostra storia dal gioco del calcio'. Lo sport, ha concluso Alemanno, 'deve essere un fatto gioioso e tranquillo, non deve essere mescolato con certe cose'.
23/12/2005 14:53
 
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"Sono un fascista, non un razzista", precisa il laziale
Di Canio ricorre contro squalifica


"Sono un fascista, non un razzista. Il saluto romano lo faccio perche' e' un saluto da camerata a camerati": lo ha detto Paolo Di Canio. "Il saluto e' rivolto alla mia gente. Con quel braccio teso non voglio incitare alla violenza, ne' tantomeno all'odio razziale". Questo il motivo per il quale Di Canio ha deciso di ricorrere contro la decisione del giudice sportivo che per quel saluto durante Lazio-Juventus lo ha squalificato per una giornata e condannato a una multa di 10 mila euro.
23/12/2005 14:54
 
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Re: "Sono un fascista, non un razzista", precisa il laziale

Scritto da: zon@ venerdi 23/12/2005 14.53
Di Canio ricorre contro squalifica



... perchè c'è differenza?
07/01/2006 01:07
 
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Consigliere di Prc difende Di Canio: espulso
Scoppia il caso a Biella e interviene la direzione del partito Antonio Filoni, tifoso laziale, si è fatto fotografare con il suo collega Davide Zappalà di An mentre fa il saluto romano

TORINO - Tifo calcistico e politica, un incrocio che si è rivelato fatale per un militante di Rifondazione Comunista. Antonio Filoni, consigliere comunale a Biella del partito di Bertinotti e grande tifoso laziale, ha difeso Di Canio e il suo saluto romano. La scelta gli è costata l'espulsione dal partito. Ad aggravare la situazione, agli occhi del suo partito, è stata una fotografia in cui si faceva ritrarre mentre faceva il saluto romano insieme al collega di Alleanza Nazionale, Davide Zappalà, con il quale è unito dalla passione per i Laziali.
FOTO CON IL SALUTO ROMANO - La vicenda risale a circa una settimana fa quando Filoni, personaggio molto conosciuto in città, ha preso posizione, con una lettera ai giornali, in difesa di Di Canio. Con l' intenzione di evidenziare la goliardata del gesto dell' attaccante laziale, Filoni e Zappalà, divisi in politica e uniti nello sport, hanno voluto emularlo facendosi addirittura fotografare pubblicamente a braccio teso. L' iniziativa, però, non è piaciuta ai vertici di Rifondazione Comunista che ha preso i suoi provvedimenti.
DECISIONE SOFFERTA - È stata una decisione sofferta giunta al termine di una serie di episodi che già preannunciavano il distacco di Tony Filoni dal partito che lo candidò sindaco al Comune di Biella: questa la versione fornita dalla segreteria del Prc. Marco Sansoè, segretario della federazione, spiega che se fosse stato possibile il collegio di garanzia tre giorni fa avrebbe evitato il provvedimento di «allontanamento, non di espulsione», precisa, che ha dovuto prendere. «Una goliardata? - si chiede Sansoè - Peccato che la fotografia sia stata scattata in una sede istituzionale (al termine di un consiglio comunale, ndr) e che, mentre uno dei due è di An, l'altro sia di Rifondazione». Sansoè adombra anche il sospetto, «pur senza averne la prova», che Filoni sia caduto in una trappola tesagli dalla destra. «Ci teniamo a sottolineare che Rifondazione è molto diversa dai partiti comunisti di una volta. L' espulsione non esiste più per statuto perchè non si tratta di un provvedimento definitivo».
07/01/2006 01:12
 
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Re: Consigliere di Prc difende Di Canio: espulso
marò pure lui però! vabbè che tifa lazio ma che c'entra!



29/01/2006 13:44
 
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Trovo che sia da idioti sia fare il saluto romano che fare il pugno in un luogo pubblico,se ti piace tanto fallo a casa con gli amici,ma non ti permettere di farlo in uno stadio o comunque davanti a milioni di persone! [SM=x432744]




Dove può arrivare l'orizzonte
Quando una nazione nasconde
Le sue menti organiche in una cantina...scura e torva
Devono essere tutti molto ottusi...
14/07/2006 23:02
 
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Cisco Roma: lunedi' presentazione di Di Canio

(Paolo Di Canio)

Raggiunto l'accordo con Paolo Di Canio per la prossima stagione. Il giocatore verra' presentato lunedi' alle ore 15. A dare l'annuncio della chiusura dell'operazione con l'ex laziale sono stati il presidente Alessandro Tulli, il vicepresidente esecutivo Pietro Leonardi, l’amministratore delegato Giuseppe Cionci e tutto il consiglio direttivo. Di Canio verra' presentato ufficialmente nell’incontro programmato per il giorno 17 luglio alle ore 15 presso l’hotel degli Imperatori.
14/07/2006 23:15
 
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Di Canio cambia squadra: la Cisco Roma e' la 10.a

(Paolo Di Canio cambia maglia per la 10.a volta)

Paolo Di Canio ha raggiuntio l'accordo con la 10.a squadra della sua carriera, la Cisco Roma che giochera' in Serie C2. Il suo contratto con la Lazio sarebbe scaduto nel giugno 2007, ciononostante l’attaccante ha deciso di scendere di addirittura 4 categorie per sposare il progetto del presidente Alessandro Tulli e del il neo vicepresidente esecutivo e direttore generale Pietro Leopardi e di raggiungerli nella 3.a squadra capitolina. ‘Romano di Roma’, Paolo Di Canio lascia la Lazio dopo due stagioni molto travagliate nelle quali ha comunque totalizzato 50 presenze in campionato condite da 11 reti; gia' nelle giovanili del club biancoceleste (1985/86), la sua carriera lo ha portato a vestire anche le maglie di Ternana (nel 1986/87 in Serie C2), ancora Lazio (dall’87 al ’90 tra B e A), Juventus (78 presenze in tre anni), Napoli (1 stagione), e Milan (3 stagioni dal ’93 al ’96) in Italia, prima di iniziare una lunga peregrinazione in terra britannica. Nella stagione 1996/97 il passaggio ai Celtic di Glasgow, poi la Premier Leagie con Sheffield (1997-99), West Ham (ben 5 stagioni, con 189 presenze e 68 gol) e Charton (2003/04), prima del ritorno nella ‘sua’ Lazio.
Il suo personalissimo palmares parla di 1 promozione in serie A (Lazio, 1987/88), 1 coppa Uefa (Juventus, 1992/93), 1 Supercoppa Europea (Milan, 1994) , 2 campionati italiani (Juventus, 1994/95; Milan, 1995/96), 1 coppa Italia (Juventus, 1994/95) .

Ecco la sua carriera in cifre:
Stagione Squadra Pres. Gol
2006/2007 CISCO ROMA (C2/C)
2005/2006 LAZIO 27 52
004/2005 LAZIO 23 62
003/2004 CHARLTON ATHLETIC (ING) 30 4
2002/2003 WEST HAM UNITED (ING) 18 9
2001/2002 WEST HAM UNITED (ING) 26 9
2000/2001 WEST HAM UNITED (ING) 31 10
1999/2000 WEST HAM UNITED (ING) 30 16
1998/1999 WEST HAM UNITED (ING) 13 5
1998/1999 SHEFFIELD (ING) 6 3
1997/1998 SHEFFIELD (ING) 35 12
1996/1997 CELTIC GLASGOW (SCO) 26 12
1995/1996 MILAN 22 5
1994/1995 MILAN 15 1
1993/1994 NAPOLI 26 5
1992/1993 JUVENTUS 31 3
1991/1992 JUVENTUS 24 1
1990/1991 JUVENTUS 23 3
1989/1990 LAZIO 24 3
1988/1989 LAZIO 30 1
1987/1988 LAZIO (B) 0 0
1986/1987 TERNANA (C2) 27 2
1985/1986 LAZIO (B) 0 0
17/07/2006 23:41
 
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Cisco Roma: Di Canio 'Sara' un successo'

(Paolo Di Canio)

Il neoacquisto Paolo Di Canio si presenta ai suoi nuovi tifosi: 'Sono felice di prendere parte a questo progetto'. Dopo l'ufficializzazione del suo approdo in biancorosso, Di Canio e' entusiasta della scelta fatta e non sembra per nulla demotivato dal salto in una categoria inferiore dopo aver militato nell'ultima stagione nella Lazio, in Serie A.

'Sono stato contattato dalla societa', che mi ha presentato un programma davvero interessante.' - ha dichiarato ai microfoni di Sky - 'Non mi sono voluto far scappare l'occasione di prendere parte a questo progetto. Vogliamo ottenere un grande successo e contemporaneamente avremo anche l'opportunita' di aiutare tanti ragazzi'.
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