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Loredana Bertè

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2007 14:35
21/08/2005 18:06
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: zon@ venerdi 17/08/2005 18.15


I cd della Bertè non si scaricano.

... e poi dai, costerà solo 7 euro.

Un pò di sforzo. Un pacchetto di sigarette in meno.


quoto. comprate il cd della bertè



22/08/2005 09:08
 
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Se è bello lo compro anche io




16/09/2005 22:54
 
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il cd della Bertè è effettivamente uscito.

E' in tutti i negozi di schi e non nelle edicole, come sembrava all'inizio e non costa sette euro; ma 14,90.
In certi posti lo trovate anche a 13,90.

Questo lo dico per dovere di cronaca. Anche perchè il cd pur restando autoprodotto, è stato distribuito da Edel. Una grande casa discografica tedesca, che ha messo redici anche in Italia da quattro / cinque anni e che distribuisce tra gli altri anche Dolcenera, Paola Turci ecc.


E' inutile che io vi dica che secondo me l'album è bellissimo.


Se siete indecisi e volete ascoltare una canzone prima di comprarlo, sono disposto a fornirvela.

Mi raccomando; è proprio un gran cd.
16/09/2005 23:01
 
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Torna Loredana Berté: 'Faccio rock perché litigo ancora con la vita'

Niente trucco e niente inganno, quando c’è di mezzo la Berté. Non si tinge i capelli spruzzati di bianco, non nasconde le sue simpatie e antipatie (e nemmeno le belle gambe), manda all’aria le convenzioni della routine promozionale, va a ruota libera con la lingua (e al giornalista di turno può capitare di essere “interrogato” sul grado di preparazione rispetto al suo ultimo disco. Anche bacchettato, se le risposte non la soddisfano: manco fosse un alunno ripetente…). Un disco, questo “Babyberté”, che la cantante di Bagnara Calabra ha voluto accompagnare per mano al debutto autografando copie per i fan, dopo mezzanotte, presso le Messaggerie Musicali di Milano (“Sophia Loren l’ha fatto da Harrods, a Londra, per un libro di ricette. Perché io no?”, spiega); un album da lei fortissimamente voluto e autofinanziato con i soldi di Music Farm (“mi è costato 450 milioni di lire, copertina compresa, e un bel po’ in salute”), poi acchiappato al volo da una “joint venture” composta da Around The Music (l’etichetta olandese di Massimo Scolari che ha appena aperto un ufficio in Italia), Nar International e il distributore edel. “Fino a quando non ho incontrato loro, ad agosto, ho continuato a pensare che non sarebbe mai uscito”, racconta adesso Loredana. “Anche per questo si intitola ‘Babyberté’: ci ho messo 5 anni, a partorirlo. Ho scritto cinquanta pezzi, in tutto questo tempo. Molti li ho buttati via, quindici sono ancora nel cassetto”. Altri dieci, invece, hanno staccato il biglietto per il disco nuovo: molta autobiografia e poca fiction, sembra di capire. “Macché fiction. Qui è tutto vero, mica siamo a Centovetrine. Ho cantato dal vivo, tutto in diretta, arrabbiandomi con i musicisti quando sbagliavano il ritmo o gli accordi. Per questo ho messo i bpm sotto ai crediti di ogni pezzo, nel libretto. Chi li suonerà in tournée non avrà più la scusa per sbagliare tempo, e io mi risparmio la fatica di insegnarglielo”. Per adesso, però, l’unico show appuntato in calendario è un “evento speciale” in programma tra un mese al Teatro Smeraldo di Milano, con ripresa Tv e (parziale) via Internet.
Si diceva delle canzoni: tra queste c’è anche quella “Mufida” assai attesa dai fan e dedicata alla memoria della sorella Mia Martini (vedi News). L’immagine che la accompagna sul libretto del cd è quella di un gatto nero, vittima inerme di una superstizione dura a morire. “Ma l’hai visto il nuovo spot del Cepu? E’ uno scandalo, una vergogna. E’ profondamente diseducativo insistere sull’ignoranza e sulla superstizione della gente. La protezione animali dovrebbe denunciarli e fargli un culo così. Che c’entrano i gatti neri con la sfortuna? Sarà per questo che in giro non se ne trovano più… Persino le pie dame di carità quando ne vedono uno per strada si fanno il segno della croce! Ma stiamo scherzando? Questa storia non mi va proprio giù! Le signore bene di Roma e di Milano vanno da maghi e fattucchiere, e nei salotti si fanno le classifiche di chi porta più jella. Sembrano cazzate, e invece sono cose che ti rimangono addosso: mia sorella ci è morta, per questo”.
E gli altri pezzi nuovi? “Per me sono tutti fortissimi, tutti potenziali singoli. ‘Non mi pento’ l’hanno scelta i discografici perché da qualche parte bisognava pur cominciare, per lanciare il disco. Ma le altre non sono da meno. ‘Sto male’, per esempio, è esplosa dopo che ho risentito Youssou N’Dour e ho capito che quella era l’atmosfera che volevo. Asia (Argento) ha già girato tre video per me, in ‘Io ballo sola’ mi interpreta persino. ‘Notti senza luna’ l’ha voluta fare subito: come me, lei va matta per Baudelaire”. La voce della giovane attrice (e ora regista) affiora anche nei (veri) messaggi di segreteria telefonica che intervallano le canzoni, insieme a quelle di altri amici celebri: Renato Zero, Dori Ghezzi, Rosita Celentano… “Potrei farci dieci cd solo con quelli, e comunque sono legati alle canzoni, niente è messo lì a caso. Il pezzo di Renato (Zero), ‘Deliri a 45 giri’, arriva dopo il messaggio dei fan incazzati perché non gli dò il disco nuovo. E’ un demo che avevamo fatto a Fonopoli cinque o sei anni fa. Una dedica al vinile che non c’è più, con un’atmosfera solare anni ’60 e Lele Melotti che suona con le spazzole”. “Mercedes Benz”, per cui la Argento ha già girato un terzo video, non è quella di Janis Joplin, ma comunque un omaggio esplicito alla cantante texana. “Era grandissima, l’ho vista un paio di volte in America. Ma oggi i ragazzini non conoscono più nessuno. A Roma mi si sono avvicinati dei fan dicendomi che avevano appena scoperto i Beatles. Mi hanno fatto sentire proprio vecchia… In ‘Mercedes Benz’ me la prendo con Dio, e per me non è una novità. L’unica cosa in cui credo è lo sciopero dei treni”. Questo non le ha impedito di dedicare il disco a Padre Clemente, che si prodiga per i bisognosi dalla sede milanese della Fondazione Fratelli di San Francesco D’Assisi: “Ma lui è uno di frontiera, un frate atipico. Non predica, non ti fa la morale. Guarda all’uomo, non alla sua fede religiosa”.
Altri omaggi: nel suo disco più personale di sempre, la Berté ha voluto recuperare anche un classico De André (“Una storia sbagliata”, dal vivo nel marzo 2000) e “I ragazzi italiani” di Ron-Dalla-De Gregori. “Con Ron ho registrato anche ‘Una città per cantare’, sarà sul suo disco nuovo. E ‘I ragazzi italiani’ la canto da vent’anni, come canto ‘Il ghetto’ o ‘Coccodrilli bianchi’ di Radius e ‘Fiume Sand Creek’, l’ultima volta a Savona con Morgan. Non per vantarmi, ma negli anni ho messo insieme un gran repertorio. I miei concerti sono sempre come delle compilation di successi”.
La “cifra” più evidente del disco, però, resta marcatamente rock. E molto personale. “‘Sola come un cane’ parla delle mie estati in città, chiusa in gabbia e con l’amministratore che bussa alla porta per riscuotere i soldi. ‘Strade di fuoco’ dell’amore che dai sempre al tipo sbagliato. Dovevo sposarmi un avvocato, altro che un tennista!”. Le session, ammette, non sono state tutte rose e fiori… “Avevo le idee chiarissime sugli arrangiamenti, dopo essermi fatta i provini da sola in cantina. Quando sono arrivata in studio, ho fatto spegnere tutti quei computer e quei Pro Tools che fanno assomigliare i musicisti a tanti commercialisti. Ho dovuto cacciare un paio di fonici perché sembra che nessuno sappia più registrare in analogico. E i musicisti… non sono più abituati a suonare! Registrano otto battute e poi si fermano. Ma che fate, gli dicevo. Suonate ‘sti benedetti pezzi dall’inizio alla fine! Mi guardavano come una marziana, ma alla fine erano contenti anche loro, i ragazzini della mia nuova ‘Banda Bebè’…” E il rock? “Gli ho fatto capire che non è un’accozzaglia di suoni. E’ un modo di essere, di stare al mondo. Io con la vita ci litigo da quando avevo cinque anni e non ci ho ancora fatto pace”.

http://www.rockol.it/news.php?idnews=73400
14/10/2005 15:11
 
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Tv: Berte', Disposta a Tutto Pur Di Cantare Da Celentano
Roma, 14 ott. - (Adnkronos) - Loredana Berte' si dice ''disposta a tutto'' pur di essere ospite di Adriano Celentano a ''Rockpolitik''. ''A costo di portargli l'acqua minerale, fargli da interprete per gli ospiti stranieri, stirargli i vestiti...'', dice la cantante che ha affidato la sua 'candidatura' alla figlia del Molleggiato, Rosita Celentano, che l'ha intervistata in occasione dell'uscita del suo nuovo album ''BabyBerte''' per la puntata di lunedi' prossimo di ''E! News'', il magazine dedicato al mondo dello spettacolo in onda su E! Entertainment (ore 19.30).
14/10/2005 15:11
 
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Loredana Bertè - "Babybertè"


Il pettirosso da combattimento - come amava chiamarla Fabrizio De André - è tornato, dando alle stampe 'Babybertè', che arriva a sette anni dall'ultimo inedito 'Ufficialmente dispersi'.
Sette anni inframezzati dalla pubblicazione di molti greatest hits e dalla partecipazione al reality show 'Music Farm'. Le intenzioni di Loredana sono evidenti sin dal titolo, quasi una rinascita, più di vita che professionale.
Le canzoni sono scandite da autentici messaggi registrati dalla segreteria telefonica della cantautrice calabrese: da Renato Zero a Morgan, da Rosita Celentano ad Asia Argento. I testi portano tutti la sua firma, tranne 'I ragazzi italiani' di Lucio Dalla e Francesco De Gregori, con musiche di Ron, e 'Deliri a 45 giri', scritta da Renato Zero. C'è poi una convincente rilettura live del brano 'Una Storia Sbagliata' di Fabrizio De Andrè, firmata anche da Massimo Bubola. Anche se rabbia e dolore percorrono il cd - da "Sola come un cane" a "Non mi pento", passando per "St! o male'' e "Mufida' - l'album è tutt'altro che pessimista, restituendoci una delle più originali voci rock femminili del panorama musicale italiano. (Francesco Bianco - Agr)
14/10/2005 15:12
 
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Prosciolta Loredana Bertè, minacciava l’ex-produttore
Prosciolta Loredana Bertè, minacciava l’ex-produttore - di ENRICO LAGATTOLLA -


Enrico Lagattolla

Telefono libero, all'ennesimo squillo scatta la segreteria. «È meglio che rispondi, testa di c..., figlio di p...». Il telefono è quello di Marco Marsili, autore e produttore discografico. La voce, di Loredana Bertè.
Frasi registrate tra il 3 e il 6 marzo del 2002 che sono valse alla cinquantacinquenne cantante calabrese una condanna in primo grado per minaccia e ingiuria, e una multa di 450 euro. Condanna confermata giovedì scorso dalla prima corte d'appello di Milano, che ha però registrato la prescrizione del reato.
Questione di diritti d'autore. La vicenda inizia nel febbraio del 1997, quando Loredana Bertè si presenta al Festival di Sanremo con Luna, brano che entrerà nell'album Un pettirosso da combattimento.
Acquistandolo, Marsili si accorge che una canzone (Rap di fine secolo) è identica a un'altra (Rap) di cui lui stesso è compositore. Ma il suo nome non è indicato tra quelli dei coautori. Il produttore blocca la commercializzazione del disco, scatenando l'ira della cantante. «Ti prendo a calci, tu in quella canzone non hai diritti».
Sulle prime, Marsili sceglie il basso profilo. «Se smette - dice all'impresario della donna - faccio finta di niente». Ma le telefonate continuano. Ingiurie e urla, «ti ammazzo di botte» e «ti dò una coltellata». Per tre giorni, finché Marsili decide per la querela.
Con la sentenza del 2002, il tribunale riconosce la colpevolezza della donna. Ma il suo legale presenta ricorso. La Bertè - secondo il suo difensore - avrebbe aggredito verbalmente il suo ex collaboratore perché convinta di essere oggetto di un raggiro per estorcerle denaro.

Tanto convinta da ribaltare l'accusa. «Comincia a dire ciao a tutta la mobilia di casa perché paghi un milione di dollari di danni - registra la segreteria di Marsili -. Ti voglio vedere in mezzo alla strada nudo come un verme, così ti passo sopra. Ciao porco».
14/10/2005 19:43
 
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Re: Tv: Berte', Disposta a Tutto Pur Di Cantare Da Celentano

Scritto da: zon@ venerdi 14/10/2005 15.11
Roma, 14 ott. - (Adnkronos) - Loredana Berte' si dice ''disposta a tutto'' pur di essere ospite di Adriano Celentano a ''Rockpolitik''. ''A costo di portargli l'acqua minerale, fargli da interprete per gli ospiti stranieri, stirargli i vestiti...'', dice la cantante che ha affidato la sua 'candidatura' alla figlia del Molleggiato, Rosita Celentano, che l'ha intervistata in occasione dell'uscita del suo nuovo album ''BabyBerte''' per la puntata di lunedi' prossimo di ''E! News'', il magazine dedicato al mondo dello spettacolo in onda su E! Entertainment (ore 19.30).


speriamo sia sua ospite! sarebbe fantastico



22/10/2005 04:02
 
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Re: Re: Tv: Berte', Disposta a Tutto Pur Di Cantare Da Celentano

Scritto da: GayAbruzzo 14/10/2005 19.43

speriamo sia sua ospite! sarebbe fantastico



speriamo, la prima puntata intanto è andata e ce ne sono quattro.
22/10/2005 07:50
 
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Re: Re: Re: Tv: Berte', Disposta a Tutto Pur Di Cantare Da Celentano

Scritto da: zon@ venerdi 22/10/2005 4.02


speriamo, la prima puntata intanto è andata e ce ne sono quattro.


Il suo album alla quinta settimana è al 22esimo posto!



23/10/2005 03:00
 
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Re: Re: Re: Re: Tv: Berte', Disposta a Tutto Pur Di Cantare Da Celentano

Scritto da: GayAbruzzo 22/10/2005 7.50

Il suo album alla quinta settimana è al 22esimo posto!




Si avevo proprio aggiornato ieri la classifica Fimi
23/10/2005 10:06
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Tv: Berte', Disposta a Tutto Pur Di Cantare Da Celentano

Scritto da: zon@ venerdi 23/10/2005 3.00



Si avevo proprio aggiornato ieri la classifica Fimi


per lei un buon risultato, considerando anche il fatto che in tv non è passata quasi per niente (io l'ho vista solo dalla ventura). spero che questa attestazione di affetto le dia tanta fiducia.



23/10/2005 17:39
 
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speriamo
03/11/2005 15:44
 
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Da Celentano questa sera Patti Smith, la Bertè e i Subsonica
ROMA - Un ospite a sorpresa potrebbe essere la novita' della terza puntata di ''Rockpolitik'', il programma di Adriano Celentano in onda questa sera su Raiuno. La trasmissione ricalchera' lo schema della scorsa settimana capace di fare quasi il 50% di share: monologo in apertura, o quasi, dopo la lista settimanale ''rock e lento'', ormai diventata tormentone nazionale. Un'apertura con la possibile presenza di un ospite a sorpresa su cui la redazione del programma sta lavorando in queste ore e su cui vige, per il momento, il piu' totale top secret.

Per il resto, confermate le altre presenze: quella di Teo Teocoli, che potrebbe fare la parodia del sindaco di Milano, Gabriele Albertini (ma e' probabile anche in questo caso una sorpresa), dei Subsonica (canteranno ''Abitudine'') e di Patti Smith, che cantera' ''Because the night'' e leggera' la poesia ''Italy (round)'' scritta in occasione della morte di Pier Paolo Pasolini: una poesia (fa parte della raccolta ''Babel'') in cui l'artista americana descrive Pasolini come ''vittima dei fascisti, dei finocchi e della purezza della sua arte''. Sicura anche la presenza di Loredana Berte', che nei giorni
scorsi aveva detto di essere ''disposta a tutto'' pur di andare ospite dal Molleggiato ''anche a portargli l'acqua minerale, fargli da interprete per gli ospiti stranieri, stirargli i vestiti''.



03/11/2005 15:48
 
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Da Vanity Fair

Lato A (la rabbia)
«Mi sa che sei arrivata troppo presto. Mettiti lì, che semmai parliamo tra un po’». Al trucco per il servizio fotografico, Loredana Bertè è tesa, i nervi tirati quanto i capelli che il parrucchiere le ha appena fissato con gli elastici in due ciuffi che lasciano scoperto il viso. Dopo tanti anni di crisi, il suo nuovo album, Babybertè, è ai primi posti della classifica: il singolo, Non mi pento, si sente di continuo alla radio. Eppure la Bertè, 55 anni compiuti a settembre, ha l’umore da ultimo posto. Passa almeno un’ora. «Fai vedere? Hai un registratore uguale al mio, quello che uso per i messaggi della segreteria telefonica (Loredana li ha messi nel disco, tra una canzone e l’altra, ci sono Renato Zero, Ron, Morgan, Asia Argento, ndr). No, il mio è più bello, il tuo è una ciofeca. Il cellulare non l’ho mai voluto e da sette anni non ho neppure più l’agenda: che ci devo scrivere?».

Nel disco si sente anche la sua voce registrata in segreteria: invece di parlare abbaia, poi parte il bip.
«Alcuni si spaventano e buttano giù: un po’ di gente la sfoltisco così. Ma allora, parliamo del disco sì o no?».

Appunto.
«Le canzoni più belle sono quelle che ho ancora nel cassetto. Venti, già pronte».

Come ha deciso quali mettere nell’album?
«Asia Argento, che le conosce tutte a memoria, ha scelto le prime tre: Io ballo sola, Mercedes- Benz, Notti senza luna».

Uno dei brani, Mufida, è dedicato a sua sorella Mia Martini, morta dieci anni fa.
«È dedicato all’ignoranza, alla superstizione stupida, al periodo che va da dicembre a gennaio: ogni anno la stessa pizza, tra Babbi Natale, parrucchiere e astrologhi. E a certe dame di carità che s’impietosiscono davanti a un pluriassassino, “poverino, ha avuto un’infanzia difficile”, poi incontrano un gattino nero e si fanno il segno della croce perché porta sfortuna».

In quali momenti scrive le sue canzoni?
«Quando sono più incazzata. Ci ho messo cinque anni per riuscire a pubblicare questo disco».

Perché è stato così difficile?
«Le case discografiche ormai hanno budget ridicoli, fanno i dischi al risparmio, le copertine sono orrende. La mia l’ho ideata io: ci ho messo le foto, quella con Mimì, pure quella del mio chirurgo plastico, che me lo devo tenere buono».

Ha in previsione qualche ritocco?
«Appena casca qualcosa, vado immediatamente. Ad aprile ho fatto un mini tagliando in vista dell’uscita del disco. In Italia c’è una mentalità maschilista del cavolo: Pino Daniele canta coi rotoli di ciccia e nessuno gli dice niente, invece le donne devono sempre dimostrare vent’anni».

Non sembra una che si adatta alle regole che non le piacciono.
«L’importante era che il disco andasse bene. Per vendere mi devo fare il lifting? E va bene».

Altrimenti non l’avrebbe fatto?
«Io non ho niente contro la chirurgia plastica, guarda Cher che bomba che è! Ma non è che devi aspettare che te casca tutto, se vuoi che funzioni ci devi andare subito. Contro il maschilismo, invece, non c’è niente da fare».

Mi spieghi.
«Non accettano che una donna vada in sala di registrazione e comandi, che dica a un musicista come deve suonare. Però, stavolta, siccome pagavo io, li prendevo a calci. Finiva sempre a botte, cinque anni di rotture di palle continue. Alla fine, il disco mi è costato 450 milioni (di lire, ndr)».

Quelli guadagnati partecipando due anni fa al reality Music Farm.
«Che non è stato proprio divertente. Arrivo: “Vorrei un caffè e una brioche”. “Brioche? Qui non ce ne sono”. “Cominciamo bene...”. I concorrenti dell’ultima edizione mica facevano la fame come noi. Dopo aver visto una puntata ho chiamato quelli della trasmissione e gli ho detto: “Quelli magnano, non fanno niente e in più si lamentano, cacciateli tutti”».

Sarà contenta di vedere che, invece, sull’Isola fanno la fame sul serio.
«Be’, è il minimo. Però non capisco perché si chiami ancora L’Isola dei famosi, visto che tranne Al Bano gli altri non li conosce nessuno».

Andrà ospite a RockPolitik di Celentano?
«Gli ho mandato a dire: “Io sono qua”».

L’ultima volta che vi siete sentiti?
«Quando sono uscita da Music Farm mi ha chiamato: “Loredana, facciamo una cosa forte, perché sai, io e Claudia (Mori, ndr) ti guardiamo”. Adriano è divertente, ci conosciamo da una vita. Ma che, questa sarebbe l’intervista? Adesso basta, ché mi devo preparare».

Lato B (l’amore)
Il giorno dopo, in casa della Bertè, a Milano, fa un freddo terribile. Lei ha addosso una vestaglietta inconsistente di seta nera, calzini corti e scarpe da ginnastica, io batto i denti con l’impermeabile addosso. «C’è l’aria condizionata accesa», spiega. «Ho sempre sofferto il caldo. Pure a Stoccolma, quando vivevo con Borg. Io aprivo le finestre, lui le chiudeva, io le riaprivo, lui le richiudeva».

Lei si è sposata due volte.
«Sulla mia vita potrei farci un libro. Il mio amico Renato Zero mi ha detto: “Chiamalo Una borgata”. Il primo marito, Roberto Berger, ho scoperto che era miliardario dopo averlo sposato. Ma come? Per anni avevo pagato tutto io… Allora l’ho preso a calci. Io meno, hai capito? A Borg gli ho dato un fracco de botte».

Che cosa le aveva fatto?
«Dopo due anni di fidanzamento e quattro di matrimonio, durante i quali l’ho pure aiutato a crescere suo figlio, gli ho detto: “Mettiamo in cantiere un bambino, due, tre”. E sai che cosa mi ha risposto sua madre?».

Sua madre?
«Sì, sua madre: “L’unico figlio di Bjorn è Robin e, comunque, se ne avrà un altro dovrà essere di puro sangue svedese”. Non ci ho visto più: ma allora sei pure razzista?».

Vi eravate sposati in chiesa: è credente?
«Io credo solo nello sciopero dei treni». [SM=x432727] [SM=x432727] [SM=x432727] [SM=x432727] [SM=x432727]

Com’era vivere a Stoccolma?
«Allora Borg era una specie di ambasciatore della Svezia in giro per il mondo, e a me toccava la parte della consorte, anche se molti pensavano “purtroppo c’è pure questa”. Siamo stati dappertutto».

Anche alla Casa Bianca, giusto?
«Il presidente era George Bush padre. Giocava a tennis con Borg e io stavo lì a rompermi le scatole. Una volta, prima della partita, è piovuto tantissimo, allora una cinquantina di agenti, saranno stati della Cia o dell’Fbi, con pistola nella fondina, walkie-talkie e phon in mano si sono messi ad asciugare il campo. Intanto George W. Bush, il figlio, il Presidente di adesso, diceva al padre: “Prestami Borg, che devo andare a rimorchiare al club”. E poi, rivolto a Borg: “Tanto devi perdere, no?”».

Anche lei giocava?
«Ho provato qualche volta. Lui cercava di insegnarmi, ma non me ne fregava niente».

Dopo la fine del vostro matrimonio, ha pensato di fare figli con un altro?
«Mi sono sempre detta: quando incontrerò l’uomo che amo, quello sarà il padre dei miei figli. Sono stata con lui sei anni, quelli buoni buoni per una donna, e invece, da scema, ho sempre preso la pillola. Avrei potuto incastrarlo, ma un bambino bisogna volerlo in due».

Che cosa le piaceva di Borg?
«Era misterioso, un extraterrestre appena atterrato con la sua astronave. E soprattutto mi dava ordini».

Un duro.
«Altrimenti mica l’avrebbero soprannominato Ice: era glaciale. E io ero la bisbetica domata».

Dopo di lui si è innamorata di nuovo?
«No. E se non sono coinvolta, preferisco non avere storie. Sono tutti così banali, telefonati, so già quale sarà la prossima mossa. Gli uomini che piacciono a me non ci sono più, quei pochi sono tutti presi».

Quelli impegnati non li prende mai in considerazione?
«No. E poi degli uomini non sento la mancanza. Sono stanca e l’amore è una tale fatica, come una tranvata che arriva, boom, e non puoi farci niente».

La sua famiglia…
«Non parlare di famiglia, ché non ce l’ho. Mia sorella Mimì e io eravamo una famiglia. Gli altri, i genitori, le sorelle, sono degli estranei. La madre l’ho vista sotterrare, finalmente, il padre spero che muoia prima di me, così sarò libera di esaudire il desiderio di Mimì: spargere le sue ceneri in mare. Ma adesso basta, non voglio più parlarne».

Posso fare un giro per la casa?
«E fallo». Due stanze dell’appartamento sono piene di vestiti, scarpe, cappelli, cerchietti per i capelli (ne ha centinaia, tutti decorati da lei, con nastri, fiocchi e bamboline: ne ha fatto uno con sopra una scarpina di Anna Lou, la figlia di Asia Argento). Ovunque ritratti suoi e di Mimì. Le chiedo se pensa che per diventare un’artista sia necessario aver sofferto. «Forse sì», risponde sotto voce. «Forse qualcosa fuori dall’ordinario deve accadere».

A lei che cosa è accaduto?
«Avevo 18 anni, ero vergine. Le mie amiche mi prendevano in giro: “Ancora, alla tua età?”. Poi è arrivato lui. Per due mesi di seguito mi ha regalato fiori, mazzi di rose, tutti i giorni, e io pensavo che forse era l’uomo giusto, sembrava dolce, carino. Poi un giorno mi ha portato in una casa, ho sentito la chiave nella serratura che si chiudeva. Mi ha massacrata di botte, mi ha violentata. Quando sono riuscita a scappare sanguinavo dappertutto, sembrava che fossi finita sotto a un treno. Non ho detto niente: ero in tournée, facevo la ballerina con don Lurio. È andata così».

E poi?
«Era come se fossi ritornata vergine, fino a 21 anni niente sesso. Ma anche dopo, per una decina d’anni, le cose non hanno funzionato tanto bene: non mi fidavo, non riuscivo a lasciarmi andare. Strano che non sia diventata lesbica».



08/11/2005 16:09
 
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Lola per Vanity Fair

Su trovate il link del video del servizo che ha fatto per Vanity Fair, la cui intervista trovate riportata sopra.

Dovete schiacchiare il tasto "play" sotto l'immagine di Lori in basso a sinistra e godervi il video.

Buon ascolto!
08/11/2005 16:10
 
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bellissimo video!!!! [SM=x432718] [SM=x432718] [SM=x432718]
lei è veramente mitica



08/11/2005 16:14
 
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è semplicemente stupenda....... [SM=x432748] LA ADOROOOOOOOOOOOOOO
[SM=x432820]
09/11/2005 12:57
 
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Dici Bertè e dici grinta, tormento, energia, rabbia. “Sto benissimo, amore mio, anche se oggi è caduto Dio” è una frase tra tante ma rende bene l’atmosfera; è tratta da “Io ballo sola”, quinta traccia di questo disco di inediti arrivato a distanza di ben 7 anni dal precedente.
E ha tutte le ragioni, Loredana, di sostenere l’avvenuta caduta di Dio, lei che ha davvero molto amato, vissuto, sofferto. E che non ha mai temuto di percorrere strade difficili. Come in questo disco, a dir poco autobiografico: in realtà un disco che fotografa - a tratti impietosamente, sempre con sincerità - l’anima della Bertè. Qui le canzoni sono intervallate da divertissement nella forma di messaggi in segreteria (“tutti autentici”) lasciati a Loredana dai più vari (e veri?) amici del mondo del rock e dell’arte: Morgan, Renato Zero, Asia Argento, Ron, Dori Ghezzi tra gli altri, ma anche i fan incazzati perché lei “non fa un disco da troppo tempo e ci ha rotto i coglioni”.
Giochetti a parte – diverte sentire i messaggi al primo ascolto, al secondo vorresti già poterli eliminare e goderti solo la musica – “Babybertè” è composto da 13 pezzi. Tra cui due rivisitazioni: “Una storia sbagliata” di De Andrè e Bubola, qui riproposta nella versione live che Loredana eseguì a Genova nel concerto-tributo a Faber - già questa scelta, atipica allora come oggi, conferma il carattere da vera outsider della Bertè. E poi “I ragazzi italiani” di Dalla/De Gregori/Ron. E poi (e soprattutto): 11 inediti che mettono a nudo l’anima della Bertè, una che ha il coraggio di dire e cantare quello che pensa e che mescola i suoi pezzi - parafrasando Fossati - col sangue e il sudore.
Loredana è una così: una da prendere o lasciare, una che non si vergogna di dire quello che pensa, non si tinge i capelli, mette in mostra le gambe, si veste come le pare o come le capita, detesta le convenzioni. Loredana è una che Asia Argento chiama “la mia mamma rock”; una che per fare questo disco se l’è autofinanziato usando i soldi guadagnati a “Music Farm”, e non se ne vergogna: “Si intitola ‘Babybertè’ anche perché ci ho messo 5 anni a partorirlo, e credevo che non sarebbe mai uscito”.
E invece. E invece eccolo qua, un disco in presa diretta, registrato – roba d’altri tempi - in analogico; un disco che riconosci come “roba di Loredana” dalla prima strofa; un disco che alcuni definirebbero “artigianale”, mentre lei ha spiegato, “Questi nuovi musicisti, questi ragazzi giovani, quanto mi hanno fatto arrabbiare! Dicevo, smettetela di fare otto note e poi piantar lì. Se iniziate una canzone dovete arrivare fino alla fine, dovete studiare il ritmo in modo da non sbagliarlo. All’inizio non capivano, poi invece sì, e si sono pure divertiti”. È partita da 50 brani, molti li ha buttati via, altri sono ancora nel cassetto; ne ha salvati 10, tra cui “Mufida”, intensa, dedicata alla sorella Mia Martini. “Sto male” è una canzone-manifesto, di quelle in cui il titolo già dice tutto; idem per “Sola come un cane”, mentre Asia Argento ha girato i video di “Mercedes Benz” – che è anche un omaggio a Janis Joplin – e poi di “Notti senza luna” e “Io ballo sola” (in cui recita anche, e interpreta la Bertè). Poi c’è un pezzo di Renato Zero, “Deliri a 45 giri”: “un demo che avevamo fatto a Fonopoli cinque o sei anni fa. Una dedica al vinile che non c’è più, con un’atmosfera solare anni ’60 e Lele Melotti che suona con le spazzole”.
È un disco un po’ così, questo: un disco di grinta, tormento, energia, rabbia, proprio come Loredana. Un disco bello e caldo e disordinato, come Loredana. Rock, e femminile: come lei. Roba che ti piace o non ti piace, non da mezze misure – perché lei è così, tutto o niente, tutto e il contrario di tutto. Una che litiga con la vita e se la prende con Dio ma poi dedica l’album a Padre Clemente, che lavora coi poveri a Milano. E poi si schermisce: “L’unica cosa in cui credo è lo sciopero dei treni”. Sarà poi vero? Mmmh.
20/12/2005 20:34
 
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Cena di Natale con Loredana Bertè al Casinò di Campione.
Tanti i personaggi del mondo dello spettacolo presenti al Casinò di Campione d’Italia questa sera per la “Cena di Natale” con Lele Mora, l’uomo dei divi e dal 1986 grande scopritore di talenti mediatici. A Campione d’Italia, Mora ha deciso di chiamare a raccolta gli amici per trascorrere e festeggiare in compagnia la tradizionale “Cena di Natale” che sarà arricchita dai “piatti” degli insuperabili chef dei Ristoranti del Casinò. Protagoniste del grande show Adriana Volpe, Alessia Fabiani, Ana Laura Ribas, Carmen Russo, Costantino Vitagliano e Daniele Interrante. Non mancheranno all’appuntamento campioni come Max Biaggi e personaggi come Massimo Caputi, Paolo Limiti ed Enzo Paolo Turchi. Davvero tante le bellezze del piccolo e grande schermo: Elena Santarelli, Eleonora Pedron, Ellen Hidding, Federica Ridolfi, Francesca Lodo, Luisa Corna, Nina Moric. Ospite d’onore della “Cena di Natale” e regina del palcoscenico Loredana Bertè in uno speciale, che sarà accompagnato, dallo spettacolo delle Drag Queens.
14/01/2006 09:19
 
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Intervista esclusiva: io, Loredana Bertè
"Ok ci vediamo a casa tua. Che me metto? Va bene 'na camicia da notte?". Milano, domenica pomeriggio. Fa un freddo cane. Lei, Loredana Bertè è in ottima forma. Cioè è furibonda. Perché quelli della sua casa di distribuzione non hanno ancora stampato il cofanetto speciale del suo ultimo cd, BabyBertè uscito il 9 settembre scorso. Me lo fa vedere: quattro piani di pop up che palesano palcoscenici d'argento, letti a baldacchino, buste, biglietti di concerti, gatti neri, fisarmoniche, sogni e bonazzi d'oltreoceano. Con intorno le immagini del suo mondo: Renato Zero, Mia Martini, Fabrizio de Andrè, Dori Ghezzi, Asia Argento, Rosita Celentano, i suoi vicini di casa. "Lo vedi? Non è meraviglioso. L'ho ideato, disegnato e pagato io. L'ho fatto fare in Cina. Oltre al cd c'è anche un dvd con i video di tre mie canzoni fatti da Asia Argento. Ci sono centomila copie già pronte. Dovevano essere distribuito per Natale ma quelli della Edel, la mia casa di distribuzione, non sono stati in grado di farlo. Quindi, in questo momento 'te dico che sono nera e sto vedendo con i miei avvocati che fare. De più: me sono rotta de fare dischi perchè ogni volta me ne succede una. Me sembra de fa 'na fatica titanica e me viene voglia de ritirarmi per sempre. Pazienza per i fans".

I fans
"Con loro ho un rapporto di amore e odio. Loro pensano che quando non faccio dischi, come in questi ultimi quattro anni, io stia a Cuba a divertirmi. Invece sono qui a lottare contro un mondo della musica maschilista che vuole le donne tutte belle e in forma, mentre i cantanti uomini possono essere grassi, vecchi e impresentabili".

La televisione
"Quando l'accendo vado direttamente su Sky. I tre programmi che preferisco sono David Letterman, Jay Leno e il telefilm Lost. Poi mi guardo un sacco di film. Ma non quelli italiani. Li detesto. Non si capisce perché i nostri registi prendano le sovvenzioni dallo stato con la scusa che fanno cultura, mentre chi fa musica non prende un euro. Come se si trattasse di un bene di lusso. Della televisione generalista salvo solo tre programmi. Striscia la Notizia (video), Blob e Markette. Il resto pattume puro. Il problema è che mancano gli autori, è una tv piatta fatta solo di format, popolata da una serie infinita di politicanti da strapazzo e dal cardinal Ruini che ultimamente si vede ovunque. Negli ultimi anni io ho apprezzato la prime edizione del Grande Fratello, dove i concorrenti erano veri visto che non sapevano cosa sarebbe successo, e Music farm il primo reality dedicato alla musica a cui ho partecipato anch'io l'anno scorso".

Io e Music farm
"I primi 10 giorni li ho passati chiusa in camera a contare le pere dipinte in un quadro che avevo davanti. Dato che nel reality erano previsti corsi di ginnastica, passeggiate in bicicletta e tante altre cose prima di firmare il contratto con la casa di produzione Magnolia ho detto. 'Aoh belli, non crediate che me muova. Io non voglio fà niente. Che significa che non me dovete rompere i ...'. Passati però quei primi giorni mi sono detta: 'Ma se devo rimanere chiusa in camera tutto il giorno me ne potevo stà a Milano a sistemare casa'. Certo, non potevo neppure scendere e chiedere a Marco Armani o Fiorellino: 'Me dici che hai fatto in questi 20 anni che no lo so?'. Non sarebbe stato educato. Allora mi sono inventata la storia del club degli artisti anonimi, un incontro quotidiano in stile Alcolisti anonimi dove ognuno di loro doveva rispondere a una semplice domanda: 'Sono incazzato nero per colpa di....?' E ho fatto mettere tutti in cerchio seduti sulle sedie. Quando ad un certo punta Annalisa Minetti in lacrime ha gridato 'sono incazzata nera perché sono cieca', ho capito che avevo dato una svolta al reality. Grazie a questo programma mi sono prodotta il nuovo disco BabyBertè".

Loredana Bertè
"Se dovessi definirmi direi che sono un cartone animato. Di me apprezzo la cocciutaggine e la tenacia".

Fabrizio De Andrè
"Nel 1997 gli ho chiesto se potevo chiamare il mio cd Pettirosso da Combattimento e lui mi ha detto 'prima voglio sentire le tue canzoni'. Dopo averle ascoltate mi telefona e mi dice: 'Sei l'unica donna che conosco che quando scrive va direttamente al punto senza girarci intorno. Pettirosso da combattimento è tuo'".

Adriano Celentano
"E' un grande. Quando sono andata ospite a Rockpolitik mi ha detto che ero rock perché non avevo le calze. Bene, ora non solo devo stà a dieta per non ingrassà 'ma me devo fà anche un lettino abbronzante ogni settimana...".

Mia Martini
"Con la morte di Mimì faccio i conti tutti i giorni: è un graffio quotidiano che non mi dà pace. E come la solitudine. Te lo porti addosso per sempre. Il suo ricordo è vivo più che mai, penso e lei che non c'è più quotidianamente e non mi perdono di non esserle stata vicino in tante occasioni. Ecco se dovessi pensare a qualcosa che non rifarei più ti risponderei alcuni viaggi: così potrei usare questo tempo per passarlo con lei. Sai perché io sono probabilmente l'unica italiana che non ha il cellulare? Perché prima che Mimì morisse me lo voleva regalare e io le dissi che se me lo avesse dato glielo avrei tirato dietro. Questa cosa non me la sono mai perdonata: forse se avessi avuto il cellulare avrei potuto parlare con lei più spesso e, magari, le cose non sarebbero andate a finire così."

Renato Zero
"Mio fratello nell'arte e nella vita. Io, lui e Mimì eravamo un microcosmo. Ci bastavamo e non avevamo bisogno di nessun altro".

I Ricchi e Poveri
"Durante Music Farm ho voluto fare la quarta povera e ho cantato con loro Sarà perché ti amo. Sono'nà bommba. Meglio dei fratelli Marx. Fanno morire dal ridere. E poi grandi artisti con una professionalità da fare invidia".

Fondazione Mimì
"Vorrei creare una fondazione, e usare i ricavi dei miei dischi per aiutare ragazzi e ragazze che non possono permettersi di coltivare una passione perché non hanno soldi. L'importante e non finire come Mimì che è stata massacrata da tutti questi cd che sono usciti in questi 10 anni pieni di canzoni e cover che quando lei era in vita non ha voluto pubblicare. E questo grazie al padre che purtroppo ci ritroviamo. E' lui che sta sfruttando il nome di Mimì in questo modo schifoso. Ricordati che io valgo di più da morta che da viva. Ed è per questo che voglio creare una fondazione".

Futuro
"Mi piacerebbe doppiare un cartone animato di Tim Burton. Il regista che più amo al mondo. E poi vorrei duettare con Mimì virtualmente. Nella realtà l'abbiamo già fatto a Sanremo con Stiamo come Stiamo ma per me è un brutto ricordo: avevo cantato da schifo, mentre lei è stata grandissima. Mi piacerebbe fare qualcosa anche con Renato Zero. Maurizio Fabrizio aveva già scritto per noi i Migliori anni della nostra vita, ma Mimì era appena morta e non me la sono sentita: l'ho lasciata a Renato".

E la luna bussò
"Nel 1978 mi trovavo in Jamaica per una vacanza. Ad un certo punto vedo una massa di persone che si stanno dirigendo verso lo stadio. Penso: 'Famme vedè che succede'. Quando arrivo c'è sul palco un tizio, un certo Bob Marley che balla, canta e suona davanti a una folla in visibilio. Alla fine del concerto compro tutti i suoi dischi e quando ritorno in Italia dico a Mario Lavezzi. 'Scriveme un pezzo così'. E nasce E la luna bussò la prima canzone reggae cantata in italiano. La stessa cosa è successa quando sono stata in Brasile. Al ritorno ho portato i dischi di Djavan, chiedendo ad Ivano Fossati di adattare in italiano le canzoni di questo mito della musica brasiliana".

Amori
"Credo che nella vita l'amore passi una sola volta. Se ti va bene è per sempre. Se ti va male se ne va. E stai sicuro che non ritorna. Il mio è già passato. In più oggi come oggi trovo gli uomini noiosi. non mi entusiasmano, so già cosa dicono, quale sarà la loro prossima mossa e non mi sorprendono più. Sono 'na palla'".

Solidarietà
"Ho dedicato il mio cd BabyBertè a padre Clemente un frate della Fondazione fratelli di San Francesco di Milano (via Moscova 9, tel 02/6254591). Persone che pur di strappare una vita dalla strada farebbero di tutto. Sono quelli che si occupano dei disperati, quelli che non hanno soldi per mangiare, che vivono alla stazione centrale, che non hanno posto dove stare. extracomunitari, italiani, uomini, donne, ragazzi, persone di ogni età e razza. E questa fondazione li prende, gli da da mangiare, da dormire un posto dove stare e assistenza medica. Si occupa di loro. Sono pazzeschi. Sai chi è un'altra persona che io apprezzo moltissimo? Laura Pausini è una ragazza meravigliosa che fa tantissima beneficenza".


(Nella foto Loredana Bertè con Andy Warhol)
15/01/2006 12:42
 
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Festival: disappunto per bocciatura Bertè ed elogi a Finizio
Un appunto per l’esclusione di Loredana Bertè e un elogio ai ‘Figli di Scampia’ da parte di due lettori. Ecco le loro e-mail pubblicate qui di seguito.

“Mi limito a dire il mio disappunto con un semplice e secco NO COMMENT....la perla del festival non è presente... avete solo perso nel perderla. Tantissimi Auguri a Loredana Bertè e al suo nuovo e bellissimo album.
PS. Sanremo aveva bisogno di Lei...”

“Buonasera redazione...mi fa molto piacere che sia stato iscritto al prossimo Festival di Sanremo il gruppo ‘I figli di Scampia’ con la produzione artistica del grande poeta Gigi D'Alessio! Non mi và di leggere ancora delle critiche su un artista di fama internazionale,che vende camionate di Cd ed è il cantante italiano più amato come Gigi D'Alessio e che scrive canzoni da un bel po’ di tempo ad una bellissima voce come quella di Anna Tatangelo.. Anche in questo Festival ci sarà la presenza del nostro re come autore del brano della Tatangelo (Essere una donna) e come ‘direttore artistico’ del progetto dei Figli di Scampia (Musica e speranza-Mogol/D'Alessio) ha formato un gruppo capitanato da Gigi Finizio e un gruppo di ragazzi di Scampia...che dire: Gigi è un ragazzo come noi che, oltre ad avere conquistato l'apice della musica italiana, punta sui giovani. Chiudo con una frase del nostro Gigi: L'offesa è zero quando il soggetto è nulla! Forza Gigi...”

Come sempre, giriamo i vari quesiti ai diretti interessati, ma anche ai lettori che potranno intervenire attraverso il nostro giornale.

09/02/2006 09:37
 
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Una persona che non sa nascondersi


Magari esistessero altre donne, altre artiste come la celebratissima
Loredana Bertè. Magari! O forse è bello così, proprio perché una
come Loredana non solamente ti fa amare la musica, te la fa ascoltare
con il cuore e con le carni intrise di poetica melanconia, di rabbia
marcata dal suo personalissimo rock: Lei è capace di rivisitare
la tua e l’altrui vita, perché nelle strofe di una sua canzone ci si
guarda allo specchio e si è anche capaci di sorgere a nuove vite;
Lei, che della vita ha avuto tormenti e soddisfazioni, che non ha
smesso di combattere contro machismi e fraudolente imposizioni;
Lei, sorella dell’amata Mimì, due voci che sono grazie divine, sente
oggi che nulla può distorgliela dal mondo dell’arte musicale, dalle
passioni che possono nascere nello scrivere un brano, accompagnato
da oniricità che vengono regalate al mondo, nonostante la
cattiveria del mondo.
L’attesa per incontrarla è lunga, intervallata da persone che amano
conoscerti e intrattenersi. Senti lo squillare della sua inimitabile
voce arrivare da una stanza poco lontana. – Chissà quanta voglia
avrà di parlare con BABILONIA – mi chiedo.
Un ragazzo attende, dichiarando di voler incontrare Loredana per
una tesi di laurea che sta preparando sull’artista. Sono al quarto
caffè gentilmente offerto dalla Edel, la casa discografica che cura
e promuove l’album “Babyberté” con l’instancabile Luca Giudice,
quando si apre la porta e lei è lì, sigaretta tra le dita, intenta a pensare
a nuove logistiche perché l’album raggiunga i canali giusti e ci
sono anche i ‘cartonati’ con la riproduzione della cover da inviare
a Radio Popolare, di cui la Loredana Berté è uno dei soci. Si spertica
in perentori suggerimenti, mentre sistemo il mio taccuino, il
registratore che lei prende: «ma questo non è l’ultimo modello»,
chiosa divertita. Poi, mi siedo! «No, guarda, quella è la mia sedia.
Mi ci devo sedere io lì e tu mettiti di fronte.»
È un vulcano Loredana, e d’improvviso non so neppure se le farò
le domande preparate in anticipo o la lascerò parlare a ruota libera,
mentre sogno di mutare in arte canora quella voce acuta e limpida
che non cessa di essere. Inutile ricordarlo: lei è un’icona, un
divertisment cromatico, una delle ultime, tra le artiste italiane,
capace di difendere un lavoro che significa anni di ricerca, studi su
arrangiamenti, notti a guardare crome e biscrome svolazzanti sul
pentagramma per farne uscire nuove melodie.
11/02/2006 01:42
 
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OFFLINE
Post: 103
Città: NAPOLI
Età: 38
Sesso: Maschile
UTENTE
ZONA VENERDI' AIUTAMI TUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU....cerco il testo di una canzone MAGIKA di Giovanni danieli e Loredana Bertè, "NON HO KE TE"....nn lo trovo da nessuna parte....tu ce l'hai???thanx ;)




11/02/2006 04:33
 
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Re:

Scritto da: p@p3rottolo84 11/02/2006 1.42
ZONA VENERDI' AIUTAMI TUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU....cerco il testo di una canzone MAGIKA di Giovanni danieli e Loredana Bertè, "NON HO KE TE"....nn lo trovo da nessuna parte....tu ce l'hai???thanx ;)



Allora, questo è il testo ...

NON HO CHE TE
di G.Danieli, M.Porru
ed. Sony/BandaBertè/Bonaparte Edizioni Musicali

Gli anni del castigo stampati negli occhi
forza delle acque con cui mi trasporti
uomini ai tuoi piedi e che pellegrinaggio
solo per sperare in un dolce ammaraggio
Non ti chiedo niente ma tu mi dai tanto
bella e tempestosa sei la festa poi il pianto
dura senza perdere la tenerezza mai
scura senza spegnere la luce che mi fai
perchè non ho che te perchè non ho che te
io non ti aspettavo ragazzo che aspetti
tu che mi hai voluta nei pregi e difetti
la schiarita è dolce, le grida distanti
non è mica un gioco sono cose importanti
vetri che si infrangono a starti a guardare
roghi che mi infiammano il fegato e il cuore
ansia che mi uccide spogliarti di getto
crampi nella pancia tamburi nel petto
perchè non ho che te perchè non ho che te
è l'amore sai che sceglie noi è colpa sua se tu mi vuoi
se tutto il bene che ho chiesto è qui se adesso sì
se io NON HO CHE TE
E abbracciata a te senza chiedermi niente
per paura che non sia vero che tu vivi e ci sei
Guai se io scoprissi di non essere Dio
quella solitudine di amarti solo io
Senza la tua testa non so più pensare
senza le tue mani non so accarezzare
Senza il tuo coraggio non so cominciare
senza le tue gambe non so dove andare
perchè non ho che te perchè non ho che te
è l'amore sai che sceglie noi è colpa sua se tu mi vuoi
se i nostri sguardi attraversano le nuvole
se io non ho che te
l'amore sai è imprevedibile decide lui chi prendere chi scegliere
in quale modo combattere e vincere se poi dobbiamo vivere
perchè non ho che te
e io non ho che te


se vuoi la canzone clicca qui e scarica.
(attenzione devi farlo entro sette giorni perchè poi non è più possibile).

Per Squizz: ... è tutto a norma di legge. Tranquillo!
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