ROMA - Milano carissima? No, affittare casa costa molto più a Pescara. Secondo un'indagine Monitor immobiliare diffusa dal Censis, infatti, tra il 1999 e il 2003 i canoni per la locazione nel capoluogo lombardo sono cresciuti del 47%, contro il +126% della città abruzzese.
Un ulteriore segnale da un mercato immobiliare sovradimensionato, con prezzi altissimi, da "bolla" speculativa, che allontanano i possibili acquirenti e locatari.
La classifica prende in considerazione i capoluoghi di provincia con più di 100mila abitanti: in cinque città gli affitti sono più che raddoppiati in 5 anni. Si tratta, oltre che di Pescara, di Firenze (+118%), Rimini (+115%), Ancona (+105%) e Venezia (+100%). Milano, invece, è fanalino di coda, con un 'modesto' rincaro del 47%. E aumenti meno vistosi sono anche quelli di grandi centri come Genova (+74%), Roma (+70%), Bologna (+66%), Napoli (+53%) e Torino (+51%).
E' dunque la provincia, che ovviamente si muove da livelli più bassi in origine, il punto dolente di chi non può contare su un'abitazione di proprietà. Dopo le cinque città al top dei rincari, infatti, nelle prime dieci figurano Perugia (+95%), Taranto (+93%), Terni (+93%), Sassari (+90%) e Ravenna (+86%).
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