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Mia Martini

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2007 18:42
06/10/2004 09:55
 
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Italiani: Giorgia, Renato Zero, Mina, Mimì, Bertè, Patty Pravo, qualcosa della Vanoni, De Gregori, Vasco, Venditti.

Stranieri: R.E.M., The Cranberries, Madonna, Queen

[Modificato da GayAbruzzo 06/10/2004 9.58]




06/10/2004 10:44
 
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Re:

Scritto da: GayAbruzzo 06/10/2004 9.55
Italiani: Giorgia, Renato Zero, Mina, Mimì, Bertè, Patty Pravo, qualcosa della Vanoni, De Gregori, Vasco, Venditti.

Stranieri: R.E.M., The Cranberries, Madonna, Queen

[Modificato da GayAbruzzo 06/10/2004 9.58]




Mimì?

Who is Mimì?



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06/10/2004 10:46
 
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Re: Re:

Scritto da: deckard081 06/10/2004 10.44


Mimì?

Who is Mimì?


Mia Martini...vero?





06/10/2004 16:36
 
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Scritto da: lullaby.xxx 06/10/2004 10.46

Mia Martini...vero?


Penso di sì! anche io la conosco come Mimì






06/10/2004 16:46
 
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Mimì---> La grandissima Mia Martini



08/10/2004 09:56
 
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Re:

Scritto da: GayAbruzzo 06/10/2004 16.46
Mimì---> La grandissima Mia Martini




mi piace Mia [SM=x432758]



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08/10/2004 11:03
 
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Scritto da: deckard081 08/10/2004 9.56



mi piace Mia [SM=x432758]


Minuetto, Gli uomini non cambiano, Piccolo uomo, Almeno tu nell'universo, E non finisce mica il cielo... grandissima, bravissima, insuperabile [SM=x432729]



15/06/2005 17:03
 
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Una strada e un dvd per ricordare Mimì Una via della capitale porterà il suo nome. Un video riunisce, per la prima volta in versione restaurata, alcuni speciali tv della Rai

ROMA - Una strada e un dvd per far rivivere Mia Martini, un duplice omaggio a una grande interprete della canzone italiana a dieci anni dalla sua morte. Una scomparsa prematura quella della cantautrice, calabrese d'orgine ma romana d'adozione, una vita e una carriera segnata dal pregiudizio e dalla persecuzione. Per non dimenticarla una strada della Capitale porterà il suo nome. L'annuncio nell'incontro organizzato in Campidoglio per ricordare la sua personalità d'interprete sensibilissima durante il quale è stato anche presentato «E ancora canto», un Dvd che unisce, per la prima volta in versione restaurata, gli speciali televisivi realizzati dalla Rai tra il 1975 e il 1981, anni in cui Mimì trovava la sua dimensione più congeniale: quella di cantautrice.
Mia Martini

Guarda i Video
IL DVD - La raccolta, pubblicata da Rai Trade, fa rivivere la grinta e la passione con cui Mia interpretava i suoi brani, molti dei quali sono nati anche dal sodalizio artistico e personale, durato molti anni, con Ivano Fossati. S'inizia con lo speciale «Mia» girato tra Roma e il litorale ostiense nell'autunno del '74 e si conclude con lo speciale «Donna Rock. Io sono mia», girato quasi interamente nel suo paese d'origine, Bagnara Calabra, nell'estate del 1981.
Da «Piccolo Uomo» con il quale vinse il Festivalbar nel '72, Mia Martini è arrivata alla collaborazione con Charles Aznavour che la portò all'Olympia di Parigi. Con «Ritratto di Donna» vinse anche il prestigioso Festival Yamaha di Tokyo, un premio alla sua capacità di coniugare versi, poesie e parole con la musica.

MUSICA BRASILIANA E INTERVISTE - Nelle immagini dei tre speciali televisivi, anche un omaggio alla musica brasiliana (la sua prima incisione di Desafinado è del '64), a Nat King Cole e al suo mito, Ray Charles. A questo si aggiungono anche delicate interviste nelle quali la cantante si offre al pubblico senza pudore, senza barriere, raccontando il suo carattere e il suo amore incondizionato per la musica.
«...E ancora canto» è disponibile al prezzo di 16,90 euro nelle librerie e nei media store di tutta Italia.


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2005/06_Giugno/15/mia_martini.shtml
15/06/2005 17:10
 
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[SM=x432734] [SM=x432748]
15/06/2005 17:21
 
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anche a me piaceva molto
06/08/2005 08:53
 
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[Dedicata da Renato Zero all'amica scomparsa Mia Martini]

LA GRANDE ASSENTE
(Zero/D.Riccardi/Zero)
Interprete: Renato Zero
Album: "Amore dopo amore"

Ho perso te
potevi amarti di più
ho perso te
dovevi vincere tu...
Sola così
nel grande gioco dei no
la sorte poi
è così miope lo so
ora il silenzio lavora...
Che vita è
capace solo di guai
ho perso te
così non guarirò mai
pezzi di me
sparsi dovunque qual e là
è l'amore che
esplose solo a metà...
Sei più musica che mai
voce dei pensieri miei
ti sento t'invento
così presente e così mia
né crudeltà né ipocrisia
... e basta soffrire

Dov'é Mimì
dagli enormi cappelli
che folli giorni quelli
è ancora lì
che suona il suo piano
il canto suo
perfetto richiamo
rapito dai colori suoi
nel suo universo mi specchiavo
chitarre e spiagge insieme a lei
canzoni come aquiloni
Mimì.

Ho perso te
tutto il resto è qua
compreso chi
ti ha condannato già
è gente che
una battuta e via
vittime poi
di quella stessa ironia
ti ritroverò lo so
se questo cuore ascolterò
volando, volando
e d'incanto
sarai qui
buffa e tenera così
sospiro vitale...

Dov'é Mimì
nel bel mezzo del viaggio
Mimì col suo coraggio
Dov'é Mimì
leggera carezza
diamante lei
di rara bellezza

se accendo un sogno appare lei
la mente mia non si rassegna
è bello poter dire che
la morte si sbaglia...

Dov'é Mimì
mi volto e la vedo
perché vai via le chiedo
rimani qui
improvvisiamo
e fu così
che mi conquistò Mimì
a tutto iniziò da li
non resto senza Mimì.






06/08/2005 09:04
 
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Re:

Scritto da: pAuL100V 06/08/2005 8.53
[Dedicata da Renato Zero all'amica scomparsa Mia Martini]

LA GRANDE ASSENTE
(Zero/D.Riccardi/Zero)
Interprete: Renato Zero
Album: "Amore dopo amore"

Ho perso te
potevi amarti di più
ho perso te
dovevi vincere tu...
Sola così
nel grande gioco dei no
la sorte poi
è così miope lo so
ora il silenzio lavora...
Che vita è
capace solo di guai
ho perso te
così non guarirò mai
pezzi di me
sparsi dovunque qual e là
è l'amore che
esplose solo a metà...
Sei più musica che mai
voce dei pensieri miei
ti sento t'invento
così presente e così mia
né crudeltà né ipocrisia
... e basta soffrire

Dov'é Mimì
dagli enormi cappelli
che folli giorni quelli
è ancora lì
che suona il suo piano
il canto suo
perfetto richiamo
rapito dai colori suoi
nel suo universo mi specchiavo
chitarre e spiagge insieme a lei
canzoni come aquiloni
Mimì.

Ho perso te
tutto il resto è qua
compreso chi
ti ha condannato già
è gente che
una battuta e via
vittime poi
di quella stessa ironia
ti ritroverò lo so
se questo cuore ascolterò
volando, volando
e d'incanto
sarai qui
buffa e tenera così
sospiro vitale...

Dov'é Mimì
nel bel mezzo del viaggio
Mimì col suo coraggio
Dov'é Mimì
leggera carezza
diamante lei
di rara bellezza

se accendo un sogno appare lei
la mente mia non si rassegna
è bello poter dire che
la morte si sbaglia...

Dov'é Mimì
mi volto e la vedo
perché vai via le chiedo
rimani qui
improvvisiamo
e fu così
che mi conquistò Mimì
a tutto iniziò da li
non resto senza Mimì.



è la storia di una sincera amicizia.. grande mimì l'ho sempre amata



28/11/2005 06:56
 
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Musica. Mia Martini live: in un cd tutta la magia di Mimi' e un inedito
Un inedito e dodici tracce originali di Mia Martini. Rai Trade propone il 2 dicembre nei negozi un cd live jazz (1991) "Mia Martini in concerto", che gli appassionati di musica certo non mancheranno di apprezzare. Nell'album si apprezza per intero la Mimì interprete, che spazia con incredibile padronanza canora da Fossati a Battisti, passando attraverso i Beatles e Kurt Weill.

"Il nostro cd sarà certamente oggetto di culto per i collezionisti - dice Alba Calia, Vice Presidente di Rai Trade - ma anche destinato ad un pubblico ampio e variegato. E' la nostra maniera per ricordare Mia Martini e riproporla ad una platea vasta con alcuni brani reinterpretati in chiave jazz da brivido. Speak Low, l'omaggio a Kurt Weill, poi, è di straordinaria qualità ". Nel 1991 Mia Martini disse: "Nell'interpretazione di un testo, bisogna comunque tener conto che non esiste nulla di più 'spugnoso' della scrittura di un lavoro musicale. Tutto quello che c'è all'esterno filtra all'interno: ma filtrano anche le interpretazioni". Non bisogna quindi stupirsi che Mia Martini abbia dato una lettura così particolare di queste canzoni. Come se, tra interprete e autore, si fosse verificata una profonda osmosi.
01/01/2006 04:52
 
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Mia Martini
La neve, il cielo, l’immenso / Bmg


di Andrea Silenzi


Quando Mia cantava anche i Beatles e Joe Walsh
In questo ricco cofanetto (3 cd, 51 brani) per la prima volta si ascolta Mia cantare I’ve Got A Feeling dei Beatles e Funk 49 di?Joe Walsh: canzoni incise nel 1971 dalla Martini insieme alla sua band (La Macchina) per strappare un contratto alla Rca. Una voce ancora giovane ma intensa, sporcata di blues. Di lì a poco usciranno Padre davvero, denuncia familiare censurata dalla Rai, e Piccolo Uomo, il suo primo grande successo. Il cofanetto copre l’intero arco della sua carriera, con i boom commerciali anni Settanta (Minuetto, Agapimu) e i capolavori dell’ultimo periodo (Almeno tu nell’universo). Su di lei è stato scritto anche troppo. Bisogna solo ascoltarla.
24/04/2006 12:04
 
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'La regina senza trono', un libro per Mia Martini
La redazione di Rockol non è responsabile del contenuto di questa notizia, che è tratto da un comunicato stampa. Artisti, etichette e aziende che vogliono rendere note le proprie iniziative attraverso la pubblicazione di un loro comunicato stampa in questa sezione possono indirizzare una e-mail a presskit@rockol.it. La pubblicazione dei comunicati è a discrezione della redazione.

Il prossimo 12 maggio ricorre l'anniversario della scomparsa di Mia Martini. L’opera

Il titolo ‘La regina senza trono’ trae spunto dall' idea che Mia Martini aveva scelto per essere raffigurata ironicamente nella copertina dell’album che desiderava dedicare alla Luna. Un album mai composto per l’improvvisa e tragica scomparsa dell’artista. Questo volume, curato da Pippo Augliera, racconta l’ultimo periodo della sua carriera attraverso un angolo visuale particolare, quello costituito dal rapporto strettissimo che la cantante aveva instaurato con il suo club ufficiale, denominato ‘Chez Mimì’. Incontri ed interviste rilasciate al club in esclusiva, si alternano a dichiarazioni e commenti di alcuni colleghi e suoi collaboratori. Tra questi: Enzo Gragnaniello, Dori Ghezzi, Giancarlo Bigazzi, Enrico Ruggeri, Biagio Antonacci, Loretta Goggi, Roberto Murolo, Loredana Bertè.

‘La regina senza trono’ ha innanzitutto il pregio di raccontare le passioni, le difficoltà, le censure subite da un’artista ribelle e scomoda, ostile alle logiche commerciali dell’industria discografica. Un’artista che ha avuto il coraggio e la passione di andare controcorrente pagando in prima persona per le sue scelte.

Questo libro è un documento prezioso che contribuisce a gettare nuova luce sulla biografia e sulla carriera artistica di una delle più grandi intepreti della canzone italiana degli ultimi decenni.
05/06/2006 17:49
 
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Il caso Mia Martini


Martedì 30 maggio al teatro Piccolo Eliseo di Roma è stato presentato il libro "IL CASO MIA MARTINI" di Marcello M. Giordano (Herald Editore). Al dibattito, condotto da Francesco Vergovich (Radio Radio) sono intervenuti Adriano Aragozzini (impresario musicale, a sinistra nella foto), Marco Molendini (Il Messaggero) e il prof. Francesco Dragotto (psicologo).

Il primo a prendere la parola è stato proprio l'autore del libro, Marcello M. Giordano (a destra nella foto), che ha presentato il libro come “la storia vera, scritta come un romanzo, di una famiglia particolare” (la famiglia Bertè, il vero cognome di Mia Martini, sorella di Loredana, ndr.) “e di una cantante con un talento fuori dall'ordinario”. Marcello M. Giordano non è un critico musicale ma uno studioso di storia e cultura latino-americana che nel 1990 ha fondato la Theorema (casa editrice specializzata in libri e cataloghi d'arte) e nel 1996 ha editato e diretto "Il Diario" (un tabloid mensile di politica internazionale). Ha cominciato a studiare la vita di Mia Martini da quando è nata (il 20 settembre 1947) fino al giorno della sua scomparsa (avvenuta il 12 maggio del 1995). Non voleva scrivere un libro sulla sua carriera ma sulla sua vicenda umana, che inizia quando Mimì Berté aveva 11 anni ed era innamoratissima del mare, della musica, della sua radio e di un paese (l’Amazzonia) che per lei rappresentava il suo sogno, quello di diventare una cantante e di raggiungere l’amore universale che ha inseguito per tutta la sua vita. Nel libro spiega anche le origini delle dicerie che la perseguitarono e le rovinarono la carriera per molti anni, e racconta come Aragozzini fu l’unico che nel 1989 decise di mettere da parte tutte le voci su di lei e la invitò al suo primo Festival di Sanremo (come direttore artistico) e le permise di riprendersi artisticamente almeno per gli ultimi sette anni della sua vita, a partire da “Almeno tu nell’universo” (scritta per lei da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio,ndr).

A questo punto è intervenuto Adriano Aragozzini che subito dopo ha smentito seccamente Renato Zero il quale durante lo speciale Tg1 di Vincenzo Mollica su Mia Martini aveva dichiarato di essere andato da lui per garantire personalmente sulla partecipazione dell’amica Mimì al Festival, che altrimenti sarebbe stata a rischio (“non ce ne sarebbe stato alcun bisogno”, spiega, “sono solo menzogne”), e ha minacciato il ricorso in tribunale se non otterrà la smentita di Zero nel programma di Bruno Vespa; poi ha citato anche lo spiacevole episodio di “Sanremo In The World” (la tournee organizzata dallo stesso Aragozzini per esportare il Festival all’estero) quando metà degli artisti non si presentò all’aereoporto di Fiumicino alla partenza per New York perché avevano paura di volare con lei (e furono per questo da lui puntualmente denunciati). Ricorda Alberigo Crocetta (purtroppo scomparso), l’inventore del Piper, che gli parlò per primo di Mia Martini e credeva talmente in lei che la voleva far esibire nella piazza del Quirinale davanti al Presidente della Repubblica, poi racconta di averla rincontrata dopo anni a casa di un’amica comune (Sandra Carraro) che gli fece sentire il provino di “Almeno tu nell’universo”, ma nel frattempo era diventata “una giovane vecchia”, le dicerie l’avevano distrutta, e la Fonit Cetra fu l’unica casa discografica a credere di nuovo in lei dopo 7 anni di silenzio. Aragozzini sentì il provino della canzone e poi una volta orchestrata ne rimase entusiasta, la fece approvare dalla Commissione artistica e fu ammessa al Festival dove ebbe un grande successo, poi racconta della storia d’amore che Mimì ebbe durante “Sanremo In The World” con il regista dello spettacolo e ricorda quando gli parlò della tormentata storia d’amore con Fossati, e pochi giorni dopo morì. Aragozzini ha parlato apertamente di “droga” riguardo alle cause della sua morte (come per Pantani) e ha detto che gli artisti che in Italia hanno raggiunto il successo economico sono sempre stati pochi, e a parte i grandi nomi la maggior parte vive in precarie condizioni (cita il caso di Stefania Rotolo e di “un’artista che abita qui vicino” di cui però non vuole fare il nome), poi ha raccontato alcuni aneddoti su altri personaggi dello spettacolo come Eros Ramazzotti, Gino Paoli e Domenico Modugno (tra i più fortunati).

Secondo il critico musicale Marco Molendini (arrivato a dibattito iniziato), Mia Martini ha vissuto una carriera fatta di alti e bassi nonostante il suo grande talento, la vicenda delle cattive dicerie su di lei ha avuto sicuramente un peso però c’è un fatto tipico (non solo italiano ma che in questo paese si manifesta in modo particolare) che consiste nel riconoscere un talento solo in seguito ad un fatto tragico o alla sparizione fisica o mediatica (come nel caso di Mina e Battisti). Nella vicenda di Mia Martini c’è tutto il “meccanismo drammaturgico del successo”, poichè l’industria discografica evidentemente non è in grado di imporre un artista solo per la forza del suo talento. Secondo Molendini la canzone popolare è in qualche modo la misura della cultura di un popolo, e la musica italiana è come origine meno “maledetta” rispetto a quella di altri paesi, quindi il caso di Mimì rievoca il caso drammatico di Pantani, di una persona che nella solitudine della sua stanza va quasi incontro alla sua fine e alla sua (auto)distruzione…
Gli viene in mente anche il caso Tenco, sul quale è stato montato un giallo, e parla a questo proposito anche dello sceneggiato televisivo su Dalidà che considera un po’ “fumettistico”, così come la scelta della Ferilli per il suo ruolo dovuta probabilmente ad esigenze produttive di palinsesto.
Secondo Molendini però a differenza di Aragozzini la cocaina può essere anche un indicatore di “ricreazione sociale” (nel senso che spesso viene assunta in compagnia), mentre nel caso di Mia Martini si trattò soprattutto di solitudine, che ha caratterizzato la sua vita così come quella della sorella Loredana, che fino a qualche anno fa era in condizioni molto critiche.

Per il professor Francesco Dragotto (uno dei più importanti psicologi che ci sono in Italia) Mimì aveva tutte le carte in regola per avere successo, ma la convinzione di non poter essere accettata nasceva già nella sua famiglia (più che nel pubblico, che l’amava), in particolare nella figura del padre che lei cercò per tutta la vita di inseguire e che “non è stato all’altezza delle fantasie e delle aspettative delle figlie”, lui addirittura fuggì per primo di casa e poi fu seguito dalle figlie (a parte Leda Bertè, la sorella maggiore, di cui si parla anche prologo del libro, perché è stata proprio lei a suggerire all’amico Marcello M. Giordano di scrivere un libro sulla sorella Mia).

L’autore stesso ha chiuso il dibattito dicendo che con questo libro ha voluto dimostrare che al mondo ci sono tante Mimì che vagano per l’ambiente discografico senza vedere riconosciuto il proprio talento. Confessa di aver passato qualche mese studiando dalla mattina alla sera la vita di Mimì, ascoltando le sue canzoni, chiamando e intervistando chi l’ha conosciuta, e dopo questa “full immersion” ha sentito di volerle bene e ha temuto addirittura di mancarle di rispetto per le cose che scriveva (forse per la paura di toccare vicende troppo private), ma poi sentiva la sua presenza dietro di lui che lo incitava a scrivere e a terminare il libro…


Per informazioni sul libro “Il caso Mia Martini” potete contattare gli uffici stampa:
Mara Miceli (maramiceli@virgilio.it) e Rosella Sale (rosella.sale@tiscali.it)
o direttamente l’editore: heraldeditore@libero.it - tel. 06-97279154
05/03/2007 18:42
 
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Sanremo si scorda Mia Martini
Sanremo si scorda Mia Martini Il cantautore Simone Cristicchi vince l'edizione 2007 del festival di Sanremo con una splendida e intensa canzone dedicata ai "matti", intitolata "Ti regalerò una rosa". Niente "amore e cuore" quindi, almeno per una volta. Impegno sociale e tematica importante anche per la canzone che ha trionfato tra le nuove proposte. Il vincitore è stato infatti il romano Fabrizio Moro con "Pensa", una canzone da lui scritta dedicata alla lotta alla mafia.

A Moro è stato assegnato anche il premio della critica, intitolato a Mia Martini dopo la sua morte. E propio l'incantevole cantante di origine calabrese, sorella di Loredana Bertè, è la grande assente, la povera dimenticata di questo Sanremo.

Il nome di Mimì non è stato infatti citato da Baudo in occasione dell consegna del premio. Hanno espresso il loro rammarico per l'infelice dimenticanza il padre e la sorella Olivia, che hanno dichiarato con una punta di amarezza:

'Siamo spiacevolmente sorpresi che il premio della critica Mia Martini non sia stato menzionato.
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